13 March 2025

Burgio, Alpitour: marginalità in crescita e l’inflazione fa bene al nostro debito

[ 0 ]

Arriva a quota 1,6 miliardi di euro la previsione di fatturato per il 2022 del gruppo Alpitour. Un livello non troppo lontano dai quasi 2 miliardi raggiunti nell’era pre-Covid.

“E pensare che per i primi mesi dell’anno abbiamo lavorato senza Cuba, Messico e altre destinazioni importanti – racconta l’a.d. e presidente Gabriele Burgio -. Poi a marzo hanno aperto le frontiere ma naturalmente ci è voluto del tempo per rimettere in moto la macchina. Diciamo che da giugno la situazione si è quasi normalizzata”.

Con un inverno normale e un’estate sui livelli di quest’anno, è quindi il ragionamento di Burgio, ” nel 2023 pensiamo di superare la soglia dei 2 miliardi“. Ma ancora più importante è il dato sulle marginalità che stanno crescendo e “sono migliori rispetto al passato, grazie ai nostri investimenti in tecnologia e alla riorganizzazione attuata in questo biennio (la cosiddetta Trevolution, ndr)”.

Certo, le incognite continuano a pesare. A cominciare dalle tensioni geopolitiche in corso, con la conseguente impennata dei costi energetici e la crescita dell’inflazione. Quest’ultimo tuttavia potrebbe in realtà tradursi in un fattore positivo per le aziende che sono ricorse all’indebitamento: “Che l’inflazione dovesse tornare a crescere – sottolinea sempre Burgio – era nell’aria già da tempo. Ancora prima del Covid nei mercati girava troppa euforia. Inevitabile prima o poi che la pressione sui prezzi si facesse sentire. Ad aprile 2020 abbiamo quindi portato a termine un’importante operazione di finanziamento a tassi fissi, che ora si sta rivelando preziosissima. Diverso naturalmente è il discorso per quelle aziende che si sono esposte a tassi variabili senza coperture”.

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 486437 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => E' a marchio Radisson Blu il debutto bergamasco del gruppo a controllo cinese ma basato a Bruxelles. La struttura dispone di 107 camere e suite con vista sulla Città Alta e sul distretto ChorusLife: un progetto di rigenerazione urbana a cura del gruppo Polifin, che ha richiesto un investimento complessivo di oltre 400 milioni di euro. Al proprio interno l'area include anche un residence da 74 chiavi, piazze e spazi coperti, attività commerciali e di ristorazione per oltre 10 mila mq, parcheggi sotterranei, una spa e un centro wellness di 8 mila mq, nonché un’arena polifunzionale con una capienza massima di 6.500 persone. Gestito da Fattore Italia, che già collabora con la compagnia con sede in Belgio per il Veridia Resort Sardinia, a member of Radisson Individuals, il Bergamo ChorusLife è inoltre dotato di un rooftop restaurant, che offre piatti della tradizione italiana reinterpretati in chiave contemporanea, di un lounge bar e di spazi per meeting ed eventi da 373 mq totali, suddivisi in sette sale modulabili e provviste di soluzioni eco-friendly. “Siamo entusiasti di portare il brand Radisson Blu a Bergamo ampliando la nostra presenza in Italia e introducendo la nostra ospitalità in questa città - sottolinea il global president & chief operating officer di Radisson Hotel Group, Chema Basterrechea -. Celebriamo  perciò con orgoglio questo traguardo con l’apertura del nostro tredicesimo hotel in Italia”. [gallery ids="486445,486446,486447"]   [post_title] => Esordio Radisson a Bergamo con il ChorusLife [post_date] => 2025-03-13T11:17:38+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1741864658000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 486429 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Nonostante il difficile contesto macroeconomico che stiamo vivendo, c'è fiducia nel mondo della transazioni alberghiere. L'incipiente guerra commerciale scatenata dalle misure protezionistiche del nuovo presidente Usa, Donald Trump, non sembra insomma scalfire la voglia di hotel tra gli investitori globali. Lo dice il Global Hotel Investment Outlook di Jll, secondo cui nel 2025 gli investimenti globali nel settore cresceranno tra il 15% e il 25%.  Tutto ciò dopo un 2024 nel quale il valore totale delle operazioni legate al comparto a livello mondiale ha raggiunto quota 57,4 miliardi di dollari, segnando un incremento del 7% rispetto all’anno precedente. Il valore è rimasto comunque al di sotto dei parametri storici, principalmente a causa di un limitato volume di transazioni di portafogli e di una significativa riduzione delle dimensioni medie delle operazioni. Stando al report Jll, la crescita di quest'anno sarà sostenuta da alcuni fattori principali, tra cui la ristrutturazione del debito in scadenza, che potrebbe portare alla dismissione di alcune strutture, la necessità di implementare piani di investimento per favorire l’upgrade o il mantenimento delle strutture in un contesto di mercato sempre più competitivo, unitamente all’orizzonte temporale di exit ormai prossimo per molte operazioni perfezionate dai private equity nel recente passato. Il settore del lusso e quello dei servizi si confermano i più attrattivi per gli investitori, con particolare interesse verso i mercati urbani e quelli caratterizzate da elevate barriere all'ingresso. Si prevede inoltre un incremento degli investimenti esteri, con investitori del Medio Oriente e investitori privati americani pronti a cogliere opportunità in Europa e in alcune città degli Stati Uniti. Tre le tendenze che si profilano per il 2025 si segnala quello dei lifestyle hotel, che stanno ridefinendo il concetto di ospitalità, diventando un nuovo terzo luogo dove i confini tra lavoro, vita e tempo libero si sfumano. A differenza degli alberghi tradizionali, che generano in media il 90% delle loro entrate dalle camere, circa il 40% dei ricavi dei lifestyle hotel deriva da servizi non legati alle stanze (come ristorazione, spa, retail...), enfatizzando gli spazi pubblici come luoghi di incontro e socializzazione. Crescerà inoltre l’influenza dei mercati emergenti: Paesi come India e Arabia Saudita giocheranno un ruolo sempre più importante nella definizione delle future tendenze di viaggio, creando nuove opportunità di sviluppo e investimento. In particolare, l'Arabia Saudita, con il suo ambizioso piano Vision 2030, mira a diventare una potenza globale nel turismo. Attraverso lo sviluppo di megaprogetti come Diriyah Gate e Neom, il Paese punta ad attrarre 150 milioni di turisti, per un incremento del 780% rispetto ai numeri del 2019. "Il settore alberghiero sta attraversando una fase di trasformazione significativa, in cui l'innovazione tecnologica e l’adattamento alle mutevoli preferenze dei consumatori saranno determinanti per creare valore e definire il futuro dell’ospitalità - spiega Claudia Bisignani, head of hotels and hospitality di Jll -. Gli investitori stanno mostrando un crescente interesse verso il settore alberghiero, con un focus particolare su opportunità di riposizionamento e rebranding. Nonostante le sfide legate al costo del capitale, ci aspettiamo che questa dinamica continui anche nel 2025, con l’hospitality che si conferma un asset class particolarmente resiliente ed attrattiva grazie ai rendimenti competitivi, alle solide performance operative e alle favorevoli dinamiche di offerta". [post_title] => Jll: nel 2025 investimenti hotel in crescita nonostante il contesto difficile [post_date] => 2025-03-13T10:46:16+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1741862776000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 486387 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => L'Oman alza la posta sul mercato Italia, forte degli ottimi risultati conseguiti nel 2024 in termini di arrivi e supportato dal potenziamento delle connessioni aeree targate Oman Air, che lo scorso dicembre ha aperto voli diretti per Muscat anche da Roma Fiumicino (con 4 frequenze settimanali, in aggiunta alle 5 da Milano Malpensa). Obiettivo dichiarato: «Raggiungere nel 2025 i 76.000 visitatori dall'Italia - afferma Massimo Tocchetti, presidente Aigo e rappresentante per l’Italia del ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo del Sultanato dell’Oman sin dal 2010 -, che significherebbe tornare ai numeri del 2019 e gli indicatori di mercato, come ci riferiscono anche i tour operator che programmano la destinazione, sono molto positivi. E secondo la Vision 2040 del governo omanita, il contributo del turismo al Pil nazionale è destinato a passare dall'attuale 3% al 7%».  Nel 2024 il Sultanato ha registrato 72.110 arrivi italiani, +3,08% sul 2023: nel dettaglio 47.626 visitatori italiani (+6,5 %), e 24.484 crocieristi (-2,97% sul 2023). «Dati che posizionano il nostro paese al terzo posto in Europa, dopo Germania e Regno Unito, ma al secondo analizzando il solo dato crocieristico e al quarto posto considerando gli ingressi "visa", quindi alle spalle di Uk, Francia e Germania». Lo sviluppo non è soltanto in meri termini numerici, ma prevede un significativo impegno per ampliare la stagionalità della destinazione «oggi ancora marcatamente legata al periodo fra ottobre e fine aprile», per diversificare il prodotto e promuovere le esperienze autentiche». Il tutto, sempre secondo la Vision 2040, in un'ottica di sostenibilità a tutto tondo, e dunque ambientale, sociale ed economica. Insomma, un no deciso ai flussi di massa, che privilegia un turismo di lusso «inteso come esclusività dell'esperienza». Prodotto «Se natura e cultura sono ormai elementi consolidati dalla proposta Oman - precisa Paola Cerri, account director Aigo - ora i riflettori puntati sulla valorizzazione del patrimonio archeologico, nell'area del Sud del paese, quella di Salalah (località d'elezione per le operazioni charter di Alpitour con Neos, che convogliano nel Sultanato un numero significativo di arrivi), con due siti Unesco (sono in totale 5 i siti già registrati e 7 quelli in nomination per diventarlo). Un ambito che coinvolge oggi ben 11 missioni delle Università italiane nel recupero di queste aree.  Le esperienze «che includono la popolazione locale e ne supportano lo sviluppo economico» spaziano dai laboratori di erbe naturali, acqua di rosa e incenso, alla manifatture di argento e ceramiche, fino alla degustazione di prodotti locali e ancora ai festival locali. Distribuzione «Attualmente il 50% circa dei viaggiatori italiani che arriva in Oman è riconducibile al turismo organizzato (leisure e Mice) - prosegue Paola Cerri -. E a conferma di un interesse crescente verso la destinazione basti pensare che il numero dei tour operator italiani che la programmano "nel 2024 è cresciuto del 14,8% rispetto al 2023, tornando quasi ai livelli 2019 e recuperando importanza nel panorama regionale. Ma, soprattutto, ci sono nuovi operatori che hanno inserito il Paese nella loro programmazione, in particolare dal Sud Italia, come Mapo o SoGood Travel, grazie al volo diretto da Roma». [gallery ids="486406,486405,486404"]   [post_title] => Oman: il lusso dell'esclusività delle esperienze. Flussi italiani in crescita [post_date] => 2025-03-13T09:00:04+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1741856404000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 486357 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Ha le idee chiare Alberto Peroglio Longhin sul futuro di Th Group: il nuovo amministratore della compagnia padovana controllata dalla Solfin di Graziano Debellini, da Cdp Equity e da Isa, ha raccontato i piani della compagnia a breve e medio termine in due interviste distinte al Sole 24 Ore e a Pambianco Hotellerie: dopo aver chiuso il 2024 con un fatturato a quota 214 milioni di euro e margini operativi lordi per 11,2 milioni (ebitda), pari a una marginalità di circa il 5%, la società punta quindi ora a far crescere ulteriormente i ricavi (l'obiettivo è raggiungere i 240 mln nel 2025). Ma anche a migliorare una reddittività oggi ancora non elevatissima, soprattutto per una società che ha il proprio core business nell'hotellerie (la divisione to contribuisce per poco sopra i 40 mln, ndr). In azienda si sta perciò lavorando a un nuovo piano industriale, che mira a una crescita organica e allo sbarco in Borsa entro cinque anni. Per il resto, Peroglio Longhin ha sostanzialmente confermato quanto già rivelato a noi di Travel Quotidiano lo scorso ottobre: lo sviluppo di Th Group passerà infatti per una strategia asset light, in partnership preferibilmente con investitori istituzionali come la stessa Cdp. Tre le linee di espansione tra montagna, mare e segmento urban con un piano che non escluderà un processo di razionalizzazione dell'offerta soprattutto balneare, in una prospettiva appunto di incremento delle marginalità. Tra le novità in imminente arrivo, ha quindi concluso Peroglio Longhin, sono in vista alcune new entry montane in Piemonte, Val d'Aosta, Trentino e Veneto.  [post_title] => Th Group: obiettivo 240 mln di euro di fatturato e focus sulla marginalità [post_date] => 2025-03-12T13:01:11+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1741784471000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 486340 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => “Mi dedicherò molto alle staff house, le case per i lavoratori. Così da fornire un aiuto agli imprenditori, perché comunque pagare la casa ai propri dipendenti stagionali comporta un costo. E al contempo dare la possibilità ai giovani di rinnamorarsi del turismo, anche perché la casa è un componente importante per la qualità della vita di ciascuno di noi”. Lo afferma il ministro del turismo, Daniela Santanchè. Bene, queste le dichiarazioni del ministro. Ora però vengono in mente alcune domande. La prima: se vuole concentrarsi sulle staff house, cioè detto in italiano, la casa di chi lavora, vuol dire che ha notizie dirette o indirette sul fatto che le case di chi lavora siano in condizioni disagevoli.  I lavoratori non sono costi Seconda: invece di aiutare sempre gli imprenditori e di vedere i lavoratori come costi, sarebbe meglio fare pressione per aumentare gli stipendi così i lavoratori possono prendere in affitto anche un monolocale ma che sia un monolocale scelto da loro e non imposto dall'azienda. Terzo: ma chi lo dice che avere condizioni abitative ti fa innamorare di nuovo di un lavoro? Ci si innamora del lavoro quando gli orari cono compatibili con la vita fuori dal lavoro, quando lo stipendio permette di vivere con dignità, senza dover elemosinare straordinari (quelle rare volte che vengono pagati). Ecco allora invece di pensare alle staff house, il ministro cerchi di battagliare su questi argomenti: salari, straordinari, orari di lavoro. Allora sì che fa innamorare i lavoratori del turismo. [post_title] => Santanchè: mi dedicherò alle staff house. Ma i problemi sono altri [post_date] => 2025-03-12T11:29:09+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1741778949000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 486331 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => E' partito bene il 2025 di I4T. Lo racconta il responsabile intermediazione assicurativa, Christian Garrone: "I numeri sono trainati dall’advance booking sull’estate e dai ponti di primavera, che quest’anno offrono ottime occasioni di vacanza. È tuttavia presto per fare previsioni: il contesto geopolitico incerto per ora stimola i clienti ad assicurarsi di più, ma in caso di cigni neri potrebbe ripercuotersi sulla domanda e incidere sulla propensione al viaggio. Rispondiamo a questa incertezza puntando su tutti gli asset che ci contraddistinguono: prodotto versatile, ma anche tecnologia e consulenza”. Proprio recentemente I4T ha annunciato l’inserimento di due nuovi responsabili di area nella rete commerciale: Emilio Ganci per la Sicilia occidentale e Jacopo Rumor per il basso Veneto. Con 15 area manager, la compagnia raggiunge ora capillarmente il territorio nazionale. Sul fronte del prodotto, la parola d’ordine è differenziazione: “Puntiamo su coperture sempre più complete, come le polizze medico/bagaglio e annullamento della linea Silver e su prodotti dedicati a specifici segmenti di mercato, come la I4School per le gite e i viaggi di istruzione. Allo stesso tempo, abbiamo pensato alle dinamiche di un mercato sempre più globalizzato, nel quale non è raro organizzare un viaggio per clienti stranieri oppure viaggi per clienti italiani in partenza dall’estero, e alle nuove forme distributive dei viaggi: le polizze, per esempio, sono valide anche in caso di viaggi legati a operazioni welfare e l’indennizzo per l’annullamento del viaggio viene messo a disposizione dell’assicurato sottoforma di voucher”. La compagnia sarà presente alla Bmt di Napoli, in programma da domani sino a sabato 15 marzo, presso il padiglione 6, stand 6133. [post_title] => Garrone, I4T: il 2025 è partito bene ma attenzione ai cigni neri [post_date] => 2025-03-12T10:24:15+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1741775055000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 486271 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => E' testa a testa fra Lufthansa ed Air France-Klm per entrare nel capitale di Air Europa. Secondo quanto riporta il quotidiano El Confidencial, la famiglia Hidalgo, proprietaria della compagnia aerea spagnola, avrebbe infatti sul tavolo offerte da entrambi i gruppi. Più precisamente, la proposta di Air France sarebbe di 300 milioni di euro per il 51% delle azioni di Air Europa, con i francesi che si farebbero carico anche del debito contratto con la Società Statale delle Partecipazioni Industriali (Sepi), portando la valutazione totale a 1,1 miliardi. Nel caso in cui l’offerta venisse accettata, la famiglia Hidalgo, attualmente all’80% del capitale, rimarrebbe con il 29%, mentre l’altro 20% resterebbe in mano di Iag. Lufthansa avrebbe invece messo sul tavolo 240 milioni di euro attraverso un aumento di capitale per acquisire il 25%. La proposta del gruppo tedesco include anche le trattative con Boeing per i 787 Dreamliner, rafforzando così la capacità operativa dell’aerolinea spagnola. Il quotidiano spagnolo anticipa una preferenza per l'offerta Lufthansa da parte di Javier Hidalgo, considerando che Air Europa potrebbe rivalutarsi a oltre 1 miliardo a medio termine e che le condizioni proposte dai tedeschi lascerebbero la famiglia spagnola quale socio maggioritario della compagnia. [post_title] => Air Europa: testa a testa fra Lufthansa ed Air France-Klm [post_date] => 2025-03-11T12:02:50+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1741694570000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 486233 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Uno sforzo costante e multicanale, declinato in molte iniziative differenti atte a raggiungere diverse tipologie di target e a veicolare un messaggio complesso che include anche temi legati alla corporate social responsability. È la complessa strategia di comunicazione del gruppo Alpitour World raccontata da chi ne è uno dei principali fautori: «La nuova era è iniziata con la Trevolution del 2021, quando abbiamo deciso di riorganizzare la nostra offerta in cinque marchi dai 12 precedenti – spiega il corporate chief marketing officer, Tommaso Bertini -. Un’operazione dolorosa ma necessaria per razionalizzare il nostro messaggio al grande pubblico. Dopodiché il lavoro da fare è rimasto comunque tantissimo. Anche solo perché sul terreno della brand awareness dobbiamo competere con chi di marchi da promuovere spesso ne ha solamente uno». Al momento il gruppo sta puntando soprattutto su Alpitour ed Eden Viaggi, entrambi oggetto quest’anno di un duplice investimento da circa 5 milioni di euro. «Una scelta difficile perché significa lasciare momentaneamente nelle retrovie brand dall’altissimo potenziale come per esempio Francorosso. D’altronde l’impegno è davvero immenso: appena molliamo per un attimo la presa rischiamo di perdere una parte consistente del terreno conquistato; si tratta di variazioni di punti percentuali che per Alpitour, con il suo 85% di brand awareness misurato su un campione di 22 milioni di persone, magari sono quasi impercettibili ma per Eden risultano più consistenti». Tali azioni specificamente rivolte a singoli marchi vanno poi inserite in un contesto nel quale il gruppo si sforza di rinnovare l’immagine del turismo organizzato nel proprio complesso. «Questo vale specialmente per il prodotto villaggi, che da molte persone viene ancora valutato secondo un sentito dire basato su esperienze ormai vecchie di dieci-quindici anni. L’idea è quindi di raccontare come la nostra proposta sia diversa da quella che ci si potrebbe aspettare a prima vista». Un compito che oggi è fortunatamente supportato da un’almeno parziale inversione di tendenza nell’approccio dei consumatori verso il canale Internet: «Il web fino a ieri era visto come il luogo dove si poteva accedere a qualsiasi prodotto a prezzi imbattibili. Oggi non è più così: in rete si è sommersi da una mole enorme di informazioni, per cui il processo di selezione di una vacanza diventa un compito faticoso, soprattutto perché riguarda un bene costoso, dal grande investimento emotivo, che spesso si acquista una sola volta all’anno. Un cambio di paradigma che noi notiamo sia dai numeri del nostro sito, sia dalla ripresa delle attività delle agenzie di viaggio». Il tutto viene inoltre accompagnato da una particolare attenzione verso la corporate social responsability: «Un aspetto imprescindibile per chi si occupa di brand consideration. Da una parte c’è il tema della sostenibilità, che ha già visto misure concrete come la riduzione delle emissioni di Co2 del 21% dal 2019 a oggi. Dall’altro quelli dell’inclusione e della parità di genere, tanto più importanti in un’azienda che è composta per il 65%-70% da donne». Ecco allora iniziative come quella realizzata in collaborazione con la Victoria Libertas Pesaro, di cui Eden Viaggi è sponsor, e i cui giocatori sono scesi recentemente sul parquet indossando sulle proprie divise i cognomi delle loro madri, invece di quelli abituali». Ovviamente le iniziative di comunicazione di Alpitour non finiscono qui. E anzi proseguono con un’importante novità a Milano, dove verrà presto inaugurata una nuova sede: «Ci sarà anche un concept store – anticipa Bertini -: uno spazio dove si potrà sperimentare con mano la realtà del nostro gruppo e vedere da vicino un’agenzia di viaggi del futuro». [post_title] => La comunicazione secondo Alpitour: la ricetta di Tommaso Bertini [post_date] => 2025-03-11T09:35:50+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1741685750000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 486222 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => E' stato approvato in questi giorni il bilancio Hnh relativo all'anno fiscale 2023-24 chiuso lo scorso 31 ottobre. Il documento sostanzialmente conferma quanto anticipato dalla compagnia a dicembre, con un fatturato a parità di perimetro in crescita del 7,3% rispetto ai 12 mesi precedenti, fino a quota 113,4 milioni di euro, e marginalità sostanzialmente in linea con l'esercizio 2022-23 pari al 14,4% (erano 15% l'anno prima). Il tutto per un ebitda complessivo di 16,3 milioni e utili netti civilistici di 6 milioni.  Con uno sviluppo distribuito uniformemente in tutte le destinazioni e hotel del gruppo, spicca in particolare la crescita dell’area veneziana, grazie agli eventi legati alla stagione della Biennale di architettura, affiancata dai centri di Milano e Roma, più sensibili al sostegno della domanda internazionale. Nell'anno appena concluso, gli accordi di gestione alberghiera hanno inoltre assunto un ruolo sempre più centrale: tra i principali progetti, l’aggiudicazione della gara per la gestione del Palazzo delle Stelline di Milano, che diventerà un MGallery, brand del gruppo Accor; l’avvio della partnership con Sacbo, società di Milan Bergamo Airport, per la gestione del nuovo albergo Hilton Garden Inn Milan Bergamo Airport, che sorgerà nell’area dei servizi aeroportuali e, infine, la firma dell’accordo con Cdp Real Asset per la riqualificazione di una porzione della Cavallerizza Reale di Torino, che diventerà un 5 stelle a marchio Radisson Collection. Per l’anno in corso, è previsto a breve un ulteriore annuncio che riguarda una nuova struttura italiana. “Dopo il record di fatturato del 2023, anche il 2024 è stato un altro esercizio di crescita per noi - sottolinea l'amministratore delegato di Hnh, Luca Boccato -. Ma lo scorso è stato anche un anno di preparazione e siamo pronti per una nuova fase di crescita del perimetro, che si completerà tra il 2027 e 2028 con oltre 20 strutture gestite e 3 mila camere in portafoglio. Il 2025, infine, è iniziato positivamente, in linea con le nostre previsioni”. [post_title] => Approvato il bilancio Hnh 2024: fatturato in crescita; marginalità in linea con il 2023 [post_date] => 2025-03-11T09:14:00+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1741684440000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "burgio alpitour marginalita crescita linflazione bene al nostro debito" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":103,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":913,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"486437","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"E' a marchio Radisson Blu il debutto bergamasco del gruppo a controllo cinese ma basato a Bruxelles. La struttura dispone di 107 camere e suite con vista sulla Città Alta e sul distretto ChorusLife: un progetto di rigenerazione urbana a cura del gruppo Polifin, che ha richiesto un investimento complessivo di oltre 400 milioni di euro. Al proprio interno l'area include anche un residence da 74 chiavi, piazze e spazi coperti, attività commerciali e di ristorazione per oltre 10 mila mq, parcheggi sotterranei, una spa e un centro wellness di 8 mila mq, nonché un’arena polifunzionale con una capienza massima di 6.500 persone.\r\n\r\nGestito da Fattore Italia, che già collabora con la compagnia con sede in Belgio per il Veridia Resort Sardinia, a member of Radisson Individuals, il Bergamo ChorusLife è inoltre dotato di un rooftop restaurant, che offre piatti della tradizione italiana reinterpretati in chiave contemporanea, di un lounge bar e di spazi per meeting ed eventi da 373 mq totali, suddivisi in sette sale modulabili e provviste di soluzioni eco-friendly.\r\n\r\n“Siamo entusiasti di portare il brand Radisson Blu a Bergamo ampliando la nostra presenza in Italia e introducendo la nostra ospitalità in questa città - sottolinea il global president & chief operating officer di Radisson Hotel Group, Chema Basterrechea -. Celebriamo  perciò con orgoglio questo traguardo con l’apertura del nostro tredicesimo hotel in Italia”.\r\n\r\n[gallery ids=\"486445,486446,486447\"]\r\n\r\n ","post_title":"Esordio Radisson a Bergamo con il ChorusLife","post_date":"2025-03-13T11:17:38+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1741864658000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"486429","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Nonostante il difficile contesto macroeconomico che stiamo vivendo, c'è fiducia nel mondo della transazioni alberghiere. L'incipiente guerra commerciale scatenata dalle misure protezionistiche del nuovo presidente Usa, Donald Trump, non sembra insomma scalfire la voglia di hotel tra gli investitori globali. Lo dice il Global Hotel Investment Outlook di Jll, secondo cui nel 2025 gli investimenti globali nel settore cresceranno tra il 15% e il 25%. \r\n\r\nTutto ciò dopo un 2024 nel quale il valore totale delle operazioni legate al comparto a livello mondiale ha raggiunto quota 57,4 miliardi di dollari, segnando un incremento del 7% rispetto all’anno precedente. Il valore è rimasto comunque al di sotto dei parametri storici, principalmente a causa di un limitato volume di transazioni di portafogli e di una significativa riduzione delle dimensioni medie delle operazioni.\r\n\r\nStando al report Jll, la crescita di quest'anno sarà sostenuta da alcuni fattori principali, tra cui la ristrutturazione del debito in scadenza, che potrebbe portare alla dismissione di alcune strutture, la necessità di implementare piani di investimento per favorire l’upgrade o il mantenimento delle strutture in un contesto di mercato sempre più competitivo, unitamente all’orizzonte temporale di exit ormai prossimo per molte operazioni perfezionate dai private equity nel recente passato.\r\n\r\nIl settore del lusso e quello dei servizi si confermano i più attrattivi per gli investitori, con particolare interesse verso i mercati urbani e quelli caratterizzate da elevate barriere all'ingresso. Si prevede inoltre un incremento degli investimenti esteri, con investitori del Medio Oriente e investitori privati americani pronti a cogliere opportunità in Europa e in alcune città degli Stati Uniti.\r\n\r\nTre le tendenze che si profilano per il 2025 si segnala quello dei lifestyle hotel, che stanno ridefinendo il concetto di ospitalità, diventando un nuovo terzo luogo dove i confini tra lavoro, vita e tempo libero si sfumano. A differenza degli alberghi tradizionali, che generano in media il 90% delle loro entrate dalle camere, circa il 40% dei ricavi dei lifestyle hotel deriva da servizi non legati alle stanze (come ristorazione, spa, retail...), enfatizzando gli spazi pubblici come luoghi di incontro e socializzazione. Crescerà inoltre l’influenza dei mercati emergenti: Paesi come India e Arabia Saudita giocheranno un ruolo sempre più importante nella definizione delle future tendenze di viaggio, creando nuove opportunità di sviluppo e investimento. In particolare, l'Arabia Saudita, con il suo ambizioso piano Vision 2030, mira a diventare una potenza globale nel turismo. Attraverso lo sviluppo di megaprogetti come Diriyah Gate e Neom, il Paese punta ad attrarre 150 milioni di turisti, per un incremento del 780% rispetto ai numeri del 2019.\r\n\r\n\"Il settore alberghiero sta attraversando una fase di trasformazione significativa, in cui l'innovazione tecnologica e l’adattamento alle mutevoli preferenze dei consumatori saranno determinanti per creare valore e definire il futuro dell’ospitalità - spiega Claudia Bisignani, head of hotels and hospitality di Jll -. Gli investitori stanno mostrando un crescente interesse verso il settore alberghiero, con un focus particolare su opportunità di riposizionamento e rebranding. Nonostante le sfide legate al costo del capitale, ci aspettiamo che questa dinamica continui anche nel 2025, con l’hospitality che si conferma un asset class particolarmente resiliente ed attrattiva grazie ai rendimenti competitivi, alle solide performance operative e alle favorevoli dinamiche di offerta\".","post_title":"Jll: nel 2025 investimenti hotel in crescita nonostante il contesto difficile","post_date":"2025-03-13T10:46:16+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1741862776000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"486387","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L'Oman alza la posta sul mercato Italia, forte degli ottimi risultati conseguiti nel 2024 in termini di arrivi e supportato dal potenziamento delle connessioni aeree targate Oman Air, che lo scorso dicembre ha aperto voli diretti per Muscat anche da Roma Fiumicino (con 4 frequenze settimanali, in aggiunta alle 5 da Milano Malpensa).\r\n\r\nObiettivo dichiarato: «Raggiungere nel 2025 i 76.000 visitatori dall'Italia - afferma Massimo Tocchetti, presidente Aigo e rappresentante per l’Italia del ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo del Sultanato dell’Oman sin dal 2010 -, che significherebbe tornare ai numeri del 2019 e gli indicatori di mercato, come ci riferiscono anche i tour operator che programmano la destinazione, sono molto positivi. E secondo la Vision 2040 del governo omanita, il contributo del turismo al Pil nazionale è destinato a passare dall'attuale 3% al 7%». \r\n\r\nNel 2024 il Sultanato ha registrato 72.110 arrivi italiani, +3,08% sul 2023: nel dettaglio 47.626 visitatori italiani (+6,5 %), e 24.484 crocieristi (-2,97% sul 2023). «Dati che posizionano il nostro paese al terzo posto in Europa, dopo Germania e Regno Unito, ma al secondo analizzando il solo dato crocieristico e al quarto posto considerando gli ingressi \"visa\", quindi alle spalle di Uk, Francia e Germania».\r\n\r\nLo sviluppo non è soltanto in meri termini numerici, ma prevede un significativo impegno per ampliare la stagionalità della destinazione «oggi ancora marcatamente legata al periodo fra ottobre e fine aprile», per diversificare il prodotto e promuovere le esperienze autentiche». Il tutto, sempre secondo la Vision 2040, in un'ottica di sostenibilità a tutto tondo, e dunque ambientale, sociale ed economica. Insomma, un no deciso ai flussi di massa, che privilegia un turismo di lusso «inteso come esclusività dell'esperienza».\r\n\r\nProdotto\r\n\r\n«Se natura e cultura sono ormai elementi consolidati dalla proposta Oman - precisa Paola Cerri, account director Aigo - ora i riflettori puntati sulla valorizzazione del patrimonio archeologico, nell'area del Sud del paese, quella di Salalah (località d'elezione per le operazioni charter di Alpitour con Neos, che convogliano nel Sultanato un numero significativo di arrivi), con due siti Unesco (sono in totale 5 i siti già registrati e 7 quelli in nomination per diventarlo). Un ambito che coinvolge oggi ben 11 missioni delle Università italiane nel recupero di queste aree. \r\n\r\nLe esperienze «che includono la popolazione locale e ne supportano lo sviluppo economico» spaziano dai laboratori di erbe naturali, acqua di rosa e incenso, alla manifatture di argento e ceramiche, fino alla degustazione di prodotti locali e ancora ai festival locali.\r\n\r\nDistribuzione\r\n\r\n«Attualmente il 50% circa dei viaggiatori italiani che arriva in Oman è riconducibile al turismo organizzato (leisure e Mice) - prosegue Paola Cerri -. E a conferma di un interesse crescente verso la destinazione basti pensare che il numero dei tour operator italiani che la programmano \"nel 2024 è cresciuto del 14,8% rispetto al 2023, tornando quasi ai livelli 2019 e recuperando importanza nel panorama regionale. Ma, soprattutto, ci sono nuovi operatori che hanno inserito il Paese nella loro programmazione, in particolare dal Sud Italia, come Mapo o SoGood Travel, grazie al volo diretto da Roma».\r\n\r\n[gallery ids=\"486406,486405,486404\"]\r\n\r\n ","post_title":"Oman: il lusso dell'esclusività delle esperienze. Flussi italiani in crescita","post_date":"2025-03-13T09:00:04+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1741856404000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"486357","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ha le idee chiare Alberto Peroglio Longhin sul futuro di Th Group: il nuovo amministratore della compagnia padovana controllata dalla Solfin di Graziano Debellini, da Cdp Equity e da Isa, ha raccontato i piani della compagnia a breve e medio termine in due interviste distinte al Sole 24 Ore e a Pambianco Hotellerie: dopo aver chiuso il 2024 con un fatturato a quota 214 milioni di euro e margini operativi lordi per 11,2 milioni (ebitda), pari a una marginalità di circa il 5%, la società punta quindi ora a far crescere ulteriormente i ricavi (l'obiettivo è raggiungere i 240 mln nel 2025). Ma anche a migliorare una reddittività oggi ancora non elevatissima, soprattutto per una società che ha il proprio core business nell'hotellerie (la divisione to contribuisce per poco sopra i 40 mln, ndr).\r\n\r\nIn azienda si sta perciò lavorando a un nuovo piano industriale, che mira a una crescita organica e allo sbarco in Borsa entro cinque anni. Per il resto, Peroglio Longhin ha sostanzialmente confermato quanto già rivelato a noi di Travel Quotidiano lo scorso ottobre: lo sviluppo di Th Group passerà infatti per una strategia asset light, in partnership preferibilmente con investitori istituzionali come la stessa Cdp. Tre le linee di espansione tra montagna, mare e segmento urban con un piano che non escluderà un processo di razionalizzazione dell'offerta soprattutto balneare, in una prospettiva appunto di incremento delle marginalità. Tra le novità in imminente arrivo, ha quindi concluso Peroglio Longhin, sono in vista alcune new entry montane in Piemonte, Val d'Aosta, Trentino e Veneto. ","post_title":"Th Group: obiettivo 240 mln di euro di fatturato e focus sulla marginalità","post_date":"2025-03-12T13:01:11+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1741784471000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"486340","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"“Mi dedicherò molto alle staff house, le case per i lavoratori. Così da fornire un aiuto agli imprenditori, perché comunque pagare la casa ai propri dipendenti stagionali comporta un costo. E al contempo dare la possibilità ai giovani di rinnamorarsi del turismo, anche perché la casa è un componente importante per la qualità della vita di ciascuno di noi”. Lo afferma il ministro del turismo, Daniela Santanchè.\r\n\r\nBene, queste le dichiarazioni del ministro. Ora però vengono in mente alcune domande.\r\n\r\nLa prima: se vuole concentrarsi sulle staff house, cioè detto in italiano, la casa di chi lavora, vuol dire che ha notizie dirette o indirette sul fatto che le case di chi lavora siano in condizioni disagevoli. \r\nI lavoratori non sono costi\r\nSeconda: invece di aiutare sempre gli imprenditori e di vedere i lavoratori come costi, sarebbe meglio fare pressione per aumentare gli stipendi così i lavoratori possono prendere in affitto anche un monolocale ma che sia un monolocale scelto da loro e non imposto dall'azienda.\r\n\r\nTerzo: ma chi lo dice che avere condizioni abitative ti fa innamorare di nuovo di un lavoro? Ci si innamora del lavoro quando gli orari cono compatibili con la vita fuori dal lavoro, quando lo stipendio permette di vivere con dignità, senza dover elemosinare straordinari (quelle rare volte che vengono pagati).\r\n\r\nEcco allora invece di pensare alle staff house, il ministro cerchi di battagliare su questi argomenti: salari, straordinari, orari di lavoro. Allora sì che fa innamorare i lavoratori del turismo.","post_title":"Santanchè: mi dedicherò alle staff house. Ma i problemi sono altri","post_date":"2025-03-12T11:29:09+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1741778949000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"486331","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"E' partito bene il 2025 di I4T. Lo racconta il responsabile intermediazione assicurativa, Christian Garrone: \"I numeri sono trainati dall’advance booking sull’estate e dai ponti di primavera, che quest’anno offrono ottime occasioni di vacanza. È tuttavia presto per fare previsioni: il contesto geopolitico incerto per ora stimola i clienti ad assicurarsi di più, ma in caso di cigni neri potrebbe ripercuotersi sulla domanda e incidere sulla propensione al viaggio. Rispondiamo a questa incertezza puntando su tutti gli asset che ci contraddistinguono: prodotto versatile, ma anche tecnologia e consulenza”.\r\n\r\nProprio recentemente I4T ha annunciato l’inserimento di due nuovi responsabili di area nella rete commerciale: Emilio Ganci per la Sicilia occidentale e Jacopo Rumor per il basso Veneto. Con 15 area manager, la compagnia raggiunge ora capillarmente il territorio nazionale. Sul fronte del prodotto, la parola d’ordine è differenziazione: “Puntiamo su coperture sempre più complete, come le polizze medico/bagaglio e annullamento della linea Silver e su prodotti dedicati a specifici segmenti di mercato, come la I4School per le gite e i viaggi di istruzione. Allo stesso tempo, abbiamo pensato alle dinamiche di un mercato sempre più globalizzato, nel quale non è raro organizzare un viaggio per clienti stranieri oppure viaggi per clienti italiani in partenza dall’estero, e alle nuove forme distributive dei viaggi: le polizze, per esempio, sono valide anche in caso di viaggi legati a operazioni welfare e l’indennizzo per l’annullamento del viaggio viene messo a disposizione dell’assicurato sottoforma di voucher”.\r\n\r\nLa compagnia sarà presente alla Bmt di Napoli, in programma da domani sino a sabato 15 marzo, presso il padiglione 6, stand 6133.","post_title":"Garrone, I4T: il 2025 è partito bene ma attenzione ai cigni neri","post_date":"2025-03-12T10:24:15+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1741775055000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"486271","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"E' testa a testa fra Lufthansa ed Air France-Klm per entrare nel capitale di Air Europa. Secondo quanto riporta il quotidiano El Confidencial, la famiglia Hidalgo, proprietaria della compagnia aerea spagnola, avrebbe infatti sul tavolo offerte da entrambi i gruppi.\r\n\r\nPiù precisamente, la proposta di Air France sarebbe di 300 milioni di euro per il 51% delle azioni di Air Europa, con i francesi che si farebbero carico anche del debito contratto con la Società Statale delle Partecipazioni Industriali (Sepi), portando la valutazione totale a 1,1 miliardi.\r\n\r\nNel caso in cui l’offerta venisse accettata, la famiglia Hidalgo, attualmente all’80% del capitale, rimarrebbe con il 29%, mentre l’altro 20% resterebbe in mano di Iag.\r\n\r\nLufthansa avrebbe invece messo sul tavolo 240 milioni di euro attraverso un aumento di capitale per acquisire il 25%. La proposta del gruppo tedesco include anche le trattative con Boeing per i 787 Dreamliner, rafforzando così la capacità operativa dell’aerolinea spagnola.\r\n\r\nIl quotidiano spagnolo anticipa una preferenza per l'offerta Lufthansa da parte di Javier Hidalgo, considerando che Air Europa potrebbe rivalutarsi a oltre 1 miliardo a medio termine e che le condizioni proposte dai tedeschi lascerebbero la famiglia spagnola quale socio maggioritario della compagnia.","post_title":"Air Europa: testa a testa fra Lufthansa ed Air France-Klm","post_date":"2025-03-11T12:02:50+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1741694570000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"486233","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Uno sforzo costante e multicanale, declinato in molte iniziative differenti atte a raggiungere diverse tipologie di target e a veicolare un messaggio complesso che include anche temi legati alla corporate social responsability. È la complessa strategia di comunicazione del gruppo Alpitour World raccontata da chi ne è uno dei principali fautori: «La nuova era è iniziata con la Trevolution del 2021, quando abbiamo deciso di riorganizzare la nostra offerta in cinque marchi dai 12 precedenti – spiega il corporate chief marketing officer, Tommaso Bertini -. Un’operazione dolorosa ma necessaria per razionalizzare il nostro messaggio al grande pubblico. Dopodiché il lavoro da fare è rimasto comunque tantissimo. Anche solo perché sul terreno della brand awareness dobbiamo competere con chi di marchi da promuovere spesso ne ha solamente uno».\r\n\r\nAl momento il gruppo sta puntando soprattutto su Alpitour ed Eden Viaggi, entrambi oggetto quest’anno di un duplice investimento da circa 5 milioni di euro. «Una scelta difficile perché significa lasciare momentaneamente nelle retrovie brand dall’altissimo potenziale come per esempio Francorosso. D’altronde l’impegno è davvero immenso: appena molliamo per un attimo la presa rischiamo di perdere una parte consistente del terreno conquistato; si tratta di variazioni di punti percentuali che per Alpitour, con il suo 85% di brand awareness misurato su un campione di 22 milioni di persone, magari sono quasi impercettibili ma per Eden risultano più consistenti».\r\n\r\nTali azioni specificamente rivolte a singoli marchi vanno poi inserite in un contesto nel quale il gruppo si sforza di rinnovare l’immagine del turismo organizzato nel proprio complesso. «Questo vale specialmente per il prodotto villaggi, che da molte persone viene ancora valutato secondo un sentito dire basato su esperienze ormai vecchie di dieci-quindici anni. L’idea è quindi di raccontare come la nostra proposta sia diversa da quella che ci si potrebbe aspettare a prima vista».\r\n\r\nUn compito che oggi è fortunatamente supportato da un’almeno parziale inversione di tendenza nell’approccio dei consumatori verso il canale Internet: «Il web fino a ieri era visto come il luogo dove si poteva accedere a qualsiasi prodotto a prezzi imbattibili. Oggi non è più così: in rete si è sommersi da una mole enorme di informazioni, per cui il processo di selezione di una vacanza diventa un compito faticoso, soprattutto perché riguarda un bene costoso, dal grande investimento emotivo, che spesso si acquista una sola volta all’anno. Un cambio di paradigma che noi notiamo sia dai numeri del nostro sito, sia dalla ripresa delle attività delle agenzie di viaggio».\r\n\r\nIl tutto viene inoltre accompagnato da una particolare attenzione verso la corporate social responsability: «Un aspetto imprescindibile per chi si occupa di brand consideration. Da una parte c’è il tema della sostenibilità, che ha già visto misure concrete come la riduzione delle emissioni di Co2 del 21% dal 2019 a oggi. Dall’altro quelli dell’inclusione e della parità di genere, tanto più importanti in un’azienda che è composta per il 65%-70% da donne». Ecco allora iniziative come quella realizzata in collaborazione con la Victoria Libertas Pesaro, di cui Eden Viaggi è sponsor, e i cui giocatori sono scesi recentemente sul parquet indossando sulle proprie divise i cognomi delle loro madri, invece di quelli abituali».\r\n\r\nOvviamente le iniziative di comunicazione di Alpitour non finiscono qui. E anzi proseguono con un’importante novità a Milano, dove verrà presto inaugurata una nuova sede: «Ci sarà anche un concept store – anticipa Bertini -: uno spazio dove si potrà sperimentare con mano la realtà del nostro gruppo e vedere da vicino un’agenzia di viaggi del futuro».","post_title":"La comunicazione secondo Alpitour: la ricetta di Tommaso Bertini","post_date":"2025-03-11T09:35:50+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1741685750000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"486222","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"E' stato approvato in questi giorni il bilancio Hnh relativo all'anno fiscale 2023-24 chiuso lo scorso 31 ottobre. Il documento sostanzialmente conferma quanto anticipato dalla compagnia a dicembre, con un fatturato a parità di perimetro in crescita del 7,3% rispetto ai 12 mesi precedenti, fino a quota 113,4 milioni di euro, e marginalità sostanzialmente in linea con l'esercizio 2022-23 pari al 14,4% (erano 15% l'anno prima). Il tutto per un ebitda complessivo di 16,3 milioni e utili netti civilistici di 6 milioni. \r\n\r\nCon uno sviluppo distribuito uniformemente in tutte le destinazioni e hotel del gruppo, spicca in particolare la crescita dell’area veneziana, grazie agli eventi legati alla stagione della Biennale di architettura, affiancata dai centri di Milano e Roma, più sensibili al sostegno della domanda internazionale. Nell'anno appena concluso, gli accordi di gestione alberghiera hanno inoltre assunto un ruolo sempre più centrale: tra i principali progetti, l’aggiudicazione della gara per la gestione del Palazzo delle Stelline di Milano, che diventerà un MGallery, brand del gruppo Accor; l’avvio della partnership con Sacbo, società di Milan Bergamo Airport, per la gestione del nuovo albergo Hilton Garden Inn Milan Bergamo Airport, che sorgerà nell’area dei servizi aeroportuali e, infine, la firma dell’accordo con Cdp Real Asset per la riqualificazione di una porzione della Cavallerizza Reale di Torino, che diventerà un 5 stelle a marchio Radisson Collection. Per l’anno in corso, è previsto a breve un ulteriore annuncio che riguarda una nuova struttura italiana.\r\n\r\n“Dopo il record di fatturato del 2023, anche il 2024 è stato un altro esercizio di crescita per noi - sottolinea l'amministratore delegato di Hnh, Luca Boccato -. Ma lo scorso è stato anche un anno di preparazione e siamo pronti per una nuova fase di crescita del perimetro, che si completerà tra il 2027 e 2028 con oltre 20 strutture gestite e 3 mila camere in portafoglio. Il 2025, infine, è iniziato positivamente, in linea con le nostre previsioni”.","post_title":"Approvato il bilancio Hnh 2024: fatturato in crescita; marginalità in linea con il 2023","post_date":"2025-03-11T09:14:00+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1741684440000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti