3 febbraio 2021 09:30
La Liguria presenta un’innovativa piattaforma “opportunityLiguria.it”
Storicamente meta di villeggiatura delle grandi città del nord, la Liguria si pone un ambizioso obiettivo per questo 2021, trovare casa alle imprese. Per chi, spinto da quest’onda, decidesse di cercare un ufficio o una nuova sede per la sua impresa o startup sul territorio ligure è a disposizione l’innovativo portale OpportunityLiguria.it, con cui l’istituzione regionale valorizza superfici territoriali pubbliche e private adatte all’insediamento di attività produttive, direzionali e logistiche.
La piattaforma fornisce informazioni non soltanto sugli immobili disponibili o sulle aree edificabili, ma anche sui servizi logistici, sui collegamenti, sulla popolazione dell’area, sul reddito medio e sulla mobilità. Una vera e propria azione di marketing territoriale, per sfruttare appieno la posizione strategica – tra il Mediterraneo, la Francia e il sud Europa – dell’asse produttivo e logistico del Nord Italia. Non una vetrina, ma un’applicazione che disintermedia una serie di indagini immobiliari che un tempo avrebbero richiesto settimane di ricerche e permette a eventuali investitori, anche a distanza, un primo approccio rapido. Il progetto strategico della Regione Liguria – sviluppato da Liguria Digitale e gestito da Liguria International – è stato realizzato grazie al Fondo Europeo di Sviluppo regionale 2014-2020 e fornisce all’utente informazioni contestualizzate alle aree locali, attraverso strumenti quali la cartografia del territorio, l’infografica del contesto economico e socio-demografico e i servizi inerenti alla logistica e all’accessibilità della zona d’interesse. Uno strumento digitale in continuo aggiornamento, che conta già edifici di alto valore architettonico, insediamenti moderni, edifici industriali dismessi, case cantoniere e uffici.
Opportunity Liguria contiene informazioni non soltanto su grandi aree e siti strategici, ma anche su spazi di dimensioni più contenute, adatti al lancio, o al rilancio, di piccole e micro imprese. E copre tutte le vocazioni imprenditoriali possibili: dall’industria al turismo, dal commercio all’agricoltura senza trascurare chi lavora su nicchie specializzate o a progetti pilota. Le aree si possono selezionare per località, proprietà, tipologia e dimensioni. Per ogni area, per ogni sito, vengono fornite informazioni descrittive generali e di dettaglio, dati legati all’opportunità di investimento, caratteristiche del terreno o dell’immobile, informazioni su accessibilità e logistica. Mappe navigabili e infografiche aggiungono informazioni su attività manifatturiere, artistiche, sportive, di intrattenimento, servizi di alloggio e ristorazione, vincoli architettonici, archeologici e paesaggistici, pericolosità idrogeologica. A questi input si aggiunge poi il quadro economico e socio-demografico del territorio, utilizzando i dati dell’Istat sulla popolazione residente, sul tasso di occupazione di adulti e giovani, sul livello di scolarizzazione, sul reddito medio pro capite, sulla mobilità pubblica e privata, confrontati con gli indicatori regionali e nazionali. Per il 2021 l’assessore Andrea Benveduti si impegna a riaprire i bandi digitalizzazione e adeguamento processi produttivi per concedere l’opportunità anche a chi non aveva fatto a tempo a presentare domanda a maggio.
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[post_content] => Con l’arrivo del Natale, Ragusa Ibla si trasforma in un luogo incantato, dove la bellezza del barocco incontra la meraviglia delle luminarie e delle tradizioni festive. Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Comune di Ragusa e il Centro Commerciale Naturale (Ccn) Antica Ibla, ha come obiettivo non solo quello di offrire un’esperienza unica ai visitatori, ma anche di valorizzare il territorio, aumentare l'attrattività della destinazione sui mercati internazionali e destagionalizzare i flussi turistici aiutando gli operatori a lavorare anche nei mesi di spalla.
Come raccontato dal presidente Daniele La Rosa, il Centro Commerciale Naturale Antica Ibla nasce dalla volontà degli esercenti locali di creare uno strumento comune per valorizzare le proprie capacità imprenditoriali, ma soprattutto per riscoprire l’orgoglio di appartenere a un luogo ricco di storia e umanità. Forte del sostegno di circa 85 imprese, il Ccn si impegna a contrastare la disumanizzazione delle città e ad aiutare la destagionalizzazione dell'offerta attraverso iniziative che rafforzano la vivacità del territorio e del commercio locale. «Quest’anno – spiega La Rosa – Ibla ha indossato il vestito buono della festa. Le luminarie, i mercatini e le attività che abbiamo organizzato in sinergia con il Comune rappresentano un’occasione per vivere il Natale in una dimensione speciale. Il nostro impegno è stato quello di pianificare un calendario di eventi ricco e inclusivo, capace di attirare sia famiglie che giovani, per condividere momenti di bellezza e tradizione».
Ibla Magia del Natale
L'iniziativa Ibla Magia del Natale include un programma variegato di eventi che spaziano dai presepi viventi ai concerti, dai mercatini natalizi al Villaggio di Babbo Natale, dove i più piccoli possono incontrare Babbo Natale, visitare la fabbrica dei giocattoli e divertirsi con gli elfi cantastorie.
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Crescono del 2,2% le presenze complessive in Toscana nel 2024 rispetto al 2023, mentre calano le prenotazioni per le festività dell'1,9% rispetto al 2023. Si registra anche una flessione di alcuni dei mercati esteri di riferimento (Belgio, Giappone, Spagna, Austria, Germania e Francia) ed in generale un rallentamento della domanda internazionale. Questi i dati secondo l’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Toscana Promozione Turistica, su un campione di 603 imprenditori della ricettività.
«Iniziano ad avvertirsi gli effetti dell’incertezza che sta caratterizzando l’economia mondiale - ha commentato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -, dovuta alla crisi della situazione geopolitica e ad un peggioramento delle principali economie europee. Nonostante questo la Toscana continua ad ottenere risultati più che soddisfacenti e ad attrarre visitatori da tutto il mondo. Le difficoltà della domanda interna permangono e a queste si affiancano segnali di debolezza di alcuni mercati esteri tradizionali, specie europei, compensati però da indicazioni positive provenienti da paesi extraeuropei».
«La Toscana si conferma una terra capace di attrarre visitatori da ogni parte del mondo - aggiunge Leonardo Marras, assessore al turismo - ma i dati ci ricordano che non possiamo abbassare la guardia. Il lieve calo delle prenotazioni per le festività natalizie è uno specchio delle difficoltà economiche globali e delle incertezze che stanno condizionando i mercati tradizionali, specie europei. Tuttavia, non mancano segnali incoraggianti, soprattutto dai mercati extraeuropei, che ci spingono a continuare a lavorare sulla diversificazione della nostra offerta turistica. E' fondamentale consolidare le performance più positive ed affrontare le sfide del 2025 con determinazione».
Secondo l’indagine, in base alle prenotazioni ricevute per le feste di fine anno, le presenze nelle strutture ricettive sono stimate al -1,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Oltre 1,2 milioni di pernottamenti, ai quali si potrebbero aggiungere altre 300 mila presenze comprendendo anche i clienti nelle locazioni turistiche. La stima relativa ai turisti italiani segnala un -2,5% e oltre 685 mila presenze. Calo anche per gli stranieri, -1,2% e 539 mila presenze. Il movimento nelle strutture alberghiere è stimato al -2,2%, mentre per le strutture extralberghiere al -1,4%.
Per il 32% degli imprenditori che hanno partecipato all’indagine, le presenze per il 2024 sono aumentate, per il 23,4% sono diminuite e per il 29,1% sono risultate stabili. Complessivamente sulla base della percezione degli imprenditori e delle indicazioni raccolte, la stima per il 2024 risulta del +2,2%. Meglio il settore alberghiero (+2,4%), buono anche il risultato per le strutture extralberghiere (+2,1%). Il 2024 dovrebbe chiudersi con oltre 46,8 milioni di pernottamenti e oltre 15,1 milioni di arrivi, al netto del movimento registrato nelle locazioni turistiche.
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[post_content] => L’elettrificazione della banchina del Molo Garibaldi nel porto della Spezia, che consentirà alle navi da crociera di spegnere i motori quando sono in sosta, sta ormai diventando realtà. Oggi è stata presentata la prima delle quattro cabine di trasformazione e il Cable Management System, sorta di robot che permetterà di collegare la fonte energetica alle navi passeggeri.
La nuova cabina di 250 mq., alta 5 metri che è situata nella zona retrostante alla radice del Molo Garibaldi, nelle immediate vicinanze dell’esistente cabina ENEL e di altri manufatti a servizio del sistema distributivo, è stata realizzata mediante una nuova struttura a pannelli prefabbricati. Il layout interno è stato studiato in maniera da ottimizzare la distribuzione interna dei cavi, la semplicità di installazione e la riduzione degli spazi, nonché per avere una migliore accessibilità delle macchine sia in fase di cantiere che di manutenzione e/o sostituzione.
«La realizzazione della cabina di trasformazione e delle infrastrutture di collegamento a banchina sul molo Garibaldi, compreso il macchinario Cable Management System, appena consegnato all'AdSP dalla ditta Shore Link, testimoniano l'efficacia dell'azione dell'AdSP nel campo dell'efficientamento energetico e delle politiche di sostenibilità ambientale – spiega il Commissario Straordinario dell’AdSP, Federica Montaresi - L’impegno economico necessario alla realizzazione della prima delle quattro nuove cabine di trasformazione è di oltre otto milioni di Euro, di cui cinque finanziati con il Fondo Complementare. I restanti tre milioni di Euro, che erano previsti a carico di AdSP, sono stati recentemente oggetto di un ulteriore finanziamento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a valere su fondi PNRR, grazie alla credibilità che abbiamo conquistato sul campo raggiungendo tutti gli obiettivi nei tempi previsti. Questo ci ha permesso di arrivare ad una copertura di finanziamento integrale dell’intervento. A giugno 2025 le opere saranno completate, poi ci sarà una fase per i test. Ma stiamo già lavorando per l’affidamento del servizio di interesse generale per la fornitura dell'energia elettrica e per la gestione e manutenzione del sistema che permetterà al porto della Spezia di mettere a disposizione il molo Garibaldi elettrificato per le navi da crociera».
«La conclusione della prima cabina di trasformazione - aggiunge Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia - e la nuova tecnologia per la distribuzione dell’energia segnano un passo decisivo verso l’elettrificazione delle banchine per le navi da crociera. Un risultato importante per la città, perché consentirà alle navi di spegnere i motori durante la sosta in porto, alimentandosi esclusivamente con energia elettrica, riducendo l’impatto ambientale nel territorio. Il turismo crocieristico, con oltre 800mila visitatori l’anno, è centrale per la nostra economia. Il nostro obiettivo è renderlo pienamente sostenibile, combinando benefici per il commercio locale con la tutela dell’ambiente. In questa direzione, lavoriamo con l’Autorità Portuale e altri Enti per accelerare la transizione ecologica del porto. Tra i progetti chiave, c’è anche il nuovo Molo Crociere, i cui lavori avanzano rapidamente. Confermiamo così il nostro impegno per un porto innovativo e sostenibile, a vantaggio della città e delle future generazioni».
[post_title] => Porto La Spezia, pronta la prima cabina per fornitura di energia alle navi da crociera
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[post_content] => Ora è ufficiale: le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia non dovranno più dotarsi, almeno entro il prossimo 31 dicembre, di coperture assicurative contro i danni causati dagli eventi climatici catastrofali. Come ampiamente preannunciato, anche dalla stessa Borghini e Cossa, con l’approvazione del decreto Milleproroghe il governo ha posticipato l’entrata in vigore dell’obbligo al 31 marzo 2025, sempre che entro fine 2024 sia pubblicato il decreto attuativo, a cui spetterà il compito di chiarire i requisiti minimi che dovranno avere le polizze, oltre ad altri aspetti fondamentali, come i criteri di valutazione del rischio e le modalità di riassicurazione da parte delle compagnie.
“Nel settore assicurativo, l’informazione e la consapevolezza sono elementi fondamentali per prendere decisioni ponderate - spiega Matteo Maria Rossi, socio di Borghini e Cossa -. In assenza del decreto attuativo, non esistono ancora soluzioni assicurative in grado di adempiere correttamente all’obbligo. Invitiamo le imprese a considerare con cautela eventuali proposte commerciali sul mercato: in questa fase, l’unica soluzione razionale è quella di aspettare, affidandosi a professionisti che possano davvero tutelare i propri interessi nel lungo termine”.
Al contrario, nei mesi scorsi sul tema si è innescato un vero e proprio hype dal punto di vista mediatico: il dibattito sugli effetti del cambiamento climatico si è unito a quello sulla resilienza delle compagnie, chiamate a fronteggiare un aumento consistente di richieste danni e risarcimenti, spingendo molti imprenditori a correre ai ripari in tempi brevi. “Il caso dell’obbligo di adozione delle polizze catastrofali – prosegue Rossi – è emblematico di come una percezione distorta possa generare una falsa emergenza. Lo stesso vale per le imprese che sono già in possesso di coperture contro eventi catastrofali: non è necessario sostituirle o modificarle subito. L’adeguamento alla nuova normativa potrà avvenire alla prima occasione utile o alla successiva scadenza annuale dei contratti. Aggiungo che le coperture terremoto e alluvione, di cui molte aziende sono già dotate, sono spesso assolutamente opportune in tema di gestione del rischio. Si tratta solo di capire se e come dovranno eventualmente essere integrate”.
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[post_content] => Brand Usa alza il sipario sulla nuova leadership e sui nuovi membri che comporranno il board of directors per il 2025. Elliott Ferguson, chief executive officer di Destination Dc (nella foto), sarà il presidente del consiglio di amministrazione per un anno. Ferguson, entrato per la prima volta nel board nel 2022, ha recentemente ricoperto il ruolo di tesoriere. Nel suo nuovo incarico, collaborerà con la vicepresidente Lauren Bailey, la tesoriera Kristen Esposito e il segretario Allen Orr.
Inoltre sono stati scelti due nuovi direttori: Danny Hughes, presidente per le Americhe di Hilton (in rappresentanza del settore alberghiero) e Gus Antorcha, presidente di Princess Cruises (in rappresentanza del settore dei trasporti terrestri e marittimi). Infine, Ferguson, Bailey e l'ex presidente Todd Davidson sono stati tutti riconfermati per un secondo mandato triennale.
Il board of directors, composto da 11 membri, è nominato dal Segretario al Commercio degli Stati Uniti in consultazione con i Segretari di Stato e della Sicurezza interna. Ogni consigliere rappresenta un settore dell'industria dei viaggi e del turismo e può ricoprire un massimo di due mandati consecutivi della durata di tre anni ciascuno.
Le nuove nomine del Board of Directors arrivano in un momento strategico per Brand Usa che punta a raggiungere l'obiettivo stabilito dalla National Travel and Tourism Strategy del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti: accogliere 90 milioni di visitatori entro il 2027. Tuttavia, l'organizzazione prevede di anticipare questo traguardo di un anno, raggiungendolo già nel 2026.
“Le mie priorità sono in linea con la missione di Brand Usa di accogliere il mondo negli Stati Uniti e generare uno sviluppo economico incrementale - ha dichiarato Ferguson -. Vogliamo trasmettere alla comunità globale che gli Stati Uniti sono una destinazione accogliente, e stiamo lavorando per dare priorità a ogni aspetto che possa rendere il viaggio sicuro e agevole per i visitatori. Collaborerò con il team di Brand Usa per concentrarci sulle opportunità di crescita nei meeting internazionali, sulla ripresa del mercato asiatico e sulle aree del mondo finora meno valorizzate. La diversità delle nostre strategie di marketing è fondamentale per mantenere la competitività, riflettendo gli Stati Uniti come una destinazione inclusiva e capace di attrarre un pubblico ampio e variegato”.
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[post_content] => Korean Air ha completato l'acquisizione di Asiana Airlines, quattro anni dopo aver annunciato la sua decisione il 16 novembre 2020. Oggi, 12 dicembre, la compagnia ha infatti acquisito 131.578.947 azioni di nuova emissione di Asiana Airlines, che rappresentano una quota di proprietà del 63,88%.
L'investimento totale ammonta a 1,8 trilioni di won (1,3 miliardi di dollari).
Asiana Airlines terrà un'assemblea generale straordinaria degli azionisti il 16 gennaio 2025 per nominare i nuovi consiglieri di amministrazione scelti da Korean Air.
Korean Air prevede di completare l'integrazione entro due anni (fine 2026) attraverso un iter che includerà l'ottimizzazione del network attraverso la diversificazione degli orari dei voli sulle rotte che si sovrappongono, l'ampliamento dei collegamenti verso nuove destinazioni e maggiori investimenti per la sicurezza. La fusione mira a rafforzare la competitività dell'industria aeronautica nazionale, a potenziare le capacità dell'aeroporto di Incheon come hub e a espandere la portata della rete globale.
L'integrazione procederà senza ristrutturare la forza lavoro: l'organizzazione combinata prevede una crescita naturale del personale grazie all'espansione dell'attività, e i dipendenti con funzioni sovrapposte saranno riassegnati all'interno dell'organizzazione.
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Ieri si è riunito il Consiglio nazionale di Fto-Federazione turismo organizzato di Confcommercio per condividere priorità e obiettivi della federazione nel 2025 e definire le risorse organizzative ed economiche per raggiungerli. Nell’ambito di un consesso molto partecipato, i consiglieri, che rappresentano le differenti anime del turismo organizzato, hanno affrontato con concretezza operativa i principali dossier sul tavolo, a partire dal tema dei rapporti con i vettori aerei.
Le aree di lavoro discusse, in stretta e continua sinergia con le istituzioni italiane ed europee, anche grazie alla partecipazione di Fto in Ectaa, hanno riguardato in particolare: i rapporti di filiera per garantire un equo compenso alle agenzie di viaggi, tour operator, dmc e tmc; la comunicazione al cliente finale del valore aggiunto offerto dal turismo organizzato; la digitalizzazione delle imprese; la risoluzione delle criticità che impediscono di produrre e garantire un'offerta turistica sostenibile e di qualità in Italia, quali ad esempio la carenza di guide turistiche, le nuove pesanti restrizioni per gli ncc, l'accesso ai principali siti culturali, le limitazioni ai bus turistici, la burocrazia per i viaggi di istruzione.
Il contrasto efficace all'abusivismo tramite l'identificazione degli operatori che rispettano tutti i requisiti normativi e una comunicazione trasparente ed efficace al cliente finale promossa e sostenuta dal Ministero del Turismo e dalle Regioni; il rapporto costante e costruttivo con le altre associazioni per garantire una maggiore efficacia nel rapporto con le istituzioni.
Mille problemi
“È molto impegnativo lavorare su progetti che possono fare la differenza per il nostro settore e risolvere contemporaneamente i mille problemi che le nostre imprese si ritrovano ad affrontare quotidianamente - ha detto Franco Gattinoni, presidente di Fto-Federazione turismo organizzato di Confcommercio -. Le attività che stiamo seguendo sono davvero tante, troppe. L'unica soluzione che abbiamo è rimboccarci le maniche e organizzarci per gestirle contemporaneamente. La motivazione ce la dà l'amore per il nostro lavoro.
La capacità di riuscirci è legata alla grande partecipazione attiva dei nostri soci e alle competenze e professionalità presenti in Fto. Siamo diventati in poco tempo una grande squadra realmente rappresentativa del turismo organizzato. Tutte le tipologie di attività ne fanno parte: leisure, business travel, eventi, viaggi istruzione, incoming e outgoing, ditte individuali e grandi aziende. Nonostante una crescita rapida e straordinaria del numero dei soci, rimane però fondamentale continuare a mantenere l'attenzione al singolo imprenditore, con servizi adatti alle specificità del suo business e risposte veloci e qualificate alle richieste di ciascuno. Anche il peso istituzionale di Fto è cresciuto significativamente ma c'è sicuramente ancora tanto da fare. Le sfide che ci aspettano sono molto impegnative ma tutti insieme ce la faremo”.
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[post_content] => Ci sarà un ‘modello Firenze’ per gestire e strutturare al meglio l’overtourism, è l’impegno preso dal sindaco di Firenze Sara Funaro che nel corso di un incontro promosso da Fiavet-Confcommercio, ha espresso la volontà di promuovere a breve un tavolo di lavoro con gli operatori della filiera turistica e del commercio per condividere una strategìa che prenderà spunto dai punti già fissati dal Comune per far fronte al fenomeno dell’iperturismo.
“Tra i passaggi chiave del nostro decalogo che sono parte integrante del Piano approvato in Giunta, ci sono azioni concrete che metteremo in campo, come la regolamentazione ed il contenimento degli affitti brevi, vedi il rimborso Imu per chi nel centro storico passa da locazione turistica ad una di tipo residenziale, la tutela degli esercenti di vicinato, ed iniziative per destagionalizzare e delocalizzare i flussi turistici.”
Apprezzamento per la convocazione di questo tavolo di lavoro è stato espresso dal presidente di Fiavet Confcommercio Toscana, Pier Carlo Testa, che ha osservato come “Quello dell’overtourism è una sintesi fuorviante, perché semmai dovremmo parlare di turismo disorganizzato. Noi vogliamo fare la nostra parte per trovare le soluzioni operative e logistiche finalizzate a preservare il patrimonio ricettivo. Agenti di viaggi toscani sono prevalentemente coinvolti nel turismo incoming ed è quindi prioritario tutelare il ‘patrimonio’ dei flussi di visitatori che scelgono il territorio. E’ bene chiarire che questa nuova declinazione della ricettività potrebbe essere adottata da molte altre destinazioni italiane ponendo sempre in evidenza che il turismo è una industria.”
Attenzione alta
E sulla trasversalità del settore e la necessità di condividere una strategìa si è soffermata anche Laura Masi, presidente della Fondazione Destination Florence Convention Bureau: “La nostra realtà che conta già 130 aziende con la formula del partenariato pubblico-privato, intende fare la sua parte analizzando le migliori soluzioni per risolvere la temporalità e la dislocazione dei flussi turistici.”
Un impegno condiviso anche dall’ad dell’Enit, Ivana Jelinic: “Noi dobbiamo mantenere alta l’attenzione sulle nostre destinazioni di punta come Roma, Firenze e Venezia che sono poi il motivo per cui i visitatori stranieri ci scelgono e come secondo passaggio essere sufficientemente organizzati per proporre altro, aiutare il turista, sia estero che italiano, a scoprire altri territori circostanti, con una pianificazione temporale che consenta di destagionalizzare con criterio, mettendo a regime un virtuoso sistema di prenotazioni per visite, escursioni, come fanno le grandi mete internazionali – Londra, Parigi - per gestire i loro flussi turistici.”
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[post_content] => Prosegue la crescita di Thai Airways che, dal 1° dicembre, ha aperto la nuova rotta Bruxelles-Bangkok con 7 frequenze settimanali, ampliando ulteriormente un network che raggiunge oggi 53 destinazioni in 29 paesi.
Si vola in Thailandia con un collegamento diretto da Milano Malpensa e, dall'hub di Bangkok, è poi possibile accedere alle connessioni verso tutta l’Asia, l’Australia, oltre che in Indocina, Vietnam, Cambogia e Laos, che è una zona di estremo interesse per il mercato italiano - sottolinea Mauro Sassano, senior supervisor sales department Thai Airways -. L’operativo attualmente in vigore dall’Italia è il giornaliero Malpensa-Bangkok, che parte alle 13:05 per arrivare il mattino dopo alle 5:55, in 10h di volo. Si torna partendo alle 00:35 per arrivare alle 7:10 a Malpensa.
«È un orario che consente di fare 2gg di vacanza in più visto l’arrivo al mattino presto e la partenza alla sera tardi. L’aeromobile operativo sulla rotta è il Dreamliner 787-9 configurato in business class (1-2-1, con accesso separato per ciascuno dei 30 posti) ed economy (configurazione 3-3-3, 268 posti con una distanza superiore alla media dell’industria). Quanto alla franchigia si parte dai 20kg, per arrivare ai 40 in business-class, con 30 in economy, a seconda della tariffa venduta. Indipendentemente dal numero di connessioni si vola con un unico documento di viaggio e la dogana si fa all’arrivo a destinazione.
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Approfondendo il percorso fatto da Thai Airways fino ad oggi il senior supervisor ricorda: «Nel 2020 abbiamo interrotto i collegamenti a seguito del Covid e li abbiamo ripresi con successo il primo luglio 2024. Dal 2020 siamo in amministrazione controllata e contiamo di uscirne nella tarda primavera del 2025 grazie al nostro piano di ristrutturazione fondato sulla centralità del cliente - passeggero e trade - sull’eccellenza commerciale, sulla competitività dei costi e sul continuo miglioramento della compagnia. La capacità offerta è incrementata dal 2022: partendo da 34,449 nel 2025 siamo arrivati al 72,711. Attualmente la nostra flotta è composta da 77 aerei di nuovissima generazione, in linea con il nostro piano di ristrutturazione».
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