Alitalia, Sabelli prevede un 2010 difficile
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3 dicembre 2009 09:31
«Per Alitalia sarà un 2009 che possiamo accettare. Ci aspettiamo un 2010 difficilissimo, complicato e in salita». Lo ha affermato l’amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, nel corso di un convegno sul futuro del trasporto aereo organizzato dalla Filt-Cgil. «La partenza è stata difficilissima, ma il trend è incoraggiante. Cresciamo in un mercato complicato, i conti reggono, la posizione finanziaria è solida». A proposito del piano industriale della compagnia aerea, Sabelli ha precisato: «Il nostro piano era corretto nell’approccio, oggi rifarei esattamente quello che ho fatto lo scorso anno».
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[post_content] => Lo sviluppo sostenibile è la strategia scelta dal governo polinesiano e da Tahiti Tourism per tutelare una realtà molto fragile.
«Ogni 5 anni le Isole di Tahiti definiscono una strategia di sviluppo coinvolgendo il governo, professionisti del settore e la popolazione. - spiega infatti Jean Marc Mocellin, ceo di Tahiti Tourism - Abbiamo fatto questa indagine tra il 2020 e il 2022, nel difficile periodo del Covid, quando tutti hanno compreso cosa significhi lavorare senza il turismo e che non è possibile continuare a svilupparsi e a crescere. La Polinesia non è mai stata una destinazione per il turismo di massa.
Nel 2019 abbiamo avuto 36mila turisti: quanti, cioè, visitano Venezia in 3 giorni o Barcellona in 2. Le isole di Tahiti sono 180, in un’area vasta quanto l’Europa. Anche se siamo molto lontano da un turismo di massa, abbiamo voluto capire come svilupparci nel modo migliore guardando a un turismo sostenibile. Innanzitutto il team del ministero del turismo è stato formato sul tema da esperti del Gstc, il Global Sustainable Tourism Council. Il Council è un riferimento internazionale nei criteri di sostenibilità: fornisce criteri relativi alla destinazione, agli alloggi e alle diverse attività proposte ai visitatori e rilascia certificazioni autorevoli sugli standard delle strutture di accoglienza.
È stato il nostro grande impegno nel 2023, ora stiamo mettendo a punto un piano d’azione concreto per i prossimi 2 anni: realizzeremo con il Gstc un audit per comprendere quale debba essere l’impegno a tutela della destinazione e a che punto siamo, in cosa dobbiamo migliorarci. Valuteremo poi quale sia l’impronta di carbonio di tutta la Polinesia Francese. Abbiamo anche fatto un importante sondaggio tra la popolazione per capire quale sia la percezione del turismo e del suo sviluppo: hanno partecipato oltre 4000 persone in tutto l’arcipelago. Adesso sappiamo esattamente quali isole vogliano svilupparsi e con quale tipo di turismo: piccole guest-house, grandi strutture alberghiere di lusso o scali crocieristici: 8 polinesiani su 10 sono favorevoli a uno sviluppo sostenibile dell’arcipelago. Abbiamo incontrato i responsabili del governo e ci siamo chiesti come sviluppare il settore dell’accoglienza nei prossimi 5/10 anni.
Se in passato si investiva soprattutto su Bora Bora e Tahiti, oggi è stato fatto un inventario su tutta la terra emersa disponibile dell’arcipelago. In accordo con le richieste della popolazione programmeremo lo sviluppo per il futuro. Naturalmente, secondo i criteri della sostenibilità, abbiamo fatto un sondaggio anche sulla soddisfazione dei visitatori. La Polinesia francese non si limita a parlare di Sostenibilità. Prevediamo azioni concrete insieme con i nostri partner. Infine, per quanto riguarda i prezzi, voglio ricordare che sono alti non perché vogliamo essere cari, ma perché la domanda è alta e l’offerta è ridotta. Credo sia giusto proteggere la nostra destinazione nella sua unicità».
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[post_content] => L'Italia proibisce e quindi ritiene illegale il self check-in. Arriva la stretta sulle key-box e pulsantiere, utilizzate per consentire ai turisti di procedere con il self check-in quando si arriva in un appartamento, senza la presenza del gestore.
Con una nuova circolare il Viminale chiarisce infatti che l'identificazione da remoto automatizzata dei clienti delle strutture ricettive non soddisfa i requisiti previsti dalla legge, ribadendo l'obbligo dei gestori di dare alloggio esclusivamente a persone munite di documento d'identità e di comunicare le generalità degli ospiti alle questure territorialmente competenti, entro le 24 ore successive.
In particolar modo, sottolinea il ministero dell'Interno, "alla luce della intensificazione del fenomeno delle locazioni brevi su tutto il territorio nazionale, legate ai numerosi eventi politici, culturali e religiosi in programmazione nel Paese", anche in vista delle celebrazioni del Giubileo, che secondo le stime porterà in Italia 30-35 milioni di turisti.
Misure stringenti
E inoltre "tenuto conto dell'evoluzione della difficile situazione internazionale, emerge la necessità di attuare stringenti misure finalizzate a prevenire rischi per l'ordine e la sicurezza pubblica in relazione all'eventuale alloggiamento di persone pericolose ero legate a organizzazioni criminali o terroristiche".
Secondo il ministro degli interni Matteo Piantedosi la key-box “è un modello da superare, perché è molto critico anche in termini di rispetto della normativa che impone una effettività del riconoscimento della persona che poi accede al servizio alberghiero".
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[post_content] => Cresce la richiesta per l'Egitto a Capodanno, tanto che il gruppo Nicolaus ha deciso di rafforzare il piano trasporti con voli aggiuntivi su Sharm El Sheikh per partenze il 29 dicembre da Milano Malpensa e da Bari. Il mar Rosso si conferma insomma una delle destinazioni cardine nella strategia dell'operatore pugliese, tanto che le previsioni sono di un raddoppio dei volumi anno su anno nella prima parte del 2025.
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[post_content] => Il Lux* Le Morne si trova sulla penisola all’estremità sud-occidentale di Mauritius, la parte meno sviluppata turisticamente. Le 149 camere della struttura sono quindi immerse in un giardino che si estende per 600 metri lungo una spiaggia di sabbia bianca; al centro c’è la lobby e poi sette tra bar e ristoranti, nonché cinque piscine. Di fronte la laguna e il pass che la collega al mare aperto, dove avvistare delfini, tartarughe e anche balene durante la migrazione autunnale. Alle spalle la montagna di Le Morne, che ha un forte valore simbolico per i mauriziani. Racconta un passato tragico: qui nel diciannovesimo secolo si rifugiarono gli schiavi reclamando la propria libertà, ma quando una spedizione della polizia arrivò per comunicare loro che la schiavitù era stata abolita ebbero paura e si lanciarono nel vuoto.
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L’hotel può ospitare fino a 300 persone: «Gli ospiti amano la sensazione di tranquillità e privacy che si vive anche quando siamo al completo. - afferma il general manager Ashok Bhugoo -. Accogliamo tante coppie in viaggio di nozze e abbiamo più del 17% di repeaters. La maggior parte dei nostri clienti proviene dall’Europa. I quattro mercati principali sono Inghilterra, Francia, Germania e Svizzera, il quinto cambia di mese in mese: può essere Belgio, Austria, o anche Sudafrica. L’Italia è nella top 10».
Al Lux* Le Morne è grande anche l’attenzione alla sostenibilità sociale, evidente nell’attenzione al personale, in gran parte di origine mauriziana, e nel sostegno dato alla scuola locale: con la beneficenza e con un programma educativo su temi come il riciclo e l’uso delle risorse. Significativo anche l'impegno verso il zero-waste delle cucine, che scelgono i menù in base alla provenienza e ai gusti degli ospiti. Quello che resta viene destinato proprio alla scuola: le centinaia di pasti quotidiani preparati per gli studenti hanno ridotto l’assenteismo dal 60 al 2%.
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È difficile racchiudere in poche parole l’identità del Lux* Le Morne, conclude il general manager: «Oltre a trovarsi in un luogo naturale meraviglioso, ha un’anima. L’ospite si sente a casa e quando torna gli sembra di non essere mai andato via. Per farci conoscere crediamo sia importante il passaparola: un ospite felice è il nostro migliore ambasciatore».
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[post_content] => Importante novità per la piattaforma Feries, la cui offerta extralberghiera declinata nei portali Agriturismo.it e CaseVacanza.it è ora disponibile anche per i canali b2b. La casa madre HomeToGo ha infatti appena lanciato il Travel Agency Hub, un tool online specificamente disegnato per le agenzie di viaggio che ora possono accedere facilmente a tutta l'offerta del gruppo tedesco (prodotti Feries inclusi). Lo strumento offre la medesima esperienza dei portali b2c HomeToGo ma con funzionalità esclusive per il trade, tra cui sistemi di pagamento e fatturazione personalizzati, la consulenza del customer experience team in-house, l'accesso a tool di business intelligence e naturalmente la gestione delle commissioni.
"Le agenzie di viaggio sono sempre state interessate ai nostri prodotti, in particolare riguardo agli agriturismi - spiega il managing director di Feries, Fabrizio Begossi -. Siamo stati contattati anche da molti adv internazionali, soprattutto da Olanda e Svezia. Non è infatti facile trovare un marketplace come il nostro, in grado di includere in unico marketplace integrato una proposta tradizionalmente estremamente frammentata. Il canale b2b è inoltre già una fonte di business importante per il nostro gruppo, tanto che già da tempo collaboriamo con le più importante compagnie di property management, quali per esempio Novasol. Fino a oggi per noi era tuttavia difficile dare continuità alle relazioni con le agenzie. Con il nuovo Travel Agency Hub diventa tutto più semplice. La nostra ambizione è diventare il principale sistema operativo dell'ospitalità alternativa".
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Associazioni e Giubileo. «Accogliamo con favore i passi intrapresi dal Commissario straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri. Tuttavia, non sono sufficienti. Le riduzioni tariffarie introdotte dal dipartimento mobilità di Roma per alcune categorie di utenti dei servizi di autobus turistici durante l’Anno Santo sono troppo limitate e creano ulteriore confusione», denunciano le associazioni di turismo organizzato Assoviaggi-Confesercenti, Cna Turismo, Etoa, Fiavet e Fto-Federazione del turismo organizzato di Confcommercio in merito alla direttiva emanata il 19 novembre, che modifica l’ordinanza del 26 settembre sulle tariffe per gli autobus turistici in vigore per tutto il periodo del Giubileo.
“Offrire sconti sulle gite scolastiche per bambini sotto i 14 anni esclude la maggior parte dei viaggi educativi – sottolineano le associazioni –. Allo stesso modo, le esenzioni per gli utenti su sedia a rotelle non affrontano le esigenze di molte persone con gravi difficoltà di mobilità che non utilizzano carrozzine.
Nessun coinvolgimento
«Ancora più preoccupante è l’esenzione per i grandi gruppi di pellegrini legati alle diocesi, che lascia invariati i problemi di traffico della città penalizzando, invece, un segmento del turismo organizzato che porta visitatori ad alto potere di spesa a Roma. Questi turisti contribuiscono significativamente all’economia della città durante tutto l’anno, non solo nei periodi festivi europei, e sostengono i posti di lavoro lungo tutta la filiera del turismo”.
Le associazioni mettono anche in discussione la mancanza di coinvolgimento sulle loro proposte, come l’introduzione di tariffe scontate per i trasferimenti dagli aeroporti agli hotel in città. “È assurdo che i permessi per accedere agli alloggi a Roma costino il doppio rispetto ai trasferimenti dall’aeroporto all’hotel. Questa decisione avrà un impatto negativo su tutto l’ecosistema turistico della Capitale.
Ingiustamente presi di mira
«Più in generale, gli autobus turistici vengono ingiustamente presi di mira con il pretesto di decongestionare il centro città, nonostante studi dimostrino che ogni autobus toglie dalle strade l’equivalente di almeno 12 auto. Il paradosso è che anche quando i bus lasciano l’Urbe per trasportare i visitatori verso destinazioni vicine, continuano a pagare tariffe, contrariamente ai principi di diversificazione turistica e riduzione del traffico. Nel frattempo, se l’accesso ai veicoli di grandi dimensioni sarà ulteriormente ridotto, è certo che aumenterà il traffico di minivan e altri mezzi a noleggio nel centro storico, aggravando la congestione”.
Difficoltà logistiche
Le associazioni evidenziano anche le difficoltà logistiche derivanti dalla rimozione delle aree di sosta in Via Claudia senza fornire alternative pratiche per accedere a luoghi di interesse come il Colosseo.
“I gruppi di visitatori saranno costretti a scendere da autobus privati parcheggiati in luoghi remoti, lontani, per poi fare affidamento su un sistema di trasporto pubblico a Roma notoriamente inaffidabile, il che rende più difficile la supervisione dei gruppi, specialmente per adulti vulnerabili, bambini e persone con esigenze di accessibilità”, affermano le sigle.
Scarsa comprensione del turismo
“Speriamo in soluzioni che vadano oltre queste misure parziali, che riflettono una scarsa comprensione dei settori del turismo e della mobilità. Chiediamo una reale sinergia con il comparto del turismo organizzato, simile all'approccio adottato a Parigi per le Olimpiadi, dove sono state raggiunte soluzioni efficaci per soddisfare le esigenze di tutte le parti interessate. È fondamentale stabilire regolamenti ragionevoli e stabili, poiché il settore turistico ha bisogno di certezza normativa per pianificare servizi a medio e lungo termine”.
Le associazioni concludono: “Gli operatori del settore desiderano sviluppare una collaborazione a lungo termine con le autorità cittadine per massimizzare i benefici reciproci. Esortiamo il Campidoglio a ripensare il proprio approccio per non penalizzare o scoraggiare i professionisti che portano turisti a godere della bellezza di Roma, generando così entrate fondamentali per l'economia dei servizi e il settore culturale della Capitale”.
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[post_content] => Un terzo trimestre 2024 che porta con sé un utile netto di 117,8 milioni di euro per Tap Air Portugal, in calo del 35% rispetto al dato dello stesso periodo dell'anno scorso, principalmente a causa dei cambi e di un forte aumento dei costi salariali. Tuttavia, il confronto con l'analogo trimestre del 2019 evidenzia un miglioramento di 116,6 milioni di euro.
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[post_content] => Si chiama Traveller Orizzonti di Viaggi ed è la nuova essenze realizzata da Gattinoni Travel in collaborazione con alcuni maestri profumieri per una innovativa campagna di marketing sensoriale dedicata alle agenzie.
“In aggiunta ai canali tradizionali, e ai tanti media cartacei e digitali, abbiamo voluto inserire uno strumento che generasse un approccio emozionale - spiega la marketing & communication director, Isabella Maggi -. Dopo la vista (il rebranding delle agenzie sia a livello di insegne sia di vetrofanie e vetrine) e l’udito (con Radio Gattinoni ascoltabile in tutte le agenzie del network), abbiamo lavorato sull’olfatto. Questo senso accoglie messaggi subliminali, trasporta istantaneamente: quel profumo di pane che riporta all’infanzia; quell’aroma di thè con le erbe di montagna; quei semi di lavanda che prolungano l’estate; quella brezza marina di un luogo del cuore. Con Traveller, Orizzonti di Viaggio, ci auguriamo di stimolare piacevolezza, e contemporaneamente di suggerire atmosfere di un altrove, in cui sentirsi leggeri e verso cui viaggiare".
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[post_content] => I dati dell'ultima trimestrale Marriott non sono affatto male. Anzi, le cifre rettificate dei primi nove mesi dell'anno, ossia purificate dai costi non strettamente ricorrenti, sono persino migliori di quelle dello stesso periodo del 2023: i margini operativi lordi (adjusted ebitda) sono infatti cresciuti del 7% toccando quota 3,695 miliardi di dollari.
Ciononostante gli utili per azioni sono scesi del 9%, mentre i profitti netti del 14%. E allora ecco la compagnia annunciare un vasto piano di riorganizzazione interna, che con ogni probabilità comporterà il licenziamento di centinaia di collaboratori delle sedi centrali del gruppo.
Tagli a livello globale
Lo rivela il magazine Skift, citando fonti interne all'azienda. I tagli saranno a livello globale, con alcuni membri dello staff a cui sarebbe già stata proposta l'opzione pensionamento anticipato nel corso del terzo trimestre. Agli altri dipendenti toccati dalla ristrutturazione sarà invece offerta la possibilità di candidarsi per posizioni dedicate solo al personale interno in vista di future aperture.
L'operazione si starebbe già concretizzando: le stesse fonti sostengono infatti che la compagnia avrebbe già inviato la documentazione necessaria allo stato del Maryland dove Marriott ha il suo quartier generale (si tratta del Warn: Work adjustment and retraining notifications, ndr).
Riorganizzazione
Non solo: la mossa sarebbe stata anche anticipata proprio in occasione della presentazione ufficiale della terza trimestrale, durante la quale il gruppo ha annunciato una grossa riorganizzazione interna, con l'obiettivo di risparmiare tra gli 80 e i 90 milioni di dollari all'anno.
"Sebbene si tratti di una decisione sempre difficile da prendere - ha dichiarato un portavoce Marriott a Skift -, questi tagli nei nostri uffici corporate a livello globale modificheranno il nostro modo di lavorare e ci aspettiamo che siano largamente implementanti già nel primo trimestre del prossimo anno".
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