10 marzo 2020 09:55
Blue Panorama ha inviato ai sindacati la richiesta di mettere in cassa integrazione straordinaria per sei mesi «tutti i dipendenti in forza» per una contrazione dell’attività «fino a un massimo dell’80% delle ore lavorabili». Lo riporta Il Sole 24 Ore, sottolineando il momento particolarmente critico attraversato dalla compagnia aerea rilevata dal presidente di Uvet Luca Patanè alla fine del 2017: il vettore rischia infatti di fermarsi totalmente, dato lo stop ai voli in ingresso anche in Albania.
Blue Panorama conta 650 dipendenti e 15 aeromobili, ricavi per poco più di 300 milioni nel 2019. Il bilancio 2018 era in attivo per 2,77 milioni, grazie a imposte differite, mentre l’utile prima delle tasse era di 733.000 euro, dimezzato sul 2017. La richiesta di Cigs sarebbe legata al diffondersi dell’epidemia di coronavirus, ma la crisi sarebbe cominciata prima poiché già a fine 2019 i conti sarebbero stati in rosso per svariati milioni.
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[post_content] => Sono ben sei le new entry annunciate in questi primi tre mesi dell'anno dal gruppo Bzar, che in questo modo supera quota 50 strutture in portfolio, per un totale di circa 1.700 camere e suite (sul sito corporate ne sono inclusi 26 ma è in fase di aggiornamento, ndr). L'investimento tra gennaio e marzo è stato di 7 milioni di euro, per una serie di operazioni che includono sia acquisizioni dirette, sia nuove gestioni.
Le novità riguardano le linee Signature e Gateway, rispettivamente dedicate agli hotel più esclusivi del brand, situati in location importanti con un massimo di 45 camere, e agli alberghi che offrono esperienze di comfort in ambienti curati. Entrano così nel cluster Signature gli hotel Adoro, Palazzo delle Coppelle e Fori Imperiali di Roma, nonché Palazzo Buenos Aires a Milano. In quello Gateway, le new entry riguardano invece il Castello di Leonina, nella campagna Toscana, e il Borgo La Ferriera, nella Tuscia viterbese.
“Vogliamo portare il nostro brand ad avere una posizione importante all'interno del panorama dell'ospitalità in Italia - spiega il presidente e socio fondatore di Bzar hotels, Filippo Ribacchi -. Grazie al nostro modello di business, garantiamo a molte strutture indipendenti un futuro, supportandole negli investimenti per migliorare la loro offerta. Per tutto il 2025 prevediamo di continuare questo sviluppo, con investimenti importanti che ci portano a una previsione di fatturato sopra ai 65 milioni di euro”.
Il gruppo conta anche altre due linee: gli hotel Hideaway, per le strutture con ambienti intimi e rilassanti di design contemporaneo, pensate per soggiorni prolungati in un contesto urbano; i Lifestyle, per proprietà dal design fresco vocate a un pubblico giovane e dinamico.
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[post_content] => Numeri da record e progetti ad ampio raggio per celebrare i 2.500 anni della città e l’avvio di un anno a dir poco straordinario. Napoli, terza città più visitata d’Italia, apprezzata da boomers e millennials, tra il 20 aprile e il 4 maggio prevede l’arrivo di un milione di visitatori e stima di attirare per il Giubileo ben 4 milioni di pellegrini, fino a superare i 14,5 milioni nel 2025.
Un momento d’oro presentato alla Btm da Teresa Armato, assessora al Turismo e alle Attività produttive del capoluogo partenopeo. “Napoli è sempre più attrattiva, vivibile e sicura, capace di soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeneo e internazionale” – ha dichiarato l’Armato – Nel 2025 turismo, cultura e accoglienza saranno il vòlano di un percorso di crescita che farà di Napoli una delle destinazioni più affascinanti e dinamiche d’Europa. Il nostro obiettivo è rafforzare e potenziare ulteriormente il sistema turistico locale, intercettando anche nuovi target di viaggiatori, come quelli altospendenti. Il lusso è infatti è uno dei mercati a cui la città vuole puntare”.
Pochi giorni prima, all’Itb di Berlino, l’assessora Armato aveva illustrato una strategia di internazionalizzazione di lungo periodo, rivolta ai mercati più consolidati - Spagna, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, - ma attenta ai mercati emergenti "Con la Germania abbiamo un legame speciale, di affezione, dovuto alla tipologia di viaggiatore che giunge in città, culturalmente sensibile e favorito anche dai numerosi collegamenti aerei diretti con Francoforte, Monaco e Berlino. Terza destinazione italiana preferita dai tedeschi per arrivi aeroportuali, subito dopo Roma e Milano, Napoli è meta dal 3% dei viaggiatori provenienti da Francoforte, con una permanenza media è di 5 notti, preferibilmente in hotel esclusivi”.
Per stare al passo, grandi nomi dell’hotellerie di alta gamma stanno aprendo in zone chiave, come Chiaia e Piazza Municipio. La città intanto sta portando da 4 a 7 gli infopoint così da garantire assistenza e informazioni in tutta l’area urbana, affinando la preparazione degli operatori grazie a programmi di alternanza scuola-lavoro, prolungando gli orari serali di metro e funicolari, investendo nella definizione di soggiorni personalizzati, tour privati esclusivi ed autentici, itinerari tematici incentrati sul turismo artigianale, gastronomico e naturalistico, relax sulle spiagge cittadine sempre più fruibili. In linea con la domanda di un turismo più consapevole e rispettoso delle peculiarità del territorio
A fianco dell’assessorato, la dmo istituita lo scorso giugno ha creato cataloghi di prodotto permanenti, mirati ad attrarre target con interessi specifici. Tra i segmenti individuati, spiccano il Mice, il lusso, il destination wedding e la musica, superando la tradizionale visione di Napoli come città d’arte.
Il calendario di Napoli 2500
Sarà “Napoli Milionaria” ad aprire le celebrazioni di Napoli 2500, seguita dalla prima assoluta di "Partenope" su musiche di Ennio Morricone, una mostra dedicata a Roberto De Simone al Museo Memus del Teatro San Carlo e iniziative che coinvolgeranno Palazzo Reale, il Mann, il Museo di Capodimonte, l’Archivio di Stato, il Porto di Napoli e il Complesso Monumentale dei Girolamini.
Fino al 21 dicembre "Donne di fede, carità e speranza. Percorsi giubilari nei conventi e monasteri di Napoli", proporrà 8 percorsi di scoperta attraverso la storia e la spiritualità della città. "Vedi Napoli e poi torni", clou della programmazione dell’Assessorato al Turismo, invita poi a vivere nel corso dell’anno esperienze tematiche diffuse su tutto il territorio cittadino. Dall'11 aprile, "Vedi Napoli e poi Mangia", viaggio nell’arte culinaria partenopea accompagnati da esperti, chef rinomati e testimonianze di personaggi appassionati di cucina; da luglio a settembre "Vedi Napoli d’estate e poi torni", tour ed esplorazioni di luoghi esclusivi accompagnati da testimonial d’eccezione.
In autunno "Vedi Napoli Sacra e Misteriosa e poi torni", e da novembre a gennaio a "Vedi Napoli a Natale e poi torni". Il Maschio Angioino a breve diventerà il Museo della Città, con l’apertura di vari spazi che, insieme alla Cappella Palatina, ospiteranno mostre di artisti nazionali e internazionali. Fino al 7 luglio un’opera di Rubens, sarà ospite al Museo di Capodimonte.
(f.d.l.)
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[post_content] => “Orancon: un gruppo, molti brand, un’identità collettiva”. Si presenta così la destination management holding greca che oggi rappresenta 19 marchi e organizza ogni anno un forum per mettere a confronto le diverse realtà del territorio, a cui partecipa anche il to partner italiano Viaggi Oggi. L'evento è pensato con l'idea di creare uno spirito di condivisione e di indagare tematiche importanti che vanno dall’overtourism alla sostenibilità. «Il gruppo è nato nel 1988 a Mikonos, che è la mia isola – racconta Stratis Elefhteriou, ceo di Orancon Group -. Quando il mio sogno di business è cresciuto mi sono spostato ad Atene: ho avviato diverse compagnie e siamo presto diventati internazionali. Ora copriamo un’ampia porzione del settore e abbiamo grandi obiettivi da raggiungere nei prossimi cinque anni. Oggi siamo connessi a 11 paesi e continueremo a crescere grazie al nostro modello. Il grande ombrello Orancon coinvolge diverse attività di portata internazionale, come le operazioni in 93 porti di 17 paesi. Offriamo tra le altre cose servizi ai viaggiatori delle crociere e siamo molto ben organizzati».
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La connessione di Orancon con l’Italia è rappresentata da Big Blue Travel: la dmc greca specializzato nel mercato tricolore. «Siamo nati nel 1992 - spiega Nassos Evangelou, Italian market supervisor -. Dopo aver collaborato con compagnie come Columbus, Pianeta Terra e Viaggi del Ventaglio, ci siamo concentrati sui nostri tour nella Grecia continentale. Oggi, lavorando con Viaggi Oggi, offriamo una grande varietà di itinerari con partenze garantite e guida parlante italiano. I nostri clienti sono per lo più famiglie e viaggiatori senior. Siamo in grado di aggiungere servizi leisure, travel, estensioni-ì mare e programmi con le crociere che approdano al porto del Pireo. La caratteristica di Viaggi Oggi è proprio l’offerta di viaggi modulari: si può pianificare in settimana la partenza di un tour individuale o di gruppo della durata compresa tra i due e gli otto giorni. Nella proposta sono comprese le nostre guide, gli autisti specializzati e le accomodation con ristoranti e realtà alberghiere che usiamo da diversi anni. Il nostro protocollo è molto flessibile. Siamo l’unica agenzia che offre questo tipo di proposta in Grecia. I nostri gruppi sono infatti costituiti ogni giorno da un numero diverso di passeggeri. Offriamo numerose alternative a un ospite alla ricerca di personalizzazione nella programmazione della propria vacanza in Grecia. Infine abbiamo anche una sezione che si occupa di eventi mice con gruppi a numero fisso».
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Questa la motivazione che ha portato all’assegnazione del titolo:
«Il dossier propone un modello di valorizzazione culturale innovativo e inclusivo, capace di coniugare tradizione e contemporaneità. L’approccio strategico mira a rafforzare l’identità del territorio attraverso progetti che intrecciano patrimonio storico, arti visive, cinema e partecipazione attiva della comunità. Particolarmente apprezzata la capacità di attivare un processo di coinvolgimento diffuso che reinterpreta il legame tra memoria, territorio e creatività. Il progetto si distingue per la volontà di rendere la cultura un motore di sviluppo sostenibile con un programma articolato lungo l’intero anno, capace di attrarre un pubblico ampio e diversificato. La strategia di investimento è solida e coerente con gli obiettivi, con un impatto atteso significativo sul tessuto socio-economico. Apprezzata inoltre l’integrazione tra istituzioni culturali, sistema museale, universitario e realtà associative, che garantisce una rete solida e partecipativa. La particolare attenzione rivolta ai giovani, non soltanto come fruitori ma come protagonisti del processo creativo, conferma la visione dinamica e inclusiva del progetto. Il dossier soddisfa gli indicatori del bando ponendosi come un modello di progettazione culturale innovativa e condivisa. Il giudizio è eccellente».
Pordenone beneficerà di un finanziamento di un milione di euro per realizzare le iniziative previste nel dossier di candidatura.
L’iniziativa, promossa dal Ministero della Cultura, mira a valorizzare il patrimonio culturale italiano e a incentivare la progettualità delle città nel segno della cultura come motore di sviluppo e innovazione.
Alla corsa per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027 hanno partecipato: Alberobello (Puglia), Aliano (Basilicata), Brindisi (Puglia), Gallipoli (Puglia), La Spezia (Liguria), Pompei (Campania), Reggio Calabria (Calabria), Sant’Andrea di Conza (Campania), Savona (Liguria).
Il riconoscimento di Capitale italiana della cultura, istituto nel 2014, è stato detenuto nel 2015 dalle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, che hanno condiviso l’esperienza nell’edizione d’esordio che ha attribuito il titolo alle finaliste del titolo di Capitale europea della Cultura vinto da Matera per il 2019. Successivamente è stato attribuito a Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma per il 2020, poi esteso anche al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria, e Procida (2022). Per il 2023 Bergamo e Brescia hanno condiviso il titolo di Capitale italiana della Cultura, una scelta del Parlamento a favore dei territori duramente colpiti dalla prima fase emergenziale della pandemia da Covid-19. Nel 2024 la Capitale italiana della Cultura è stata Pesaro, la città designata per il 2025 è Agrigento e per il 2026 sarà L'Aquila.
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[post_content] => Korean Air cambia logo e livrea all'indomani dell'acquisizione di Asiana Airlines. La compagnia ha presentato una versione modernizzata del suo simbolo Taegeuk: di colore blu intenso, il logo si allinea alle tendenze moderne e globali del branding minimalista, pur mantenendo l'identità distinta del vettore.
La nuova livrea degli aeromobili sfoggia un logo “KOREAN”, «che simboleggia la sua sicurezza come vettore di bandiera della Corea del Sud». Il design moderno presenta un logo e un simbolo ingranditi per un maggiore impatto visivo. Pur mantenendo il suo caratteristico colore azzurro, la compagnia aerea ha introdotto una vernice di nuova concezione con un effetto metallico per migliorare la sua immagine premium. La tradizionale cheatline è stata eliminata, sostituita da una curva liscia e fluida che attraversa la fusoliera, creando un look più raffinato e contemporaneo.
Walter Cho, presidente e ceo di Hanjin Group e Korean Air, ha condiviso la sua visione del futuro della compagnia aerea. «Come Korean Air unificata, siamo impegnati in qualcosa di più di un semplice trasporto: vogliamo collegare persone, culture e il mondo attraverso i cieli. Con queste basi, costruiremo un sistema di sicurezza leader nel settore, eleveremo l'esperienza del cliente e rafforzeremo la fiducia attraverso una comunicazione aperta con tutte le parti interessate. Insieme, creeremo un mondo migliore e più connes (...) Con la piena integrazione di Asiana Airlines, il nostro ruolo di vettore di punta della Corea è diventato ancora più significativo. Metteremo insieme le nostre competenze, perfezioneremo i nostri punti di forza e uniremo le culture per creare un'esperienza aerea innovativa e senza eguali».
Prodotti e servizi rinnovati
Novità anche per il catering di bordo: progettati per allinearsi alla nuova identità aziendale della compagnia aerea, questi miglioramenti mirano a elevare l'esperienza di viaggio premium attraverso un'offerta culinaria e di servizio raffinata.
Inoltre, per un maggiore comfort, la biancheria da letto di prima classe sarà caratterizzata da materiali pregiati del marchio italiano di lusso Frette, accompagnati da un innovativo materasso Air Coil di Eco World. I passeggeri di prima classe riceveranno anche abbigliamento da salotto Frette per un'esperienza più rilassante a bordo.
Gli amenity kit di classe premium, creati in collaborazione esclusiva con il marchio di lusso britannico Graff, consistono in eleganti sacchetti contenenti prodotti per la cura della pelle e profumi.
L'offerta di ristorazione e di servizi di bordo aggiornati ha fatto il suo debutto ieri, 12 marzo, su 10 rotte a lungo raggio, tra cui i voli per New York, Parigi e Londra. Entro giugno saranno disponibili su tutte le rotte a lungo raggio, seguiti da un rollout sulle rotte a medio e corto raggio a partire da settembre.
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[post_title] => Korean Air: con l'acquisizione di Asiana debutta il nuovo look, dopo oltre 40 anni
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[post_content] => L'Oman alza la posta sul mercato Italia, forte degli ottimi risultati conseguiti nel 2024 in termini di arrivi e supportato dal potenziamento delle connessioni aeree targate Oman Air, che lo scorso dicembre ha aperto voli diretti per Muscat anche da Roma Fiumicino (con 4 frequenze settimanali, in aggiunta alle 5 da Milano Malpensa).
Obiettivo dichiarato: «Raggiungere nel 2025 i 76.000 visitatori dall'Italia - afferma Massimo Tocchetti, presidente Aigo e rappresentante per l’Italia del ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo del Sultanato dell’Oman sin dal 2010 -, che significherebbe tornare ai numeri del 2019 e gli indicatori di mercato, come ci riferiscono anche i tour operator che programmano la destinazione, sono molto positivi. E secondo la Vision 2040 del governo omanita, il contributo del turismo al Pil nazionale è destinato a passare dall'attuale 3% al 7%».
Nel 2024 il Sultanato ha registrato 72.110 arrivi italiani, +3,08% sul 2023: nel dettaglio 47.626 visitatori italiani (+6,5 %), e 24.484 crocieristi (-2,97% sul 2023). «Dati che posizionano il nostro paese al terzo posto in Europa, dopo Germania e Regno Unito, ma al secondo analizzando il solo dato crocieristico e al quarto posto considerando gli ingressi "visa", quindi alle spalle di Uk, Francia e Germania».
Lo sviluppo non è soltanto in meri termini numerici, ma prevede un significativo impegno per ampliare la stagionalità della destinazione «oggi ancora marcatamente legata al periodo fra ottobre e fine aprile», per diversificare il prodotto e promuovere le esperienze autentiche». Il tutto, sempre secondo la Vision 2040, in un'ottica di sostenibilità a tutto tondo, e dunque ambientale, sociale ed economica. Insomma, un no deciso ai flussi di massa, che privilegia un turismo di lusso «inteso come esclusività dell'esperienza».
Prodotto
«Se natura e cultura sono ormai elementi consolidati dalla proposta Oman - precisa Paola Cerri, account director Aigo - ora i riflettori puntati sulla valorizzazione del patrimonio archeologico, nell'area del Sud del paese, quella di Salalah (località d'elezione per le operazioni charter di Alpitour con Neos, che convogliano nel Sultanato un numero significativo di arrivi), con due siti Unesco (sono in totale 5 i siti già registrati e 7 quelli in nomination per diventarlo). Un ambito che coinvolge oggi ben 11 missioni delle Università italiane nel recupero di queste aree.
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Distribuzione
«Attualmente il 50% circa dei viaggiatori italiani che arriva in Oman è riconducibile al turismo organizzato (leisure e Mice) - prosegue Paola Cerri -. E a conferma di un interesse crescente verso la destinazione basti pensare che il numero dei tour operator italiani che la programmano "nel 2024 è cresciuto del 14,8% rispetto al 2023, tornando quasi ai livelli 2019 e recuperando importanza nel panorama regionale. Ma, soprattutto, ci sono nuovi operatori che hanno inserito il Paese nella loro programmazione, in particolare dal Sud Italia, come Mapo o SoGood Travel, grazie al volo diretto da Roma».
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[post_content] => L’Islanda è una terra bellissima da visitare che può regalare paesaggi meravigliosi. Tuttavia, bisognerà pensare anche al noleggio dell'automobile migliore per poter girare e visitare in tutta tranquillità un Paese mozzafiato. Qual è allora la soluzione migliore? Quale auto potrete scegliere?
Un Paese da girare in auto per ammirare le bellezze mozzafiato
L'Islanda è una terra tutta da scoprire tra meraviglie paesaggistiche e naturalistiche. Sono sempre di più i turisti che ogni anno scelgono questa terra per trascorrere vacanze all'insegna della natura, delle meraviglie uniche che solo una terra come quella di Islanda sa regalare. Tuttavia, nel caso in cui si volesse scegliere il noleggio auto in Islanda con azienda locale per girare le strade e i luoghi islandesi bisognerà scegliere la soluzione migliore in termini sì economici ma anche di praticità e di comodità.
Prezzi vantaggiosi, assistenza completa, auto nuove
Avrete così la possibilità di guidare veicoli nuovi, spesso con il noleggio di 4x4, di avere assicurazioni molto vantaggiose, a prezzi assolutamente competitivi, con la possibilità di scegliere e prenotare la vostra auto comodamente con un click da casa e soprattutto con un'assistenza clienti 24 ore al giorno. Un semplice viaggio può trasformarsi davvero in un'esperienza straordinaria: l'Islanda può garantire giorni fantastici da ricordare per tutta la vita. Tuttavia, il noleggio dell'auto è un aspetto assolutamente da non dimenticare e da non sottovalutare. Si avrà anche la possibilità tramite il noleggio di approfittare comodamente anche del servizio navetta gratuita che vi porterà dall'aeroporto fino alla destinazione del noleggio scelto.
Una copertura totale per evitare brutte sorprese economiche e logistiche
In Islanda sarà necessario anche avere tutte le coperture per quanto riguarda l'assistenza stradale ed evitare di dover pagare prezzi molto alti in caso di intervento. Avrete incluso l'assistenza per il traino, quella per gli pneumatici forati o anche danneggiati, l'assistenza per la sostituzione delle chiavi e anche il soccorso su F-road, il chilometraggio illimitato, la tassa stradale e sul carbonio, la protezione ghiaia e anche la cancellazione gratuita. Che voi siate semplici curiosi o che siate persone già abituate a guidare alcuni tipi di automobili su determinati strade e percorsi come quelli islandesi potrete avere a disposizione la vettura che meglio risponde alle vostre diverse esigenze. E qual è vettura consigliata e adatta per questo tipo di esperienza?
Noleggiare una 4x4 e un SUV significa affidabilità e sicurezza
Senza ombra di dubbio il noleggio 4x4 in Islanda per ogni tipo di strada in Islanda potrebbe essere davvero la soluzione ideale per poter viaggiare in maniera del tutto sicura sui tracciati del luogo. Non è difficile immaginare come per raggiungere alcuni luoghi per ammirare le meraviglie islandesi servirà un’auto di una certa grandezza e anche una certa potenza proprio per ospitare più persone, per non avere problemi sui vari percorsi e assicurare la giusta comodità.
Scegliete la vettura ideale, prenotate e partite
Avete deciso allora che la vostra meta per la prossima vacanza sarà all'Islanda? Oltre all'aspetto legato al viaggio, inteso come scelta dei posti da visitare, prestate anche attenzione alla questione del noleggio auto proprio per godere al meglio di un'esperienza che sarà sicuramente indimenticabile.
Info P.R.
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[post_content] => Rotta sulla Francia per il network Volotea dal Salerno Costa d'Amalfi: la compagnia spagnola si focalizza infatti su collegamenti internazionali per l'estate 2025, a sfavore di quelli domestici inclusi nell'operativo di lancio dello scalo campano (Catania e Verona, che saranno disponibili ancora fino a giugno, ndr).
Volotea opererà quindi tre collegamenti diretti tra la Francia e Salerno: prima novità della summer la rotta su Lione che, a partire dal 4 luglio, verrà operata due volte a settimana, il lunedì e il venerdì. La seconda nuova rotta collegherà Salerno con Marsiglia: annunciato lo scorso dicembre, il collegamento in esclusiva la città marittima nel sud della Francia sarà operato dal 6 luglio ogni mercoledì e ogni domenica. Il martedì e il venerdì, invece, da Salerno si potrà raggiungere Nantes, una soluzione di viaggio che, oltre ad essere stata prolungata fino alla fine di ottobre 2025, si aggiunge alle quattro frequenze settimanali già disponibili da Napoli.
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Bene, queste le dichiarazioni del ministro. Ora però vengono in mente alcune domande.
La prima: se vuole concentrarsi sulle staff house, cioè detto in italiano, la casa di chi lavora, vuol dire che ha notizie dirette o indirette sul fatto che le case di chi lavora siano in condizioni disagevoli.
I lavoratori non sono costi
Seconda: invece di aiutare sempre gli imprenditori e di vedere i lavoratori come costi, sarebbe meglio fare pressione per aumentare gli stipendi così i lavoratori possono prendere in affitto anche un monolocale ma che sia un monolocale scelto da loro e non imposto dall'azienda.
Terzo: ma chi lo dice che avere condizioni abitative ti fa innamorare di nuovo di un lavoro? Ci si innamora del lavoro quando gli orari cono compatibili con la vita fuori dal lavoro, quando lo stipendio permette di vivere con dignità, senza dover elemosinare straordinari (quelle rare volte che vengono pagati).
Ecco allora invece di pensare alle staff house, il ministro cerchi di battagliare su questi argomenti: salari, straordinari, orari di lavoro. Allora sì che fa innamorare i lavoratori del turismo.
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Puntare sulle rotte internazionali, ci permette di intercettare una domanda turistica crescente e di contribuire in modo concreto allo sviluppo economico locale. Salerno ha un potenziale enorme e crediamo che il rafforzamento della connettività con la Francia possa offrire nuove opportunità al territorio, sia in termini di turismo che di valorizzazione delle eccellenze locali».\r\n«Per sviluppare pienamente il potenziale dello scalo e di tutto l’indotto, stiamo predisponendo, di concerto con le istituzioni locali, importanti iniziative di marketing territoriale volte a promuovere le meraviglie del Cilento, riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità - aggiunge Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac -. 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Lo afferma il ministro del turismo, Daniela Santanchè.\r\n\r\nBene, queste le dichiarazioni del ministro. Ora però vengono in mente alcune domande.\r\n\r\nLa prima: se vuole concentrarsi sulle staff house, cioè detto in italiano, la casa di chi lavora, vuol dire che ha notizie dirette o indirette sul fatto che le case di chi lavora siano in condizioni disagevoli. \r\nI lavoratori non sono costi\r\nSeconda: invece di aiutare sempre gli imprenditori e di vedere i lavoratori come costi, sarebbe meglio fare pressione per aumentare gli stipendi così i lavoratori possono prendere in affitto anche un monolocale ma che sia un monolocale scelto da loro e non imposto dall'azienda.\r\n\r\nTerzo: ma chi lo dice che avere condizioni abitative ti fa innamorare di nuovo di un lavoro? 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Loro chiedono casa integrazione, per avere i soldi chiedono tutto ma per rimborsare a noi passeggeri che ormai è da 3 anni che aspetto i soldi da loro, di questo se ne fregano