16 July 2024

Lufthansa potrebbe tagliare il 10% dei voli estivi per carenza di personale

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Lufthansa potrebbe tagliare circa il 10% dei voli previsti per l’estate, principalmente negli scali di Francoforte e Monaco, a causa della persistente carenza di personale. Il problema, che si era già manifestato nell’estate del 2022 (allora erano stati circa 2.000 i voli cancellati dalla compagnia aerea) potrebbe riguardare anche gli altri vettori del gruppo tedesco.

Secondo il quotidiano economico WirtschaftsWoche, sarebbero circa 34.000 i voli preventivamente cancellati dall’operativo Lufthansa, il 10% appunto dell’offerta totale.

Livello preventivo

Il ceo del gruppo, Carsten Spohr, vorrebbe evitare di incorrere nelle problematiche del 2022 che hanno segnato l’estate di numerosi aeroporti europei, da qui la decisione di effettuare alcune cancellazioni a livello preventivo, in modo che i viaggiatori possano riprogrammare i loro viaggi con un minimo di certezza. Dal 26 marzo al 29 ottobre 2023, si tratterebbe di una riduzione fino a 500 voli al giorno solo per Lufthansa, soprattutto negli orari di punta. Ad essere ridotti saranno anche gli operativi delle altre compagnie aeree del gruppo.

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Si parla di un valore attorno al miliardo complessivo, per una ventina di hotel di proprietà, di cui il 55% si trova in Italia: "Ma stiamo preparando un nuovo ulteriore fondo in rampa di lancio per la fine dell'anno. Sarà aperto anche a capitali di terzi e mira a generare nuovi investimenti nel comparto  - ha raccontato il responsabile Sud Europa di Generali Real Estate, Benedetto Giustiniani -.  Il peso dell'alberghiero è ancora basso, rimanendo poco al di sopra al 2% dei nostri attivi complessivi. Vediamo tuttavia grandi opportunità di sviluppo. Tanto più che a oggi non esistono fondi core paneuropei dedicati specificamente a questo settore. Il nostro obiettivo è perciò proprio quello di colmare questo gap. Il nuovo fondo avrà quindi una matrice core, arricchita da varie attività value-add". 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Tanto più che a oggi non esistono fondi core paneuropei dedicati specificamente a questo settore. Il nostro obiettivo è perciò proprio quello di colmare questo gap. Il nuovo fondo avrà quindi una matrice core, arricchita da varie attività value-add\".\r\n\r\nStrategia multi-segmento e multi-uso per Edizione Property\r\n\r\nGli hotel rivestono un ruolo strategico pure per Edizione Property, società di gestione real estate della holding omonima della famiglia Benetton. \"Il nostro interesse è dimostrato anche dai progetti in pipeline: ne abbiamo attualmente in corso a Verona, a Firenze e in Puglia, mentre un altro paio potrebbe partire entro la fine dell'anno - ha rivelato l'amministratore delegato di Edizione Property, Mauro Montagner -. Si tratta di operazioni che realizzeremo in partnership con investitori terzi. La nostra è una strategia multi-segmento, che guarda sia ai resort, sia agli urban hotel, con un occhio di riguardo al segmento del lusso e un approccio multi-uso\".\r\n\r\nPiù value add che core per Castello sgr\r\n\r\nCastello sgr vanta un portfolio di 33 strutture ricettive, per un valore complessivo di circa 1 miliardo di euro, pari al 15% del totale delle masse gestite. L'asset management company acquisita da Anima sgr nel 2023 si concentra prevalentemente su investimenti value add. Circa un terzo delle proprietà è operato in franchising, un terzo in management e un terzo in locazione (in quest'ultimo caso si tratta soprattutto di alberghi midscale ed economy). \"Le strutture sono distribuite lungo tutto lo Stivale - ha sottolineato il portfolio manager della sgr, Michelangelo Ripamonti -. Di queste il 59% è rappresentato da proprietà cittadine dal taglio business e la restante parte da resort e strutture leisure con una prevalenza di indirizzi nel Centro Italia (51%). Le operazioni di riposizionamento (value add) rappresentano l'85% del totale, mentre la acquisizioni buy & hold (core) coprono il restante 15%\".\r\n\r\nFocus sui rendimenti. Si pensa anche a indici non tipici dell'immobiliare come i multipli dell'ebitda\r\n\r\nIn tema di rendimenti target le posizioni dei quattro investitori differiscono a seconda delle strategie di fondo delle rispettive realtà: \"Mi è difficile fornire una cifra specifica - ha detto Chiara Caruso di Cdp -. Posso però dire che i nostri investimenti sono sempre di medio - lungo periodo. Non cerchiamo quindi la doppia cifra percentuale, ma neppure valori attorno al 9%-10%. Per il resto, il ritorno deve essere adeguato al tipo di struttura e al rischio sotteso. E' chiaro per esempio che un'operazione di sale and lease back presenti minori incognite rispetto a un investimento di riqualificazione e riposizionamento, generando perciò aspettative differenti\".\r\n\r\nChe ogni contesto vada valutato singolarmente è ovviamente un discorso valido anche per Generali. \"Diciamo però che nei nostri fondi il rendimento target si situa attorno all'8% (irr a dieci anni), grazie al mix tra componenti core e value add - ha aggiunto Giustiniani -. Al momento le prospettive migliori le offre probabilmente il segmento lusso. Ma in questo caso le operazioni di riposizionamento richiedono ritorni adeguati, perché i costi oggi sono alle stelle\".\r\n\r\nRendimenti in linea con le condizioni di mercato per gli investimenti value add di Edizione Property. \"Il valore varia a seconda dei contesti specifici, ma siamo chiaramente in doppia cifra percentuale\", ha evidenziato Montagner. Per Ripamonti di Castello infine, in caso di locazioni si parla già di un 8%, mentre \"quando consideriamo investimenti value add con focus sulla parte operazionale passiamo generalmente a considerare altri indici come i multipli dell'ebitda, con rendimenti tradizionalmente più alti\".","post_title":"Fondi italiani e hotel, tra approcci core e value-add","post_date":"2024-07-09T09:21:30+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1720516890000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"471014","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ita Airways e Trenitalia fanno coppia con una nuova partnership che riguarda i rispettivi programmi fedeltà, Volare e CartaFreccia. 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I valori fondanti del nostro programma quali flessibilità, personalizzazione, scelta e connessione, sono sempre alla base della selezione dei partner Volare per continuare a garantire ai nostri clienti un programma dinamico e in grado di cogliere ed anticipare le loro esigenze\".\r\n“L’importante partnership con Volare rappresenta un ulteriore passo per offrire ai soci CartaFreccia un’offerta sempre più esclusiva e personalizzata – afferma Mario Alovisi, direttore marketing di Trenitalia e ceo di Italia Loyalty -. Con oltre 10 milioni di soci, puntiamo ad essere un riferimento per chi viaggia in Italia: lo facciamo scegliendo partner che condividano con noi vision e valori per garantire un’esperienza sempre più completa e adatta alle preferenze dei nostri iscritti, così da assicurare il massimo valore aggiunto”.\r\nNato poco più di due anni fa, Volare conta oggi 2.150.000 iscritti, in Italia e all’estero e 30 partner commerciali di diversi settori, tra cui hôtellerie, mobilità e finanza. 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