28 giugno 2024 10:46
E’ scontro aperto fra Assaeroporti e Aeroporti di Puglia, dopo che quest’ultima ha deciso – lo scorso 20 giugno – di lasciare l’associazione per unirsi invece ad Aeroporti 2030.
Assaeroporti “giudica grave la decisione di Aeroporti di Puglia di recedere dall’associazione – si legge nella nota ufficiale dell’associazione che riunisce il maggior numero degli scali italiani (26) e la maggioranza dei passeggeri (64% secondo i dati 2023). Le motivazioni rese dalla società di gestione attraverso le dichiarazioni del suo presidente, oltre che generiche e superficiali, sono infatti assolutamente strumentali. L’impegno per la sostenibilità, la ricerca dell’innovazione continua, “l’essere oltre l’immaginazione”, il voler costruire “l’aeroporto del futuro verso il quale decolliamo” sono enunciazioni che tentano di dare dignità a una scelta dettata esclusivamente dalla ricerca di visibilità del presidente di Aeroporti di Puglia”.
E ancora: “Come risulta dai verbali delle riunioni degli organi associativi, il presidente di AdP in tutte le riunioni del Consiglio direttivo a cui ha partecipato nell’ultimo triennio non ha mai messo in discussione scelte, orientamenti e iniziative dell’Associazione. Nell’Assemblea del 2023 ha proposto una modifica statutaria, accolta all’unanimità dagli associati. Nella recente Assemblea del 2024 Aeroporti di Puglia ha, inoltre, votato a favore della riconferma del presidente di Assaeroporti, ne ha approvato la relazione programmatica, astenendosi invece sulla nomina dei vicepresidenti, in quanto, evidentemente, interessata a quella carica per il proprio presidente”.
Infine, una stoccata ad Aeroporti 2030: “E’ sinceramente eccessivo l’entusiasmo manifestato da Aeroporti 2030 cui Aeroporti di Puglia ha deciso di aderire. Dovrebbe essere comune obiettivo la piena coesione dell’intera categoria: purtroppo, si conferma invece l’attitudine a privilegiare legami associativi basati su motivazioni di carattere personale”.
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[post_content] => E' la nuova tendenza social media marketing del momento nel turismo: meno influencer generalisti e più contenuti autentici realizzati da insider, punti di riferimento per il pubblico a cui si rivolgono. Sono i cosiddetti micro-influencer, che magari non possono esibire i numeri roboanti dei "colleghi" più famosi, ma i cui contributi sono particolarmente considerati da parte del loro pubblico di riferimento.
Ne è convinta Natalie Heatlie, la social media manager di Hays Travel, il più grande network di agenti di viaggi indipendenti britannico. Ma anche un operatore italianissimo come Tour2000AmericaLatina sta puntando da qualche tempo sui micro-influencer. Lo testimonia l'ultimo roadshow ibrido Get Travel with Us, che ha visto gli adv diventare protagonisti del racconti di itinerari classici e avventurosi in tutti i Paesi dell'America Latina.
Tutto merito di Claudia Spreafico che del nuovo concept formativo itinerante è creatrice e convinta assertrice: "Get Travel with Us si inserisce nel piano strategico di marketing di Tour2000AmericaLatina - spiega la responsabile comunicazione e marketing dell'operatore marchigiano, nonché fondatrice di Ruby Image & Communication -. Abbiamo scelto di dare voce e un volto sui social media a chi ogni giorno in agenzia racconta i nostri viaggi ai clienti finali. Come? Nel modo più naturale possibile: alle loro scrivanie in una giornata di lavoro come tante altre. Abbiamo preferito l’intelligenza umana a quella artificiale. Siamo riusciti a trasmettere in questi brevi video, tra sorrisi e racconti delle loro esperienze di viaggio, tutta la loro e nostra professionalità e passione per le esperienze in America Latina. E così il grande pubblico dei social media, anche solo per pochi minuti, riesce a provare l’emozione dei nostri viaggi".
L’iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo e ha registrato il sold out in tutte le città proposte. "A breve pianificheremo nuove date in modo da raggiungere tutta la clientela attuale e potenziale in tutto il Paese". Alla base del progetto l'idea che la comunicazione sui social media continui a essere sempre più rilevante nel settore del turismo b2b, ma si scontri con un sovraffollamento di voci, più o meno autorevoli. "La creazione di contenuti video emozionali è necessaria per coinvolgere il pubblico digitale e per trasmettere la passione che anima gli operatori del settore, valorizzando una partnership di lunga data tra agente di viaggio e tour operator. Il grande pubblico li ha da sempre considerati un punto di riferimento per professionalità e affidabilità, ma per restare competitivi sui nuovi mercati digitali e attrarre i viaggiatori Millennials e della Gen-Z è necessario utilizzare nuovi strumenti e nuovi linguaggi".
C’è una cosa che accumuna però tutte le fasce generazionali e va al di là degli strumenti e delle forme di comunicazione: "Ed è la ricerca nel viaggio di esperienze uniche e autentiche capaci di creare connessioni emotive - conclude Claudia Spreafico -. Quel senso di empatia e affinità che proviamo quando incontriamo culture diverse, stringiamo amicizie, o ci immergiamo in paesaggi nuovi e inaspettati".
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Associazioni e Giubileo. «Accogliamo con favore i passi intrapresi dal Commissario straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri. Tuttavia, non sono sufficienti. Le riduzioni tariffarie introdotte dal dipartimento mobilità di Roma per alcune categorie di utenti dei servizi di autobus turistici durante l’Anno Santo sono troppo limitate e creano ulteriore confusione», denunciano le associazioni di turismo organizzato Assoviaggi-Confesercenti, Cna Turismo, Etoa, Fiavet e Fto-Federazione del turismo organizzato di Confcommercio in merito alla direttiva emanata il 19 novembre, che modifica l’ordinanza del 26 settembre sulle tariffe per gli autobus turistici in vigore per tutto il periodo del Giubileo.
“Offrire sconti sulle gite scolastiche per bambini sotto i 14 anni esclude la maggior parte dei viaggi educativi – sottolineano le associazioni –. Allo stesso modo, le esenzioni per gli utenti su sedia a rotelle non affrontano le esigenze di molte persone con gravi difficoltà di mobilità che non utilizzano carrozzine.
Nessun coinvolgimento
«Ancora più preoccupante è l’esenzione per i grandi gruppi di pellegrini legati alle diocesi, che lascia invariati i problemi di traffico della città penalizzando, invece, un segmento del turismo organizzato che porta visitatori ad alto potere di spesa a Roma. Questi turisti contribuiscono significativamente all’economia della città durante tutto l’anno, non solo nei periodi festivi europei, e sostengono i posti di lavoro lungo tutta la filiera del turismo”.
Le associazioni mettono anche in discussione la mancanza di coinvolgimento sulle loro proposte, come l’introduzione di tariffe scontate per i trasferimenti dagli aeroporti agli hotel in città. “È assurdo che i permessi per accedere agli alloggi a Roma costino il doppio rispetto ai trasferimenti dall’aeroporto all’hotel. Questa decisione avrà un impatto negativo su tutto l’ecosistema turistico della Capitale.
Ingiustamente presi di mira
«Più in generale, gli autobus turistici vengono ingiustamente presi di mira con il pretesto di decongestionare il centro città, nonostante studi dimostrino che ogni autobus toglie dalle strade l’equivalente di almeno 12 auto. Il paradosso è che anche quando i bus lasciano l’Urbe per trasportare i visitatori verso destinazioni vicine, continuano a pagare tariffe, contrariamente ai principi di diversificazione turistica e riduzione del traffico. Nel frattempo, se l’accesso ai veicoli di grandi dimensioni sarà ulteriormente ridotto, è certo che aumenterà il traffico di minivan e altri mezzi a noleggio nel centro storico, aggravando la congestione”.
Difficoltà logistiche
Le associazioni evidenziano anche le difficoltà logistiche derivanti dalla rimozione delle aree di sosta in Via Claudia senza fornire alternative pratiche per accedere a luoghi di interesse come il Colosseo.
“I gruppi di visitatori saranno costretti a scendere da autobus privati parcheggiati in luoghi remoti, lontani, per poi fare affidamento su un sistema di trasporto pubblico a Roma notoriamente inaffidabile, il che rende più difficile la supervisione dei gruppi, specialmente per adulti vulnerabili, bambini e persone con esigenze di accessibilità”, affermano le sigle.
Scarsa comprensione del turismo
“Speriamo in soluzioni che vadano oltre queste misure parziali, che riflettono una scarsa comprensione dei settori del turismo e della mobilità. Chiediamo una reale sinergia con il comparto del turismo organizzato, simile all'approccio adottato a Parigi per le Olimpiadi, dove sono state raggiunte soluzioni efficaci per soddisfare le esigenze di tutte le parti interessate. È fondamentale stabilire regolamenti ragionevoli e stabili, poiché il settore turistico ha bisogno di certezza normativa per pianificare servizi a medio e lungo termine”.
Le associazioni concludono: “Gli operatori del settore desiderano sviluppare una collaborazione a lungo termine con le autorità cittadine per massimizzare i benefici reciproci. Esortiamo il Campidoglio a ripensare il proprio approccio per non penalizzare o scoraggiare i professionisti che portano turisti a godere della bellezza di Roma, generando così entrate fondamentali per l'economia dei servizi e il settore culturale della Capitale”.
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Ski'n Card Lombardia è la nuova iniziativa per poter sciare in modalità 'pay per use' in Lombardia. E' stata presentata oggi dal sottosegretario alla presidenza con delega a sport e giovani, Federica Picchi, nel corso dell'evento 'Lombardia Winter Opening', al Belvedere 'Berlusconi' di palazzo Lombardia. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il sottosegretario con delega ad Autonomia e Rapporti con il Consiglio regionale, Mauro Piazza.
La Ski'n Card Lombardia è un'iniziativa promossa dalla Regione Lombardia per incentivare la pratica degli sport invernali e il turismo montano. Si tratta di una tessera digitale multifunzionale pensata per semplificare e agevolare l'accesso ai comprensori sciistici della regione. Una delle tante iniziative per l’avvio della stagione promosse da Regione Lombardia in collaborazione con Anef Ski Lombardia, il Collegio Regionale dei Maestri di Sci. Il contributo regionale è di 428 mila euro.
Pubblico giovane
"La nuova tessera - ha detto Picchi - è stata pensata per un pubblico giovane che ha bisogno di un aiuto per la promozione consente di sciare ottimizzando i costi. Cerchiamo di venire incontro alle persone il più possibile, promuovendo la montagna per godersi appieno la nostra Lombardia.
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Sono ben 38 le crociere in programma da novembre 2025 ad aprile 2026 che Norwegian Cruise Line ha annunciato di cancellare. Le modifiche riguardano principalmente tre navi della flotta Ncl. A cominciare dalla Jewel, il cui calendario avrebbe previsto una serie di 16 itinerari tra le cinque e le 14 notti nei Caraibi e a Bahamas tra il 23 novembre e il 5 aprile. La Star vedrà invece cancellata la sua intera stagione in Sud America e Antartide, per un totale di undici viaggi in programma dal 20 novembre 2025 al 14 aprile 2026.
La Dawn non effettuerà poi le sue undici crociere previste tra il 2 novembre 2025 e il 12 aprile 2026 in Africa e Asia. Ncl non ha ancora rivelato quali saranno gli itinerari alternativi. I passeggeri coinvolti riceveranno il rimborso totale di quanto speso per la prenotazione, nonché uno sconto del 10% in Future Cruise Credit da spendersi nel caso di acquisto di una nuova crociera. La commissione degli agenti di viaggio sarà protetta per tutte le vendite pagate completamente in anticipo.
Le modifiche al programma Norwegian Cruise Line riguardano inoltre anche la Sun, che vedrà cancellata per questioni di riposizionamento della flotta la propria partenza del 7 agosto 2025 nel Sud Pacifico, così come non si effettueranno più le crociere della Gateway in programma il 17 e il 21 agosto 2026.
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L'8 novembre un gruppo di cittadini e associazioni riuniti nel Movimento referendo pela habiticao ha presentato all’Assembleia municipal di Lisbona circa 6.500 firme di elettori residenti nella capitale portoghese che chiedono lo svolgimento di un referendum per l’abolizione degli alojamento local, gli appartamenti dati in affitto per vacanze temporanee.
In base al regolamento comunale, bastano cinquemila firme per chiedere un referendum. L’obiettivo è fare in modo che tutti gli alloggi usati oggi per fini turistici a Lisbona (circa 19mila) tornino sul mercato come abitazioni in vendita o in affitto, una soluzione considerata dagli attivisti indispensabile per alleggerire la grave crisi abitativa che colpisce da anni la capitale e il resto del paese.
Insofferenza
Da tempo gli abitanti di Lisbona, ma anche quelli di altre zone del Portogallo, mostrano segni di insofferenza nei confronti dell’eccessivo afflusso di turisti, contro il quale si moltiplicano le iniziative.
Il manifesto di un’associazione nata di recente, Lisboa Para Viver – Stop Mass Tourism, indica chiaramente i motivi del malessere: “Case con prezzi proibitivi, condomini invasi dagli alojamento local, strade in cui non si può più circolare e intasate dai tuk tuk, associazioni ed esercizi commerciali tradizionali sostituiti da bar e ristoranti, marciapiedi occupati dai tavolini e inaccessibili ai residenti, rumori che disturbano chi ha bisogno di riposo dopo una giornata di lavoro, un patrimonio storico occupato e sfruttato dai promotori turistici”.
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[post_content] => Ferma condanna della Iata nei confronti della decisione del governo spagnolo che nei giorni scorsi ha multato alcuni vettori low cost per pratiche definite "abusive" tra cui l’addebito di costi aggiuntivi per il bagaglio a mano e la prenotazione dei posti, per un totale di 179 milioni di euro.
La decisione riguarda alcune low cost - Ryanair, easyJet, Norwegian, Vueling e Volotea - accusate da gruppi di difesa dei consumatori come Facua: questi gruppi sostengono da tempo che l'addebito del bagaglio a mano e di altri servizi aggiuntivi, come la stampa delle carte d'imbarco negli aeroporti, viola i diritti dei consumatori.
Dopo l'affondo del ceo di Ryanair, Michael O'Leary - che ha definito illegale e infondata l'accusa di Madrid - è stata la Iata a sostenere che la decisione del governo spagnolo di multare questi vettori mina i principi fondamentali della scelta dei consumatori e della concorrenza, tutelati dal diritto dell'Unione europea. Secondo l'associazione, la mossa costringe le compagnie aeree ad assorbire i costi del bagaglio a mano nei prezzi dei biglietti, eliminando la flessibilità dei prezzi per i consumatori.
“Questo è uno schiaffo ai viaggiatori che vogliono scegliere - ha commentato il direttore generale della Iata, Willie Walsh, che non ha esitato a definire la questione 'spaventosa' -. Vietare a tutte le compagnie aeree di far pagare il bagaglio a mano significa che il costo sarà inserito in ogni biglietto. Quale sarà la prossima mossa? Obbligare tutti gli ospiti degli alberghi a pagare la colazione? O richiedere a tutti di pagare il guardaroba quando si acquistano i biglietti per i concerti?”.
La Iata ha evidenziato che la gestione dei bagagli a mano comporta costi operativi, in particolare per l'allungamento dei tempi di imbarco. Il prolungamento dei tempi a terra riduce l'utilizzo degli aeromobili, un fattore chiave per la redditività delle compagnie aeree per i voli a corto raggio. L'aggiunta di 10-15 minuti per l'imbarco può limitare significativamente il numero di voli giornalieri, incidendo sull'efficienza e sui ricavi.
“Pagare tutti di più per avere meno scelta è il peggior risultato possibile che un regolamento possa dare”, ha concluso Walsh.
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[post_content] => Si è tenuta oggi a Palazzo Lombardia la prima edizione degli Stati generali del turismo dei territori promossa da Feries, leader italiano nella ricettività extra-alberghiera online, in collaborazione con regione Lombardia. Un evento partecipato che ha avuto l’obiettivo di aprire uno spazio di confronto tra istituzioni, professionisti, associazioni, destinazioni turistiche e operatori del comparto per dare impulso a una crescita organica e consapevole del turismo rurale, esperienziale e diffuso che caratterizza il nostro Paese.
Il turismo rurale in Italia, infatti, rappresenta un'opportunità unica di sviluppo economico e di implementazione di un nuovo modello turistico in grado di unire tradizione e innovazione. Tuttavia, il settore, che negli ultimi anni ha registrato una costante crescita, risulta ancora particolarmente frammentato e per questo necessita di un sistema integrato che permetta agli attori che ne fanno parte di unirsi e fare rete.
Mazzali
«È una grande soddisfazione ospitare in Lombardia la prima edizione degli Stati Generali del Turismo dei Territori (SGTT) organizzati con la collaborazione dell’Osservatorio regionale per il Turismo e l’Attrattività e Feries e con la partecipazione di Istat - afferma Barbara Mazzali, assessore al turismo, marketing territoriale e moda della regione Lombardia - Il turismo dei territori sta assumendo un’importanza crescente anche in Lombardia. Dalle nostre elaborazioni emerge, infatti, che da gennaio ad agosto del 2024, il 63% dei nostri pernottamenti si registra nei territori, mentre il 37% riguarda i comuni capoluogo.
«La permanenza media nei territori è di 3,3 notti a fronte di 2,4 notti per i capoluoghi. Oggi - prosegue l’Assessore - il turista moderno non cerca solo una destinazione ma un’esperienza autentica, che lo porta a uscire dalle vie iconiche, per immergersi, piuttosto, nella bellezza della natura e nel calore delle tradizioni locali che piccoli centri offrono.
«In questo quadro, il potenziale lombardo è alto: l’offerta di turismo dei territori è vasta, grazie a un territorio regionale caratterizzato da una varietà di paesaggi, monti, colline, laghi, costellati da borghi, castelli, ville e cascine. Ma anche piste ciclabili e sentieri per il trekking. Scenari ideali per quel ‘turismo outdoor’ che piace ai turisti internazionali, ma sempre di più anche a connazionali e lombardi che scelgono il turismo di prossimità. Da parte sua, Regione Lombardia valorizza i suoi borghi storici attraverso progetti e percorsi culturali e turistici. Forte è, inoltre, l’impegno degli operatori che offrono servizi ricettivi di qualità, anche nel settore extra-alberghiero”.
Focus Lombardia
Il turismo in Lombardia continua a crescere. I dati dei flussi turistici del periodo gennaio-agosto 2024 ,forniti dall’Osservatorio regionale del turismo e dell’attrattività, evidenziano oltre 13 milioni di arrivi e circa 38 milioni di pernottamenti, con un incremento dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Si registra una netta prevalenza di turisti stranieri che nella stagione estiva raggiungono un picco del 74%. I primi cinque Paesi di provenienza sono la Germania, gli Stati Uniti, la Francia, il Regno Unito ed i Paesi Bassi.
L’analisi delle tracce digitali (sentiment) evidenzia un livello di apprezzamento molto alto 86/100, in crescita rispetto al 2023.
In questo scenario ad aumentare sono anche i dati registrati dal turismo dei territori. Sempre nei primi otto mesi dell’anno i visitatori delle aree extraurbane hanno superato quelli dei capoluoghi, rispettivamente con il 63,2% ed il 36,8%. Una tendenza confermata anche sul fronte della permanenza media, che registra più giorni nei territori (3,3) che nei capoluoghi (2,4).
Secondo le analisi di Regione Lombardia il turismo dei territori è superiore a quello dei capoluoghi per tutti i mesi considerati e raggiunge il picco nella stagione estiva, a differenza di quello dei capoluoghi, che rimane sostanzialmente costante lungo tutto il periodo. Infine, in tutte le Province si registra una prevalenza del turismo dei territori, ad eccezione di Milano in cui è il capoluogo che attrae la maggioranza di turisti.
Focus Italia: le anticipazioni per la stagione fredda e il 2025
Secondo i dati rilevati da Feries tramite i suoi due portali Agriturismo.it e CaseVacanza.it il turismo rurale in Italia è un'alternativa sempre più apprezzata da chi è alla ricerca di esperienze autentiche e sostenibili e di un’ospitalità di qualità, a misura di viaggiatore.
A confermarlo è anche la recente indagine condotta dall’azienda su oltre 1.400 turisti italiani e stranieri sui trend del settore per l’autunno/inverno con un’anteprima delle tendenze per il 2025. Secondo le rilevazioni per la stagione fredda il soggiorno in agriturismo è tra le preferenze del 61% degli intervistati, mentre il 40% si orienta per la casa vacanze. In entrambi i casi a convincere è l’offerta dell’ospitalità extraurbana, in grado di coniugare un ambiente familiare e accogliente con esperienze uniche, a contatto con la natura e servizi sempre più evoluti.
Sul fronte delle intenzioni di viaggio, l’81% degli italiani pensa di fare un viaggio nei prossimi mesi contro il 74% degli stranieri ma, se tra i connazionali solo il 15% ha già prenotato, la percentuale sale al 27% tra gli ospiti internazionali, evidenziando la tendenza all’estero per l’early booking. Tra le destinazioni l’Italia resta la meta ideale per Italiani e stranieri, rispettivamente con il 74% e il 53% delle preferenze.
Esperienze
Quanto al periodo di viaggio, in generale i dati rilevano una buona distribuzione per i vari periodi della stagione autunno/inverno con una percentuale significativa (37%) fuori dai ponti e dalle festività. Sul fronte delle esperienze di viaggio più ricercate da italiani e turisti internazionali, al primo posto del podio salgono i borghi, scelti dal 68% degli italiani e dal 77% dei turisti internazionali. Seguono i soggiorni all’insegna dell’enogastronoma, amatissimi dagli stranieri con il 75% delle preferenze e scelti da un italiano su tre e i mercatini di Natale, con una media delle preferenze del 25% tra connazionali e non.
Guardando al prossimo anno, i dati previsionali evidenziano una tendenza alla destagionalizzazione con viaggi distribuiti durante l’anno anche tra i connazionali. Se il periodo estivo continua a essere il prescelto dal 54% degli italiani, la primavera registra un interesse crescente con il 45% delle intenzioni di viaggio. Nessuna novità sul fronte delle mete di viaggio, tra cui l’Italia continua a essere la regina indiscussa. Sebbene il desiderio di viaggiare in Europa sia forte (42%), lo Stivale resta al primo posto delle scelte di italiani e stranieri (57%).
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[post_content] => In relazione alla sanzione di 179 milioni alle low cost, l'amministratore delegato di Ryanair, Michael O'Leary, manifesta il timore che la storica multa ai consumatori possa rovesciare il suo modello, ricordando che “il successo di Ryanair e di altre compagnie aeree low cost in Spagna e in tutta Europa negli ultimi anni è dovuto interamente al regime dei cieli aperti e libertà delle compagnie di fissare prezzi e politiche senza interferenze da parte dei governi nazionali”.
Il manager accusa duramente la sanzione di 179 milioni di euro comminata dal governo spagnolo a cinque compagnie (Ryanair, Easyjet, Vueling, Norwegian e Volotea). "Queste multe illegali e infondate, inventate dal ministero dei consumatori per ragioni politiche, violano chiaramente la legislazione dell'Ue", denuncia.
Afferma inoltre che hanno già ordinato ai loro avvocati di “immediatamente ricorrere contro le multe illegali e infondate” della Spagna, convinti che “saranno revocate dai tribunali dell'Unione Europea, che hanno più volte difeso il diritto di tutte le compagnie aeree dell'UE di fissare prezzi e politiche, senza interferenze da parte del governo”.
Secondo lui, “queste multe illegali, che si basano su una vecchia legge degli anni ’60 che ha preceduto l’adesione della Spagna all’UE, distruggerebbero la capacità delle aziende a basso costo di trasferire risparmi sui costi ai consumatori attraverso tariffe più basse”.
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[post_content] => Sono cinque le compagnie aeree low cost colpite dalle sanzioni del governo spagnolo per pratiche “abusive”, tra cui l'addebito di costi aggiuntivi per il bagaglio a mano e la prenotazione dei posti, per un totale di 179 milioni di euro.
Come riferisce oggi il Financial Times, il ministero dei consumatori della Spagna ha reso noto i provvedimenti che hanno interessato in primis Ryanair, destinataria della multa più alta, pari a 107 milioni di euro; Vueling è stata multata invece per 39 milioni di euro e easyJet per 29 milioni. Chiudono la cinquina Norwegian e Volotea che hanno ricevuto sanzioni inferiori, rispettivamente di 1,6 milioni di euro e 1,9 milioni di euro.
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