16 July 2024

Patanè: «E’ ora di riprenderci i pezzi di business che abbiamo perso»

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Luca Patanè

La nuova squadra del gruppo Uvet

Probabilmente è il momento migliore per prendere la parola e spiegare cosa è successo durante questi ultimi due anni complicati. Adesso si possono iniziare a fare bilanci e a guardare oltre con una certa lunghezza di scenari. Per questo il presidente di Uvet, Luca Patanè ha deciso di parlare con la stampa sullo stato dell’arte della sua azienda e in generale del turismo nel nostro Paese.

«La pandemia ci ha fatto capire l’importanza delle associazioni. C’è stato un grande lavoro sotto questo aspetto, abbiamo creato una lobby d’ascolto che ha lavorato bene. Lo Stato insomma ci ha ascoltato anche se i tempi per i ristori sono molto lunghi e questo ha danneggiato naturalmente le imprese del turismo».

«Anche nel gruppo Uvet le cose sono cambiate. Abbiamo una nuova squadra – continua Patanè -. Naturalmente abbiamo dovuto intervenire sui costi del personale, ritrovandoci con un’azienda sana e più flessibile che sta rispondendo perfettamente alla ripresa. Sul fronte del business travel possiamo dire che le aziende hanno ripreso a viaggiare, che c’è un booming del settore Farma, e che abbiamo rifirmato tutti i contratti con i clienti del gruppo».

Il network e Settemari

Questo è sicuramente un passo importante per riannodare le fila di un discorso che per cause maggiori si è interrotto due anni fa. Fra i presenti Massimo segato, nuovo responsabile divisione distribuzione Uvet Travel System. «Con Massimo – ha continuato Patanè – stiamo puntando a ricostruire un tessuto che con la pandemia si stava sfilacciando. Posso dire che il lavoro è già ben impostato».

«Stiamo programmando, inoltre investimenti per 10 milioni di euro per i prossimi 5 anni in tecnologia e piattaforme. Perché in questo sta una delle nuove sfide del settore».

Presentato anche Beppe Pellegrino direttore Uvet Hotel Company e Settemari. Pellegrino è detto fiducioso sullo sviluppo di mercato per l’operatore che è, come ha detto lui stesso : «Rimane sempre un nome nel tour operating italiano».

«Per chiudere – ha continuato Patanè – mi preme dire che le agenzie di viaggio, da oggi in poi, cioè da dopo la pandemia, avranno un ruolo sempre più centrale. Naturalmente con tutti gli strumenti tecnologici che servono a dialogare con i clienti. Per questo stiamo rilanciando il network, per un obiettivo ben preciso: abbiamo perso pezzi di business? bene è ora di riprenderli»

 

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