14 March 2025

Travel Open Day Hospitality, ad Alassio la prima tappa ligure del nuovo format

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Si è svolta ad Alassio la prima tappa ligure dei Travel Open Day Hospitality, il nuovo format del Gruppo Travel che porta nelle città italiane formazione, networking e occasioni di confronto su novità e soluzioni innovative per il mondo dell’ospitalità.

Fornitori del settore alberghiero hanno incontrato, nell’affascinante location dell’ex Chiesa Anglicana di Alassio, albergatori, gestori e proprietari di strutture extralberghiere che hanno toccato con mano novità ed opportunità per il mondo dell’hospitality.

La giornata ad Alassio è stata scandita dagli incontri one to one che offrono l’opportunità di connettersi con i fornitori di servizi chiave per il settore e da un momento di formazione con gli esperti del settore.

L’obiettivo dell’iniziativa del Gruppo Travel è quello di valorizzare l’offerta e accendere i riflettori sul tessuto ricettivo imprenditoriale.

Travel Open Day Hospitality si propone, grazie al contributo delle istituzioni, al coinvolgimento delle startup innovative e alla partecipazione di rilevanti brand del settore, di intercettare un turismo di qualità e aumentare l’appeal della destinazione sui flussi di repeater.

«Abbiamo condiviso da subito l’obiettivo con gli organizzatori del Gruppo Travel – spiega il Vice Sindaco del Comune di Alassio con delega al Turismo, Angelo Galtieri – Il focus per noi deve essere sempre quello di far crescere il territorio, ottimizzare il lavoro per il ricettivo, per lavorare al meglio approfondendo le conoscenze specifiche. Alassio è prevalentemente una destinazione balneare ma ha una grossa propensione al turismo escursionistico fuori stagione grazie al clima favorevole».

«Il Travel Open Day Hospitality è una possibilità in più – commenta Stefania Piccardo, presidente Unione Provinciale Albergatori Savona e presidente Albergatori Alassio – Grazie alla preparazione di un piano marketing preciso abbiamo programmato per tempo questo evento per dare la possibilità agli albergatori di avere nuovi input, grazie all’incontro con i fornitori ed alla formazione organizzata ad hoc. Questa giornata è stata fortemente voluta. Crediamo molto nel potenziale di tutto il territorio e continuiamo ad investire. Non dimentichiamo però i punti di debolezza della zona, vale a dire le infrastrutture ed i collegamenti».

Alassio, 11 mila abitanti che superano le 50 mila unità nella stagione estiva, punta ed investe da tempo su alcuni eventi che negli anni hanno dimostrato grande valore turistico ed economico.

«Alassio dispone del Centro Commerciale naturale più lungo d’Europa – aggiunge Loredana Polli, vicepresidente del Consorzio Un mare di Shopping – Il nostro consorzio è nato 11 anni fa e include 200 attività tra commercio e ricettivo. Organizziamo, sempre in collaborazione con il Comune, tanti eventi. Due in particolare si tramandano da diversi anni: I Saldi in Banco a fine agosto e un Concorso per lo Shopping dal 7 dicembre al 7 gennaio (in palio ci sono 8 mila euro di acquisti nelle boutique di Alassio). Questi appuntamenti movimentano tantissimi turisti».

Per i fornitori di servizi all’Hospitality il TODHO ad Alassio è stata l’occasione per entrare in contatto con il tessuto alberghiero ed extralberghiero locale.

«La nostra società Ex Works Milan offre consulenza nel settore alberghiero ed è nata grazie alla ventennale esperienza  maturata dai founder –Silvia Calciolari – nell’ambito della direzione commerciale di catene  alberghiere internazionali – e Oscar Sottocornola – dottore commercialista, incubatore di start up innovative e turnaround manager – spiega Sottocornola – Abbiamo partecipato al primo TodHo di Urbino che ha rappresentato un’ottima occasione di confronto con gli albergatori. Partecipando alle tappe autunnali puntiamo ad allargare e rafforzare i rapporti con il settore».

Anche per Alessio Vola responsabile di Businessence Tourism Code i TodHo sono un’opportunità di crescita.

«La formula è molto interessante – conclude Vola – Sono eventi verticali sul mondo del turismo e possono rappresentare anche per gli stessi alberghi un momento di crescita. Per noi espositori ovviamente l’obiettivo è acquisire nuovi contatti».

Il light lunch servito nel porticato dell’Ex Chiesa Anglicana era a cura di NonUnoMeno, il progetto della cooperativa sociale Jobel che ad Alassio ha sede all’ultimo piano della Biblioteca Civica.

 

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Un viaggio a Bali offre molteplici possibilità, dalle escursioni nelle risaie terrazzate ai soggiorni in resort di lusso, dalle immersioni subacquee alle visite ai templi antichi. La preparazione accurata permette di evitare imprevisti e di godere appieno di tutto ciò che l’isola ha da offrire. Quando andare a Bali Il clima di Bali è tropicale, con temperature che oscillano tra i 25 e i 30 gradi tutto l’anno. Tuttavia, esistono due stagioni principali: quella secca, che va da aprile a ottobre, e quella delle piogge, che si estende da novembre a marzo. Il periodo migliore per visitare l’isola è durante la stagione secca, quando le giornate sono soleggiate e le precipitazioni scarse. Questo è anche il momento più affollato dell’anno, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, quando il flusso turistico è al massimo. Chi desidera evitare la folla senza rinunciare al bel tempo può scegliere i mesi di maggio, giugno e settembre, che offrono un buon equilibrio tra condizioni climatiche favorevoli e minore affluenza. Durante la stagione delle piogge, invece, l’umidità è elevata e le piogge possono essere intense, anche se di breve durata. Questo periodo è meno indicato per le attività all’aperto, ma rappresenta un’ottima scelta per chi cerca tariffe più convenienti su voli e alloggi. Documenti e requisiti di ingresso Per visitare Bali, i cittadini italiani necessitano di un passaporto con almeno sei mesi di validità residua dalla data di ingresso. È possibile ottenere un visto turistico all’arrivo (Visa on Arrival), valido per 30 giorni e rinnovabile per altri 30. Chi intende soggiornare più a lungo deve richiedere un visto specifico prima della partenza. È consigliabile controllare le normative vigenti presso l’ambasciata o il consolato indonesiano, poiché i requisiti possono variare. 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