26 December 2024

FlixBus cancella molti collegamenti a causa del Covid

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Andrea Incondi

In vista di una fase che si preannuncia durissima sul piano epidemiologico, FlixBus torna a richiamare l’attenzione del Governo sull’urgenza di ristori adeguati per il settore dei viaggi in autobus, che attutiscano l’impatto della crisi sanitaria sulle aziende del comparto per scoraggiare una drastica riduzione dei servizi e dell’attività di impresa nei prossimi mesi.

A causa dell’aggravarsi della situazione pandemica e del calo nelle prenotazioni a essa correlato, FlixBus ha dovuto tagliare del 30% l’offerta in Italia, già sensibilmente ridotta rispetto ai livelli pre-Covid – andando a diminuire la frequenza settimanale e giornaliera dei collegamenti anche su rotte cruciali per il network, come Firenze-Bari, Bologna-Pescara o Roma-Ancona.

Senza sostegni immediati, per poter continuare a operare in modo sostenibile, la società rischia di dover ridurre ulteriormente i collegamenti attivi sull’intero territorio nazionale.

«Anche se con grande rammarico, abbiamo dovuto cancellare molti collegamenti. È una scelta radicale, ma non abbiamo alternative: la domanda è ai minimi storici, e, come azienda privata che non può contare su fondi pubblici, non siamo nelle condizioni di garantire la piena operatività e una sostenibilità economica allo stesso tempo. Senza provvedimenti tempestivi, saremo costretti a nuove riduzioni, e così le altre imprese del comparto», ha detto Andrea Incondi, md di FlixBus Italia.

«Da tempo chiediamo aiuto allo Statoche il Governo agisca con ogni mezzo, prorogando la cassa integrazione straordinaria Covid, intervenendo sul leasing ed erogando ristori adeguati per il settore: il DL Sostegni al varo nei prossimi giorni può rispondere a questo scopo», così Incondi.

La contrazione della domanda scatenata dalla quarta ondata si somma, tra i fattori che gravano sul settore, al rincaro delle materie prime, come il carburante, e all’applicazione di misure eccezionalmente restrittive: dall’anno scorso, infatti, i bus a medio e lungo raggio continuano a scontare una capienza limitata, fattispecie che pone l’Italia come unico esempio in Europa.

«Abbiamo sempre recepito con la massima puntualità tutte le misure delineate dal Governo per far fronte alla pandemia, dalla sanificazione dei mezzi alla limitazione della capienza, fino all’obbligo di Green Pass rafforzato e mascherina FFP2, e così continueremo a fare: la sicurezza di passeggeri e autisti resta la nostra assoluta priorità», ha dichiarato Incondi. «Tuttavia, è essenziale che lo Stato si faccia carico di tali misure, che inevitabilmente gravano sulle imprese e scoraggiano ulteriormente la domanda in una fase già funestata dalla quarta ondata, rischiando di pregiudicare in via definitiva la salute del comparto: senza ristori, si segnerà la fine di decine di operatori».

Vi è inoltre il rischio legato all’isolamento di chi vive in località minori collegate solo in autobus: e proprio in centri con meno di 20.000 abitanti si trova il 40% delle fermate di FlixBus in Italia.

«Non solo il taglio dei servizi derivante da un mancato sostegno dello Stato si ripercuoterebbe sui bilanci aziendali, ma pregiudicherebbe anche l’efficienza di un sistema che ogni anno, in Italia, dà la possibilità di spostarsi a migliaia di persone spesso residenti in aree scarsamente collegate dalle reti tradizionali, la cui mobilità sarebbe compromessa. Il Governo accolga la nostra richiesta: il DL Sostegni sia una prima risposta per tutelare la salute di un settore strategico e la mobilità di migliaia di Italiani», ha concluso Incondi.

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Il fulcro di questo decalogo è l’attivazione di prodotti territoriali legati a nuovi tipi di esperienze e stimoli, e Fiavet Confcommercio essendo strutturata in organismi regionali è in grado di avviare questo processo, e ha bisogno di un sostegno non solo a livello promozionale, ma a livello infrastrutturale, soprattutto per quel che attiene ai trasporti in loco. L’agente di viaggio non può più fare a meno dell’Intelligenza artificiale, e a questa, insieme alla digitalizzazione, Fiavet-Confcommercio sta dando grande rilievo, perché indispensabile per la gestione dei flussi, per la creazione di pacchetti, forse meno per le relazioni con la clientela, fortemente improntate sull’interazione umana che è il più grande e intramontabile valore dell’agente di viaggi. Tra le novità del 2024 che segneranno il futuro in agenzia di  viaggio anche il nuovo contratto di lavoro siglato da Fiavet Confcommercio quale sindacato datoriale. Importantissima la definizione del direttore tecnico atta a difendere l’intero comparto dall’abusivismo, e all’avanguardia la scelta dell’inserimento di nuove figure dalle quali non si può più prescindere come l’influencer, il social media manager. Punti di forza La ricerca stila infine una analisi dei punti di forza delle agenzie di viaggio di domani. Prima di tutto la programmazione, la professionalità e la conoscenza del prodotto turistico. L’agente di viaggio, grazie al contatto con il cliente è inoltre in grado di comprendere tendenze, umori e segnali della società e del territorio. La conoscenza diretta delle destinazioni, i rapporti in loco se ieri erano necessari oggi sono imprescindibili, come anche la formazione continua, le competenze specifiche, gli aggiornamenti. 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Come ho già avuto modo di dire, dal post covid in poi gli italiani hanno ricominciato a considerare il proprio Paese come meta privilegiata per le proprie vacanze.\r\n\r\n“Malgrado ciò, siamo consapevoli che al momento vi sia una flessione del turismo italiano, mentre aumentano le presenze del turismo straniero. Viviamo con apprensione il fatto che il 35% di coloro che hanno rinunciato a viaggiare in occasione del Natale abbia motivato la propria scelta con la mancanza di risorse economiche. Il freno al movimento turistico interno sembra essere la diretta conseguenza dell’aumento del costo della vita. 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Effetti post  pandemia e nuove prospettive” realizzata da Roberto Gentile per Fiavet Confcommercio e Ente Bilaterale Nazionale Turismo. \r\nSono 7100 le agenzie di viaggi attive di cui circa 1500 iscritte a Fiavet Confcommercio. Delle 7.100 imprese attive, 6.810 sono dettaglianti puri e 290 ricettivisti, con un lieve incremento rispetto ai circa 6.500 esercizi registrati nel 2023, quando si verificarono 300 chiusure, in linea con le circa 1000 chiusure dell’anno precedente. Negli ultimi dodici mesi ha chiuso qualche piccolo operatore, mentre alcuni dettaglianti, che avevano sospeso l’attività causa Covid, hanno riaperto i battenti.\r\nCome per altri comparti il fatturato maggiore si registra al Nord Italia, non tanto per quantità di pacchetti venduti, ma per il valore più alto del prodotto. Al Sud si vendono, inoltre, prodotti diversi: viaggi di nozze e crociere sono particolarmente apprezzati.\r\nI numeri delle agenzie di viaggio iscritte ai network ci arrivano dalle stesse aggregazioni: Welcome 2.606, Gattinoni 1.519, Bluvacanze 900, Uvet 400. 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