12 April 2025

Belgio: oggi nuovo sciopero all’aeroporto di Charleroi, tutti i voli cancellati

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Belgio e scioperi. E’ di nuovo sciopero oggi all’aeroporto di Charleroi: dopo il blocco di ieri, tutti i voli da e per l’aeroporto belga sono stati cancellati. Da mesi i sindacati e l’aeroporto sono al lavoro per raggiungere un accordo sul miglioramento delle condizioni di lavoro, ma evidentemente non sono riusciti a trovare le condizioni giuste per continuare i colloqui.

«Questo venerdì 13 settembre è stato annunciato uno sciopero sindacale congiunto all’aeroporto di Charleroi – si legge in una nota dello scalo – Tutti i voli programmati per questo venerdì sono cancellati. I passeggeri con voli programmati devono contattare la propria compagnia aerea e non recarsi all’aeroporto. Ci rammarichiamo dell’impatto di queste azioni e ci scusiamo per qualsiasi inconveniente causato».

Sono oltre 80 i voli previsti per oggi secondo quanto si legge sul sito internet dello scalo, e sei di questi sono stati spostati all’aeroporto di Bruxelles, a circa 70 km di distanza.

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A quel punto la marginalità sale a oltre il 5%: un valore molto positivo per un settore come il travel, che sappiamo tutti essere fragile da questo punto di vista\", spiega il fondatore e presidente della compagnia, Franco Gattinoni.\r\n\r\nFocus sulle marginalità\r\n\r\nEcco allora che anche per quest'anno le strategie del gruppo si concentreranno soprattutto sull'ulteriore miglioramento delle marginalità. Il tutto senza tralasciare gli obiettivi di crescita del business, che puntano al superamento degli 800 milioni di fatturato nel 2025 per poi raggiungere la significativa soglia del miliardo nell'esercizio successivo: \"Cresceremo per linee interne ma non solo - aggiunge Gattinoni -. In questi primi sei mesi dell'anno concluderemo il processo di riorganizzazione aziendale avviato l'anno scorso, per poi chiudere alcune acquisizioni nella seconda parte del 2025 le cui trattative sono già in stato avanzato\". Nessun dettaglio per ora sulle operazioni in corso, ma solo qualche velato accenno all'obiettivo di raggiungere quota 100 agenzie di proprietà (ora sono un'ottantina), nonché al rafforzamento dell'area prodotto ed eventi.\r\n\r\nAprile record\r\n\r\n[caption id=\"attachment_465622\" align=\"alignright\" width=\"300\"] Mario Vercesi[/caption]\r\n\r\nPer il momento il gruppo sta rispettando la tabella di marcia anche grazie a un aprile record, che beneficia della straordinaria sovrapposizione di ferie pasquali e ponti festivi di quest'anno. \"Il tema piuttosto sarà agosto, mentre appaiono più brillanti luglio e settembre - sottolinea l'a.d. della business unit travel, Mario Vercesi -. La questione è soprattutto legata ai prezzi. Ma stiamo lavorando con accordi ad hoc, per non farci trovare impreparati non appena i flussi di prenotazione torneranno a crescere, presumibilmente a maggio\".\r\n\r\nQuestione prezzi\r\n\r\nLa questione è quella solita degli ultimi due-tre anni: il mercato registra molto advance booking e sotto data, a discapito del periodo intermedio. E agosto non raggiunge più i picchi di una volta, con gli italiani che spostano in parte le richieste sui due mesi vicini: \"Le agenzie hanno spesso il polso immediato della situazione - rivela Gattinoni -. Solo che i fornitori a volte provano a tenere, sperando in una successiva ripresa della domanda, per poi abbassare significativamente le tariffe all'ultimo minuto. Una dinamica che noi vogliamo assolutamente evitare\".\r\n\r\nMolto bene l'Egitto. Usa in sofferenza\r\n\r\nA soffrire in questo momento è soprattutto il Mediterraneo europeo, in primis il mare Italia, ma anche Spagna e Grecia, che hanno visto un deciso rialzo dei prezzi. Discorso opposto per il Nord Africa, che invece sta tornando prepotentemente in auge, soprattutto l'Egitto le cui quotazioni rimangono fortemente competitive. Infine una parola sugli Usa, destinazione che comincia a mostrare qualche segno di sofferenza a seguito dei comportamenti ondivaghi del nuovo presidente Trump: \"Specialmente per quanto riguarda il business travel - conclude Gattinoni -. Ma non solo: avvertiamo un po' di disaffezione verso la meta, persino antipatia. Fino a pochi mesi fa nell'immaginario viaggiare verso gli Stati Uniti significava andare nel paese della libertà\". Oggi, a livello di sentiment, per molti non è più così.","post_title":"Cresce il business Gattinoni. Primi segnali negativi sugli Usa","post_date":"2025-04-10T12:39:57+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1744288797000]}]}}

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