8 September 2024

Schiphol: è ancora scontro sul piano del governo per limitare il numero dei voli

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Schiphol

Il governo olandese procederà con i piani per limitare il numero di voli all’aeroporto Schiphol di Amsterdam: iniziativa prevista per il prossimo anno che mira a ridurre il rumore, ma che è fortemente contrastata dalla compagnia di bandiera Klm e dai gruppi industriali del comparto aereo.

“L’aviazione può portare molto di buono ai Paesi Bassi, a patto che si presti attenzione agli effetti negativi per le persone che vivono vicino all’aeroporto”, ha sottolineato il Ministro dei Trasporti Mark Harbers in una dichiarazione ripresa da Reuters, in cui annunciava il limite massimo, che entrerà in vigore nel 2024 in attesa dell’approvazione della Commissione europea.

La decisione è “arbitraria, mal ponderata e non rispetta le procedure normalmente utilizzate”, ha dichiarato Ourania Georgoutsakou, direttore generale di Airlines For Europe (A4E).

“Gli obiettivi in materia di rumore possono essere raggiunti in modo migliore, a tutto vantaggio dei residenti locali, del clima, delle compagnie aeree e dell’economia olandese”, ha dichiarato Klm in un comunicato, mentre il ceo del vettore, Marjan Rintel, ha aggiunto che “è difficile immaginare che una decisione così drastica venga presa da un governo uscente”.

Il motivo principale per cui il governo ha deciso di imporre un tetto massimo è l’inquinamento acustico, ma viene anche citata la necessità di ridurre le emissioni di gas serra e i ricorrenti problemi logistici dell’aeroporto. I gruppi ambientalisti e lo stesso Schiphol sostengono i tagli.

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Straordinarie riproduzioni in collotipia stampate dalla tipografia di Stato austriaca e conservate in cartelle a tiratura limitata. \r\nOpere oggi rarissime da reperire e che dimostrano come la fama raggiunta da Klimt fosse giunta, già al suo tempo, a vertici assoluti». Negli spazi della Casa della Musica si può ammirare una selezione di dipinti e disegni di Klimt di squisita eleganza e sapienza esecutiva che provengono dalle cartelle solitamente conservate in collezioni private e musei e mostrano l’intensa relazione tra Klimt e la grafica. \r\nL’artista morì nel 1918; la prima cartella “Das Werk von Gustav Klimt” di Hugo Heller è datata proprio 1918 e Klimt stesso la progettò e visionò. La seconda, “Gustav Klimt. Fünfundzwanzig Handzeichnungen” di Gilhofer & Ranschburg, risale al 1919. La terza, “Gustav Klimt. Eine Nachlese”, di Max Eisler è del 1931 e testimonia la fama già consolidata del pittore austriaco. «L'arte grafica era tenuta in alta considerazione dagli artisti secessionisti. - prosegue Festi - Ne è testimonianza la rivista \"Ver Sacrum\", il bollettino ufficiale del gruppo guidato da Gustav Klimt che per sei anni (1898-1903) accompagnò le mostre nel palazzo sulla Wienzeile a Vienna. \r\nUna rivista in qualche modo rivoluzionaria poiché per la prima volta rapportava in modo esemplare la parte grafica con quella letteraria creando un equilibro formale ineccepibile. Nel suo formato quadrato, tanto utilizzato dai grafici e dagli illustratori viennesi, è diventata un'icona delle riviste d'arte europee pubblicate al torno del secolo. E con gli stessi principi grafici, quasi di astrazione, venivano concepiti i manifesti delle esposizioni. \r\nAlcuni esempi sono presenti in mostra». La Casa della Musica, che accoglie le opere, è un luogo affascinante e ricco di storia, nel centro storico di Grado. Proprio a Grado visse per lunghi periodi il pittore e incisore austriaco Josef Maria Auchentaller, che partecipò alla fondazione della Secessione viennese collaborando a “Ver Sacrum” e lavorando a stretto contatto con Klimt. \r\nIl legame con la bella cittadina è dovuto al fatto che Auchentaller contribuì al suo sviluppo turistico realizzando nel 1906 il celebre manifesto “Seebad Grado. Österraichisches Küstenland”, aprendo una pensione con la moglie Emma Scheid e attirando in città la ricca borghesia viennese. Grado era nota sin dall’antichità per il potere curativo delle sue sabbie e, sviluppatasi a partire dal 452 (quando gli abitanti vi trovarono rifugio per sfuggire alle orde di Attila) offre notevoli testimonianze storiche.\r\n«La vocazione mitteleuropea di Grado è indiscutibile. - prosegue il curatore Festi - Il turismo balneare e curativo si forma all'alba del 1900 con le prime strutture alberghiere frequentate dalla borghesia viennese: le Ville Bianchi, la \"Pension Fortino\" dei coniugi Auchentaller (frequentata da colleghi dell'artista) ma anche con residenze private, come la villa di Eugen Bauer, fratello di Adele, la \"donna d'oro\", musa di Gustav Klimt, che qui, sulla spiaggia dell'Impero, soggiornò per molte estati. \r\nUn microcosmo cosmopolita che ha contribuito al successo della località che ancora oggi tramanda questa preziosa eredità culturale. La mostra su Klimt, dopo quella su Auchentaller del 2022, si inserisce in questo filone che intende ripercorrere questo stretto rapporto tra Grado e Vienna».\r\nKlimt Printed . Gustav Klimt . Cartelle d’arte | Mappenwerke\r\nGrado (GO) . Casa della musica\r\n11 agosto – 27 ottobre 2024\r\na cura di Roberto Festi\r\ningresso gratuito\r\n[gallery ids=\"473924,473925,473923\"]","post_title":"Friuli Venezia Giulia: la bellezza di Grado ospita un Gustav Klimt inedito","post_date":"2024-09-06T09:15:43+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1725614143000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"473881","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Governo e tasse. 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