14 maggio 2024 10:09
Inizio 2024 da incorniciare per Etihad Airways, che archivia il primo trimestre con utili che hanno superato le aspettative andando ad eguagliare l’intero profitto netto registrato nel 2023.
La compagnia aerea di Abu Dhabi ha totalizzato ricavi per 1,563 miliardi di dollari, con un aumento di 269 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo del 2023, una crescita trainata principalmente dall’ampliamento del network e da quello del numero di passeggeri.
L’utile ha raggiunto quota 143 milioni di dollari, rispetto ai 16 milioni del primo trimestre 2023. Tra gennaio e marzo il vettore ha trasportato 4,2 milioni di passeggeri, pari ad una crescita del 41% rispetto all’anno precedente, con un load factor medio dell’86% (in linea con quello dell’anno passato).
“Registriamo un forte inizio per l’anno finanziario 2024, con utili equivalenti all’utile netto totale dell’intero anno finanziario 2023, mentre continuiamo il nostro percorso di ampliamento dei margini – ha commentato il ceo di Etihad, Antonoaldo Neves -. Abbiamo mantenuto la resilienza e l’attenzione al servizio clienti e alla crescita, continuando a migliorare il nostro impegno per l’efficienza. Questo significativo aumento dei profitti è stato raggiunto anche con il mese sacro del Ramadan che inizia all’inizio di marzo di quest’anno, rispetto alla fine di marzo dell’anno scorso, a dimostrazione della capacità di adattamento della nostra attività”.
“I nostri piani prevedono di allargare il network e migliorare le nostre offerte, collegando un numero sempre maggiore di persone da e per Abu Dhabi”.
Durante questo periodo, il vettore ha ottimizzato la rete potenziando le rotte e aumentando le frequenze verso le destinazioni chiave. La compagnia ha inoltre lanciato nuovi voli per Thiruvananthapuram, Kozhikode e Boston e ha annunciato rotte aggiuntive per Antalya e Jaipur. La capacità aggiuntiva ha portato a un aumento del 34% del totale dei voli settimanali di Etihad per il prossimo periodo estivo di punta, passando dai 642 dello scorso anno agli 858 del 2024.
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Quando si parte per un viaggio all’estero, la gestione della valuta è un aspetto da pianificare con attenzione per evitare costi imprevisti e inconvenienti. Molti viaggiatori sottovalutano l’importanza di cambiare denaro in anticipo, ma questa semplice accortezza può fare la differenza sia in termini di risparmio che di comodità.
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Cambiare valuta prima della partenza permette di ottenere condizioni migliori rispetto a quelle offerte nei centri turistici all’arrivo, dove le commissioni sono spesso più alte. Avere una somma di contante a disposizione fin dal primo momento aiuta inoltre a gestire eventuali imprevisti, come un taxi da pagare o un negozio che non accetta carte di credito, soprattutto nei piccoli centri. Inoltre, evitare di dover cercare un ufficio di cambio appena arrivati significa iniziare il viaggio con maggiore tranquillità.
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Le banche e gli uffici di cambio in città possono offrire tassi più convenienti rispetto a quelli delle località turistiche. Un’alternativa pratica è rivolgersi alle piattaforme online che permettono di prenotare il cambio e ritirare la valuta comodamente in filiale o di riceverla direttamente a casa. Anche gli sportelli bancomat internazionali possono essere una soluzione, ma è importante informarsi in anticipo sulle eventuali commissioni applicate dalla propria banca.
Carte di credito e bancomat: cosa sapere
Oltre al contante, è sempre utile avere con sé una carta di credito o un bancomat abilitato per i prelievi all’estero. Tuttavia, prima di partire, è consigliabile verificare con la propria banca quali sono i costi per le transazioni in valuta straniera e se ci sono eventuali limiti di utilizzo. Alcune carte offrono condizioni vantaggiose per i pagamenti internazionali, mentre altre applicano commissioni elevate, quindi conviene confrontare le opzioni disponibili.
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Il tema è stato oggetto di confronti con le agenzie di viaggi nello stand di I4T alla BMT di Napoli, accompagnato al ruolo crescente dell'intelligenza artificiale nel mercato del turismo, strumento con grandi potenzialità ma anche alcune criticità da gestire.
«Per quanto riguarda l'obbligo di polizza per i rischi catastrofali - spiega Christian Garrone, amministratore delegato di I4T - la normativa non è ancora chiarissima, ma una cosa è certa: la sottoscrizione di questa polizza è fondamentale». Anche se non sono previste, per ora, sanzioni per le agenzie che non si adegueranno, la mancata adesione potrebbe avere conseguenze rilevanti. «L’assenza di questa polizza potrebbe impedire l’accesso a eventuali sovvenzioni statali in caso di emergenze - sottolinea Garrone -, esattamente come è accaduto durante il COVID-19».
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Questa politica, tuttavia, ha suscitato un dibattito sull'equità e sulla possibilità di distinguere i turisti dai residenti locali. Alcune attrazioni, come il Castello di Himeji, hanno optato per un modello di tariffazione regionale, che differenzia i residenti della città dagli altri visitatori piuttosto che basarsi sulla nazionalità.
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[post_content] => Nuove funzionalità su misura per gli operatori turistici nel portale westofsicily.com, con un sistema tecnologico che permette l’incontro e della domanda e dell’offerta con il coinvolgimento diretto degli operatori del territorio.
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