26 December 2024

Manca poco all’edizione 2022 di BTO: i temi in programma e i nomi attesi

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Metaturismo: è questa la parola chiave della prossima edizione di BTO – Be Travel Online, l’evento di punta dell’innovazione e del turismo in Italia che si terrà a Firenze martedì 29 e mercoledì 30.

Il programma risulta ricco di approfondimenti, seminari, workshop e speech futuristici per conoscere le nuove tendenze su tecnologia applicata al travel, destinazioni, professioni e modi di viaggiare. Tra i protagonisti attesi ci sono Alberto Yates, regional director di Booking.com, Roberta Garibaldi, a.d. di Enit, Valentina Quattro, industry relations director Italia & Spagna TheFork, Giacomo Trovato, country manager Italia di Airbnb.

“Proponiamo un programma che avrà quattro elementi chiave: hospitality, food&wine, destination, digital strategy&innovation – spiega Francesco Tapinassi, direttore scientifico BTO, durante la conferenza stampa di lancio che si è tenuta a Roma ieri -. Gli interventi sono stati pensati per offrire una risposta al mondo delle imprese e alla domanda su cosa succederà tra due, cinque anni. Affronteremo dibattiti e discussioni importanti per scoprire quale sarà il futuro del turismo”.

Un futuro in cui il metaverso giocherà un ruolo da protagonista, una rivoluzione destinata a cambiare il concetto di ospitalità, le modalità di pagamento, di ricerca informazioni ma anche quelle di scelta di una destinazione turistica e la fruizione stessa dei luoghi.

“Il turismo contribuisce al 13 per cento del PIL – ricorda Giuseppe Tripodi, segretario generale di Unioncamere – ed è una parte fondamentale dell’economia italiana, creando un indotto importante”. E non si può parlare oggi di turismo senza affrontare anche temi fortemente correlati, “come la sostenibilità, il digitale, il valore umano – sottolinea Tripodi -. BTO aiuterà a fare il punto sulle opportunità offerte da questo settore, che si sta trasformando fortemente e che si rivolge a tanti target diversi, ognuno con le sue preferenze”.

Ogni target risponde a esigenze, desideri, linguaggi, preferenza di canali diversi. “Dopo la pandemia il digitale è diventato fondamentale – spiega Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Toscana – e può cambiare l’esperienza anche fisica dei turisti che visitano il nostro Paese”. Il ricorso ai big data e ad un’analisi strutturata dei dati raccolti da istituzioni, piattaforme e operatori possono diventare alleati preziosi per uno sviluppo responsabile e pianificato del turismo. “Gli ospiti che visitano il nostro paese – conclude Palumbo – lasciano delle tracce che, attraverso il digitale, possono essere raccolte, interpretate e utilizzate per approntare le strategie future”.

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