16 dicembre 2022 13:16
Obiettivi chiari e ambiziosi per il nuovo corso InViaggi, il brand generalista acquisito da Fruit lo scorso agosto per differenziare la propria offerta: raggiungere un giro d’affari di 7 milioni di euro nel 2023, in quello cioè che sarà il primo vero anno di attività del marchio sotto la gestione dell’operatore di Aversa, per poi toccare i 20 milioni nel giro di tre anni. Tutto ciò in un contesto nel quale Fruit si appresta a chiudere il 2022 già a quota 20 milioni, per poi salire a 30-35 milioni nei prossimi 12 mesi solo per quanto riguarda il prodotto club.
“La programmazione invernale di InViaggi è già partita e include il mar Rosso, con Sharm e Marsa Alam, a cui si aggiunge la Turchia con tour nelle città storiche e in Cappadocia, nonché le vacanze invernali in Italia e i soggiorni termali a Ischia”, racconta il direttore prodotto e sviluppo aziendale di Fruit, Giuseppe Falco. Ma ovviamente il piatto forte è atteso per la prossima estate: “Proporremo tutta la Croazia forti di una quarantina di strutture tra appartamenti, villaggi e hotel – aggiunge Falco -. Ci sarà poi Creta, con un focus speciale sulla parte settentrionale dell’isola, Rodi, le Baleari (Minorca e Maiorca), nonché la Tunisia. Non mancherà naturalmente neppure il mar Rosso, con Hurghada e le crociere sul Nilo più combinati con Il Cairo o mare, che si aggiungeranno a Sharm e Marsa Alam. Nel prossimo futuro inseriremo pure Dubai e una destinazione in Africa Equatoriale, che stiamo selezionando proprio in queste settimane”.
L’investimento maggiore è lato voli, perché l’obiettivo è quello di creare una rete capillare di collegamenti da tutta Italia grazie anche alla novità Sicilia, da cui si potrà partire per alcune destinazioni selezionate. A livello commerciale l’operatore ha pensato quindi di snellire i processi, creando tra le altre cose una struttura commerciale comune ai brand InViaggi e Fruit basata su quattro macro-aree gestite da altrettanti area manager e da un ufficio preposto. Anche il contratto del brand generalista rimarrà, seppur separato, identico nei contenuti a quello tradizionale di Fruit, mentre le agenzie potranno accedere ai portali di entrambi i marchi con la medesima password. Resteranno invece separati i valori di fatturato accumulati dalle agenzie per il calcolo delle commissioni.
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“I Plaisirs d’Hiver di Bruxelles, noti anche come Winter Wonders, sono uno dei mercatini di Natale più grandi e famosi d’Europa - racconta Ursula Jone Gandini, direttore Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles -: nel 2023 abbiamo registrato un’affluenza di 4 milioni di ospiti per un impatto economico di circa 260 milioni di euro. Oltre ai classici chalet e ai suggestivi addobbi natalizi che incantano grandi e piccini, sono previsti diversi appuntamenti collaterali dedicati all’arte e alla cultura. Questo ci consente di intercettare tutti i viaggiatori in cerca di spunti nuovi e curiosi, accentuando il carattere eclettico e trasversale di Bruxelles. Segnalo, ad esempio, la riapertura della Gallerie Bortier, gioiello architettonico del 1848, dopo un grande lavoro di restauro che l’ha riportata al suo originale splendore neorinascimentale”.
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[post_content] => El Al archivia il terzo trimestre 2024 con un utile netto di 187 milioni di dollari, 3,6 volte superiore ai 52 milioni di dollari del corrispondente trimestre del 2023.
Il risultato segue la scia dei primi due trimestri dell'anno, quando la compagnia israeliana aveva già centrato profitti rispettivamente per 81 milioni di dollari e 147 milioni di dollari.
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[post_content] => Una situazione di stallo quella delle vacanze natalizie e di capodanno 2024 secondo l’indagine svolta da Fiavet Confcommercio. Molti associati lamentano un ribasso nelle vendite rispetto al 2023 (28%) mentre oltre la metà (56%) attesta un andamento in linea con quelle dello scorso anno. Soltanto il 15% degli agenti di viaggio e tour operator di Fiavet Confcommercio riscontra incrementi di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2023.
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“Il turismo ama la pace - afferma il presidente di Fiavet Confcommercio Giuseppe Ciminnisi - è un veicolo di conoscenza e dialogo e nei periodi in cui ci sono conflitti, chiusure, difficoltà economiche, si preparano mutazioni non favorevoli, bisogna per questo stare attenti a ogni piccolo cambiamento perché può essere l’incipit di un ciclo economico sfavorevole che va arginato con azioni adeguate in cui convergano stimoli dalle imprese e dalle Istituzioni”.
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[post_content] => Secondo l’Osservatorio Italiano del Turismo Montano la stagione invernale si apre sotto il segno dell’ottimismo per la montagna con un incremento del +4,2% rispetto allo scorso anno, arrivando ad un fatturato stimato di 11 miliardi 674 milioni di euro.
Questo dato, incoraggiante in sé, si lega alla crescente affluenza dei turisti internazionali (+7,5%) e all’incremento dei prezzi medi nei vari ambiti della filiera (alloggio, skipass, scuole di sci, ristorazione, divertimento, etc.), mediamente del +5,9%.
Tra le principali voci di fatturato, il settore dell’ospitalità gioca un ruolo fondamentale con 5 miliardi 755 milioni, seguito dai servizi per gli sport invernali (noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass ed impianti di risalita, etc.) con una crescita del +3,3% ed un fatturato stimato in 4 miliardi 510 milioni, mentre gli altri servizi quali ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento raggiungeranno un fatturato pari a 1 miliardo 408 milioni.
Mercato italiano
I dati mostrano, invece, un calo del -4,2% per il mercato italiano che mostra una crescente infedeltà verso le destinazioni di montagna, preferendo esplorare nuove località invece di tornare negli stessi luoghi. Per la stagione 2024/2025, cresce l’attenzione verso il valore del luogo inteso non solo come meta turistica, ma come comunità in cui i visitatori cercano esperienze autentiche e relazioni umane profonde.
Alle attività sportive si affianca la ricerca, da parte dei nostri connazionali, di momenti di relax e piacere personale, mentre la durata media dei soggiorni si accorcia, spingendo i turisti a concentrare il tempo in montagna in esperienze selezionate e di qualità. Anche la flessibilità domina nelle prenotazioni, divise tra chi opta per un largo anticipo nei periodi di alta stagione e chi sceglie l’ultimo minuto in base alle condizioni meteo.
Piccoli gruppi
Si rileva inoltre un incremento delle prenotazioni di piccoli gruppi uniti da interessi comuni ed una crescente presenza di nonni con i nipoti, con anche più prenotazioni da parte di scuole e sci club. Emerge un nuovo gruppo di appassionati di montagna, quella degli “snowmads digitali”, ossia lavoratori che scelgono di trasferirsi in montagna per almeno 100 giorni nel prossimo inverno.
Questa categoria è composta al 55,3% da donne, spesso con una solida esperienza professionale (oltre il 60% è laureata) e con figli. Gli snowmads digitali sono attratti dalla possibilità di alternare giornate di lavoro in remoto con attività come lo sci e lo snowboard, apprezzando l’equilibrio tra produttività e benessere che la montagna può offrire.
Spesa
Per trascorrere un soggiorno in montagna si spenderà, quest’anno, il +5,9% rispetto alla stagione precedente, con aumenti specifici che variano in base ai servizi. Gli hotel hanno alzato i prezzi delle camere del +5,1%, mentre il costo degli skipass cresce mediamente del +6,2%.
Le scuole di sci hanno incrementato le tariffe del 6,9%, mentre i servizi di ristorazione mostrano il rincaro maggiore, con un aumento dell’8,1%. Per una settimana bianca, un adulto spenderà in media 1.453 euro, mentre un nucleo familiare composto da due genitori e un figlio affronterà una spesa di circa 3.720 euro; il week- end in montagna costa invece in media 571 euro per un adulto e 1.630 euro per una famiglia, evidenziando un aumento dell’8,4% rispetto allo scorso inverno.
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[post_content] => Un terzo trimestre 2024 che porta con sé un utile netto di 117,8 milioni di euro per Tap Air Portugal, in calo del 35% rispetto al dato dello stesso periodo dell'anno scorso, principalmente a causa dei cambi e di un forte aumento dei costi salariali. Tuttavia, il confronto con l'analogo trimestre del 2019 evidenzia un miglioramento di 116,6 milioni di euro.
I costi operativi ricorrenti della compagnia aerea - sulla strada della privatizzazione - sono stati pari a 1,045 milioni, con un aumento del 6,4%: la variazione è dovuta principalmente all’incremento dei costi del personale (+44,9 milioni di euro, pari al 26,3%) derivanti dai nuovi accordi sindacali, entrati in vigore solo nel quarto trimestre del 2023, ad eccezione dell'accordo con i piloti, entrato in vigore nel Q323, e all’incremento degli ammortamenti e delle svalutazioni (+EUR 19,0 milioni, pari al 16,6%).
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[post_content] => Dieci nuove destinazioni andranno ad ampliare il network di Etihad Airways: la compagnia di Abu Dhabi crea l'attesa attorno alle prossime novità che svelerà tra una settimana, lunedì 25 novembre.
«Con questo annuncio amplieremo significativamente il nostro network - afferma Antonoaldo Neves, chief executive officer della compagnia aerea -. Dopo aver già annunciato i nuovi collegamenti per Praga, Varsavia e Al Alamein per il 2025, facciamo ora il passo successivo. Con l'introduzione simultanea di dieci nuove destinazioni, proseguiamo con determinazione la nostra strategia di crescita. Questo ampliamento riflette il nostro impegno nel migliorare costantemente l'esperienza di volo per i nostri ospiti, unendo la tradizionale ospitalità emiratina al comfort moderno. Il nostro obiettivo è offrire ai passeggeri destinazioni attraenti con orari e frequenze ottimali».
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[post_content] => In un evento esclusivo dove è stato presentato in anteprima a tutti gli invitati il nuovo film “Il Gladiatore”, a Roma, Flexible Autos ha illustrato l’insieme dei suoi servizi e gli sviluppi futuri dell’azienda.
Con più di 22 mila locations in 120 paesi, la società rivolge esclusivamente il suo mercato verso le agenzie di viaggio: l’idea di fondo, secondo quanto emerso dalla presentazione del manager director Alessandro Patacchiola, è quella di svolgere il suo ruolo di broker offrendo servizi di qualità, a prezzi competitivi e ad alta tecnologia, nel campo del noleggio (auto, camper, scooter, furgoni, trasferimenti point to point).
Ma perché scegliere in un settore così competitivo e pieno di alternative (fornitori tradizionali, broker B2C) proprio Flexible Autos?
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«Flexible Autos – ha proseguito il manager director nell’intervista – per il prossimo futuro intende investire per rendere noti i suoi prodotti, in particolare concentrandosi verso iniziative formative destinate agli operatori delle agenzie di viaggio, soprattutto utili per far conoscere la piattaforma informatica della società. Le agenzie italiane che hanno già scelto Flexible Autos sono passate dalle 2.820 del 2023 alle 3.410 del 2024, con un incremento del 12%: l’auspicio del manager della società è ovviamente quello di espandersi ulteriormente».
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Marco Micaroni
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[post_content] => Primi nove mesi dell'anno con il vento in poppa per la divisione Europa e Americhe del gruppo Minor, che registra margini operativi lordi ricorrenti per 498 milioni di euro (recurring ebitda), pari a un incremento dell'11,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Ancora meglio in termini relativi è andato l'ebitda puro, cresciuto del 20% (al netto degli effetti della nuova normativa contabile Ifrs 16, ndr), fino a 296 milioni.
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