27 gennaio 2021 12:37
Filippo Renga
E’ di oltre 9 miliardi di euro il calo registrato dalla componente digitale dell’industria dei viaggi in Italia nel 2020, per un complessivo -60% rispetto all’anno precedente. Il dato pesante, ma purtroppo non certo sorprendente, emerge dalla settima edizione dell’ormai tradizionale rapporto annuale stilato dall’Osservatorio innovazione digitale nel turismo della school of management del Politecnico di Milano.
L’anno della pandemia ha avuto infatti effetti pesanti sull’economia mondiale andando a travolgere in particolare l’ecosistema dei viaggi. Quello dell’intermediazione tradizionale ante-Covid-19 era un mercato tutt’altro che in crisi. Per loro, però, come per il tour operating, fortemente dipendenti dai flussi outgoing, il 2020 è stato un anno di sopravvivenza, con un calo del fatturato tra il 60% e il 95%. Per il 2021 è prevista una parziale ripresa, nell’ordine di un terzo dei volumi realizzati nel 2019. L’impatto è meno marcato su ospitalità, trasporti di terra e di mare e attrazioni, che sono riusciti, mediamente, a mantenere il fatturato in una forbice tra il 40% e il 60% rispetto al 2019, grazie soprattutto al turismo di prossimità.
L’e-commerce di viaggi degli italiani nel 2020 segna quindi un -60% assestandosi a 6,2 miliardi di euro. Prevalgono ancora le prenotazioni effettuate da desktop (65% del totale), ma il mobile assume più rilevanza (35%) e registra una decrescita inferiore rispetto al mercato (-39%). I trasporti si confermano la categoria merceologica più acquistata su Internet (60%), ma perdono quota (-1 punto percentuale rispetto al 2019) in favore degli alloggi (34%, +3 punti). A impattare su questa tendenza vi è la prevalenza del mercato domestico e la preferenza per l’utilizzo dei mezzi di trasporto di proprietà. Seguono infine, con un 6%, i pacchetti e tour organizzati.
“Si è rafforzato il canale diretto, che ha inciso per il 66% sull’e-commerce complessivo – afferma Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio -. Da un lato, infatti, il cliente ha cercato il contatto diretto con il fornitore per ricevere informazioni e rassicurazioni. Dall’altro, il turismo di prossimità ha aumentato il ricorso a servizi conosciuti o comunque accessibili via telefono, email o chat, e reso meno necessario l’utilizzo di intermediari. Le Ota hanno sofferto (-57%), ma meno quelle legate esclusivamente all’extra-alberghiero (-33%)”.
Sul fronte business travel, la spesa per i viaggi d’affari scende a 7,6 miliardi di euro, in diminuzione del 63% sull’anno precedente. Il mercato domestico (3,2 miliardi di euro) realizza la performance migliore (-56%), quello internazionale (4,4 miliardi) si riduce di due terzi (-67%), anche complice la forte riduzione dei prezzi del trasporto e il deprezzamento del dollaro contro l’euro (-2%).
“La maggiore variazione negativa si ha nella spesa internazionale dell’industria (-68%) dove il crollo dei viaggi mice (legati a meeting, fiere e eventi aziendali), i più costosi, ha anche inciso sul segmento nazionale (-58%) – sottolinea il direttore dell’Osservatorio business travel, Andrea Guizzardi -. Il terziario, meno esposto ai viaggi intercontinentali, mostra una contrazione di spesa decisamente inferiore (-60%). Il 63% delle aziende italiane indica infine nel secondo semestre 2021 il momento in cui si tornerà a viaggiare per motivi non strettamente necessari”.
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Compie 20 anni l'operatore trevigiano specializzato in viaggi in Africa, Mokoro Tour. "La conoscenza approfondita del continente è il nostro vero punto di forza - spiega la co-fondatrice, Martina Favaro -. Il nostro team, formato da esperti appassionati, offre un supporto continuo alle agenzie di viaggio, suggerendo le migliori soluzioni per ogni esigenza e accompagnando i clienti nella scelta di itinerari personalizzati".
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[post_content] => Disciplina del sistema informativo, utilizzo di strumenti digitali per ‘gestire’ le aree a maggior concentrazione di flussi, norme puntuali per le locazioni turistiche. Il nuovo ‘Testo unico del turismo’, che rivede, adegua e sostituisce la legge regionale 86 del 2016, è stato approvato di recente nel Consiglio Regionale della Toscana.
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«Con l’approvazione – ha spiegato il presidente Eugenio Giani - compiamo un passo decisivo per garantire maggiore chiarezza normativa e strumenti più efficaci a sostegno di un settore strategico per la Toscana. Il risultato di un lavoro condiviso, realizzato ascoltando gli operatori, le amministrazioni locali e tutti i soggetti del settore. I punti chiave sono: semplificare le procedure, valorizzare le eccellenze locali e promuovere un modello di turismo sostenibile e accessibile. Particolare attenzione è stata dedicata all’innovazione digitale e alla formazione, per rendere il sistema turistico competitivo e al passo con i cambiamenti globali. Una riforma che mette al centro non solo i visitatori, ma anche le comunità locali, che devono poter beneficiare direttamente del valore economico, sociale e culturale di un settore che incide per il 15% sul Pil regionale. Lavoreremo da subito per garantire una corretta applicazione del testo e continuare a costruire un turismo di qualità per il futuro».
«Un impianto tutto nuovo – ha aggiunto l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras - che si pone come orizzonte governare i prossimi anni facendo leva sulla capacità di gestire i dati ed usare le nuove tecnologie e soprattutto di puntare sulla qualità. Che significa stipulare un patto con le imprese. Il nuovo TU si concentra sulle imprese e sulla gestione di servizi turistici di qualità da parte delle strutture ricettive, dotate di tutti gli strumenti più avanzati proprio grazie alla legge».
Marras prosegue poi sottolineando che «vengono affrontati i temi dell’equilibrio, della sostenibilità, della capacità di governare i processi dove il turismo, diciamo, diventa ‘problematico’. È grazie al dibattito scaturito in Aula che è stato possibile migliorare il TU con particolare attenzione proprio a questo elemento, la concentrazione del turismo in alcune destinazioni, arrivando a individuare strumenti che sono all’avanguardia a livello nazionale».
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[post_content] => Prosegue il percorso di crescita di R Collection Hotels, fondato dalla famiglia Rocchi, che oggi accoglie i propri ospiti in dieci hotel. La visione del gruppo rappresenta una sorta di fusione tra tradizione e innovazione e ogni struttura ha una propria identità e una forte connessione con il territorio. Paolo Remedi, da otto anni maître degli hotel R Collection racconta che il padre di Franco Rocchi, attuale presidente del gruppo, diversificò la sua attività passando dal settore tessile a quello alberghiero, coinvolgendo i tre figli e i numerosi nipoti.
L’inizio fu l’Hotel Royal Victoria, 4 stelle sul lago di Como a Varenna e, sempre a Varenna, il Villa Cipressi (4 stelle). Poi sono arrivati gli alberghi di Milano, il Mentana, il City Life Poliziano, quindi il King Varedo, in Brianza (tutti a 4 stelle). Sul lago di Como ci sono anche il Regina Olga (4 stelle) a Cernobbio e il Grand Hotel Victoria (5 stelle lusso) a Menaggio, mentre sulla riviera Ligure, a Rapallo, c’è il Grand Hotel Bristol Portofino Coast (5 stelle).
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Quanto alla stagionalità degli hotel, conclude Coriasco, «tutto dipende da quanto nevica. Resteremo aperti fino a Pasqua, quando le temperature si alzano e la neve si scioglie, per poi riaprire a inizio giugno, al termine delle scuole. L’estate si conclude a settembre. Noi non vorremmo chiudere, perché gli ospiti ce lo chiedono, ma anche il paese deve restare aperto! Stiamo cercando di cambiare i paradigmi. Visto il cambiamento climatico oggi Francia e Svizzera promuovono l’autunno: noi aspettiamo di beneficiare dell’onda lunga che sta partendo da loro per proporre un modo nuovo di vivere la montagna, oltre che sugli sci».
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[post_content] => In un'intervista al Tempo il ministro del turismo Daniela Santanchè traccia un bilancio dell'anno appena trascorso. «Il nostro turismo da record. In Italia +2.5% di visitatori. Il Paese è pronto alla sfida», ha detto il ministro e ha continuato affermando che è «molto positivo vedere questa voglia di Italia nel mondo. Il turismo straniero continuerà a crescere molto, e in parte ha compensato la riduzione del turismo italiano.
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Strategie e Italia.it
Poi ha parlato degli stanziamenti previsti dopo che al turismo sono stati assegnati 340 milioni. Una bella cifra che verrà divisa fra la montagna, miglioramento delle strutture ricettive e formazione. Il che ci sembra una buona strategia. Poi il ministro si è sopffermato sull'impatto dei 30 milioni di pellegrini per il Giubileo. «I pellegrini sono anche turisti» ha chiosato il ministro e in parte ha ragione. E infine dell Wttc che dal 1 al 3 ottobre si svolgerà a Roma.
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[post_content] => E' partita domenica scorsa da Genova, il primo porto passeggeri al mondo per Msc Crociere, la sesta World Cruise della compagnia per un viaggio della durata di 121 giorni che toccherà ben 46 destinazioni in 21 paesi. Questa volta, a solcare i mari dei cinque continenti con circa 2.300 ospiti di 60 diverse nazionalità, è la Magnifica, sotto il comando di Pietro Sarcinella, nave di una flotta che quest’anno raggiungerà le 23 unità, confermandosi così il terzo brand crocieristico al mondo.
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Un investimento di 850 milioni di euro per l'arrivo di cento nuovi treni regionali nel 2025: questo l'impegno di Trenitalia sul Regionale, che nell'anno mira inoltre ad un traffico passeggeri superiore ai 430 milioni di viaggiatori.
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