9 ottobre 2024 10:01
Il Sistema termale dell’Emilia Romagna sta vivendo una stagione positiva superando i dati pre-pandemia. A comunicarlo è Lino Gilioli, presidente del Coter, Consorzio del circuito rermale dell’Emilia Romagna, che in occasione di un incontro con la stampa nazionale, ha condiviso i risultati al 30 settembre 2024: “I risultati del comparto termale della Regione ci consegnano un quadro positivo, crescono sullo scorso anno sia gli arrivi che il fatturato dei vari segmenti di attività, dal termalismo di cura, alla riabilitazione e al benessere”.
“I dati ci indicano + 13% sul 2023 di arrivi complessivi con un fatturato che segna un +15%” prosegue Gilioli, approfondendo che “la riabilitazione cresce del 20% sul 2023 (che già era stato un anno positivo), il benessere supera ampiamente i dati pre-pandemia, le cure termali segnano la tendenza di tutto il comparto con + 12%. Si tratta di segnali importanti che confortano lo sforzo e il lavoro fatto in questi anni teso a rafforzare ulteriormente il settore attraverso miglioramenti organizzativi e strutturali, consolidando i rapporti da una parte con il Servizio Sanitario Nazionale e dall’altra con i nostri clienti, fidelizzando la loro presenza, aprendo nuovi settori di attività per raggiungere nuovi mercati”.
Gilioli sottolinea inoltre come “emergano alcune tendenze interessanti e non sempre scontate come quella di una crescita della componente terapeutica che sfata un po’ quell’idea di considerare le Terme solo come meta per il relax. C’è invece un recupero deciso delle Terme come cura naturale capace di migliorare la salute a fronte di disturbi che riguardano l’apparato respiratorio, quello muscolare e delle ossa, la circolazione e la cura della pelle”.
Insomma il “prodotto termale” della Regione non ha finito di stupire e insieme alle attività maggiormente gettonate come il benessere, ritrova le sue origini anche nella riabilitazione e nel recupero funzionale, tutte attività che sviluppano al meglio le loro potenzialità grazie all’utilizzo delle acque termali.
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[post_content] => Presentato, in occasione della 10ª edizione di Agritravel Expo, il piano strategico di valorizzazione e promozione della rete dei “borghi certificati della Sardegna”, con l’obiettivo di integrare pienamente l’isola nel mercato internazionale del turismo nei borghi, settore in forte crescita.
«I nostri borghi rappresentano l’anima autentica della Sardegna – spiega l’assessore al turismo della Sardegna Franco Cuccureddu – e con questo progetto vogliamo promuoverli come vere e proprie destinazioni turistiche sostenibili, capaci di attrarre un viaggiatore consapevole, interessato al patrimonio storico, culturale, enogastronomico e paesaggistico della nostra terra».
Illustrata la fase transitoria del progetto, che riconosce attualmente 15 borghi già certificati a livello nazionale e internazionale, tra cui Aggius, Bosa, Castelsardo, Atzara, Gavoi e Posada, suddivisi tra i “borghi più belli d’Italia” e quelli con “bandiera arancione” del Touring Club.
«L’intento – aggiunge l’assessore – è quello di costruire un sistema organizzato e qualificato che permetta ai nostri borghi di essere inseriti nelle principali fiere internazionali del turismo lento e culturale, grazie alla collaborazione con tour operator e partner istituzionali. La nostra partecipazione alla fiera, con uno stand dedicato e un fitto calendario di appuntamenti, si inserisce in una strategia più ampia finalizzata alla costruzione di un'offerta turistica solida e riconoscibile, capace di posizionarsi con forza nel mercato internazionale. Un percorso che passa attraverso la certificazione dei borghi, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo dei piccoli centri nello sviluppo di un turismo legato al patrimonio storico, culturale, identitario e paesaggistico, in stretta connessione con i cammini e le destinazioni di pellegrinaggio».
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[post_content] => FlixBus Italia si rivlge a Striscia la Notizia per mettere in rilievo grazie alla trasmissione dello stato pietoso di alcune strade, appellandosi al ministro Salvini e ad altri politici. Non so se la cosa funzionerà. ma leggiamola.
«Il 7 aprile 2025, siamo stati ospiti di «Striscia la notizia». Non è la prima volta che questa trasmissione evidenzia il grave stato di degrado delle autostazioni in cui ci troviamo ad operare, ma ci auguriamo che questa sia finalmente l’occasione per avviare un cambiamento concreto”. Sono le parole di Cesare Neglia, managing Ddrector di FlixBus Italia, relative alle immagini andate in onda su Canale 5.
“Da operatore bus di media-lunga percorrenza a mercato siamo ormai tornati ai livelli pre-Covid, in cui trasportavamo circa 10 milioni di persone l’anno. Sono numeri pari all’aeroporto di Milano Linate, uno dei principali scali del Paese”, prosegue Neglia. “Tuttavia, se a Linate si affrontassero le difficoltà che ogni giorno noi, così come altri operatori, viviamo nella maggior parte delle aree di sosta lungo lo Stivale, la politica sobbalzerebbe”.
“Da qui – è il ragionamento del vertice di FlixBus – il nostro appello al ministro delle infrastrutture e dei trasporti,. Matteo Salvini, rilanciato da Striscia, e che estendiamo anche al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, e al presidente dell’autorità di regolazione dei trasporti Nicola Zaccheo. La seconda autostazione d’Italia in termini di passeggeri transitanti, Milano Lampugnano, è in uno stato indecoroso, ed è un luogo insicuro”.
Tentativi
“Diversi sono stati i tentativi, anche attraverso la Prefettura, di avere un presidio di polizia fisso, così come del resto avviene in tutte le stazioni con la polizia ferroviaria, negli aeroporti con la polizia di frontiera aerea, ed ormai anche nelle metropolitane con la nuova Polmetro. Le autostazioni sono invece terra di nessuno – quella di Milano in particolare – ma è un problema presente anche a Genova, Torino, Verona, e altre città. La maggior parte del sistema infrastrutturale non è adeguato ai flussi generati dai bus, che sono ormai una alternativa di viaggio radicata nelle scelte dei passeggeri italiani e dei turisti”.
Neglia poi sottolinea come FlixBus sia: “l’unica azienda ad avere proprio personale di terra in varie autostazioni d’Italia per aiutare i passeggeri in fase d’imbarco e cercare di limitare i furti. In particolare, a Milano impegniamo addirittura delle guardie di sicurezza private, nonostante ogni transito dei nostri bus, che sono circa 150 al giorno, preveda una tassa d’accesso versata al gestore dell’infrastruttura, Autostazioni di Milano s.r.l., concessionario del Comune ma che non ha ancora dato seguito ai nostri appelli”.
“L’anno prossimo”, conclude il n. 1 di FlixBus in Italia, “ci saranno le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Mettere in sicurezza in modo definitivo il terminal di Milano Lampugnano è un’esigenza non più rinviabile. Ci auguriamo pertanto che il Ministro Salvini accolga il nostro appello, e che assieme alle altre istituzioni (Comune, Regione, ART) si avvii un percorso di revisione del sito meneghino e di tutte le autostazioni d’Italia”.
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[post_content] => È stato inaugurato ieri a Roma il primo hotel al mondo del brand Orient Express di casa Accor . Situato in piazza della Minerva 69, nel cuore più antico della città, la struttura, di proprietà del gruppo Arsenale, lo stesso del treno della Dolce Vita, si trova a pochi passi dal Pantheon e a breve distanza a piedi dai monumenti più importanti. L'Orient Express la Minerva dispone di 93 camere, da 25 fino a 235 mq, incluse 36 suite, uniche nel loro genere sia per design sia per dimensioni.
L’apertura dell'hotel segna la rinascita di un palazzo seicentesco, che un tempo accolse viaggiatori e artisti del calibro dello scrittore Stendhal, autore de Le passeggiate romane, ed Herman Melville, celebre per Moby Dick, in cerca d’ispirazione. Restaurato dall’architetto e artista Hugo Toro, l'albergo è stato disegnato in modo da fondere l’eredità romana con una nuova impronta estetica. Ogni camera vuole essere un omaggio all’età d’oro del viaggio, con bauli realizzati su misura, dettagli in legno che evocano i vagoni dell’Orient Express e tessuti pregiati firmati Rivolta Carmignani, gli stessi delle carrozze letto d’un tempo. I corridoi richiamano l’eleganza del treno di lusso, mentre i saloni e gli spazi comuni invitano gli ospiti a un viaggio tra prospettive e trame.
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L'Orient Express La Minerva offre anche cinque spazi per eventi: la sala Olimpo da 165 mq impreziosita da undici sculture in marmo di Rinaldo Rinaldi, che rappresentano stagioni, elementi e continenti; la Rinaldi da 54 mq ispirata agli interni dei vagoni d’epoca dell’Orient Express; la Alfieri da 28 mq; la Bernini da 26 mq); e la Galleria da 75 mq adiacente alla Minerva bar al piano terra, con soffitti che richiamano la grande cupola del Pantheon.
“Con questa apertura inauguriamo il primo hotel al mondo firmato Orient Express - sottolinea il ceo di Arsenale Group, Paolo Barletta -. Abbiamo scelto Roma perché rappresenta il punto di incontro ideale tra storia, cultura e ospitalità italiana. Questo debutto, in tandem con i treni della Dolce Vita Orient Express che vede Roma ancora protagonista, conferma la capacità del nostro Paese di attrarre investimenti strategici e rafforza il nostro ruolo come piattaforma di sviluppo del lusso internazionale".
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[post_content] => Si è chiusa a Bergamo la 10° edizione di Agritravel Expo che ha richiamato 20 mila visitatori.
La fiera internazionale dei territori di Promoberg è l’unico salone europeo verticalmente dedicato al settore del turismo slow, sostenibile, accessibile e di prossimità.
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«Al centro del progetto di Agritravel, nato oltre dieci anni fa con una formula specifica e unica per il nostro paese – commenta il presidente di Promoberg, Luciano Patelli -, vi è una nuova cultura del turismo, quello che predilige la scoperta di località (attualmente) forse meno note di altre, ma non per questo meno belle e attrattive, che si caratterizzano per le bellezze paesaggistiche, le antiche tradizioni e un’accoglienza tipica delle comunità locali che caratterizzano i borghi italiani come nessun altro paese nel mondo. Quest’anno abbiamo alzato notevolmente il livello qualitativo, confermando l’importanza di “fare rete”, coinvolgendo il territorio, ma ampliando e rafforzando importanti sinergie con molti protagonisti del settore (enti, istituzioni, realtà pubbliche e private) così come le regioni (a livello istituzionale) per far crescere costantemente la manifestazione. Sul “fare rete” c’è stato un accordo unanime, cito per tutti la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, e l’assessore al turismo di regione Lombardia, Barbara Mazzali, intervenute con nostro grande piacere all’inaugurazione della manifestazione, confermandone l’importanza».
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[post_content] => Un percorso da vivere come pionieri in una destinazione che si è aperta al turismo leisure solo nel 2019. Idee per Viaggiare presenta il suo itinerario Classico in Arabia Saudita: "Da vent’anni mi occupo di tutto il Medio Oriente - sottolinea Tiziana Spila, product manager Medio Oriente di IpV -. E posso die che prima di tutto è importante avere degli strumenti per capire come proporre questa meta": per visitare l’Arabia Saudita è quindi necessario il visto, che si può fare sul sito di visitsaudi.it (costa tra i 120 e i 130 euro, ha validità di un anno dal momento dell’emissione, comprende un’assicurazione medica di base obbligatoria e ha multipli accessi, fino a 90 giorni ciascuno). La valuta locale sono i Saudi Riyal e il costo della vita è quello di Milano. Per raggiungere Riyadh e Jeddah si possono scegliere i voli diretti di Ita Airways, in partenza dall’hub di Roma Fiumicino, ma esiste anche la compagnia di bandiera Saudia Airlines, che opera con collegamenti diretti sia da Milano sia da Roma. La seconda lingua del paese è l’inglese.
«I nostri tour di gruppo hanno una guida italiana e, una volta giunti a destinazione, incontrano uno storyteller ufficiale del governo saudita che accompagnerà i viaggiatori lungo tutto il percorso» spiega sempre Tiziana Spila che sottolinea anche come la società saudita sia formata da persone di ogni censo, non solo da ricchi: "Sono persone che si incontreranno nella quotidianità di questo viaggio e che accolgono l’ospite con il sorriso. Si parte dalla capitale Riyadh, dove ci si può fermare due notti, perché c’è tanto da vedere, sia di giorno sia di sera. Qui la storia incontra la modernità. A soli 20 chilometri dal centro si percorrono le vie di Diriyah, la città di adobe che è sito archeologico Unesco, mentre a 20 minuti dal centro si può visitare la vivace e colorata Boulevard City. Si arriva poi a Jeddah, sulla costa occidentale, dove, in 24/48h, si possono visitare la Corniche, la moschea Galleggiante, che viene circondata dall’acqua con l’alta marea, e il quartiere storico di Al Balad".
Proprio a Jeddah il prossimo 18 aprile si correrà il Gran Premio di Formula Uno. "E noi abbiamo preparato dei pacchetti ad hoc di quattro giorni e tre notti in città, a cui si aggiungono tre giorni di ingresso sul circuito per le prove, le qualifiche e la gara. Per gli appassionati è una cosa in più: si può vedere il Gran Premio e poi proseguire il tour. Lungo i 30 km di costa vicini a Jeddah non si vive il mare come noi lo immaginiamo: i beach club sono circondati da muri protettivi. Quindi per accogliere i turisti, in questi mesi sta aprendo un grande complesso all-inclusive Rixos a soli 30 minuti da Jeddah. L’altra possibilità è quella di intraprendere il viaggio che porta al Red Sea, con le sue acque meravigliose e i suoi alberghi unici".
Ma prima prosegue il tour Classico, che da Jeddah sale al nord del paese, verso AlUla: "Si parte con un treno modernissimo e, in business class si arriva a Medina: un’affascinante città spirituale, nella cui moschea si dice siano conservate le reliquie del profeta. Il bianco edificio, affollato di pellegrini, è accessibile solo ai musulmani e non ai turisti. Da Medina si parte per AlUla a bordo di jeep 4x4. L’Arabia Saudita non è solo desertica: ci sono montagne, colline, estese coltivazioni di frutta e ortaggi irrigate con il tradizionale Falaj system, il sistema più antico al mondo. Dopo una sosta a Khaybar Falagi, una inaspettata zona vulcanica circondata da una verde oasi naturale, l’arrivo ad AlUla è davvero magico: una pianura disseminata di strani ciuffi di rocce frastagliate color della sabbia. Qui si può soggiornare in alberghi di ogni tipo: fare glamping, scegliere accommodation dalle 3 alle 5 stelle del Banyan Tree e di Our Habitas, una catena internazionale che realizza strutture in posti unici al mondo. AlUla si trova in mezzo a una vallata ricca di installazioni artistiche e ci si può muovere con biciclette elettriche. È un’esperienza unica che è bello prolungare per una notte in uno dei numerosi resort, che sono lontani uno dall’altro, con inquinamento acustico a livello zero e un cielo che di notte lascia senza parole tanto è luminoso. Si può poi trascorrere una sera nella città vecchia di AlUla. Anche in città ci sono alberghi: il più curioso è il Dar Tantora The House Hotel, dove non c’è elettricità e la sera l’illuminazione viene dalle candele, in un’atmosfera da mille e una notte".
Per invogliare i clienti, si possono proporre degli stop-over: "Volando con Ita Airways, ma anche con Emirates, ci si può fermare per esempio a Dubai, da dove parte poi un volo diretto per AlUla. Ma le possibilità di stop-over sono davvero tante, a seconda delle esigenze e aspettative dei clienti. Tutto quello che proponiamo è stato testato. Il limite di oggi è che mancano tariffario e i contratti, perché i sauditi non sono abituati al turismo leisure, e ci vogliono almeno cinque giorni per programmare un viaggio. Noi oggi siamo l’industria del turismo in Arabia saudita ed è un lavoro bellissimo - conclude Tiziana Spila - perché stiamo crescendo insieme, unendo il loro prodotto al nostro know-how».
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Si svolgerà dal 12 al 13 aprile alla Spezia (al castello San Giorgio) la 18° edizione del Paleofestival, un evento che attira tantissimi visitatori.
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Il Paleofestival è diventato un appuntamento irrinunciabile nel calendario culturale spezzino, e non solo, grazie al costante rinnovamento delle attività proposte che coinvolgono un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.
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Oltre ai numerosissimi laboratori segnaliamo domenica dalle 11.00 alle 13.00 il “sesto incontro studio di archeologia sperimentale: problematiche e soluzioni tra ricerca e divulgazione”, che proporrà diversi momenti:
Sara Lenzoni – Flammarii, Violarii, Carinarii. Per una didattica della tintura dei tessuti in epoca romana tra sperimentazione e studio delle fonti
Donato Riccadonna e Alessandro Fedrigotti, Museo delle palafitte del lago di Ledro – Il pane delle palafitte. L’arte di panificare tra le montagne sin dalla Preistoria
Riccardo Chessa, parco Archeologico Gli Albori – Ricostruzione sperimentale della capanna ellittica dell’età del Bronzo di Scarceta (GR)
Edoardo Ratti, Archeolink – Un guardiano di pietra nell’età dei metalli: considerazioni sperimentali
Costi:
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[post_content] => All'aeroporto di Brindisi sono stati avviati i lavori per l'ampliamento del terminal passeggeri, che ospiterà anche spazi commerciali. L'intervento include anche la realizzazione di un innovativo sistema di smistamento bagagli, un’opera strategica per il futuro dello scalo e per la crescita del sistema aeroportuale pugliese.
Nel dettaglio, il progetto prevede la realizzazione di un nuovo edificio di due piani, adiacente all’aerostazione in prossimità della zona partenze. Al primo piano saranno realizzate nuove aree di imbarco e aree per lo shopping e la ristorazione, al piano terra invece sarà realizzato in area sterile il nuovo impianto di trattamento bagagli che migliorerà l’efficienza di funzionamento delle nuove macchine tomografiche per il controllo del bagaglio da stiva di cui Aeroporti di Puglia si è già dotata in aderenza alla più recente normativa europea che ha previsto l’innalzamento a nuovi standard di sicurezza.
"Questa opera – ha dichiarato il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile - rappresenta un passo fondamentale per il potenziamento dell’aeroporto di Brindisi, che negli ultimi anni ha registrato una crescita significativa del traffico passeggeri. L’ampliamento del terminal garantirà un’esperienza di viaggio più confortevole e moderna, mentre il nuovo sistema di smistamento bagagli consentirà di migliorare l’efficienza operativa dello scalo, riducendo i tempi di attesa e aumentando la capacità di gestione dei voli.
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[post_content] => Dopo Barcellona, Miami. E' stato inaugurato ufficialmente ieri il nuovo terminal crociere di Msc nel porto della città della Florida. Realizzato da Fincantieri Infrastructure per una lunghezza di 632 metri, 85 metri di larghezza e un’altezza di 29 metri (quattro piani), occupa una superficie complessiva di 45.787 metri quadrati ed è la struttura di questo genere più grande al mondo.
Caratterizzata da standard ambientali di ultima generazione e da un design avveniristico, con una superficie vetrata di 12.777 mq, il complesso è stato realizzato con l'obiettivo di integrarsi con lo skyline di Miami. Il terminal può gestire fino a 36 mila passeggeri al giorno e può ospitare in contemporanea ben tre navi di grandi dimensioni, attraccate a banchine dotate di connessione con la corrente elettrica da terra, in grado di azzerare le emissioni delle unità durante la sosta in porto.
Orgogliosi
"Siamo orgogliosi di aver realizzato il terminal più grande e tecnologicamente avanzato al mondo, che definisce nuovi standard per l’intero settore ed è in grado di offrire ai nostri ospiti un’esperienza unica sia in fase di imbarco sia di sbarco" commenta il presidente esecutivo della divisione crociere del gruppo Msc, Piefrancesco Vago.
Il progetto e la costruzione del terminal sono frutto di un lavoro di squadra tra alcune delle più importanti realtà industriali e finanziarie del Paese: Leonardo per la tecnologia, il Rina per la due diligence tecnica, ambientale ed economica, Cassa Depositi e Prestiti, Sace, Simest e Banca Intesa per il supporto finanziario all’operazione. L’opera è stata completata in poco più di tre anni: dalla posa della prima pietra, il 12 marzo 2022, alla consegna della struttura. Il progetto ha coinvolto in media circa 500 persone al giorno, impegnate anche su più turni, fino a raggiungere negli ultimi mesi una copertura operativa continua sulle 24 ore.
Innovazioni
Il terminal è dotato di un innovativo sistema di smistamento dei bagagli, realizzato da Leonardo, in grado di ottimizzare le operazioni logistiche e di migliorare l'efficienza nella movimentazione e nello smistamento dei colli. Il progetto inoltre introduce, per la prima volta nel settore crocieristico, la tecnologia cross-belt già ampiamente utilizzata in ambito aeroportuale, segnando l’inizio di una collaborazione tra Leonardo e la divisione crociere del gruppo Msc.
Il nuovo impianto potrà in particolare gestire contemporaneamente i bagagli di tre navi da crociera ormeggiate in contemporanea, migliorando le operazioni di imbarco, i controlli di sicurezza, dotati di sistemi di riconoscimento facciale biometrico per identificare le persone, e i tempi di consegna. La soluzione prevede in particolare un'area di screening con 22 linee e un totale di 360 metri di nastri trasportatori, oltre a un sistema di smistamento basato sul sorter Mbhs (multisorting baggage handling system) di Leonardo che si estende per circa 108 metri. Questo sistema è integrato con 24 metri di caroselli e supportato da soluzioni informatiche e software avanzati per ottimizzare la gestione dei flussi dei bagagli.
Progettato dallo studio di design internazionale Arquitectonica, il nuovo terminal ha richiesto oltre 2 milioni di ore di lavoro, l’impiego di circa 5.300 tonnellate di acciaio e la posa di oltre 1,1 milioni di metri di cavi elettrici. L’edificio è dotato anche di numerose aree destinate a uffici, di 1.490 mq di spazi verdi e di un parcheggio di sei piani, in grado di ospitare 2.450 veicoli (oltre a 245 posti auto per disabili), lungo 209 metri, largo 94 metri e alto 31 metri, per complessivi 121.546 mq di superficie.
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Statistiche
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Il terminal può gestire fino a 36 mila passeggeri al giorno e può ospitare in contemporanea ben tre navi di grandi dimensioni, attraccate a banchine dotate di connessione con la corrente elettrica da terra, in grado di azzerare le emissioni delle unità durante la sosta in porto.\r\nOrgogliosi\r\n\"Siamo orgogliosi di aver realizzato il terminal più grande e tecnologicamente avanzato al mondo, che definisce nuovi standard per l’intero settore ed è in grado di offrire ai nostri ospiti un’esperienza unica sia in fase di imbarco sia di sbarco\" commenta il presidente esecutivo della divisione crociere del gruppo Msc, Piefrancesco Vago.\r\n\r\nIl progetto e la costruzione del terminal sono frutto di un lavoro di squadra tra alcune delle più importanti realtà industriali e finanziarie del Paese: Leonardo per la tecnologia, il Rina per la due diligence tecnica, ambientale ed economica, Cassa Depositi e Prestiti, Sace, Simest e Banca Intesa per il supporto finanziario all’operazione. 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