18 October 2024

Eurocontrol: il traffico aereo in Italia recupera oltre la media europea. L’avanzata low cost

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Assaeroporti, MalpensaA chiusura del 2022 il traffico aereo europeo ha dimostrato la sua resilienza, malgrado il complesso contesto globale – dal Covid, alla guerra in Ucraina, alla crisi economica – totalizzando circa 9,3 milioni di voli, pari all’83% del livello toccato nel 2019, anno precedente la crisi pandemica, che ne fece registrare 11,2 milioni. Il dato è quello che emerge dall’analisi di Eurocontrol, che segnala come lo scorso anno siano stati trasportati circa 2 miliardi di passeggeri, quasi 425 milioni in meno rispetto al 2019.

In questo quadro l’Italia ha messo a segno un risultato migliore della media europea raggiungendo, per numero di voli, l’88% (3165 voli giornalieri) dei numeri pre-Covid; soltanto la Spagna ha fatto meglio, con il 91%; la Germania ha recuperato il 75%; il Regno Unito l’80%; la Francia l’86%.

Come anticipato lo scorso dicembre, il pieno recupero del traffico aereo europeo ai livelli pre-Covid è previsto da Eurocontrol solo per il 2025, in linea con lo scenario di base che tiene conto della debole crescita economica, delle pressioni dell’inflazione e del perdurare della guerra in Ucraina, con i suoi impatti anche in termini economici.

Il rimbalzo rispetto al 2021 (+3,1 milioni) è stato solido grazie all’andamento delle compagnie a basso costo e alle destinazioni dell’Europa meridionale. Per il 2023 l’Analysis Paper stima un ulteriore consolidamento del traffico, al 92% dei livelli pre-Covid, ma sottolinea anche le importanti sfide costituite dall’adeguamento della capacità di trasporto alla domanda e dal contenimento dei ritardi. Sono già sopra i livelli pre-Covid sia il segmento cargo (106%) sia i viaggi d’affari (116%).

Menzione particolare per i vettori low cost hanno di fatto trainato il recupero del traffico aereo nel 2022 – segnala ancora Eurocontrol – attestandosi all’85% del traffico rispetto al 2019 (quindi, sopra il dato totale) e raggiungendo una quota di mercato (32,3%) ormai prossima a quella delle compagnie principali (32,4%).

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