9 febbraio 2021 10:52
Riceviamo da Eliseo Capretti un breve ricordo di Bruno Colombo che pubblichiamo.
«Ho conosciuto Bruno Colombo ancora ragazzo, nei primi anni ’70, quando lui dirigeva Airtour, in quota Iberia, ed era ubicato in Piazza Diaz a Milano, mentre io, giovane responsabile di una nuova linea per vacanze giovani e per studenti, lavoravo dall’altra parte del palazzo, in via Rastrelli.
Mi mandò da lui, Cossa, per studiare qualcosa da realizzare o forse, perché lui mi studiasse e poi riferisse agli amici colleghi; almeno così mi era sembrato, ed io, che allora giravo con gli zoccoli di legno, ero rimasto stupito dalla sua eccezionale passione.
Poi, dopo qualche anno me ne andai anch’io da quell’area geografica, che definirei magica. Fra piazza Diaz, via Poalo da Cannobbio, la fine di via Larga, Torre Velasca e via Albricci. Poi nel ’76 mi sono messo in proprio con la Ocean.
Solo anni dopo, quando ambedue avevamo, come dire, fatto carriera, ci ritrovammo perché come vicepresidente di Amavet e consigliere di World Travel Group, feci un contratto sul quale alla fine ci scontrammo e vinsi io, con dispiacere, in tribunale, e il Ventaglio dovette pagare una grossa somma.
Avevo tentato di non andare in causa e gli proposi un accomodamento, ma i suoi collaboratori non la vedevano così e lui li ascoltò, anche se poi mi disse che avevo ragione.
In quel momento e come reazione, acquistai azioni del Ventaglio per un congruo ammontare, per cui per un breve periodo, del tutto inconsapevolmente, fui uno dei più importanti azionisti dell’azienda, che con il proprio voto potevano orientare le decisioni del consiglio di amministrazione
Finito il Ventaglio e perso tutto, lui, in un certo senso, si sentiva in difetto verso di me. Come prima io mi sentivo verso di lui. Ci siamo incontrati di nuovo circa tre anni fa, quando io, già malato, e lui libero dal Ventaglio, eravamo stati contattati da un gruppo che aveva idee sul turismo. Ci avevano cercato come possibili collaboratori, ma per ambedue la cosa non avrebbe avuto le gambe per andare avanti, per cui lasciammo stare e ci perdemmo di nuovo.
Ecco volevo scrivere proprio per testimoniare che, pur essendo diversi e pur non essendo amici, ora a me e al turismo, la sua persona, la personalità e la visione mancheranno molto. La sua intelligenza sarebbe stata molto utile in questi momenti di grave crisi.
Ciao Bruno
Eliseo Capretti»
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Un’esperienza unica che unisce avventura, scoperta e impegno sociale. Dal 4 al 9 marzo 2025 la Giordania diventa protagonista del Wadi Rum run&trek: un percorso non competitivo pensato per runner e camminatori di ogni livello e di ogni età. Comincia al tramonto la prima delle quattro tappe in cui è organizzato l'evento. Al rientro al campo, dopo una sessione di yoga e di massaggi, ci si prepara a contemplare il manto di stelle che ricopre il deserto. Si continua nei giorni seguenti, una tappa al giorno fino a coprire gli 80 chilometri per i runners e i 40 chilometri per i camminatori. Ciascuno al proprio ritmo, assistiti da guide locali esperte e dal direttore tecnico sportivo Gianni Maccagni, veterano delle competizioni nel deserto. I partecipanti faranno base in un campo tendato nel deserto gestito da personale locale che si occuperà dell’assistenza tecnica e avranno a disposizione jeep e staff di supporto. I briefing informativi saranno accompagnati da presentazioni sulla cultura beduina e sull’ambiente naturale.
La prima edizione del Wadi Rum run&trek è stata fortemente voluta da Mahmoud Khasawneh, ceo della dmc Grand Tours: “Non ho mai smesso di sostenere il mio Paese. Vogliamo dare un segnale concreto agli appassionati e ai viaggiatori e trovare sempre nuovi spunti per incoraggiarli a visitare la Giordania”. Con il supporto di Carla Diamanti, autrice di numerose guide e reportages e autorevole esperta della destinazione, è stato quindi messo a punto un programma destinato anche agli accompagnatori degli sportivi e sono stati creati momenti di scambio e di arricchimento culturale: “Chiunque visiti la Giordania rimane affascinato dai siti archeologici ma anche dalla natura e dalle persone. Questo progetto mira a valorizzarle in maniera particolare”.
Ma il Wadi Rum run & trek non è solo sport: è solidarietà e impegno. Durante la cerimonia di chiusura, l’8 marzo, giornata internazionale della Donna, Grand Tours consegnerà infatti parte dell’incasso a un’associazione di donne beduine come contributo tangibile da investire in progetti che abbiano come obiettivo lo sviluppo economico in un’area particolarmente priva di attività destinate all’universo femminile.
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[post_content] => Primo albergo di lusso del Ticino aperto nel 1876, già protagonista della conferenza di pace di Locarno e a lungo sede del celebre festival del cinema locale, il Grand Hotel Locarno è chiuso dal 2005. Ma ora, grazie alla collaborazione tra la proprietà, l'Art Family Office della famiglia Artioli e la società di gestione alberghiera tedesca Arabella Hospitality, che hanno firmato un contratto di locazione lo scorso 13 dicembre, l'albergo rinascerà presto a nuova vita come struttura a 5 stelle a marchio Marriott Luxury Collection.
La ristrutturazione, a cura di Artisa Group, è iniziata nell'agosto 2024 con la riapertura dell'hotel prevista per il primo trimestre del 2027. Il progetto prevede l'accurato restauro di elementi storici come gli stucchi originali, il famoso lampadario in vetro di Murano e le decorazioni murali. Inoltre, le 110 camere e suite e le aree comuni saranno ridisegnate nello stile di un palazzo, a ricordo dell'illustre storia dell'hotel, per far rivivere il fascino del Ticino. L'offerta sarà completata da due ristoranti, un bar, un giardino di 4 mila metri quadrati e un'area benessere. Il Grand Hotel Locarno disporrà inoltre di strutture per eventi, in particolare di un complesso di sale da ballo e conferenze che si estenderà sull'intero piano terra e avrà un proprio accesso alla spaziosa terrazza che si apre sul giardino.
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Continua il percorso di rafforzamento della squadra Master Explorer, che registra due ulteriori new entry per il proprio team commerciale: Adriano Bertolini è un sales promoter con un background presso operatori come Veratour e Alpitour. A lui verrà affidata un’area strategica che include Piemonte, Liguria e Toscana, con l’obiettivo di garantire una presenza costante sul territorio e di sviluppare relazioni con agenzie di viaggi e operatori. Filippo Di Marzo, da tempo nel settore come sales account di prestigiose realtà quali African Explorer e Volonline, gestirà invece il mercato siciliano e quello della provincia di Reggio Calabria.
Le due novità seguono di circa un anno l'ingresso dei due area manager Bruno Normanno e Stefano Convertini, nonché più recentemente del senior marketing & communications advisor, Nicola Romanelli. “Con questa decisione, vogliamo accompagnare e ottimizzare la crescita che riguarda il nostro portfolio di prodotti e servizi in aree con forte potenziale – spiega Domenico Foggetti, direttore generale del to pugliese –. Dal tour operating tradizionale alla nuova versione del portale b2b Prenotando (in arrivo a brevissimo), fino al business travel, tutti i nostri segmenti di business meritano un presidio attento e continuo. Sono certo che Bertolini e Di Marzo ci saranno entrambi di grande aiuto nel nostro posizionamento commerciale nelle regioni di loro competenza”.
I nuovi sales representative avranno modo di confrontarsi subito con gli ultimi giorni della promo Master Explorer, che garantisce il 18% di commissione per prenotazioni sino a fine dicembre e che riguarda tutte le partenze tour operating del 2025. Un’iniziativa che, grazie a una risposta eccezionale del trade, sta impattando in maniera significativa le vendite soprattutto dei prodotti lungo raggio (+80% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), in particolare quelle relative a Stati Uniti e Giappone.
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[post_content] => L’inaugurazione dell’Hilton Garden Inn di Somma Lombardo è l’occasione per parlare del Gruppo Della Frera, nato da una visione di Guido Della Frera. «Il mio percorso professionale nell’ambito dell’accoglienza è iniziato con l’ospitalità sanitaria con oltre 450 posti letto a Milano - racconta il presidente -. Nel 2006, dopo 20 anni, ho deciso di aumentare l’offerta di accoglienza, acquisendo il mio primo hotel».
La storia della compagnia è dunque iniziata con Villa Torretta, una residenza di campagna del sedicesimo secolo a Sesto San Giovanni, a soli 6 chilometri dal centro di Milano. «Quando l’ho vista me ne sono innamorato e oggi è la nostra sede - ricorda -. È una bellissima dimora storica che dal 2018 è il Grand Hotel Villa Torretta Milan Sesto, Curio Collection by Hilton. Da lì abbiamo sviluppato i dieci alberghi attuali del nostro gruppo».
Anche l’incontro con l’Hilton Garden Inn Milan Malpensa di Somma Lombardo ha la sua storia: «Da tempo intendevamo sbarcare a Malpensa. Due anni fa abbiamo aperto l’Hilton Double Tree di Solbiate Olona con 240 camere. Nello stesso periodo abbiamo saputo che a Somma Lombardo c’era un immobile in stato di abbandono, che prima ospitava il Grand Hotel Malpensa. Hilton era interessato ad avere una struttura adatta al suo marchio Garden Inn e a intercettare i flussi commerciali nell’area. Allora abbiamo acquistato l’immobile e lo abbiamo ristrutturato facendolo diventare un Garden Inn. È stata una scelta di posizionamento commerciale e anche di rafforzamento della nostra presenza su Malpensa. Oggi abbiamo più di 400 camere su questo territorio, con ottime relazioni con la realtà locale, che per il 70% vive grazie al flusso turistico dell’aeroporto di Malpensa».
Della Frera lavora con Hilton da 18 anni: «Abbiamo scelto fin dal 2006 di collaborare con i loro brand: oggi siamo uno dei principali master franchising di Hilton in Italia. Abbiamo imparato tanto dal gruppo americano - continua il presidente -. Con 8.200 alberghi nel mondo, offre infatti una grandissima competenza per quel che riguarda l'organizzazione, la commercializzazione, il marketing e l'information technology, oltre a fornire un utile sistema di omogeneizzazione dei processi. Noi forse aggiungiamo un tocco di italianità all’interior design e alle ricette culinarie. Abbiamo però anche un Novotel e un ibis. E ci troviamo benissimo pure con Accor, insieme a cui lavoreremo ancora in futuro».
Sono sentiti i complimenti di Della Frera a Sea e al suo entourage, che in cinque anni ha restituito il ruolo di importante hub europeo allo scalo, rivitalizzando il sistema turistico della zona. Mentre si consolida a Somma Lombardo il Gruppo Della Frera segue altre destinazioni: «Presto apriremo un grande Hilton resort a Torino. Quest’anno abbiamo inoltre acquisito un Hilton Garden Inn a Venezia Mestre. Grazie ai nostri due hotel a Brescia (Hilton Doublee Tree e Novotel) vorremo essere presenti su tutto il percorso dell'autostrada Serenissima. In Italia il turismo può infatti essere sviluppato in molte città oltre ai capoluoghi - conclude Della Frera - Oggi il settore costituisce il 13% del pil e dà lavoro a 1 milione e mezzo di persone. Dobbiamo investire sempre di più per migliorare la nostra offerta turistica, tenendo anche conto dell’importante boom della convegnistica e nella consapevolezza che oggi tutte le grandi catene alberghiere stanno guardando all’Italia perché il nostro paese sta dando ottimi risultati nell’incoming».
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[post_content] => Un’occasione per scoprire l’arte del maestro colombiano, famoso in tutto il mondo per le sue figure esageratamente voluminose, simbolo di abbondanza, ironia e introspezione. Tour2000AmericaLatina e Iberia hanno organizzato una serata dedicata agli agenti di viaggio, in occasione della mostra di Botero a palazzo Bonaparte nel centro di Roma. Gli ospiti hanno così avuto la possibilità di partecipare a una visita guidata e di apprezzare la selezione di dipinti e sculture, comprese opere inedite, con uno sguardo approfondito sui temi che raccontano, come la vita quotidiana, la religione, il circo e le tradizioni della Colombia.
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“La mostra di Botero ci ha regalato emozioni profonde e il format con l’apericena si è confermato un momento di incontro prezioso con la grande opportunità di aggiornare gli agenti di viaggio sulle principali novità del nostro network, della nostra programmazione per la Colombia con tre voli diretti al giorno da Madrid, e con un focus speciale sulla nostra cabina di Premium Economy e su Ndc”, aggiunge Pietro Granato, consumer sales manager Italy British Airways & Iberia.
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[post_content] => Torino Airport ha ottenuto la certificazione al Livello 3+ ‘Neutrality’ del programma di sostenibilità ambientale Airport Carbon Accreditation di Aci Europe, per la gestione attiva delle emissioni di carbonio negli aeroporti con risultati misurabili sulle attività operative.
Il protocollo si pone l’obiettivo di adottare una strategia a lungo termine che guidi e sostenga gli aeroporti nel perseguire obiettivi di carbon neutrality, azzerando le emissioni di CO2 sotto il proprio diretto controllo con programmi di efficientamento energetico e con il ricorso a fonti rinnovabili di energia.
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[post_content] => Crocierissime annuncia una partnership strategica con Tui Musement con l’obiettivo di offrire ai crocieristi un’esperienza di viaggio completa, che unisce la scoperta delle destinazioni più richieste con attività selezionate e personalizzate.
Grazie a questa collaborazione, i clienti di Crocierissime possono accedere a un ampio ventaglio di esperienze firmate Tui Musement, pensate per arricchire ogni tappa del loro viaggio. Tra le destinazioni più popolari per il 2024 si trova il Mediterraneo Orientale, che regista +67,98% rispetto al 2023; chi opta per questo itinerario e decide di toccare le sponde Turche, ha la possibilità di scegliere varie attività esclusive, come un volo in mongolfiera in Cappadocia o una passeggiata a cavallo nella Love Valley o nella Pigeon Valley, piuttosto che una visita guidata a Efeso, patrimonio dell’Unesco, o a Istanbul alla scoperta delle moschee famose in tutto il mondo.
Obiettivo
«Il nostro obiettivo è quello di ridefinire il concetto stesso di crociera, trasformandola in un'esperienza senza confini, e la partnership con Tui Musement ci permette di unire la magia del viaggio a bordo con la scoperta di ogni destinazione attraverso esperienze autentich - dichiara Laura Amoretti, ceo di Crocierissime -. Oggi più che mai i viaggiatori cercano proposte che vadano oltre i percorsi tradizionali, desiderano immergersi nella cultura locale, vivere momenti irripetibili e personalizzati. Grazie a questa nuova collaborazione strategica, noi di Crocierissime ci impegniamo ancor di più a rispondere a questa esigenza, offrendo attività adatte a tutte le età e in grado di arricchire ogni itinerario di ricordi unici e indimenticabili.»
Tra le mete che offrono una maggiore personalizzazione, spiccano anche Dubai e i Caraibi, dove i viaggiatori hanno la possibilità di scegliere attività che spaziano dal relax in spiaggia alle escursioni culturali. I più avventurosi che optano per Dubai, oltre alla visita mozzafiato dal Burj Khalifa e lo spettacolo delle fontane, possono organizzare una giornata nel deserto in quad o sul dorso di un cammello per vivere emozioni uniche e potersi immergere nella cultura beduina, tra cene tradizionali e danze sotto le stelle. Per chi desidera una prospettiva più romantica, una crociera al tramonto sul Dubai Creek o un volo in mongolfiera all’alba sul deserto sono esperienze da sogno: i colori caldi del sole che sorge sulla sabbia e una colazione esclusiva fanno da cornice perfetta.
Un turismo più accessibile e personalizzato
Secondo un’analisi condotta da Crocierissime, la maggior parte dei viaggiatori opta per crociere in coppia (62,25%) o in famiglia con un bambino (12,38%). Grazie all’unione delle forze con TUI Musement, Crocierissime arricchisce la propria offerta, permettendo ai clienti di personalizzare il loro viaggio in base alle proprie passioni, interessi e stile di vita; le famiglie possono scegliere tra esperienze che soddisfano ogni età, mentre i crocieristi over 50 (oltre il 38% delle prenotazioni) possono approfittare di tour guidati pensati per scoprire le culture locali in maniera rilassante e autentica.
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[post_content] => Prosegue la crescita di Thai Airways che, dal 1° dicembre, ha aperto la nuova rotta Bruxelles-Bangkok con 7 frequenze settimanali, ampliando ulteriormente un network che raggiunge oggi 53 destinazioni in 29 paesi.
Si vola in Thailandia con un collegamento diretto da Milano Malpensa e, dall'hub di Bangkok, è poi possibile accedere alle connessioni verso tutta l’Asia, l’Australia, oltre che in Indocina, Vietnam, Cambogia e Laos, che è una zona di estremo interesse per il mercato italiano - sottolinea Mauro Sassano, senior supervisor sales department Thai Airways -. L’operativo attualmente in vigore dall’Italia è il giornaliero Malpensa-Bangkok, che parte alle 13:05 per arrivare il mattino dopo alle 5:55, in 10h di volo. Si torna partendo alle 00:35 per arrivare alle 7:10 a Malpensa.
«È un orario che consente di fare 2gg di vacanza in più visto l’arrivo al mattino presto e la partenza alla sera tardi. L’aeromobile operativo sulla rotta è il Dreamliner 787-9 configurato in business class (1-2-1, con accesso separato per ciascuno dei 30 posti) ed economy (configurazione 3-3-3, 268 posti con una distanza superiore alla media dell’industria). Quanto alla franchigia si parte dai 20kg, per arrivare ai 40 in business-class, con 30 in economy, a seconda della tariffa venduta. Indipendentemente dal numero di connessioni si vola con un unico documento di viaggio e la dogana si fa all’arrivo a destinazione.
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Approfondendo il percorso fatto da Thai Airways fino ad oggi il senior supervisor ricorda: «Nel 2020 abbiamo interrotto i collegamenti a seguito del Covid e li abbiamo ripresi con successo il primo luglio 2024. Dal 2020 siamo in amministrazione controllata e contiamo di uscirne nella tarda primavera del 2025 grazie al nostro piano di ristrutturazione fondato sulla centralità del cliente - passeggero e trade - sull’eccellenza commerciale, sulla competitività dei costi e sul continuo miglioramento della compagnia. La capacità offerta è incrementata dal 2022: partendo da 34,449 nel 2025 siamo arrivati al 72,711. Attualmente la nostra flotta è composta da 77 aerei di nuovissima generazione, in linea con il nostro piano di ristrutturazione».
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[post_content] => La Vallonia è una delle tre regioni del Belgio: a 700km di distanza dall’Italia, è una terra ricca di storia, cultura e bellezza naturale. Il numero dei visitatori internazionali ha raggiunto quest’anno i 9 milioni.
«Anche l’Italia è andata molto bene con 78.000 pernottamenti. Nel 2023 abbiamo superato il dato positivo del 2019 e nel 2024 c’è stata un’ulteriore crescita: del 10% sul 2022 e del 14% sul 2019. - afferma Silvia Lenzi, italian market manager di VisitWallonia - La Vallonia ha un patrimonio architettonico e storico, con le belle città d’arte Liegi, Mons, Tournai, Charleroi, Dinant e la capitale Namur. Gli spostamenti sono facili perché si viaggia comodamente in treno, scegliendo una modalità green. Le distanze sono relative perché la regione si estende per 17.500 kmq, è la metà della Sicilia. Il territorio ha però una grande concentrazione di città, villaggi, castelli e abbazie, dove vivere esperienze attive. Molti manieri sono arredati e anche abitati: famiglie antiche e cordiali accolgono i visitatori e mantengono le dimore avite grazie alle visite: si possono fare itinerari a piedi o in bicicletta intorno ai castelli per vivere più lentamente una vacanza e apprezzarla a fondo, regalandosi del tempo».
La Vallonia è una regione molto speciale, che ha qualcosa da offrire a tutti: coppie e famiglie. C’è un popolo di camperisti italiani che arriva in Vallonia per la presenza di campeggi e aree di sosta comunali attrezzati: è la scelta ideale per ridurre i costi e prolungare la durata del soggiorno. L’età media dei visitatori va dai 25 ai 54 anni, ma ci sono anche molti 60enni. I viaggiatori italiani arrivano in macchina o con l’aereo - Ryanair vola in Vallonia a Charleroi da 23 aeroporti italiani, mentre Brusselles Airlines vola da 10 scali italiani. L’aeroporto di Bruxelles è collegato via treno a diverse città della Vallonia, ma scegliendo un fly&drive c’è qualcosa da vedere e da vivere ogni 5/10km.
«Abbiamo 1500km. di vie lente per chi ama andare piedi, in bicicletta o a cavallo. Percorsi da seguire alla scoperta di monumenti o dei circa 50 patrimoni Unesco. - prosegue Lenzi - Siti come Waterloo, che commemora l’importante battaglia del 1815, ma anche i 4 maggiori centri minerari della Vallonia - una testimonianza storica che gli stessi minatori hanno voluto preservare - o i Beffroi: le caratteristiche torri civiche delle città, utilizzate in passato per comunicare e segnalare i pericoli e oggi visitabili per ammirare il panorama o per conoscere la storia. Tra le proposte anche le passeggiate o il trekking lungo le alzaie dei fiumi, seguendo un itinerario delle 3 frontiere che collega Belgio, Olanda e Germania, oppure le mini-crociere sul fiume Mosa: magari partendo dalla città fortificata di Dinant, dove sono nati il sassofono e anche la birra Leffe».
In Vallonia è sempre stata importante l’attenzione all’ambiente: sin dall’800 la regione si è presa cura del proprio patrimonio naturale; per questo è una terra ricca di boschi e foreste e c’è una grande varietà di paesaggi. «Anche se il turismo aumenta da marzo a settembre, la Vallonia è un territorio per tutte le stagioni con il foliage autunnale delle riserve naturali e la possibilità di visitare le riserve faunistiche, ascoltando l’emozionante bramito del cervo, o vedendo i Big Five europei: l’orso bruno, la lince, il lupo, lo sciacallo dorato e il ghiottone, per i quali è stato avviato un progetto di protezione insieme con il Wwf.
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