16 September 2024

Ryanair sfida Venezia sull’aumento delle tasse al Marco Polo: chiuse 6 rotte per l’inverno

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Nuovo testa a testa fra Ryanair e il Comune di Venezia riguardo all’incremento delle tasse per i passeggeri in partenza dall’aeroporto Marco Polo. «Ryanair chiede al Comune di Venezia di revocare la decisione di aumentare l’addizionale municipale (+38%) da 6,50 a 9 euro per passeggero dal 30 maggio – spiega Mauro Bolla, country manager per l’Italia della low cost irlandese -. Questo eccessivo incremento delle tasse ha già costretto Ryanair a rimuovere un aeromobile basato (investimento di $ 100 milioni) e chiudere 6 rotte da/per l’aeroporto Marco Polo di Venezia (Alghero, Colonia, Bournemouth, Helsinki, Norimberga e Fuerteventura) per la prossima stagione invernale 2023-24. 

Il rinvio del Consiglio di Stato di Venezia sulla decisione di questo aumento non fa altro che creare incertezza sia per le compagnie aeree che per i passeggeri. I cittadini/visitatori di Venezia meritano più connettività, scelta e tariffe basse (che Ryanair è in grado di offrire) senza essere lasciati in attesa della sentenza del Consiglio di Stato per altri 4 mesi in mancanza di una ragione apparente. 

Ciò che deve essere fatto è semplice: il Comune di Venezia deve eliminare l’eccessivo aumento della tassa (+38%) all’aeroporto Marco Polo, che danneggia il turismo locale, l’occupazione e la connettività, e abbassare invece i costi di accesso per stimolare la ripresa e la crescita della sua fragile industria turistica che si sta ancora riprendendo dalla pandemia».

La low cost sottolinea che la capacità tolta a Venezia è stata riallocata a città concorrenti in Spagna e Portogallo che non hanno questa tassa penalizzante per le stagioni estate e inverno 2023. La compagnia  ha «investito 10 miliardi di dollari in Italia con 98 aeromobili dislocati nelle 17 basi italiane e quest’estate sta operando l’operativo più grande di sempre da/per l’Italia, con oltre 7.200 voli settimanali su oltre 730 rotte (oltre 620 internazionali e oltre 110 domestiche), incluse 70 nuove destinazioni, collegando oltre 30 paesi, trasportando oltre 56 milioni di passeggeri da/per l’Italia all’anno e supportando oltre 40.000 posti di lavoro locali».

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