26 September 2024

Iata: la domanda passeggeri recupera terreno nel 2021, ma resta al -58,4% rispetto al 2019

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La Iata tira le somme del 2021, anno in cui la domanda passeggeri ha fatto registrare una flessione del 58,4% rispetto al 2019, periodo di riferimento pre-pandemico, dato comunque in miglioramento rispetto alla flessione del 65,8% registrata nel 2020. 

L’anno scorso la domanda di passeggeri internazionali è stata del 75,5% inferiore ai livelli del 2019 mentre la domanda di voli interni è diminuita del 65,3%. Le restrizioni ai viaggi imposte dal diffondersi della variante Omicron – evidenzia la Iata – hanno rallentato la ripresa della domanda internazionale di circa due settimane a dicembre.

“La domanda complessiva di viaggi si è rafforzata nel 2021 – ha sottolineato il ceo della Iata, Willie Walsh -. Questa tendenza è continuata fino a dicembre nonostante le restrizioni di viaggio nuovamente imposte da molti paesi a causa di Omicron. Questo la dice lunga sulla forza della fiducia dei passeggeri e sul desiderio di viaggiare. La sfida per il 2022 è quella di rafforzare questa fiducia normalizzando i viaggi. Mentre i viaggi internazionali rimangono tutt’altro che normali in molte parti del mondo, c’è slancio nella giusta direzione. La scorsa settimana Francia e Svizzera hanno annunciato un significativo allentamento delle misure. E poi è stata la volta del Regno Unito, che ha rimosso tutti i requisiti di test per i viaggiatori vaccinati. Ci auguriamo che altri seguano il loro esempio, in particolare in Asia, dove diversi mercati chiave rimangono in sostanziale isolamento“.

In particolare, le compagnie aeree europee nel 2021 hanno registrato un calo del 67,6% del traffico rispetto al 2019. La capacità è scesa del 57,4% e il load factor è diminuito di 20,6 punti percentuali al 65,0%. Per il mese di dicembre, il traffico è calato del 41,5% rispetto a dicembre 2019, un miglioramento rispetto al calo del 43,5% su base annua di novembre.

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