1 April 2025

Jp Morgan denuncia Viva Wallet: due azioni legali contro la fintech greca

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La fintech greca Viva Wallet, nota per la sua piattaforma dedicata ai pagamenti e ai servizi bancari utilizzata anche da molte agenzie e hotel italiani, sarebbe nell’occhio del ciclone di una disposta con il colosso della finanza a stelle e strisce Jp Morgan. Stando a quanto riporta la Reuters citando fonti interne, lo scorso 2 gennaio la banca Usa ha infatti intentato due cause legali, per un totale di ben 916 milioni di euro, contro la società ellenica. La vertenza ruota attorno a questioni inerenti alla valutazione della stessa Viva Wallet. Stando a Jp Morgan, il ceo della fintech greca, Haris Karonis, insieme ad altri tre executive della compagnia, avrebbe “deprivato la banca americana del valore del proprio investimento del 2022 in Viva, tramite una serie di azioni illegali portate avanti da marzo di tre anni fa in avanti”.

In una email Karonis ha quindi confermato l’esistenza delle due cause legali, sostenendo tuttavia che si tratti di un’azione intimidatoria: “Queste iniziative non sono altro che l’ultimo step di una strategia volta a deprezzare il valore di Viva, nonché a precludere la nostra espansione negli Usa e altrove, minacciando i manager della compagnia”.

La vicenda affonda ovviamente le proprie radici nel momento in cui Jp Morgan acquistò il 48,5% della compagnia greca nel 2022 per circa 800 milioni di dollari (il restante 51,49% è nelle mani di Werealize – Wrl). L’accordo siglato al momento della transazione impedirebbe in particolare alla stessa Wrl di impedire alla banca a stelle e strisce di prendere il completo controllo di Viva, qualora il valore della compagnia greca fosse inferiore ai 5 miliardi di dollari alla data del 30 giugno 2025.

Entrambe le parti hanno peraltro gridato al successo, quando lo scorso giugno un giudice londinese ha emesso una sentenza sulle modalità di valutazione della compagnia, dopo che sia Viva, sia Jp Morgan si erano già denunciate vicendevolmente proprio su questo tema. Non solo: la banca Usa ha intentato pure una causa contro Werealize, accusandola di aver rotto il patto tra gli azionisti, per aver intrapreso alcune significative azioni di business senza prima interpellare la stessa Jp Morgan, come invece avrebbe previsto l’accordo originario. Interpellata da Reuters, la Wrl non ha rilasciato a riguardo alcun commento.

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