4 agosto 2023 09:15
Air Dolomiti ha ottenuto il rinnovo della certificazione Iosa. Il programma Iata Operational Safety Audit è il sistema di valutazione delle strutture di gestione e controllo operativo delle compagnie aeree.
L’audit Iosa crea uno standard comparabile a livello mondiale al quale tutti i membri devono rimanere registrati per mantenere l’appartenenza alla Iata.
Air Dolomiti ha scelto l’audit organization Quali- Audit per la valutazione dei requisiti richiesti nelle aree tecnico-operative della compagnia: Maintenance, Crew Training, Flight Operations, Ground Operation, Cargo, Compliance Monitoring e Safety & Security. Un team di cinque esperti dell’aviazione per una settimana ha verificato la sicurezza e l’efficienza del vettore confermando il pieno rispetto degli standard prescritti dalla Iata.
La compagnia aerea del gruppo Lufthansa ha ricevuto la certificazione nel 2005 e con cadenza biennale, sono stati effettuati i controlli per verificare il rispetto degli standard operativi. Il prossimo rinnovo è ora previsto per il 2025.
“Siamo come sempre orgogliosi di aver rinnovato la nostra certificazione Iosa che ci propone come una compagnia aerea sicura ed affidabile a livello internazionale: su questi criteri abbiamo fondato la nostra storia e ci impegniamo a mantenerli con costanza, per essere sempre un vettore credibile per i nostri dipendenti, i passeggeri e gli stakeholder. Siamo convinti che formazione, addestramento e sicurezza vadano non solo perseguiti ma debbano essere puntualmente aggiornati e verificati dagli organi preposti per essere certi di garantire sempre il meglio.” commenta il ceo del vettore, Steffen Harbarth.
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[post_content] => Una serata all’insegna della scoperta, della passione per i viaggi e della promozione di una destinazione che continua a sedurre il mercato italiano: il Brasile. L’evento ospitato all’Istituto Guimarães Rosa a Palazzo Pamphili e promosso dall’Ambasciata del Brasile in Italia, in collaborazione con Guiness Travel e TAP Air Portugal, ha messo al centro la destinazione, rinnovando l’impegno verso una strategia di promozione strutturata e condivisa.
Dopo il benvenuto di Flaminia Mantegazza, responsabile Turismo presso l’Ambasciata, è toccato a Marco Tirone, responsabile dell’ufficio accompagnatori di Guiness Travel e grande conoscitore del Brasile, raccontare la ricchezza dell’offerta 2025: «Più che un Paese, il Brasile è un continente – ha spiegato – con una varietà impressionante di paesaggi, culture e tradizioni. Proponiamo sia tour esclusivamente brasiliani, come il Grand Tour Prestige e l’Highlights Brasile, sia combinati che includono anche Argentina e Uruguay».
Tirone ha poi illustrato nel dettaglio il Grand Tour Brasile, un itinerario di 16 giorni che attraversa il Paese nella sua interezza, da Rio de Janeiro all’Amazzonia, passando per le cascate di Iguazù, San Paolo, Brasilia e Salvador de Bahia: «È un viaggio che inizia a Rio, unica città al mondo Patrimonio dell’Umanità nella sua interezza, e prosegue verso l’immensità naturale delle cascate di Iguazù, toccando poi San Paolo, la capitale culturale, fino ad arrivare nel cuore pulsante della Foresta Amazzonica. Il tour si conclude a Salvador, dove si respira l’anima più autentica e multicolore del Brasile, tra musica, spiritualità e sapori».
L’itinerario prevede anche momenti esperienziali, come la visita al Corcovado e al Pan di Zucchero, un’escursione nella foresta Tijuca con guida ambientale, lo spettacolo al Rio Scenarium, le visite guidate a Manaus e all’Incontro delle Acque nel Rio delle Amazzoni, e infine un’immersione nei quartieri storici e vibranti di Salvador de Bahia.
Novità dell’anno è il nuovo format “Highlights”, pensato per chi ha tempi e budget più contenuti ma non vuole rinunciare a vivere un’esperienza di viaggio autentica. «Questo modello – ha aggiunto Tirone – sarà replicato anche su altre mete come Tailandia, Vietnam e Argentina. Ma il Brasile resta il cuore della nostra offerta, grazie a itinerari ben calibrati tra natura, città iconiche e cultura».
A raccontare le potenzialità dell’operativo voli e le novità dal mondo Tap Air Portugal è stato invece Davide Calicchia, area manager per l’Italia: «Il 2024 è stato un anno positivo - annuncia -, 16 milioni di passeggeri trasportati, una flotta moderna ed efficiente, 13 aeroporti brasiliani collegati direttamente da Lisbona e una crescita costante del lungo raggio grazie al 321 Long Range e al 330-900».
Calicchia ha anche ricordato l’attenzione di Tap per la manutenzione e la sicurezza, la flessibilità delle connessioni ferroviarie con Access Rail e la politica di sostenibilità, grazie ai nuovi aeromobili a basso consumo. L’Italia è un mercato chiave per Tap: «Da Roma partiamo con 5 voli al giorno - spiega Calicchia -, da Milano con 4, a cui si aggiungono Firenze, Bologna, Venezia e Napoli. Grazie alla nostra posizione geografica, siamo il vettore con il collegamento più veloce tra Italia e Brasile, anche per chi parte da città non direttamente collegate».
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[post_content] => Cresce l'offerta Perù di Mistral Tour, che nel catalogo marzo-dicembre 2025 ha inserito 16 itinerari pensati per svelare una destinazione dove il viaggio della vita non basta più. “Gli italiani considerano il Perù una destinazione one-shot e finiscono per voler visitare le mete di più grande richiamo turistico, prima fra tutte Machu Picchu - spiega l'amministratore delegato dell'operatore di casa Quality, Michele Serra -. Da quando è stato introdotto il numero chiuso per l’accesso al sito archeologico, è però emersa l’opportunità di far scoprire mete altrettanto affascinanti e fuori dai circuiti tradizionali, grazie alle quali gli arrivi nel Paese stanno oggi vivendo un nuovo boom. Noi stessi prevediamo un +15% di crescita della programmazione 2025, rispetto a un andamento già di per sé molto positivo e non più dipendente dagli andinisti, cioè dagli appassionati di trekking sulle Ande, come unici repeaters”.
Il nuovo catalogo Perù-Bolivia-Ecuador-Galapagos non rinuncia dunque ai grandi classici, ma li integra in circuiti che valorizzano nello specifico le passioni di diverse tipologie di viaggiatori: ci sono per esempio le due nuove proposte Perù Experience (15 giorni) e Perù Active (15 giorni), dove l'enfasi è data anche all’eccellenza culinaria del paese o a escursioni in bicicletta, in buggy e al surfboarding in mezzo alle dune, così come un Party Perù (11 giorni) e un Amazing Perù, nei quali scegliere personalmente cosa visitare di giorno in giorno o dedicarsi maggiormente al trekking seguendo percorsi dalle montagne Arcobaleno sino alle rare formazioni vulcaniche in sillar. E ancora: possibilità di esplorazioni in Bolivia (i Tesori delle Ande - Perù e Bolivia, 15 giorni) o nelle Galapagos (Meraviglie del Perù e Galapagos, 13 giorni), per arrivare a programmi di lusso (Perù prestige, 11 giorni) e in versione fai-da-te, ma pur sempre basati sugli itinerari dei tour di gruppo (Perù in libertà).
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Tutti aspetti commercialmente strategici su cui quest’anno Mistral Tour punta a organizzare nuovi webinar per le agenzie di viaggio, così come nuovi eventi a Casa di Quality Group, dal momento che la destinazione riscontra un interesse crescente, con una media di partecipanti attorno al 10% in più rispetto ad altre proposte. Segno che le stesse agenzie sono in cerca di ulteriori suggestioni e informazioni tecniche aggiornate, onde non correre il rischio di appiattire le vendite su un prodotto certamente apprezzato ma, come provano le stesse rilevazioni del ministero del Turismo, ancora troppo circoscritto all’area di Lima e dei territori meridionali (55,1%).
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Due giorni possono bastare per vivere Roma in modo esclusivo? Se il viaggio è ben organizzato e calibrato su esperienze di qualità, la risposta è sì.
La capitale italiana è una città che sorprende sempre, ma in particolare quando viene scoperta con gli occhi di chi cerca l’eccellenza: arte privata, cucina gourmet, hotel di charme, shopping personalizzato.
Un weekend di lusso a Roma è possibile attraverso un itinerario che alterni meraviglie classiche e dettagli su misura, pensato per chi vuole il massimo da ogni minuto.
Ecco come vivere 48 ore da ricordare per sempre.
Venerdì sera: benvenuto nella Città Eterna
Arrivare a Roma nel tardo pomeriggio ha il vantaggio di cominciare la propria esperienza con la città già accesa di luci e atmosfera.
La scelta dell’alloggio è uno degli aspetti più importanti per iniziare la propria vacanza di lusso con il piede giusto: soggiornare in un Hotel Piazza di Spagna garantisce una posizione centrale, perfetta per muoversi a piedi tra monumenti, boutique e ristoranti esclusivi.
Inoltre, molte strutture della zona offrono camere panoramiche, terrazze private e servizi di alta gamma, ideali per una fuga romantica o una pausa rigenerante.
Dopo il check-in, il consiglio è di concedersi un aperitivo con vista, tra le opzioni più raffinate ci sono i rooftop bar del centro storico, come quelli degli hotel di lusso lungo via del Corso o nei pressi di via Veneto. Un cocktail al tramonto con vista sul Pincio o su Trinità dei Monti è il miglior modo per iniziare.
Per la cena, l’imbarazzo della scelta è totale, dai ristoranti stellati alle trattorie di lusso, fino ai ristoranti più intimi e sofisticati nei quartieri Monti o Prati, Roma sa soddisfare anche i palati più esigenti. L’atmosfera giusta? Luci soffuse, cucina ricercata e un servizio impeccabile.
Sabato: arte e gusto, un binomio perfetto
La prima giornata piena del weekend la si può dedicare all’arte e alla scoperta culturale. Per evitare la folla e vivere un’esperienza davvero privilegiata, è consigliabile prenotare una visita guidata privata nei Musei Vaticani, con accesso anticipato o serale. Vedere la Cappella Sistina in silenzio, senza il consueto affollamento, è un’emozione che resta.
Chi preferisce rimanere nel cuore della città può optare per una passeggiata tra il Pantheon, Piazza Navona e Campo de’ Fiori, magari accompagnati da una guida esperta in arte rinascimentale. Per gli amanti dell’antichità, il Colosseo e i Fori Imperiali rappresentano una tappa obbligatoria, da vivere in modo esclusivo attraverso tour privati con accesso alle aree solitamente chiuse al pubblico.
A pranzo, è il momento di scoprire una Roma gastronomica meno conosciuta, alcuni chef emergenti propongono menù degustazione in ristoranti dal design curato, nascosti tra le vie storiche. I sapori romani vengono rivisitati in chiave contemporanea, spesso con un'attenzione particolare alla stagionalità e all'origine degli ingredienti.
Il pomeriggio invece può essere dedicato allo shopping, se il classico giro tra le boutique di via Condotti, via Borgognona e via del Babuino è un must, chi cerca qualcosa di davvero unico può affidarsi a un personal shopper.
Molti store offrono servizi VIP con salotti riservati, consulenze private e collezioni in esclusiva. Dalle maison storiche come Valentino, Fendi e Bulgari, ai brand emergenti del design romano, è impossibile non lasciarsi ispirare.
Per chi ama l’artigianato di lusso, meritano una visita anche le botteghe del rione Monti, dove si trovano gioielli su misura, scarpe fatte a mano e capi unici dal sapore sartoriale.
La serata si apre con una cena elegante in uno dei ristoranti con vista su Roma, su alcune terrazze è possibile di cenare sotto le stelle, con piatti gourmet e un servizio degno di un palcoscenico. Dopo cena, un’ultima passeggiata verso Fontana di Trevi, magari con una moneta da lanciare insieme, chiude la giornata con un gesto simbolico e carico di emozione.
Domenica mattina: relax e gusto prima della partenza
La domenica è il giorno perfetto per un giro in totale tranquillità. Chi soggiorna in un Hotel Piazza di Spagna può iniziare la giornata con una colazione in terrazza o nel cortile interno, godendo della tranquillità del centro cittadino ancora sonnolento.
Per chi desidera coccolarsi, si può iniziare la giornata in una SPA facendo un massaggio rigenerante o un trattamento beauty prima del rientro.
Se invece si preferisce restare all’aria aperta, una passeggiata a Villa Borghese è l’occasione ideale per concludere il soggiorno circondati dal verde, magari con una visita alla Galleria Borghese, dove scoprire i capolavori di Canova, Bernini e Caravaggio.
Ultima tappa consigliata: un pranzo leggero in uno dei bistrot eleganti del quartiere Prati o nel Ghetto Ebraico, dove tradizione e raffinatezza si incontrano in piatti deliziosi.
i.ip.
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[post_content] => Nel cuore di Roma, tra Villa Borghese e Piazza di Spagna, il Sofitel Roma Villa Borghese conferma il proprio impegno per un’ospitalità sempre più responsabile.
A guidare la trasformazione, il general manager Sebastien Antoine, che ha supervisionato un progetto articolato di riqualificazione strutturale e ambientale conclusosi nel febbraio 2025, culminato con l’ottenimento della certificazione Green Key, tra i riconoscimenti internazionali più rilevanti in tema di sostenibilità turistica.
Il percorso ha coinvolto interventi tecnici significativi: l’eliminazione totale dell’utilizzo di gas a favore di impianti elettrici di ultima generazione, l’introduzione di un sistema di illuminazione 100% LED, la sostituzione completa degli infissi e l’adozione di un sistema BMS per monitorare e ottimizzare in tempo reale i consumi energetici. Alla base del processo, anche la formazione del personale e una gestione più consapevole delle risorse, dall’acqua alla raccolta differenziata, fino alla riduzione degli sprechi alimentari. Obiettivo dichiarato: ridurre l’impatto ambientale senza rinunciare al comfort e alla raffinatezza dell’esperienza Sofitel.
Il prossimo passo è l'ottenimento della certificazione Breeam, per confermare l'impegno e la visione integrata tra design, accoglienza e sostenibilità.
L'hotel e il territorio
La struttura, ospitata in un palazzo nobiliare del XIX secolo, è stata ridisegnata nel 2019 dall’architetto Jean-Philippe Nuel, che ha unito eleganza francese e classicismo romano in un ambiente sobrio e luminoso. Le 78 camere e 7 suite, tra cui tre Terrace Suite con jacuzzi e quattro Deluxe Suite, sono progettate per offrire un’atmosfera intima e sofisticata.
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Il rooftop Settimo – Roman Cuisine & Terrace, con vista su San Pietro e Villa Medici, è uno degli elementi più rappresentativi dell’hotel. Il progetto, firmato anch’esso da Nuel, ospita la cucina dello chef Giuseppe D’Alessio, che propone una carta ispirata alla tradizione romana, con richiami alla cucina francese e mediterranea.
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[post_content] => Presentato, in occasione della 10ª edizione di Agritravel Expo, il piano strategico di valorizzazione e promozione della rete dei “borghi certificati della Sardegna”, con l’obiettivo di integrare pienamente l’isola nel mercato internazionale del turismo nei borghi, settore in forte crescita.
«I nostri borghi rappresentano l’anima autentica della Sardegna – spiega l’assessore al turismo della Sardegna Franco Cuccureddu – e con questo progetto vogliamo promuoverli come vere e proprie destinazioni turistiche sostenibili, capaci di attrarre un viaggiatore consapevole, interessato al patrimonio storico, culturale, enogastronomico e paesaggistico della nostra terra».
Illustrata la fase transitoria del progetto, che riconosce attualmente 15 borghi già certificati a livello nazionale e internazionale, tra cui Aggius, Bosa, Castelsardo, Atzara, Gavoi e Posada, suddivisi tra i “borghi più belli d’Italia” e quelli con “bandiera arancione” del Touring Club.
«L’intento – aggiunge l’assessore – è quello di costruire un sistema organizzato e qualificato che permetta ai nostri borghi di essere inseriti nelle principali fiere internazionali del turismo lento e culturale, grazie alla collaborazione con tour operator e partner istituzionali. La nostra partecipazione alla fiera, con uno stand dedicato e un fitto calendario di appuntamenti, si inserisce in una strategia più ampia finalizzata alla costruzione di un'offerta turistica solida e riconoscibile, capace di posizionarsi con forza nel mercato internazionale. Un percorso che passa attraverso la certificazione dei borghi, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo dei piccoli centri nello sviluppo di un turismo legato al patrimonio storico, culturale, identitario e paesaggistico, in stretta connessione con i cammini e le destinazioni di pellegrinaggio».
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[post_content] => FlixBus Italia si rivolge a Striscia la Notizia per mettere in rilievo grazie alla trasmissione dello stato pietoso di alcune strade, appellandosi al ministro Salvini e ad altri politici. Non so se la cosa funzionerà. ma leggiamola.
«Il 7 aprile 2025, siamo stati ospiti di «Striscia la notizia». Non è la prima volta che questa trasmissione evidenzia il grave stato di degrado delle autostazioni in cui ci troviamo ad operare, ma ci auguriamo che questa sia finalmente l’occasione per avviare un cambiamento concreto”. Sono le parole di Cesare Neglia, Managing Director di FlixBus Italia, relative alle immagini andate in onda su Canale 5.
“Da operatore bus di media-lunga percorrenza a mercato siamo ormai tornati ai livelli pre-Covid, in cui trasportavamo circa 10 milioni di persone l’anno. Sono numeri pari all’aeroporto di Milano Linate, uno dei principali scali del Paese”, prosegue Neglia. “Tuttavia, se a Linate si affrontassero le difficoltà che ogni giorno noi, così come altri operatori, viviamo nella maggior parte delle aree di sosta lungo lo Stivale, la politica sobbalzerebbe”.
“Da qui – è il ragionamento del vertice di FlixBus – il nostro appello al ministro delle infrastrutture e dei trasporti,. Matteo Salvini, rilanciato da Striscia, e che estendiamo anche al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, e al presidente dell’autorità di regolazione dei trasporti Nicola Zaccheo. La seconda autostazione d’Italia in termini di passeggeri transitanti, Milano Lampugnano, è in uno stato indecoroso, ed è un luogo insicuro”.
Tentativi
“Diversi sono stati i tentativi, anche attraverso la Prefettura, di avere un presidio di polizia fisso, così come del resto avviene in tutte le stazioni con la polizia ferroviaria, negli aeroporti con la polizia di frontiera aerea, ed ormai anche nelle metropolitane con la nuova Polmetro. Le autostazioni sono invece terra di nessuno – quella di Milano in particolare – ma è un problema presente anche a Genova, Torino, Verona, e altre città. La maggior parte del sistema infrastrutturale non è adeguato ai flussi generati dai bus, che sono ormai una alternativa di viaggio radicata nelle scelte dei passeggeri italiani e dei turisti”.
Neglia poi sottolinea come FlixBus sia: “l’unica azienda ad avere proprio personale di terra in varie autostazioni d’Italia per aiutare i passeggeri in fase d’imbarco e cercare di limitare i furti. In particolare, a Milano impegniamo addirittura delle guardie di sicurezza private, nonostante ogni transito dei nostri bus, che sono circa 150 al giorno, preveda una tassa d’accesso versata al gestore dell’infrastruttura, Autostazioni di Milano s.r.l., concessionario del Comune ma che non ha ancora dato seguito ai nostri appelli”.
“L’anno prossimo”, conclude il n. 1 di FlixBus in Italia, “ci saranno le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Mettere in sicurezza in modo definitivo il terminal di Milano Lampugnano è un’esigenza non più rinviabile. Ci auguriamo pertanto che il Ministro Salvini accolga il nostro appello, e che assieme alle altre istituzioni (Comune, Regione, ART) si avvii un percorso di revisione del sito meneghino e di tutte le autostazioni d’Italia”.
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[post_content] => Un percorso da vivere come pionieri in una destinazione che si è aperta al turismo leisure solo nel 2019. Idee per Viaggiare presenta il suo itinerario Classico in Arabia Saudita: "Da vent’anni mi occupo di tutto il Medio Oriente - sottolinea Tiziana Spila, product manager Medio Oriente di IpV -. E posso die che prima di tutto è importante avere degli strumenti per capire come proporre questa meta": per visitare l’Arabia Saudita è quindi necessario il visto, che si può fare sul sito di visitsaudi.it (costa tra i 120 e i 130 euro, ha validità di un anno dal momento dell’emissione, comprende un’assicurazione medica di base obbligatoria e ha multipli accessi, fino a 90 giorni ciascuno). La valuta locale sono i Saudi Riyal e il costo della vita è quello di Milano. Per raggiungere Riyadh e Jeddah si possono scegliere i voli diretti di Ita Airways, in partenza dall’hub di Roma Fiumicino, ma esiste anche la compagnia di bandiera Saudia Airlines, che opera con collegamenti diretti sia da Milano sia da Roma. La seconda lingua del paese è l’inglese.
«I nostri tour di gruppo hanno una guida italiana e, una volta giunti a destinazione, incontrano uno storyteller ufficiale del governo saudita che accompagnerà i viaggiatori lungo tutto il percorso» spiega sempre Tiziana Spila che sottolinea anche come la società saudita sia formata da persone di ogni censo, non solo da ricchi: "Sono persone che si incontreranno nella quotidianità di questo viaggio e che accolgono l’ospite con il sorriso. Si parte dalla capitale Riyadh, dove ci si può fermare due notti, perché c’è tanto da vedere, sia di giorno sia di sera. Qui la storia incontra la modernità. A soli 20 chilometri dal centro si percorrono le vie di Diriyah, la città di adobe che è sito archeologico Unesco, mentre a 20 minuti dal centro si può visitare la vivace e colorata Boulevard City. Si arriva poi a Jeddah, sulla costa occidentale, dove, in 24/48h, si possono visitare la Corniche, la moschea Galleggiante, che viene circondata dall’acqua con l’alta marea, e il quartiere storico di Al Balad".
Proprio a Jeddah il prossimo 18 aprile si correrà il Gran Premio di Formula Uno. "E noi abbiamo preparato dei pacchetti ad hoc di quattro giorni e tre notti in città, a cui si aggiungono tre giorni di ingresso sul circuito per le prove, le qualifiche e la gara. Per gli appassionati è una cosa in più: si può vedere il Gran Premio e poi proseguire il tour. Lungo i 30 km di costa vicini a Jeddah non si vive il mare come noi lo immaginiamo: i beach club sono circondati da muri protettivi. Quindi per accogliere i turisti, in questi mesi sta aprendo un grande complesso all-inclusive Rixos a soli 30 minuti da Jeddah. L’altra possibilità è quella di intraprendere il viaggio che porta al Red Sea, con le sue acque meravigliose e i suoi alberghi unici".
Ma prima prosegue il tour Classico, che da Jeddah sale al nord del paese, verso AlUla: "Si parte con un treno modernissimo e, in business class si arriva a Medina: un’affascinante città spirituale, nella cui moschea si dice siano conservate le reliquie del profeta. Il bianco edificio, affollato di pellegrini, è accessibile solo ai musulmani e non ai turisti. Da Medina si parte per AlUla a bordo di jeep 4x4. L’Arabia Saudita non è solo desertica: ci sono montagne, colline, estese coltivazioni di frutta e ortaggi irrigate con il tradizionale Falaj system, il sistema più antico al mondo. Dopo una sosta a Khaybar Falagi, una inaspettata zona vulcanica circondata da una verde oasi naturale, l’arrivo ad AlUla è davvero magico: una pianura disseminata di strani ciuffi di rocce frastagliate color della sabbia. Qui si può soggiornare in alberghi di ogni tipo: fare glamping, scegliere accommodation dalle 3 alle 5 stelle del Banyan Tree e di Our Habitas, una catena internazionale che realizza strutture in posti unici al mondo. AlUla si trova in mezzo a una vallata ricca di installazioni artistiche e ci si può muovere con biciclette elettriche. È un’esperienza unica che è bello prolungare per una notte in uno dei numerosi resort, che sono lontani uno dall’altro, con inquinamento acustico a livello zero e un cielo che di notte lascia senza parole tanto è luminoso. Si può poi trascorrere una sera nella città vecchia di AlUla. Anche in città ci sono alberghi: il più curioso è il Dar Tantora The House Hotel, dove non c’è elettricità e la sera l’illuminazione viene dalle candele, in un’atmosfera da mille e una notte".
Per invogliare i clienti, si possono proporre degli stop-over: "Volando con Ita Airways, ma anche con Emirates, ci si può fermare per esempio a Dubai, da dove parte poi un volo diretto per AlUla. Ma le possibilità di stop-over sono davvero tante, a seconda delle esigenze e aspettative dei clienti. Tutto quello che proponiamo è stato testato. Il limite di oggi è che mancano tariffario e i contratti, perché i sauditi non sono abituati al turismo leisure, e ci vogliono almeno cinque giorni per programmare un viaggio. Noi oggi siamo l’industria del turismo in Arabia saudita ed è un lavoro bellissimo - conclude Tiziana Spila - perché stiamo crescendo insieme, unendo il loro prodotto al nostro know-how».
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[post_content] => Dopo Barcellona, Miami. E' stato inaugurato ufficialmente ieri il nuovo terminal crociere di Msc nel porto della città della Florida. Realizzato da Fincantieri Infrastructure per una lunghezza di 632 metri, 85 metri di larghezza e un’altezza di 29 metri (quattro piani), occupa una superficie complessiva di 45.787 metri quadrati ed è la struttura di questo genere più grande al mondo.
Caratterizzata da standard ambientali di ultima generazione e da un design avveniristico, con una superficie vetrata di 12.777 mq, il complesso è stato realizzato con l'obiettivo di integrarsi con lo skyline di Miami. Il terminal può gestire fino a 36 mila passeggeri al giorno e può ospitare in contemporanea ben tre navi di grandi dimensioni, attraccate a banchine dotate di connessione con la corrente elettrica da terra, in grado di azzerare le emissioni delle unità durante la sosta in porto.
Orgogliosi
"Siamo orgogliosi di aver realizzato il terminal più grande e tecnologicamente avanzato al mondo, che definisce nuovi standard per l’intero settore ed è in grado di offrire ai nostri ospiti un’esperienza unica sia in fase di imbarco sia di sbarco" commenta il presidente esecutivo della divisione crociere del gruppo Msc, Piefrancesco Vago.
Il progetto e la costruzione del terminal sono frutto di un lavoro di squadra tra alcune delle più importanti realtà industriali e finanziarie del Paese: Leonardo per la tecnologia, il Rina per la due diligence tecnica, ambientale ed economica, Cassa Depositi e Prestiti, Sace, Simest e Banca Intesa per il supporto finanziario all’operazione. L’opera è stata completata in poco più di tre anni: dalla posa della prima pietra, il 12 marzo 2022, alla consegna della struttura. Il progetto ha coinvolto in media circa 500 persone al giorno, impegnate anche su più turni, fino a raggiungere negli ultimi mesi una copertura operativa continua sulle 24 ore.
Innovazioni
Il terminal è dotato di un innovativo sistema di smistamento dei bagagli, realizzato da Leonardo, in grado di ottimizzare le operazioni logistiche e di migliorare l'efficienza nella movimentazione e nello smistamento dei colli. Il progetto inoltre introduce, per la prima volta nel settore crocieristico, la tecnologia cross-belt già ampiamente utilizzata in ambito aeroportuale, segnando l’inizio di una collaborazione tra Leonardo e la divisione crociere del gruppo Msc.
Il nuovo impianto potrà in particolare gestire contemporaneamente i bagagli di tre navi da crociera ormeggiate in contemporanea, migliorando le operazioni di imbarco, i controlli di sicurezza, dotati di sistemi di riconoscimento facciale biometrico per identificare le persone, e i tempi di consegna. La soluzione prevede in particolare un'area di screening con 22 linee e un totale di 360 metri di nastri trasportatori, oltre a un sistema di smistamento basato sul sorter Mbhs (multisorting baggage handling system) di Leonardo che si estende per circa 108 metri. Questo sistema è integrato con 24 metri di caroselli e supportato da soluzioni informatiche e software avanzati per ottimizzare la gestione dei flussi dei bagagli.
Progettato dallo studio di design internazionale Arquitectonica, il nuovo terminal ha richiesto oltre 2 milioni di ore di lavoro, l’impiego di circa 5.300 tonnellate di acciaio e la posa di oltre 1,1 milioni di metri di cavi elettrici. L’edificio è dotato anche di numerose aree destinate a uffici, di 1.490 mq di spazi verdi e di un parcheggio di sei piani, in grado di ospitare 2.450 veicoli (oltre a 245 posti auto per disabili), lungo 209 metri, largo 94 metri e alto 31 metri, per complessivi 121.546 mq di superficie.
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[post_content] => Riyadh Air ha ottenuto il certificato di operatore aereo dall'Autorità generale per l'aviazione civile (Gaca) dell'Arabia Saudita, che autorizza la compagnia ad iniziare le operazioni di volo commerciale.
Il rilascio del Coa conferma la piena conformità di Riyadh Air ai regolamenti dell'aviazione saudita, agli standard internazionali e ai requisiti di sicurezza aerea della Convenzione di Chicago sull'aviazione civile internazionale.
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La seconda autostazione d’Italia in termini di passeggeri transitanti, Milano Lampugnano, è in uno stato indecoroso, ed è un luogo insicuro”.\r\nTentativi\r\n“Diversi sono stati i tentativi, anche attraverso la Prefettura, di avere un presidio di polizia fisso, così come del resto avviene in tutte le stazioni con la polizia ferroviaria, negli aeroporti con la polizia di frontiera aerea, ed ormai anche nelle metropolitane con la nuova Polmetro. Le autostazioni sono invece terra di nessuno – quella di Milano in particolare – ma è un problema presente anche a Genova, Torino, Verona, e altre città. La maggior parte del sistema infrastrutturale non è adeguato ai flussi generati dai bus, che sono ormai una alternativa di viaggio radicata nelle scelte dei passeggeri italiani e dei turisti”.\r\n\r\nNeglia poi sottolinea come FlixBus sia: “l’unica azienda ad avere proprio personale di terra in varie autostazioni d’Italia per aiutare i passeggeri in fase d’imbarco e cercare di limitare i furti. In particolare, a Milano impegniamo addirittura delle guardie di sicurezza private, nonostante ogni transito dei nostri bus, che sono circa 150 al giorno, preveda una tassa d’accesso versata al gestore dell’infrastruttura, Autostazioni di Milano s.r.l., concessionario del Comune ma che non ha ancora dato seguito ai nostri appelli”.\r\n\r\n“L’anno prossimo”, conclude il n. 1 di FlixBus in Italia, “ci saranno le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Mettere in sicurezza in modo definitivo il terminal di Milano Lampugnano è un’esigenza non più rinviabile. Ci auguriamo pertanto che il Ministro Salvini accolga il nostro appello, e che assieme alle altre istituzioni (Comune, Regione, ART) si avvii un percorso di revisione del sito meneghino e di tutte le autostazioni d’Italia”.","post_title":"FlixBus e Striscia la notizia: degrado nelle autostazioni. 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