16 July 2024

Ita Airways: Altavilla si dimette dalla presidenza e chiede risarcimento

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Alfredo Altavilla, presidente di Ita Airways, si è dimesso dalla carica a poche ore dall’assemblea degli azionisti programmata per questa mattina (in seconda convocazione venerdì 11 novembre). 

Il presidente – come riferito da numerose fonti di stampa -cui  erano state revocate tutte le deleghe operative per la privatizzazione, ha rassegnato le dimissioni “condizionate”. La lettera di dimissioni è accompagnata dalla richiesta di manleva, con la rinuncia di una qualsiasi azione di responsabilità da parte del Mef, e dalla richiesta di un risarcimento. Nella missiva inviata al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, Altavilla scrive infatti: Le dimissioni sono da me rassegnate a fronte di manleva e rinuncia ad azioni di responsabilità dirette da parte del socio nella prossima assemblea dell’8 novembre o, qualora successiva, della successiva data”. E in un altro passaggio il manager fa anche riferimento agli “ultimi periodi burrascosi e senza serenità”.

Condizioni modificate

Il presidente sottolinea che “si sono modificate le condizioni del socio unico per effetto dell’arrivo di un nuovo decisore politico a seguito delle elezioni nazionali e delle conseguenti nomine dei ministri segretari di Stato e degli organi di governo. In considerazione di tale mutato scenario onde consentire al nuovo corso la più rapida spedita ed efficiente attuazione delle proprie decisioni, senza essere in alcun modo di impedimento o gravame, sono giunto alla decisione di rassegnare le mie dimissioni”.

Con Altavilla si è dimessa anche la consigliera indipendente Frances Ouseley, che segue la richiesta di sostituzione dei sei consiglieri espressione del Mef: Lelio Fornabaio, Alessandra Fratini, Simonetta Giordani, Cristina Girelli, Silvio Martuccelli e Angelo Piazza.

All’ordine del giorno dell’assemblea odierna, oltre alle dimissioni del board, c’è anche l’erogazione di 400 milioni necessari per la sopravvivenza della compagnia, risorse che hanno già avuto il via libera da parte della Commissione europea che ha autorizzato in totale 1.350 milioni.

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