5 November 2024

Aeroporto Venezia: l’intelligenza artificiale controlla il sistema di climatizzazione dello scalo

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L’aeroporto di Venezia dà il benvenuto all’utilizzo dell’intelligenza artificiale che viene utilizzata in ambito di climatizzazione degli spazi. Lo scalo ha infatti adottato Sybil, creato dal provider di servizi energetici altoatesino Alperia, come sistema di controllo per impianti di climatizzazione (Hvac – Heating, Ventilation and Air Conditioning) di grandi edifici, in grado di garantire la loro gestione attraverso sofisticate tecniche di automazione.

Il Sistema Sybil utilizza algoritmi brevettati di machine learning e controllo predittivo per migliorare il confort e la qualità dell’aria all’interno dell’aeroporto che, con i suoi 60.000 metri quadri di superficie e 1milione di metri cubi di aria trattata ogni ora, rappresenta uno degli ambienti più complessi da gestire in termini di climatizzazione.

L’intelligenza e l’innovazione del sistema Alperia Sybil Hvac stanno nella sua capacità di analizzare in continuo non solo i principali dati ambientali come le condizioni climatiche esterne, la temperatura ambiente, i livelli di concentrazione di CO2 interni, ma anche, ed è questo il valore aggiunto innovativo, il grado di affollamento di ogni area dell’aerostazione, sia in tempo reale che in proiezione futura. Il grado di apprendimento del sistema si basa infatti sull’elaborazione di tutte le suddette informazioni e dei risultati ottenuti con il continuo perfezionamento degli algoritmi di calcolo.

In pratica, nei momenti di picco, quando il flusso dei passeggeri aumenta, Sybil anticipa il raffrescamento e/o il riscaldamento riducendoli, sempre in autonomia, quando il flusso diminuisce. Un’ operazione che riduce gli sprechi di energia, garantendo in ogni momento le condizioni di confort ambientale

Questo avanzato sistema è il risultato di una stretta collaborazione con la direzione tecnica del Gruppo Save che ha contribuito a fornire i dati essenziali per l’elaborazione e il funzionamento dell’algoritmo.

«Questo risparmio non solo è indice di un’operatività ottimizzata, ma riflette anche l’impegno dell’aeroporto di Venezia nel ridurre l’impronta carbonica delle sue operazioni, con un risparmio economico e un raggiungimento degli obiettivi Esg – ha dichiarato Giovanni Lamenza, direttore tecnico del Gruppo Save -. Con la tecnologia Sybil, il Marco Polo non solo è riuscito a migliorare la qualità dell’ambiente interno per passeggeri e personale, ma ha anche stabilito un nuovo benchmark in termini di efficienza energetica nel settore aeroportuale. L’iniziativa è una chiara dimostrazione di come le tecnologie intelligenti possano essere implementate con successo in grandi infrastrutture per raggiungere obiettivi di sostenibilità e risparmio economico».

 

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Dall’altra cercheremo un punto di equilibrio rispetto all’AI, che l’anno scorso era la grande novità. A un anno di distanza iniziamo a comprendere come utilizzarla nel nostro settore. Vogliamo capire come si sia evoluto questo strumento nelle sue varie declinazioni nel nostro settore e che cosa stia emergendo rispetto alle considerazioni fatte nella precedente edizione di Bto.\r\n\r\n«Nella conferma del nostro principio fondante, che è quello che la tecnologia è sempre fatta dagli uomini per gli uomini, quindi è amica. Non abbiamo timori. Comprenderne meglio le funzioni anche in termini prospettici e di futuro serve al sistema delle imprese, alla governance pubblica e privata e a comprendere meglio che vantaggi se ne possano trarre. Oggi i turisti si aspettano dall’AI una capacità di elaborazione dei dati rivolta alla personalizzazione dei servizi. Anche in questo bisogna trovare un Balance, perché gli strumenti digitali porterebbero in qualche modo a massificare la qualità del servizio. In realtà l’aspettativa è esattamente l’opposto. È un’apparente contrapposizione che richiede un equilibrio, un nuovo bilanciamento. Di questo parleremo in Bto quest’anno».\r\n\r\nGrande portata\r\n\r\nAncora una volta l’evento sarà di grande portata. «Saremo circa 300 relatori, con la nostra attenzione al taglio pragmatico: si parlerà non di quello che “si potrebbe fare”, ma di quello che si fa davvero. Bto sarà una sorta di grande agorà, una piazza in cui si condivideranno le esperienze e dove affrontare i problemi. Proprio questo taglio ha portato a Bto un pubblico affezionato: un pubblico che trova delle risposte. Al centro di tutto è sempre l’uomo, perché la nostra idea è che gli strumenti debbano aiutare a recuperare tempo nelle funzioni meno importanti e interessanti. 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