21 December 2024

Gualtiero Brugger nuovo presidente del cda di Moby

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E’ Gualtiero Brugger il nuovo presidente del cda di Moby, dopo la rinuncia di Vincenzo Onorato alla carica che deteneva da 40 anni. Una mossa intesa a facilitare l’approvazione del concordato preventivo da parte dell’assemblea dei creditori prevista a fine dicembre, in un contesto non facile per il gruppo dell’armatore napoletano. Insieme a Brugger nel consiglio di amministrazione Moby siedono ora Lanfranco Senn, Roberta Casali, Achille Onorato e Beniamino Carnevale.

“Il cda così costituito – si legge in una nota ufficiale – continuerà nel progetto già avviato, di rilancio della compagnia, anche alla luce degli ottimi risultati della stagione estiva e del “contingency plan” messo in atto dal management”.

Brugger è professore emerito di finanza aziendale presso il dipartimento di management e tecnologia dell’università Bocconi di Milano. E’ stato inoltre consulente del Cnel per l’esame dei problemi di riforma dell’istituto dell’amministrazione straordinaria (1987); membro della commissione istituita dal ministro delle Partecipazioni statali per lo studio di un piano di riassetto dell’Efim (1990); delegato alle funzioni di presidente dell’Azienda trasporti municipali (Atm) dal commissario straordinario del comune di Milano (1993).

Tra i suoi incarichi aziendali, si segnala quello di commissario straordinario del gruppo Redaelli (all’epoca secondo gruppo siderurgico privato italiano), nominato dal ministro dell’Industria. In tale veste ha condotto a termine un programma di risanamento che ha comportato la costituzione di nuove società in bonis, il loro rilancio e la successiva cessione a nuovi imprenditori (1981-2002).

Ha poi ricoperto i ruoli di consigliere e vice presidente della Rizzoli Editore nel momento della crisi (1983), diventando successivamente consigliere della riformata Rcs Editori (1984-1988), di presidente della Scotti Finanziaria e della Singest, ai fini della ristrutturazione del gruppo Eurogest (1985-1986), di presidente del comitato di liquidazione dell’Ilva e in seguito anche dell’Iritecna, per incarico dell’Iri, con il compito di preparare alla privatizzazione e di privatizzare importanti società nei settori della siderurgia, dell’impiantistica e dei servizi (1993-1998), nonché di presidente (dal 2014) della fondazione Salvatore Maugeri e poi anche della neo costituita (a esito di un processo di ristrutturazione) Isc Maugeri SpA (principale operatore ospedaliero italiano nel campo della riabilitazione).

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