1 agosto 2022 10:45
Luis Gallego
Ritorno all’utile, per la prima volta dall’inizio della pandemia, anche per il Gruppo Iag, pur nel mezzo delle sfide legate all’aumento delle operazioni, in particolare all’aeroporto di Londra Heathrow.
Nel secondo trimestre 2022, il gruppo ha registrato un risultato operativo positivo per 293 milioni di euro rispetto alla perdita di 967 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. La perdita operativa del primo semestre prima delle voci eccezionali è scesa a 467 milioni di euro (2,18 miliardi di euro nello stesso periodo del 2021).
“Nel secondo trimestre siamo tornati all’utile per la prima volta dall’inizio della pandemia, grazie alla forte ripresa della domanda in tutte le nostre compagnie aeree – ha dichiarato il ceo, Luis Gallego, sottolineando che “questo risultato supporta la nostra previsione di un utile operativo per l’intero anno“.
In una nota il gruppo ha evidenziato che le prenotazioni hanno mostrato “una forza sostenuta e la domanda del Nord Atlantico ha continuato a crescere dopo l’abolizione dei test Covid per l’ingresso negli Stati Uniti”. Purtroppo, il settore continua a dover affrontare “sfide storiche a causa di un aumento senza precedenti delle operazioni, soprattutto nel Regno Unito, dove le sfide operative dell’aeroporto di Heathrow sono state acute”.
“Continueremo a lavorare con il settore per affrontare questi problemi, mentre l’aviazione emerge dalla sua più grande crisi di sempre”, ha dichiarato Gallego.
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“Sono onorato di questo nuovo incarico e ringrazio l’ingegner Scognamiglio per il passaggio di un testimone importante e di grande responsabilità. La nuova squadra dirigenziale è pronta per garantire continuità e innovazione e per raggiungere traguardi ambiziosi,” ha dichiarato lo stesso Romani.
Il nuovo amministratore delegato sarà affiancato da Matteo Giannelli, comandante d’armamento e direttore operativo dei porti italiani e dagli altri componenti del consiglio di amministrazione, Francesco Ranise, direttore tecnico e sicurezza, Claudio Baratta, deputy person ashore, e Vincenzo Esposito, direttore tecnico alberghiero.
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Si confermano le due prossime imminenti aperture del network Familienhotels Südtirol. Già annunciati negli scorsi mesi, l’Aki Family Resort Plose verrà inaugurato il prossimo 17 novembre, mentre il Das Gerstl Family Retreat sul lago di Resia sarà operativo da maggio. L'Aki Plose è in particolare la prima proprietà del gruppo Adler progettato interamente per le famiglie. Situato in valle Isarco, vicino a Bressanone, dispone di 70 camere tra Family suite e Family home, nonché di una spa & wellness area con un mondo acquatico dedicato a tutta la famiglia e una adults only spa per il relax degli adulti. Completano l'offerta il kids club e un’area nursery per i più piccoli. La gastronomia, allineata ai principi di sostenibilità della famiglia Sanoner, utilizza ingredienti provenienti da aziende agricole locali.
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Rotte transatlantiche
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[post_content] => American Airlines aumenta il numero dei voli per Roma, Napoli e Venezia per l'estate 2025 che diventerà quindi la summer con il più ampio operativo sull'Italia della compagnia aerea statunitense. I biglietti dei nuovi voli, operativi dal prossimo maggio, sono in vendita da oggi, 4 novembre.
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[post_content] => “La sentenza del Tar Piemonte ci deve spingere a riflettere e intervenire su una situazione nella quale non è garantita l’effettiva tutela dei viaggiatori e delle agenzie di viaggio che li rappresentano”. Lo osserva Franco Gattinoni, presidente della Federazione turismo organizzato di Confcommercio, a commento della sentenza del Tribunale amministrativo regionale piemontese secondo cui non è vincolante e obbligatorio un tentativo di conciliazione prima di proporre ricorso in sede giurisdizionale nelle controversie riguardanti gli indennizzi forfettari riconosciuti dal Regolamento CE 261-2004 in caso di negato imbarco sul volo, cancellazione dello stesso o ritardo prolungato.
“L’attuale processo di conciliazione non è efficace – prosegue Gattinoni – per la carenza di conciliatori rispetto alle domande presentate, ma anche per il ruolo del mediatore stesso che non richiede evidenze documentali alle compagnie aeree per giustificare eventuali circostanze straordinarie e, non ultimo, per l’atteggiamento di alcuni vettori che non rispondono o per l’assenza di altri dalla piattaforma Conciliaweb. Senza dimenticare cavilli pretestuosi come l’onere della presentazione della carta d’imbarco, nonostante sia una informazione già disponibile alla compagna”.
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Vettori senza pec
Poi precisa: “Se si tratta di compensazioni pecuniarie, è inutile un tentativo di conciliazione su cifre stabilite dal regolamento comunitario, in assenza di un ruolo attivo e un potere effettivo del mediatore per verificare eventuali circostanze straordinarie. Peraltro, se la compagnia nega tale diritto già in fase stragiudiziale, per quale motivo il passeggero è tenuto a ripetere la procedura dopo il reclamo dinanzi a Conciliaweb? È chiaro che il vettore non cambierà idea. Per quanto riguarda invece gli oneri di riprotezione, la mediazione potrebbe essere utile”.
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