16 September 2024

Aci Europe: è scontro con la Iata sugli aumenti delle tariffe

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Botta e risposta acceso fra Aci Europe e Iata sugli aumenti delle tariffe aeree e sulle fee aeroportuali: l’Airports Council International Europe ha infatti respinto la tesi della Iata secondo cui i diritti aeroportuali in Europa stanno aumentando a un ritmo più veloce dell’inflazione, al contrario di quel che accade per le tariffe delle compagnie aeree, la cui crescita sarebbe “inferiori all’inflazione“.

Secondo il direttore generale della Iata, Willie Walsh, a giugno, le tariffe aeree medie in Europa erano superiori di circa il 16% rispetto al periodo pre-pandemia; dato comunque inferiore rispetto all’indice medio dei prezzi al consumo per l’Ue, che a giugno era più elevato del 20% rispetto al periodo pre-pandemia.

Walsh ha inoltre sottolineato che gli aeroporti europei e i fornitori di servizi di navigazione aerea stanno “aumentando continuamente le tariffe”, ricordando il previsto aumento del 56% delle tariffe dell’aeroporto di Londra Heathrow e quello del 37% delle tariffe dell’aeroporto di Amsterdam Schiphol.

Aci Europe risponde spiegando che “l’affermazione della Iata secondo cui i diritti aeroportuali sono aumentati costantemente al di sopra dell’inflazione… non regge al confronto, poiché si basa su dati errati relativi a due soli aeroporti. In realtà, quest’anno i diritti aeroportuali in Europa sono aumentati del 13,6%, ben al di sotto delle pressioni inflazionistiche che colpiscono gli aeroporti, per non parlare delle tariffe aeree”.

Sempre secondo Aci Europe, le tariffe estive di picco delle compagnie aeree europee sono state del 38% più alte rispetto al 2019, ben al di sopra dell’aumento complessivo delle tariffe del 16% rilevato dalla Iata. «Di fronte a dati imprecisi e fuorvianti, è fondamentale fare chiarezza sull’effettiva evoluzione delle tariffe aeree e dei diritti aeroportuali – sostiene Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe (nella foto) -. Molti aeroporti non hanno ancora riflesso appieno le pressioni inflazionistiche nei loro diritti d’utenza, con le autorità di regolamentazione spesso ignare di queste pressioni e di come il debito accumulato attraverso il Covid stia danneggiando le capacità di investimento degli aeroporti».

Jankovec conclude rimarcando che il mercato europeo delle compagnie aeree «è cambiato strutturalmente durante la pandemia e la ripresa, ed è fondamentale che i responsabili politici e le autorità di regolamentazione vedano ora questi cambiamenti e ciò che ci aspetta. In particolare, l’accelerazione del consolidamento delle compagnie aeree e il raggiungimento dei limiti di capacità da parte degli aeroporti metteranno a dura prova la nostra capacità di gestione del traffico aereo».

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