14 dicembre 2021 10:20
L’aeroporto internazionale di Palermo testerà per quattro mesi, in collaborazione con Sita, una soluzione unica che mira ad aiutare lo scalo a monitorare e a ridurre significativamente le emissioni indirette (anche dette di “Scope 3”) sia durante i cicli di atterraggio e decollo degli aerei, sia ottimizzando il tempo di turn-around degli aerei e dei veicoli di terra. L’aeroporto palermitano sarà il primo scalo a livello europeo a sperimentare questa soluzione per il monitoraggio delle emissioni.
Secondo uno studio scientifico, più del 97% delle emissioni annue locali in un aeroporto derivano proprio dalla partenza e dall’arrivo dei voli aerei. Le emissioni ‘Scope 3’ rappresentano la più grande fonte di gas serra per la maggior parte delle aziende che non controllano direttamente perché legate alla catena di valore, pertanto, sono la tipologia più impegnativa da quantificare, segnalare e affrontare.
“L’ambiente e lo sviluppo ecosostenibile dell’aeroporto sono per noi due temi molto importanti che intendiamo perseguire con una serie di interventi – sottolinea Giovanni Scalia, ad del “Falcone Borsellino”-. La parola chiave qui è ‘sostenibilità‘ e l’obiettivo è la riduzione delle nostre emissioni di carbonio e il raggiungimento del ‘net zero’ entro il 2050 secondo la risoluzione che abbiamo firmato alla ventinovesima Assemblea e Congresso annuale di Aci Europe a Cipro. Siamo entusiasti di lavorare con Sita per migliorare la nostra raccolta di dati sulle emissioni e consentirci di prendere decisioni di ottimizzazione più aggiornate e immediate.”
Il Sita Emission Manager per far fronte alle crescenti sfide del settore, integrerà vari insiemi di dati sulle emissioni, per aiutare l’aeroporto a prendere decisioni consapevoli per gestire con una maggiore efficienza il “turn-around” dei velivoli nonche’ le operazioni di piazzale e ridurre le emissioni di gas serra. Tra il 2018 e il 2019, l’aeroporto aveva già ridotto le sue emissioni di carbonio – da 0.71 chilogrammi di CO2 per passeggero a 0.67 – con l’adozione di energie rinnovabili. Lo scalo ha stabilito l’obiettivo di raggiungere 0.60 kg di CO2 per passeggero entro il 2023.
“Ci impegniamo a lavorare con i nostri clienti e l’intera comunità dell’aviazione per rendere il nostro settore più sostenibile aiutandoli nel loro viaggio verso la decarbonizzazione delle operazioni – afferma Sergio Colella, presidente Sita per l’Europa -. Con il nostro portafoglio di soluzioni per compagnie aeree e aeroporti sempre in crescita, possiamo influenzare immediatamente la riduzione delle emissioni di carbonio e aiutare il settore ad affrontare la sfida delle emissioni Scope 3”.
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Da Palermo verrà attivato dal 23 giugno il volo diretto a Palma di Maiorca, sempre con due frequenze settimanali, il lunedì e il venerdì. Con questo collegamento, salgono a 13 le destinazioni raggiungibili durante la summer 2025 dal capoluogo siciliano. Ad affiancare Palma, sono alcune tra le più affascinanti destinazioni europee: Amsterdam, Londra – con entrambi gli scali di Gatwick e Luton – Parigi Charles de Gaulle e Parigi Orly, ma anche Porto, Nizza, Basilea, Ginevra e Lione. Per chi desidera restare in Italia, sono disponibili voli diretti verso Milano e Napoli.
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Il Capodanno in Costa Azzurra: Savona - Vado Ligure/Nizza: 2 notti
Partenza da Savona – Vado Ligure la sera del 30 dicembre, arrivo a Nizza la mattina del 31 dicembre. Il 31 dicembre è possibile sbarcare, per immergersi nell'atmosfera festosa della città, nel suggestivo centro storico e nella bellissima Promenade des Anglais.
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Capodanno in Corsica: Livorno/Bastia, 1 notte. Partenza da Livorno la mattina del 31 dicembre, arrivo a Bastia nel pomeriggio, con possibilità di sbarcare per visitare la città. Un Cenone con Veglione, tra musica, giochi e brindisi, una notte a bordo e una ricca colazione.
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[post_content] => Grandi aspettative per l'aeroporto di Comiso dopo che la Regione Sicilia ha approvato un finanziamento di 3 milioni di euro destinato al potenziamento dello scalo, con l'obiettivo di incrementare il traffico passeggeri e di rafforzare la posizione strategica dello scalo, sia a livello nazionale che internazionale.
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La Spagna non smette di attrarre i turisti italiani e, sempre di più, lo fa con le destinazioni meno conosciute ai più. «La tendenza ormai consolidata, figlia anche della pandemia degli scorsi anni, è quella di visitatori alla ricerca di luoghi meno noti e affollati - afferma Alberto Bosque, dell'ufficio del turismo di Castilla y Leon -, dall'Extremadura, alla Navarra, passando da Rioja e naturalmente la Castilla y Leon: qui le alternative non mancano certo, siamo nella culla della cultura spagnola con città quali Segovia e Avila, Salamanca, il cammino di Santiago e il turismo gastronomico. I flussi dall'Italia vanno molto bene e anche per il 2025 ci aspettiamo buoni risultati».
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Melilla
La città autonoma spagnola sulla costa Nord del Marocco si è affacciata solo recentemente al turismo: «Ci stiamo aprendo ora in maniera struttura al turismo - spiega Javier Mateos de Porras, direttore turismo Melilla -, con il nostro ricco patrimonio storico, che è un vero crogiuolo di culture diverse. In cinque secoli di storia qui si sono incrociate le culture giudaica, cristiana, musulmana e persino indù: in pochi minuti a piedi si visitano mosche, templi, sinagoghe e chiese. Una località che probabilmente non è ancora nota ai turisti italiani, ma che è facilmente raggiungibile , in un'ora di aereo da Granada, magari come estensione di un tour in Andalucia».
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Certamente popolare anche tra i turisti italiani, il centro storico della città di Siviglia accoglie una delle attrazioni della destinazione, il progetto Metropol Parasol, noto come Setas de Sevilla, è una struttura a forma di pergola in legno e cemento nella centrale Plaza de la Encarnaciòn: «I viaggiatori provenienti dall'Italia sono tra i nostri principali mercati internazionali - ricorda Juan Luis Lopez, direttore commerciale marketing di Setas de Sevilla -: ne amano la cultura, l'architettura e noi siamo proprio un modello non comune di struttura e quindi siamo di grande appeal per i visitatori italiani».
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[post_content] => Un taglio di circa il 20% dei posti di lavoro amministrativi: sarebbe questa l'intenzione di Lufthansa all'interno di una più ampia strategia per affrontare le nuove pressioni finanziarie.
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