16 July 2024

Turismo outdoor: ecco i traguardi e i futuri trend del settore

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Il turismo outdoor attira sempre più l’attenzione dei viaggiatori che richiedono servizi, strutture ed attrezzature specifiche che siano in grado di andare incontro alle diverse esigenze, anche quelle del luxury travel.

Le principali associazioni di categoria hanno fatto il punto e si sono confrontati sui trend e sui traguardi del settore, nel corso di un incontro moderato dalla giornalista Gaia Guarino.

«In generale il bilancio del 2023 è positivo – spiega Alessandro Massimo Nucara, direttore generale di Federalberghi – ma non abbiamo superato il 2019, nonostante le previsioni. Settembre ed ottobre hanno fatto registrare ottimi numeri e le soddisfazioni dai mercati stranieri sono ottime. Sappiamo tutti che l’inflazione ha frenato i consumi, il quadro è piuttosto complesso ma l’approccio è positivo».

In tale contesto il turismo outdoor ha fatto registrare numeri più che soddisfacenti. Ma come stanno cambiando le esigenze dei consumatori?

«Il settore del turismo open air è in crescita – aggiunge  Alberto Granzotto, presidente Nazionale Faita Federcamping – soprattutto in alcune aree territoriali dove domanda straniera è alta
I dati sull’immatricolazione dei mezzi testimoniano la crescita. Durante la pandemia abbiamo toccato con mano la riscoperta di questo turismo e di conseguenza molte strutture hanno investito e migliorato i servizi. Abbiamo però registrato un calo della domanda dal mercato Italia».

Per Granzotto è evidente il cambiamento della clientela sia per quanto concerne il trend più basico, sia nel caso specifico del glamping.

«Molte strutture si stanno evolvendo e stanno puntando sul lusso – continua Granzotto – Lo spazio è il nuovo “lusso”: il turista vuole vivere nella natura un’esperienza particolare, apprezza la vacanza comoda ma informale, senza vincolo di orari, ma ricca di servizi. Per questo sono richieste spazi spa e wellness».

La vacanza all’aria aperta, vissuta a contatto con la natura, non può prescindere dall’elemento acqua.

«C’è una consapevolezza diversa da parte del cliente che mixa insieme l’aspetto psicologico, familiare ed ambientale – sottolinea Ferruccio Alessandria, presidente Assopiscine –L’acqua è l’elemento centrale e da parte nostra il compito è garantire un servizio a tutto tondo. Prima le strutture pensavano ad una situazione basic mentre ora si punta su aree per attività salutari per la famiglia, spazi relax e ludici. Le forme delle piscine cambiano perché devono rispondere a situazioni diverse».

Il tema dell’outdoor non è certo nuovo.

«Basti pensare ai grandi villaggi – conclude Massimo Nucara – Sono pochi i villaggi o gli alberghi che “fanno” la destinazione. E’ facile infatti che il turista prima scelga la destinazione e poi la struttura dove alloggiare. La destinazione vince però se prevale l’attenzione e la collaborazione, per questo la proposta deve essere abbracciata dal territorio».

 

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