5 gennaio 2022 08:55
Ryanair conferma il proprio “investimento a lungo termine su Torino”, dopo i tagli previsti per il mese di gennaio sullo scalo di Caselle.
“Confermiamo l’impegno sull’Italia e sulla sua base di Torino – spiega una nota della low cost – che rappresenta un investimento a lungo termine di 200 milioni di dollari che porterà circa 40 rotte e 60 posti di lavoro diretti a livello locale. L’emergere della variante Omicron e le relative restrizioni di viaggio hanno costretto Ryanair a ridurre il proprio operativo di gennaio del 33% su tutto il suo network, inclusa Torino. Non sono stati ancora decisi ulteriori tagli all’operativo per febbraio o marzo ’22. Gli operativi saranno rivisti questo mese man mano che saranno disponibili ulteriori informazioni scientifiche sulla variante Omicron”.
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L'iter successivo all'entrata nel gruppo Lufthansa può quindi procedere a pieno ritmo, con l'ingresso ufficiale di Ita nel network Star Alliance come membro a pieno titolo programmato «per inizio 2026 - precisa Theo Panagiotoulias, chief executive officer dell'alleanza -. La decisione del nostro Consiglio esecutivo sottolinea la forte fiducia che i nostri vettori membri ripongono in Ita Airways. Come punto d'accesso all'Italia, l'ingresso di Ita nell’alleanza rafforza il nostro network globale, garantendo viaggi aerei e connessioni più fluide e confortevoli a un maggior numero di passeggeri in tutto il mondo».
Ita aggiungerà 360 voli giornalieri al network di Star Alliance, rafforzandone la presenza nella regione europea. La crescita più significativa riguarderà le sue città principali, in particolare Roma e Milano, servite attualmente da un totale di 16 vettori membri di Star Alliance.
«Siamo entusiasti di entrare a far parte di Star Alliance e di portare l'eccellenza del Made in Italy all'interno dell'alleanza, aumentandone ulteriormente la portata globale - afferma Joerg Eberhart, ad e direttore generale di Ita Airways -. L’ingresso nell’alleanza rappresenta un passo significativo nella crescita di Ita e non vediamo l’ora di offrire ai nostri clienti i privilegi futuri derivanti dal più grande network di compagnie aeree al mondo».
Al termine dell'integrazione, il network di Star Alliance crescerà fino a comprendere 26 compagnie aeree membri, e offrirà oltre 18.000 voli giornalieri, collegando 192 paesi.
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[post_content] => L’Arabia Saudita è un viaggio per viaggiatori. La sua offerta turistica è culturale, archeologica e storica. È una destinazione autentica, che si sta evolvendo per offrire sempre di più.
Una meta per pionieri, da vivere a diversi livelli di accoglienza, secondo la richiesta dell’ospite. Idee per Viaggiare ha organizzato un incontro con l’Ente del Turismo dell’Arabia Saudita, Ita Airways e un calligrafo arabo, esperto in un’arte complessa, figlia di una storia antica.
Insieme hanno raccontato una terra dinamica e moderna, con un retaggio che risale a 3000 anni fa, quando popoli come i Nabatei hanno lasciato affascinanti testimonianze monumentali. Un paese che ha aperto le porte al turismo leisure tra il 2019 e il 2020 - nel periodo del covid - e che oggi si sta modernizzando.
Una territorio molto vasto: oltre 2mln di kmq abitati da 36mln di persone, il 70% dei quali ha circa 35 anni; famiglie con una sola moglie e una media di 5 figli. «I sauditi si stanno aprendo al mondo e vogliono aiutarci a cambiare la percezione del loro paese. - racconta Tiziana Spila, product manager Medio Oriente di Idee per Viaggiare - Abbiamo studiato a lungo l’Arabia Saudita e poi abbiamo iniziato a visitarla, a viverla. Io ho voluto conoscerla da donna, da turista e da viaggiatrice e poi da agente di viaggio, per capire la destinazione e quindi proporla al mercato italiano.
Negli ultimi 5 anni il paese si è sviluppato tantissimo. Oggi siamo i pionieri in Arabia Saudita a livello di turismo leisure, un leisure che fino a 5 anni fa non esisteva! I sauditi sono felicissimi di sviluppare insieme a noi la loro destinazione. Non è semplice, perché un preventivo di Arabia Saudita richiede tempo: gli operatori locali si stanno confrontando con nuove modalità di vendita dei loro servizi. La destinazione si può vendere come tour di gruppo e come tour individuale.
Si può scoprire la futuristica Riyadh con la sua vivace Boulevard City ed eventi internazionali come la festosa e colorata Riyadh Season, la Supercoppa Italiana e anche gli Atp di tennis, vinti quest’anno da Sinner. Oppure l’antica Jeddah con il suo quartiere Diriyah, tutto in adobe, che è un sito Unesco. Proprio a Jeddah il 18 aprile, lungo il circuito della Corniche, si svolgerà il Gran Premio d’Arabia Saudita di Formula 1 – e Idee per Viaggiare per l’occasione propone dei pacchetti ben organizzati con 4giorni e 3notti a Jeddah, con 3 giorni di ingresso sul circuito per le prove, le qualifiche e la gara.
Sono ancora disponibili dei biglietti per i grand stand. Per gli appassionati è una cosa in più: si può vedere il Gran Premio e poi proseguire il tour. Da Jeddah si può infatti viaggiare verso AlUla attraversando territori vulcanici e arrivando a un luogo ricco di mistero e di fascino.
Si può anche visitare la spirituale e frequentata Medina e gli appassionati di arrampicata e hiking potranno raggiungere anche la suggestiva formazione rocciosa di Edge of the World. - prosegue Spila - Questo è un viaggio da vivere come pionieri in una terra che si sta aprendo al turismo e che ci riporta indietro nel tempo. Infatti arrivando al Saudi Red Sea si scopre un luogo incontaminato, dove biologi, architetti e ingegneri lavorano in stretta collaborazione per preservare l’ecosistema e realizzare strutture di accoglienza di grande bellezza.
Il range di costo di questi resort va dai 1500, 2000 euro a camera a notte del St.Regis ai 3500 in bassa stagione del Ritz Carlton, che oggi è il posto più esclusivo del Red Sea, come il Red Sea è il posto più esclusivo al mondo per i fondali incontaminati. Per anni biologi, ingegneri e architetti hanno studiato come realizzare strutture che non impattassero sull’ecosistema. Questa è l’esclusività di oggi, - conclude Tiziana - con Shebara (con le sue capsule sul mare), St.Regis, Nujuma Ritz Carlton e Six Senses. Nei prossimi due anni apriranno sul Red Sea altri 10 resort, anche di catene più accessibili e family resort, ma sempre di livello esclusivo.
Per chi vuole fare un’esperienza unica ha poi aperto da pochi giorni il Desert Rock Resort: un albergo incastonato nelle montagne, con le piscine infinity. Ma l’Arabia Saudita non è solo esclusività: è aperta a tutti, con alberghi anche 3 e 4*, dove anche i 3* sono boutique hotel e i 4* importanti catene come il Ramada. Frattanto arrivano sempre nuovi brand».
Numerosi i collegamenti offerti da Ita Airways. «Da anni abbiamo avviato una collaborazione commerciale importante e proficua con Idee per Viaggiare - spiega Roberta Gotti commerciale su Milano di Ita Airways - Ci piace molto la loro filosofia e la nostra relazione a livello di prodotto, ci ha portato a rilasciare elementi importanti, come le tariffe di tour operating e la possibilità di presentare diversi preventivi alle adv concedendo il tempo necessario perché il cliente li accetti. Ita Airways vuole essere ambasciatore nel mondo dell’italianità: il nostro stile, la nostra filosofia. Dalla summer dell’anno scorso abbiamo aggiunto le importanti destinazioni di Riyadh e Jeddah, nelle quali crediamo moltissimo.
Per questo abbiamo messo due voli in partenza da Roma Fiumicino e Milano Linate, con 6 frequenze settimanali su Riyad e 3 su Jeddah. Oggi la flotta di Ita Airways è composta da 97 aeromobili. - conclude Gotti - Nel 2027 Ita si prefigge di diventare la compagnia più green a livello europeo, con una diminuzione di co2 nell’atmosfera fino al 20-27% per passeggero».
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[post_content] => Una buona annata quella 2024 per l'Aeroporto di Genova, che ha segnato il ritorno all'utile e una parabola positiva per ricavi e numero passeggeri movimentati.
Il cda ha approvato il progetto di bilancio che ha esso in evidenza un totale di 1,33 milioni di passeggeri transitati dal Colombo, in crescita del +4,3% rispetto all’anno precedente. Un’attenta gestione caratteristica e di efficientamento, unita a un rafforzamento dell’attività commerciale, hanno consentito di incrementare i ricavi e di ridurre i costi consentendo al Genova City Airport di conseguire risultati positivi in termini di marginalità.
I ricavi totali del 2024 hanno raggiunto i 30,1 milioni di euro, +4,6% in confronto ai 28,8 milioni di euro del 2023; i costi totali hanno registrato un calo del 3,3% passando dai 30,4 milioni di euro del 2023 ai 29,4 milioni di euro del 2024. L’Ebitda si è attestato a 2,3 milioni di euro rispetto a un risultato negativo di 803.000 euro del 2023.
Torna quindi in nero l'ultima riga di bilancio, con un utile netto di 255.000 euro rispetto al rosso di 1,88 milioni di euro del 2023.
Ed è positivo anche il bilancio dei primi tre mesi del 2025, con oltre 255.000 passeggeri movimentati e una crescita del 15,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Alla crescita del traffico hanno contribuito, in particolare, l’incremento delle frequenze e della capacità di Klm (Amsterdam), il potenziamento del volo per Tirana e il nuovo volo per Budapest, operati da Wizz Air, e l’incremento della capacità da parte di Ryanair sulle rotte domestiche di Bari, Palermo e Catania oltre a quella su Londra.
«Il ritorno alla profittabilità dell’aeroporto è un elemento imprescindibile per progettare al meglio e con maggiore serenità l’importante piano di sviluppo dei prossimi anni - osserva Enrico Musso, presidente Aeroporto di Genova -. L’attento lavoro di efficientamento svolto lo scorso anno unito a una maggiore spinta nell’attività commerciale sono stati gli elementi cruciali per conseguire una marginalità positiva. Ora siamo nelle condizioni di programmare il piano di rilancio dell’aeroporto attraverso l’ampiamento e il rafforzamento dei collegamenti e la promozione dello scalo, grazie anche agli importanti lavori di restyling in corso e in programma».
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[post_content] => Dal 1° di aprile anche Trenitalia Frecciarossa è tornato a operare sulla tratta Milano-Parigi, dopo Sncf Tgv nel giorno precedente. Con quattro corse giornaliere in andata e ritorno, il Frecciarossa, riprende servizio da Milano Centrale con il primo collegamento diretto ad alta velocità, dopo il ripristino della tratta ferroviaria danneggiata dalla frana nella valle della Maurienne.
Il viaggio, della durata di circa 7 ore, opera fermate intermedie a Lione, Chambéry, Saint-Jean-de-Maurienne, Modane, Oulx e Torino con costi a partire da 35 euro per biglietto.
“Ripartiamo con grande fiducia e sicuri di poter offrire come sempre un servizio di grande qualità e di grande successo – sottolinea Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato e direttore generale Trenitalia -. Abbiamo trasportato più di 3 milioni di persone in poco più di un anno e mezzo. Dopo una prima fase di grande successo, la fase di stop forzato è stata piena di aspettative. Ora fiduciosi ripartiamo con la stessa energia. Offriamo 1840 posti al giorno, circa 450 a treno, con coefficienti di riempimento importanti. La competizione fa bene al mercato e il mercato ferroviario italiano è all'avanguardia. Frecciarossa è un brand di successo e lo è anche all'estero. La nostra forza è nel brand, servizio di successo, grande qualità e grande competenza”.
Ripartenza importante
Un collegamento che va oltre i confini italiani, il Frecciarossa Milano-Parigi segna una ripartenza importante per Trenitalia e per il Gruppo FS. “Il gruppo ferrovie è molto concentrato sulla crescita internazionale del trasporto sulla base dell'esperienza fatta nel nostro Paese e su esperienze già fatte in alcuni mercati europei. Guardiano con fiducia alla rete alta velocità in Europa per offrire un servizio che da metropolitana d’Italia può diventare metropolitana d’Europa, sicuri di poterlo affrontare con un brand di successo”.
Nel periodo estivo partirà anche il servizio Parigi-Marsiglia di Frecciarossa, “un’altro segnale di crescita importante”. A partire dal 15 giugno 2025, al Milano–Parigi si aggiungerà il collegamento Frecciarossa tra Parigi e Marsiglia con quattro corse giornaliere. Il viaggio, della durata di 3 ore e 20 minuti, collegherà la capitale francese, con partenza da Parigi-Gare-de-Lyon, alla stazione Saint-Charles di Marsiglia e fermate intermedie a Lione Saint-Exupéry, Avignone, Aix-en-Provence e Marsiglia Saint-Charles.
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[post_content] => Continua la parabola ascendente di Aeroporti di Puglia con un incremento a marzo del +20% del traffico passeggeri negli scali di Bari, Brindisi e Foggia rispetto allo stesso mese dell'anno scorso e del +18% sul primo trimestre 2024.
Nel dettaglio: l’aeroporto di Bari ha registrato un aumento del 23% su base mensile e un 20% su base trimestrale; per l’aeroporto di Brindisi la crescita è pari al +11% mensile e 9% progressivo; lo scalo di Foggia continua a segnare un eccezionale +150% a marzo e un +162% su base trimestrale.
«Questa crescita straordinaria – ha dichiarato il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile – deriva da una strategia basata su investimenti mirati, nuove rotte e un costante miglioramento dei servizi offerti ai passeggeri. Puntiamo sempre più in alto e i numeri ci danno ragione. La crescita di Foggia, ad esempio, dimostra quanto fosse necessario e strategico puntare su questo scalo, che oggi rappresenta un’opportunità concreta per la mobilità e lo sviluppo del territorio. Gli scali di Bari e Brindisi continuano a rafforzare il loro ruolo di hub fondamentali per la Puglia».
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[post_content] => Svolta per Kenya Airways che per la prima negli ultimi 12 anni archivia un bilancio in utile. La compagnia, focalizzata sul completamento della ristrutturazione del capitale ha infatti centrato nel 2024 un profitto netto di 5,4 miliardi di KShs (41,7 milioni di dollari).
Il ceo del gruppo, Allan Kilavuka, ha dichiarato che la compagnia sta ancora cercando un investitore strategico per garantire la sostenibilità a lungo termine. «La nostra strategia di turnaround - Project Kifaru - sta dando risultati positivi» ha dichiarato, insistendo sul fatto che la compagnia aerea sarebbe un «investimento interessante» per un partner strategico.
Il vettore investe sul rinnovo della flotta - l'anno scorso ha introdotto due velivoli cargo - e nella modernizzazione delle cabine degli aeromobili già operativi. Proprio grazie al Project Kifaru, nel 2o24 le entrate sono aumentate del 6% a 188,5 miliardi di KShs e il profitto operativo è cresciuto di quasi il 60% fino a 16,6 miliardi di KShs.
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Obiettivo dichiarato del vettore è quello di raddoppiare il numero di passeggeri e le entrate entro il 2030 nonché di aumentare la percentuale di attività cargo al 20% del business complessivo.
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[post_content] => Gli ultimi dettagli sono ancora da definire, ma il progetto è in fase estremamente avanzata. C’è fermento tra i soci italiani presenti alla prima convention paneuropea del gruppo Bwh, in corso di svolgimento in questi giorni a Palma di Maiorca. La notizia passa di bocca in bocca ed è di quelle importanti: la divisione Italia & Malta assumerà presto anche la responsabilità del cluster Sud Europa e Med. “Il deal sarà finalizzato a breve, mentre il processo di integrazione dovrebbe durare circa un anno - spiega la ceo Italia e Malta, Sara Digiesi che insieme al presidente Walter Marcheselli sarà alla guida della nuova realtà ampliata -. Si tratta di una novità significativa, che aggiungerà un fatturato camere lordo totale che sfiora i 50 milioni di euro. Un’offerta che ovviamente ci impegneremo a sviluppare ulteriormente e che ci permetterà di avere più capacità contrattuale nei confronti sia dei fornitori, sia della nostra casa madre americana”.
Bwh Italia arriva peraltro da un ottimo 2024, chiuso con un giro d’affari stimato di 377 milioni di euro per i propri circa 170 hotel tricolori (+12 mln sul 2023, ndr) e ora si prepara a un altro anno di crescita. “Al momento l’outlook è particolarmente positivo, tanto che nei primi tre mesi dell’anno stiamo registrando prenotazioni on the book in aumento di una quota attorno al 13% in termini di ricavi medi per camera disponibile (revpar), corrispondenti a un incremento del 3,5% delle tariffe medie e del 9,5% di occupazione”.
Ciò premesso, ha specificato Sara Digiesi, “noi siamo abituati a fare stime comunque prudenti ed esclusivamente basate su progetti di sviluppo organico della nostra offerta, che quindi non includono ovviamente la novità in arrivo. Abbiamo perciò elaborato tre differenti scenari predittivi, in base alle differenti contingenze possibili. In caso di deterioramento della situazione geopolitica stimiamo in particolare un decremento attorno al 10%; la seconda possibilità si declina invece in un sostanziale consolidamento dei risultati dei 12 mesi precedenti, mentre lo scenario migliore, che attualmente è quello più probabile, prevede una crescita del 6% - 7%”.
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[post_content] => Taglio del nastro ufficiale per la nuova base di Roma Fiumicino di easyJet. «Una pietra miliare» la definisce Kenton Jarvis, ceo del vettore, rimarcando il rafforzamento del mercato Italia, «che diventa il principale di easyJet in Europa continentale».
EasyJet - che ha superato i 30 milioni di passeggeri trasportati da e per Fiumicino dall’avvio delle operazioni nel 2008 - propone per la summer un totale di 16 destinazioni di cui 5 nuove, e una capacità in crescita del +35% rispetto allo scorso anno. Durante la summer verranno operati fino a 56 voli giornalieri da e per Roma, per oltre 1,4 milioni di posti.
Le nuove rotte disponibili dallo scalo romano includono Francoforte, Amburgo, Monaco, Zurigo e Bruxelles, che si aggiungono alle destinazioni già servite di Londra, Bristol, Manchester, Glasgow, Edimburgo, Parigi Orly, Nantes, Nizza, Lione, Basilea, Ginevra e Berlino. L'investimento su Roma prevede una significativa ricaduta occupazionale sul territorio, con l’inserimento di 150 persone.
«La nostra rete di collegamenti con i principali aeroporti europei e il nostro efficiente modello di business ci permettono di offrire ai passeggeri italiani più scelta e tariffe convenienti - sottolinea Jarvis -. E da Roma ora potremo operare anche su rotte dove fino ad oggi non c’era presenza di vettori low cost, con evidenti benefici per gli utenti, per lo sviluppo del turismo e per l’economia del territorio».
«L’avvio della base di easyJet nel nostro aeroporto a 5-stelle dimostra ancora una volta la grande attrattività di Fiumicino, oggi nella top 10 degli scali meglio connessi a livello globale, e conferma la rilevanza strategica della Capitale sui mercati internazionali - aggiunge Marco Troncone, ceo di Aeroporti di Roma -. L’inaugurazione della base, oltre a favorire la crescita dell’occupazione ed a generare ricadute positive sul territorio, rappresenta una ulteriore testimonianza della crescente domanda di traffico e dell’opportunità di accelerare lo sviluppo dello scalo Leonardo da Vinci, in una logica di tutela e consolidamento della competitività internazionale del Paese».
Insieme all'apertura della base a Milano Linate (5 aeromobili e un totale di 22 rotte) easyJet porta a 38 i velivoli basati in Italia su 4 aeroporti (oltre a Roma Fiumicino e Milano Linate, anche Malpensa e Napoli) e 1.650 dipendenti. Il nostro diventa così il secondo mercato più grande per easyJet, con oltre 21 milioni di posti disponibili per volare su oltre 260 rotte da e per 19 aeroporti italiani.
«Il nostro obiettivo - conclude Lorenzo Lagorio, country manager easyJet Italia - è affermarci come la compagnia aerea di riferimento per i viaggiatori in partenza da Roma verso le principali destinazioni del centro e nord Europa, offrendo collegamenti sugli aeroporti principali e meglio connessi con le principali città».
Smiles & More
Il debutto della nuova base, successivo al ruolo di remedy taker che easyJet ha assunto all'indomani delle nozze tra Ita Airways e Lufthansa, dà il via anche alla promozione “Smiles & More” rivolta ai membri del programma Miles & More di Lufthansa con status di “Frequent Traveller”, “Senator” e “Hon Circle Member” e del programma Volare di Ita con status “Premium” e “Executive”. La promozione, valida fino al 14 aprile, offre un anno di iscrizione a metà prezzo a easyJet Plus, il programma easyJet con benefici esclusivi quali scelta gratuita del posto, bagaglio a mano grande in cabina, banchi check-in dedicati, imbarco prioritario, fast-track ai controlli di sicurezza e maggiore flessibilità.
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[post_content] => Grecia sì, ma alternativa. Una delle destinazioni regine delle vacanze balneari degli italiani punta sempre di più anche su prodotti diversi e complementari rispetto al mare, suo indiscusso punto di forza a livello di volumi. E’ il trend che emerge dal workshop che si è tenuto ieri sera a Milano, a cui hanno partecipato le rappresentanze di diverse regioni e destinazioni greche, fra cui la Macedonia Centrale, la Penisola Calcidica, la regione di Creta e le isole di Chios, Karpathos e Kalymnos, e oltre 60 agenzie italiane.
Macedonia Centrale
La ricchezza e la varietà dell’offerta è uno dei punti di forza della Macedonia Centrale, come sottolineato da Leonidas Tsiantis, head of Tourism Planning Department della regione: dai city break a Salonicco ai tour archeologici alla scoperta dei siti dell’antica civiltà Macedone, dalle bellezze naturalistiche alle spiagge. All’interno di questa regione, il prodotto balneare top sono indiscutibilmente le splendide spiagge di sabbia disseminate lungo i litorali di Kassandra e Sithonia, due delle tre “dita” della Penisola Calcidica (la terza è occupata dalla Repubblica del Monte Athos, chiusa al turismo). L’offerta spazia dai resort cinque stelle all inclusive alle strutture di piccole dimensioni e ai più tradizionali studios, come quelli che si possono trovare nell’idilliaca isoletta di Ammouliani. Ma anche qui non c’è solo il mare, come ha messo in evidenza George Broutzas, general director della Halkidiki Tourism Organization: «Nel primo entroterra si trova la Caverna di Petralona, con spettacolari formazioni rocciose, al cui interno sono stati ritrovati i resti del più antico ominide europeo; l’allestimento di visita è appena stato rinnovato. Una meta ideale per le famiglie è poi, a Stagira, il Parco tematico dedicato ad Aristotele, dove natura e scienza s’incontrano». Sul fronte dei collegamenti dall’Italia a Salonicco, ai voli di Ryanair da Milano Bergamo, operanti tutto l’anno, si aggiungono i collegamenti diretti che Aegean opererà fra maggio e ottobre.
Creta
Un vero continente in miniatura è anche l’isola di Creta, che oltre accanto alle tante località balneari può vantare un entroterra ricco di bellezze naturalistiche, primari siti archeologici, una estesa rete di sentieristica per il trekking e una interessante offerta eno-gastronomica. Kyriakos G. Kotsoglou, vice governor for tourism della regione di Creta, ha esaltato le possibilità di scoprire una Creta “alternativa”, lontana dal turismo di massa, specie nell’entroterra e sul litorale meridionale dell’isola.
Karpathos
Punta a valorizzare i prodotti complementari all’offerta mare anche l’isola di Karpathos, nel Dodecaneso meridionale, dove gli italiani rappresentano il primo mercato, anche grazie ai charter proposti da Alpitour (che “copre” quasi l’80% del totale degli arrivi dall’Italia) con partenze da diverse città Italiane. Un risultato che non stupisce, viste le splendide spiagge isolane, forse e più belle del Dodecaneso. Come sottolineato Anastasia Skoullou, tourism consultant della Municipalità di Karpathos, per crescere ulteriormente, ma non troppo e senza snaturare le proprie caratteristiche, l’isola punta sulle forme alternative di turismo, a partire da quello legato all’escursionismo, e ha potenziato la sua rete di sentieristica (che in alcuni tratti offre spettacolari scorci sul mare).
Kalymnos
Il turismo legato allo sport è il fiore all’occhiello dell’offerta di un’altra isola del Dodecaneso, Kalymnos, un vero e proprio paradiso mediterraneo per il climbing, frequentata da atleti professionisti e dilettanti da tutto il mondo. Kalliopi Koutouzi, deputy mayor for tourism dell’isola, ha spiegato: «Sono in gran parte viaggiatori individuali, o piccolissimi gruppi, che si organizzano in autonomia. Le stagioni preferite, per questioni climatiche, sono la primavera e l’autunno. E nel 2025, dopo qualche anno di pausa, la municipalità tornerà a organizzare un Festival dedicato al climbing dal 16 al 19 ottobre».
Chios
Punta su un bel mix di natura-cultura e tipicità anche l’isola di Chios, nel Nord Egeo, che al momento è raggiungibile per via aerea solo con voli interno, via Atene o Salonicco, ma che sta potenziando il suo aeroporto per aprire dal 2026 ai collegamenti internazionali; in alternativa, si può volare a Izmir (Smirne), sulla vicina costa turca, e proseguire in traghetto. «Fra le nostre attrattive speciali – ha raccontato George Christakis, deputy mayor for tourism – ci sono i caratteristici villaggi medievali sparsi nel sud dell’isola, nella zona dove ci coltivano i lentischi da cui si ricava la masticha, una resina che in passato ha fatto la fortuna economica di Chios e che ancora oggi è utilizzata per la produzione di dolci, liquori e cosmetici. La sua storia è raccontata in un museo ad hoc, il Chios Mastica Museum».
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L’offerta spazia dai resort cinque stelle all inclusive alle strutture di piccole dimensioni e ai più tradizionali studios, come quelli che si possono trovare nell’idilliaca isoletta di Ammouliani. Ma anche qui non c’è solo il mare, come ha messo in evidenza George Broutzas, general director della Halkidiki Tourism Organization: «Nel primo entroterra si trova la Caverna di Petralona, con spettacolari formazioni rocciose, al cui interno sono stati ritrovati i resti del più antico ominide europeo; l’allestimento di visita è appena stato rinnovato. Una meta ideale per le famiglie è poi, a Stagira, il Parco tematico dedicato ad Aristotele, dove natura e scienza s’incontrano». Sul fronte dei collegamenti dall’Italia a Salonicco, ai voli di Ryanair da Milano Bergamo, operanti tutto l’anno, si aggiungono i collegamenti diretti che Aegean opererà fra maggio e ottobre.\r\n\r\nCreta\r\nUn vero continente in miniatura è anche l’isola di Creta, che oltre accanto alle tante località balneari può vantare un entroterra ricco di bellezze naturalistiche, primari siti archeologici, una estesa rete di sentieristica per il trekking e una interessante offerta eno-gastronomica. Kyriakos G. Kotsoglou, vice governor for tourism della regione di Creta, ha esaltato le possibilità di scoprire una Creta “alternativa”, lontana dal turismo di massa, specie nell’entroterra e sul litorale meridionale dell’isola.\r\nKarpathos\r\nPunta a valorizzare i prodotti complementari all’offerta mare anche l’isola di Karpathos, nel Dodecaneso meridionale, dove gli italiani rappresentano il primo mercato, anche grazie ai charter proposti da Alpitour (che “copre” quasi l’80% del totale degli arrivi dall’Italia) con partenze da diverse città Italiane. Un risultato che non stupisce, viste le splendide spiagge isolane, forse e più belle del Dodecaneso. Come sottolineato Anastasia Skoullou, tourism consultant della Municipalità di Karpathos, per crescere ulteriormente, ma non troppo e senza snaturare le proprie caratteristiche, l’isola punta sulle forme alternative di turismo, a partire da quello legato all’escursionismo, e ha potenziato la sua rete di sentieristica (che in alcuni tratti offre spettacolari scorci sul mare).\r\n\r\nKalymnos\r\nIl turismo legato allo sport è il fiore all’occhiello dell’offerta di un’altra isola del Dodecaneso, Kalymnos, un vero e proprio paradiso mediterraneo per il climbing, frequentata da atleti professionisti e dilettanti da tutto il mondo. Kalliopi Koutouzi, deputy mayor for tourism dell’isola, ha spiegato: «Sono in gran parte viaggiatori individuali, o piccolissimi gruppi, che si organizzano in autonomia. Le stagioni preferite, per questioni climatiche, sono la primavera e l’autunno. E nel 2025, dopo qualche anno di pausa, la municipalità tornerà a organizzare un Festival dedicato al climbing dal 16 al 19 ottobre».\r\nChios\r\nPunta su un bel mix di natura-cultura e tipicità anche l’isola di Chios, nel Nord Egeo, che al momento è raggiungibile per via aerea solo con voli interno, via Atene o Salonicco, ma che sta potenziando il suo aeroporto per aprire dal 2026 ai collegamenti internazionali; in alternativa, si può volare a Izmir (Smirne), sulla vicina costa turca, e proseguire in traghetto. «Fra le nostre attrattive speciali – ha raccontato George Christakis, deputy mayor for tourism – ci sono i caratteristici villaggi medievali sparsi nel sud dell’isola, nella zona dove ci coltivano i lentischi da cui si ricava la masticha, una resina che in passato ha fatto la fortuna economica di Chios e che ancora oggi è utilizzata per la produzione di dolci, liquori e cosmetici. 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