10 luglio 2020 12:46
eDreams Odigeo ha chiuso lo scorso fine marzo l’anno fiscale 2019-2020 con perdite nette per 40,5 milioni di euro, contro il più 9,5 milioni registrato nei 12 mesi precedenti. Le cause dei conti in rosso per la Ota spagnola sono da ascriversi per gran parte ai primi effetti dell’emergenza Covid, tanto che, secondo i calcoli della stessa compagnia, gli utili rettificati sarebbero di 34,7 milioni, in calo di appena il 14% rispetto all’anno fiscale 2018-2019.
Ma la presentazione del bilancio eDreams Odigeo si è comprensibilmente concentrata soprattutto sul tema liquidità: un elemento fondamentale per superare l’attuale crisi in cui dibatte l’intera industria turistica a livello globale. Il gruppo sottolinea, in particolare, la solidità della propria posizione, grazie a liquidità pari a 144 milioni di euro a fine marzo, di cui 60,5 milioni ancora inutilizzati della linea di credito Ssrcf. A causa dell’impatto del Covid-19, evidenzia però la nota ufficiale, l’indice netto di leva finanziaria è aumentato dal 2,4x di marzo 2019 al 3,9x del 2020, mentre il coefficiente lordo di leva finanziaria è contemporaneamente passato da 3,7x a 4,9x.
“Date le circostanze, abbiamo registrato buoni risultati, a dimostrazione della relativa solidità del nostro business – è il commento del ceo della compagnia, Dana Dunne -. Negli ultimi cinque anni siamo passati da un modello puramente transazionale a un’attività e-commerce di scala innovativa, focalizzata sul cliente e trainata dal mobile, che offre un’esperienza completa end-to-end. Siamo finanziariamente forti e disponiamo di una liquidità sufficiente per uscire in modo positivo dalla crisi. Aspetto importante, ci siamo presi cura dei nostri dipendenti e per questo oggi siamo ancora più preparati a essere un punto di riferimento anche nel nuovo scenario..
I nostri clienti sono stati e continuano a essere la nostra massima priorità. Dato l’eccezionale livello di cancellazioni causato dal Covid-19, abbiamo investito in ulteriori risorse impegnate a gestire il volume senza precedenti di richieste dei clienti. Inoltre, abbiamo lanciato e offriremo ulteriori funzionalità self-service. Siamo ora impegnati a sviluppare un servizio clienti omni-canale: un progetto in fase di sviluppo che verrà progressivamente implementato nell’anno fiscale 2020/2021″.
Articoli che potrebbero interessarti:
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482421
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Un nuovo network consulenziale sbarca in Italia. Fondato in Belgio nel 2007 dal gruppo Bts approda nel nostro Paese Travel Experts. "Siamo consapevoli che nella Penisola esiste già un marchio simile (Travel Expert, ndr), da cui peraltro proviene il nostro support and onboarding manager, Tommaso Giorgetti - ci tiene subito a precisare l'operation director, Alexander Creyf, che dallo scorso febbraio si è trasferito a Milano per avviare la nuova divisione -. Abbiamo anche ragionato sulla possibilità di cambiare il nome per il debutto tricolore. Ma avrebbe complicato la nostra immagine internazionale, per cui abbiamo deciso di mantenere l'identità originaria. Tanto più che il brand in Italia è ufficialmente registrato dal 2013".
Il modello è quello della tipica rete consulenziale con focus però sulla specializzazione (per destinazione, ma anche per prodotto), nonché sui target upscale e luxury. Il tutto anche grazie alla partnership con Virtuoso, di cui Bts è membro fondatore. "Agli affiliati non chiediamo nessuna fee di entrata, applicando solo un rapporto 70-30 sulle marginalità e non sui ricavi. Abbiamo pure un fondo di garanzia di proprietà, per cui riceviamo dai consulenti un piccolo contributo basato sui volumi ma solitamente pari ad appena 300 euro all'anno".
I servizi offerti spaziano dalla centralizzazione delle procedure amministrative e dei contratti con tour operator, aerei e hotel, all'assistenza completa sulla biglietteria, sino al marketing e al supporto su contabilità e su altri aspetti burocratici. Travel Experts mette pure a disposizione degli spazi in cui i consulenti possono incontrarsi tra di loro o con i propri clienti. In Italia, al momento ce ne sono due, a Milano e a Torino, ma altri ne potranno seguire con lo sviluppo del network. La rete ha realizzato un fatturato di 100 milioni di euro nel 2024 nel solo Belgio, dove conta circa 125 consulenti. L'obiettivo è ora quello di raggiungere i 250 milioni complessivi entro cinque anni.
In Italia si punta ad avere una ventina di partner prima della fine del 2025, in Portogallo dieci, mentre in Svezia, dove già ce ne sono una decina, si pensa di arrivare a 25. In Belgio il target 2025 è quota 135. Ai consulenti viene lasciata completa autonomia, nonché la possibilità di mantenere il proprio brand e persino il proprio punto vendita. Il modello prevede poi la condivisione delle competenze, in modo da dirigere ogni volta i clienti presso il consulente specializzato sul singolo prodotto o destinazione richiesta.
"La nostra mission - aggiunge il ceo di Bts Travel Group, Mickey Creyf - è quella di aiutare gli agenti ad aumentare i tassi di conversione e le marginalità. Normalmente meno del 50% di chi entra in adv effettua poi l'acquisto vero e proprio, mentre quando si lavora per appuntamenti tale percentuale sale al 95%. Non solo: la marginalità media di un agente in Europa è attorno all'8%-10%. Noi puntiamo a rimanere costantemente sopra al 15%. In Svezia raggiungiamo persino il 20%".
Grande attenzione viene infine rivolta al dynamic packaging, elemento chiave per ogni proposta tailor made dedicata ai segmenti più elevati del mercato. "A tal fine sono molto utili i contratti con hotel e catene, che in alcuni casi garantiscono commissioni fino al 20% - conclude Giorgetti -. Ciò naturalmente non vuol dire che non collaboreremo con i tour operator, che al contrario per noi rimangono fornitori essenziali".
[post_title] => I consulenti Travel Experts sbarcano in Italia. Virtuoso è tra i partner
[post_date] => 2025-01-14T15:05:58+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
[0] => in-evidenza
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => In evidenza
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736867158000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482359
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Tre milioni di viaggiatori per il 2025, quasi un milione in più rispetto al 2019: è l'obiettivo dichiarato del Kenya, secondo la prospettiva del segretario capo per il turismo, John Lekakeny Ololtuaa.
Il ministro ha sottolineato che prima della pandemia, il settore turistico rappresentava quasi il 10% del prodotto interno lordo del Paese. Mentre le cifre sono diminuite dopo il Covid (1,483 milioni di turisti nel 2021), la destinazione principe dell'East Africa è tornata alle medie pre-Covid nel 2023, accogliendo 2,086 milioni di turisti. I ricavi del settore sono quindi aumentati del 31,5%, raggiungendo i 2,75 miliardi di dollari).
La strategia turistica nazionale, che copre il periodo 2025-2030, mira a posizionare il Kenya come una destinazione attrattiva lungo tutto l'arco dell'anno, ampliando la gamma di attività e prodotti offerti, sviluppando il turismo locale e aumentando la brand awareness a livello internazionale.
[post_title] => Kenya proiettato verso un 2025 da 3 milioni di visitatori
[post_date] => 2025-01-13T15:03:43+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736780623000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482350
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Abbracciamo l’arrivo del 2025 rivolgendo lo sguardo verso il futuro per immaginare quali saranno le tendenze nel mondo dei viaggi per i mesi a venire. Secondo molti addetti ai lavori ci saranno tante novità, sospinte dai progressi della tecnologia, ma anche dalle nuove abitudini dei turisti più giovani, sempre più interessati al tema della sostenibilità.
Senza trascurare il resto del mondo, ci concentreremo sui viaggiatori italiani, offrendo una panoramica ricca di dati e spunti utili.
Viaggi sostenibili e a basso impatto ambientale
Una delle tendenze più forti nel panorama dei viaggi è senza dubbio la crescita dei viaggi sostenibili. Uno studio recente ha rivelato che il 75% dei viaggiatori italiani considera l'impatto ambientale dei propri spostamenti nella pianificazione delle vacanze. Dal punto di vista degli operatori dell’ospitalità ciò significa opportunità crescenti per destinazioni e le sistemazioni che promuovono pratiche eco-consapevoli, usano le rinnovabili e sono attive in progetti di conservazione ambientale.
Inoltre, molti italiani scelgono di viaggiare in bassa stagione per evitare il sovraffollamento e ridurre la loro impronta ambientale. Questo approccio non riduce solo le esternalità negative (inquinamento, ecc.), ma supporta anche le economie locali nei periodi in cui l’afflusso di turisti è ridotto, favorendo una vera e propria sinergia fra viaggiatori e comunità del posto.
Tecnologia e impatto dell'intelligenza artificiale
L’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) sta già rivoluzionando il settore turistico, a riprova di come la tecnologia stia impattando questa nicchia (migliaia di agenzie di viaggio l’hanno scoperto sulla propria pelle). Secondo recenti sondaggi, più del 90% dei turisti italiani si dice pronto a utilizzare strumenti basati su AI per i propri viaggi, per ottimizzare la prenotazione, per creare itinerari personalizzati o ricevere aggiornamenti in tempo reale sulle destinazioni.
Ad esempio, i chatbot basati sull’intelligenza artificiale vengono sempre più utilizzati dalle piattaforme di viaggio per fornire assistenza clienti immediata. In parallelo, le analisi predittive fornite da sistemi basati sul machine learning possono aiutare i turisti a trovare le migliori offerte su voli e alloggi.
In aggiunta, le VPN (reti private virtuali) stanno diventando sempre più utilizzate per garantire la sicurezza online quando si accede a reti Wi-Fi pubbliche all’estero. Ma di preciso la VPN cos’è? È uno strumento che nasconde i dati trasmessi sulla rete con sistemi crittografici, garantendo privacy e sicurezza, con tutti i vantaggi che ne possono derivare per i turisti più competenti sul fronte tecnologico (possibilità di vedere contenuti disponibili solo in Italia anche quando ci si trova all’estero, riduzione dell’impatto della discriminazione dei prezzi, ecc.).
Esperienze immersive e su misura
I viaggiatori proiettati verso il futuro cercano con maggiore frequenza esperienze personalizzate piuttosto che “limitarsi” a seguire i soliti itinerari standardizzati. Allargando il discorso anche a cittadini stranieri ma con radici nel BelPaese, il 33% dei turisti di origine italiana cerca viaggi che gli permettano di riconnettersi al luogo di provenienza della famiglia. Questo trend non ha fatto altro che spingere la domanda verso attività immersive, come corsi di cucina con chef del posto, laboratori artigianali e visite guidate in siti storici meno conosciuti.
Un altro aspetto rilevante della personalizzazione è la crescita del turismo del benessere. I viaggiatori nostrani vogliono vacanze che mettano al centro il benessere mentale e fisico, come ritiri yoga e vacanze in spa, capaci di unire relax e cura della persona.
Alla scoperta di perle nascoste fuori dai percorsi battuti
Il fascino delle destinazioni inesplorate si fa sentire sempre più forte. Il 75% dei viaggiatori italiani dice di voler evitare le mete turistiche più gettonate, preferendo i piccoli borghi e le aree rurali. Destinazioni come Matera, il Monferrato, Alberobello, note per la loro architettura e la ricca cultura che affonda le radici nei millenni, stanno riprendendo slancio, presentandosi come alternative concrete rispetto alle tradizionali mete turistiche.
Oltre a ridurre il sovraffollamento, scoprendo questi luoghi, i viaggiatori possono vivere esperienze culturali meno patinate ma più autentiche, dando il proprio contributo diretto alle economie locali. I tour operator e le agenzie di viaggio si stanno adeguando, creando itinerari su misura che mettano in sotto la giusta luce queste gemme nascoste.
Sostenibilità e lusso a braccetto
L’ultima tendenza che analizzeremo in questo articolo si riconduce al lusso sostenibile. I viaggiatori di fascia alta nel nostro Paese rappresentano circa il 70% del mercato dei viaggi di lusso, e sembrano preferire sistemazioni eco-compatibili, capaci di unire comfort e responsabilità ambientale. Dai boutique hotel alle crociere su yacht elettrici, anche il settore premium non sarà refrattario ai cambiamenti nel 2025.
Tiriamo le somme
I trend di viaggio del 2025 elencati nei paragrafi qui sopra ci fanno capire che le previsioni delineano un periodo di trasformazione per l’industria, guidato dall’interazione tra tecnologia, sostenibilità e le mutevoli esigenze dei consumatori.
I viaggiatori italiani sono in prima linea in questo periodo di cambiamento e sembrano pronti ad adottare nuove abitudini eco-consapevoli, sfruttando strumenti intelligenti come AI e VPN, per vivere esperienze di viaggio in grado di arricchire la propria anima.
i.p.
[post_title] => Tendenze nel mondo dei viaggi per il 2025
[post_date] => 2025-01-13T14:31:59+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
[0] => destinazioni-meno-turistiche
[1] => esperienze-immersive
[2] => intelligenza-artificiale-viaggi
[3] => tendenze-viaggi-2025
[4] => turismo-eco-consapevole
[5] => turismo-personalizzato
[6] => viaggi-di-lusso-sostenibili
[7] => viaggi-sostenibili
[8] => viaggiatori-italiani-2025
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => destinazioni meno turistiche
[1] => esperienze immersive
[2] => intelligenza artificiale viaggi
[3] => tendenze viaggi 2025
[4] => turismo eco-consapevole
[5] => turismo personalizzato
[6] => viaggi di lusso sostenibili
[7] => viaggi sostenibili
[8] => viaggiatori italiani 2025
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736778719000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482334
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_234556" align="alignleft" width="300"] La Costa Rica è una delle mete preferita per i progetti cambio vita degli italiani[/caption]
Sono sempre più numerosi gli italiani che decidono di stabilirsi in Paesi dove, per alcuni o molti aspetti, pare si viva meglio. E non si tratta solo di giovani cervelli in fuga. Ci si trasferisce a ogni età: per coronare un sogno coltivato da sempre, ma anche, soprattutto e semplicemente, sperando di trovare il modo di vivere meglio. Tipico è allora il viaggio in avanscoperta che può dare il via al progetto cambio vita. A far emergere il fenomeno sono le agenzie di turismo del gruppo l’Astrolabio a Milano e Bergamo, specializzate in viaggi e soggiorni all’estero con oltre 5 mila clienti consolidati in 40 anni di attività.
“Registriamo questo trend da alcuni anni, ma il fenomeno si è intensificato soprattutto dal 2020 - spiega Gaia Cossali, senior account key client con una esperienza al desk di oltre due decadi -. Spesso la scelta della meta all’estero è influenzata da una prima esperienza che ha lasciato la voglia di tornarci; altre volte le persone programmano a tavolino l’espatrio considerando diversi indici di gradimento che riguardano il potere di acquisto degli stipendi o il budget disponibile, nonché la possibilità di praticare gli sport più amati. E' il caso per esempio di chi va in Costa Rica per fare surf. E poi ci sono alcune attività professionali, come quella del bartender a Dubai, che possono far guadagnare moltissimo in poco tempo. Le nostre agenzie, oltre organizzare il volo verso la destinazione, forniscono anche le informazioni su come ottenere il visto di lavoro tramite uffici specializzati”.
I Paesi più ambiti includono pure la Thailandia, "soprattutto per i pensionati o per chi non ha bisogno di lavorare. Circa 11 ore di volo diretto a una tariffa attorno ai mille euro. Il biglietto per la Costa Rica dall’Italia è caro. Siamo intorno ai 1.400 euro con scalo in Europa. Però poi il Paese può offrire una ottima qualità della vita in termini di sicurezza, natura e anche lavoro. In testa alla classifica ultimamente è il Sudafrica, dove alcuni clienti, in rientro da un safari nelle riserve, dopo aver soggiornato a Cape Town sognano di tornare a viverci. Peccato che non ci siano voli diretti con l’Italia. La soluzione più breve è il volo Milano-Roma Addis Abeba e poi da lì a Cape Town. E i prezzi sono alti/altissimi".
Si parla anche delle Svalbard, un arcipelago del mar Glaciale Artico, che costituisce la parte più settentrionale della Norvegia. "Lì il sole di mezzanotte in estate e la notte polare in inverno, le aurore boreali, gli orsi bianchi, le balene, le foche, la vicinanza di fiordi e ghiacciai attraggono sia i croceristi, sia sempre più giovani che scelgono di studiare nell’insediamento accademico di Longyearbyen, il più a nord del mondo. Il volo di andata costa circa 80 euro. L’atmosfera è raccolta se si pensa che su circa 2.700 abitanti sull’arcipelago, 2.200 vivono a Longyearbyen, l’unico villaggio che offre tutti i servizi e le strutture di una città. Il polo universitario specializzato in materie scientifiche conta 350 studenti di cui la metà proviene da 25 nazioni".
Per rimanere in Europa invece c’è già una consistente comunità italiana in Irlanda, dove le grandi aziende internazionali hanno delocalizzato varie attività creando lavoro, specie per i giovani. "Nel Paese sono numerosi i ristoranti italiani, i guadagni sono alti e l’assistenza sociale è ottima - conclude Gaia Cossali -. La cultura irlandese è inoltre caratterizzata dalla convivialità. Il Paese, a parte la capitale Dublino, conserva un’organizzazione rurale e le relazioni umane sono importanti. Non è però una scelta per pensionati perché il clima è rigido e le pensioni italiane non bastano”.
[post_title] => Astrolabio: gli italiani sempre più attratti dal progetto cambio vita (in un Paese lontano)
[post_date] => 2025-01-13T12:42:36+00:00
[category] => Array
(
[0] => mercato_e_tecnologie
)
[category_name] => Array
(
[0] => Mercato e tecnologie
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736772156000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482254
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => [caption id="attachment_482258" align="alignleft" width="300"] Castel Sonnenburg. Foto di Konrad Hofer. Licenza Creative Commons 3.0[/caption]
Seconda struttura montana per il gruppo Egnazia Ospitalità Italiana guidato dalla famiglia Melpignano, dopo l'acquisizione della gestione dell'Hotel de Len di Cortina d'Ampezzo. Questa volta si tratta di castel Sonnenburg di San Lorenzo di Sebato, in val Pusteria, che il prossimo autunno riaprirà come Hotel Castel Badia: un 5 stelle da 29 camere, spa e ristorante.
L'immobile, tutelato dalle Belle Arti, si legge sul Corriere del Trentino, è attualmente in fase di ristrutturazione, per un investimento di oltre 30 milioni di euro, condotto dalla proprietà rappresentata dalle famiglie Gasser e Knötig, in collaborazione con lo sviluppatore Kronplatz Touristik.
Il castello in origine sarebbe dovuto essere la fortezza dei conti di Lurn e della val Pusteria, ma nel 1020 fu trasformato in un monastero delle Benedettine. Nel 1785 l’imperatore Giuseppe II decise la chiusura del convento e di trasformare l’edificio in un ospedale militare. Divenuto quindi un ricovero per indigenti, nel 1960 venne infine convertito in una struttura ricettiva.
[post_title] => Egnazia Ospitalità Italiana si espande sulle Alpi con l'altoatesino Castel Badia
[post_date] => 2025-01-10T12:29:55+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736512195000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482143
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => L'Enit partecipa alla fiera internazionale Vakantiebeurs, in programma a Utrecht (nei Paesi Bassi, che rappresentano tra l’altro il sesto mercato di provenienza di flussi turistici per l’Italia con 10.7 milioni di presenze) fino al 12 gennaio 2025, per presentare il turismo outdoor italiano come eccellenza nel panorama globale. Lo stand Italia, allestito su una superficie di 200 mq, ospiterà una significativa rappresentanza delle eccellenze italiane: le regioni Liguria, Marche, Piemonte, Trentino, insieme al Consorzio URAT (Unione Ristoratori e Albergatori del Trasimeno) e a Visit Brescia.
“La partecipazione alla Vakantiebeurs – dichiara Ivana Jelinic, amministratore delegato Enit – rappresenta un’occasione importante per rafforzare la visibilità internazionale dell’Italia e promuovere un modello di turismo che integra sostenibilità, benessere e scoperta del territorio. Il turismo outdoor è oggi un elemento chiave per uno sviluppo equilibrato e diffuso, capace di rispondere alla crescente domanda di vacanze all’aria aperta, che non solo arricchisce l’offerta italiana, ma contribuisce anche alla valorizzazione delle economie locali.
«Inoltre, favorisce la destagionalizzazione dei flussi turistici e una gestione più armoniosa delle presenze, mitigando la pressione sulle destinazioni più frequentate. In un panorama turistico nazionale che sta vivendo un periodo di rapida trasformazione, questo settore si conferma non solo una nicchia di mercato, ma una delle principali leve per il rilancio del turismo italiano a livello globale. Attraverso questa presenza a Utrecht, dimostriamo come l’Italia sia in grado di offrire esperienze uniche, capaci di unire tradizione e innovazione in un contesto di straordinaria bellezza naturale, confermandosi leader nel turismo responsabile”.
Tra i più dinamici e strategici dell’industria turistica nazionale, il settore outdoor italiano conta oggi oltre 2.600 strutture tra campeggi e villaggi turistici, una capacità ricettiva superiore a 1,3 milioni di posti letto e un fatturato annuo di circa 5 miliardi di euro, ed è affiancato da un indotto di oltre 3 miliardi (fonte: Istat e Faita Federcamping 2024). Questo comparto ha accolto nel 2024 ben 11,4 milioni di arrivi e 68,2 milioni di presenze, dimostrando la sua capacità di attrarre un turismo sempre più orientato a esperienze sostenibili e innovative.
[post_title] => Enit in prima fila alla fiera internazionale Vakantiebeurs per il turismo outdoor
[post_date] => 2025-01-09T11:48:38+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736423318000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482133
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Le compagnie aeree guardano con preoccupazione all'aumento dei costi, un fenomeno che ha già cominciato a colpire in modo intenso nel 2024 e che è destinato a peggiorare nell'anno appena iniziato a causa di problemi di approvvigionamento.
Gli esperti aeronautici rivelano che i costi che le compagnie aeree devono affrontare aumenteranno tra il 10% e il 15% rispetto all'anno precedente. Inoltre, in alcuni casi si arriva al 30% in questioni legate alla manutenzione dei motori e alle ispezioni degli aerei, compiti che sono aumentati anche a causa delle difficoltà nel rinnovare le flotte a causa dei ritardi di Airbus e Boeing.
Conti indeboliti dal Covid
Naturalmente vi è particolare preoccupazione sull’impatto che avrà su coloro che affrontano questa nuova minaccia con i conti indeboliti. E, sebbene la stragrande maggioranza abbia registrato profitti negli ultimi anni, molti di loro, continuano ad avere un buco di capitale a causa dell'impatto che il Covid ha avuto sui loro conti.
Come già accaduto nel 2024, l’aumento dei costi costringerà le compagnie aeree a riversarne una parte sui clienti. Tuttavia, gli esperti ritengono impraticabile trasferirlo tutto ai viaggiatori a causa del rischio di perdita della domanda. Inevitabilmente il settore dell'aviazione commerciale si trova ad affrontare un 2025 in cui si registrerà una significativa riduzione dei margini, che sono già molto ridotti.
[post_title] => Le compagnie aeree alle prese con l'aumento dei costi (+10-15%)
[post_date] => 2025-01-09T11:04:09+00:00
[category] => Array
(
[0] => enti_istituzioni_e_territorio
)
[category_name] => Array
(
[0] => Enti, istituzioni e territorio
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736420649000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482130
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Ryanair ha pubblicato l’edizione di gennaio del suo sondaggio sulle ota, che mostra che tre ota (eDreams, Vola e Booking.com) continuano ad applicare sovrapprezzi facendo pagare di più del doppio del prezzo ( 27,49 euro) per un bagaglio da 10 kg che costa solo 11,99 euro su Ryanair.com. Anche Vola ha fatto pagare di più ai consumatori ( 16,50 euro) per un posto riservato che costa solo 8,00 euro sul sito web del vettore, mentre Booking.com ha applicato sovrapprezzi (dal 7% al 27%) per tariffe aeree che sono molto più economiche se prenotate direttamente sul sito web di ciascuna compagnia aerea.
Richiesta alla Ue
«La nostra compagnia continua a promuovere campagne per proteggere i consumatori da questi sovrapprezzi ota - afferma Dara Brady, chief marketing officer di Ryanair - e chiediamo ai governi dell'Ue e alle autorità a tutela dei consumatori di adottare misure urgenti per mettere al bando questi sovrapprezzi ota non trasparenti. È il momento di agire per proteggere i consumatori dalle dannose pratiche di sovrapprezzo di ota come eDreams, Vola e Booking.com».
La compagnia irlandese continua a promuovere campagne per proteggere i consumatori da queste poche ota rimaste che applicano prezzi eccessivi, come eDreams, Vola e Booking.com, e invita i governi dell'Ue e le autorità a tutela dei consumatori a richiedere che queste ota offrano prezzi trasparenti, proprio come fanno ora i partner “Approved ota” di Ryanair.
[post_title] => Ryanair: eDreams, Vola e Booking continuano a applicare sovrapprezzi
[post_date] => 2025-01-09T10:57:29+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
[0] => in-evidenza
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => In evidenza
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736420249000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 482120
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => E' già operativo dallo scorso 1° di gennaio il nuovo accordo siglato da Naar Bespoke Travel e Europ Assistance: costruita in collaborazione con il broker Borghini e Cossa, la partnership è a supporto dello sviluppo internazionale del tour operator milanese ed è valida in Italia, Francia, Germania e Benelux.
Cuore dell'operazione una polizza ad hoc realizzata per Naar: denominata Peace of Mind include sempre la copertura in caso di annullamento, esteso fino a due compagni di viaggio in assenza di familiari in viaggio, l’assistenza in viaggio, il rimborso delle spese mediche, la responsabilità civile e la garanzia per il bagaglio. Con la polizza opzionale Peace of Mind+, i clienti possono inoltre accedere a una protezione ancora più ampia, che comprende la copertura annullamento all risk, la protezione contro i ritardi dei voli sia in partenza sia in arrivo, la copertura per infortuni, la tutela legale, l’assistenza ai familiari rimasti a casa, l’assistenza al veicolo e all’abitazione. La versione Peace of Mind Care, sempre opzionale, permette invece di incrementare il massimale delle spese mediche, offrendo tre livelli di copertura fino all’illimitato.
Compresa nell’offerta e a disposizione dei clienti, anche Quick Assistance: la piattaforma per richiedere assistenza medica direttamente dal proprio smartphone. In caso di necessità, rispondendo a poche e semplici domande e geolocalizzando la propria posizione, è possibile inviare una richiesta in tempo reale, utilizzando la connessione wifi senza costi aggiuntivi per essere ricontattati in pochi minuti dalla centrale operativa di Europ Assistance.
“Siamo felici di annunciare la collaborazione con Naar, un partner che condivide pienamente la nostra visione e il nostro essere caring - sottolinea Erika Delmastro, dal 1° gennaio nuova chief commercial officer di Europ Assistance Italia -. Questo accordo riflette il nostro continuo impegno per accompagnare l’evoluzione del mercato con soluzioni sempre più innovative e personalizzate che proteggono i viaggiatori da qualsiasi tipo di imprevisto”. “Insieme al nostro broker, Borghini & Cossa, che da anni ci assiste in tutto ciò che riguarda il comparto assicurativo, cercavamo un partner in grado di modellare un prodotto sulle nostre esigenze e di caratura europea, per garantirci uniformità nei differenti mercati dove siamo presenti, quindi oltre all’Italia, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo e a breve anche in Germania", aggiunge il general manager di Naar, Luca Battifora.
[post_title] => Nuova partnership tra Naar e Europ Assistance a supporto dello sviluppo internazionale del to
[post_date] => 2025-01-09T10:25:31+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1736418331000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "edreams odigeo il covid affossa i conti della ota ma ce liquidita"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":77,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":1467,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482421","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un nuovo network consulenziale sbarca in Italia. Fondato in Belgio nel 2007 dal gruppo Bts approda nel nostro Paese Travel Experts. \"Siamo consapevoli che nella Penisola esiste già un marchio simile (Travel Expert, ndr), da cui peraltro proviene il nostro support and onboarding manager, Tommaso Giorgetti - ci tiene subito a precisare l'operation director, Alexander Creyf, che dallo scorso febbraio si è trasferito a Milano per avviare la nuova divisione -. Abbiamo anche ragionato sulla possibilità di cambiare il nome per il debutto tricolore. Ma avrebbe complicato la nostra immagine internazionale, per cui abbiamo deciso di mantenere l'identità originaria. Tanto più che il brand in Italia è ufficialmente registrato dal 2013\".\r\n\r\nIl modello è quello della tipica rete consulenziale con focus però sulla specializzazione (per destinazione, ma anche per prodotto), nonché sui target upscale e luxury. Il tutto anche grazie alla partnership con Virtuoso, di cui Bts è membro fondatore. \"Agli affiliati non chiediamo nessuna fee di entrata, applicando solo un rapporto 70-30 sulle marginalità e non sui ricavi. Abbiamo pure un fondo di garanzia di proprietà, per cui riceviamo dai consulenti un piccolo contributo basato sui volumi ma solitamente pari ad appena 300 euro all'anno\".\r\n\r\nI servizi offerti spaziano dalla centralizzazione delle procedure amministrative e dei contratti con tour operator, aerei e hotel, all'assistenza completa sulla biglietteria, sino al marketing e al supporto su contabilità e su altri aspetti burocratici. Travel Experts mette pure a disposizione degli spazi in cui i consulenti possono incontrarsi tra di loro o con i propri clienti. In Italia, al momento ce ne sono due, a Milano e a Torino, ma altri ne potranno seguire con lo sviluppo del network. La rete ha realizzato un fatturato di 100 milioni di euro nel 2024 nel solo Belgio, dove conta circa 125 consulenti. L'obiettivo è ora quello di raggiungere i 250 milioni complessivi entro cinque anni.\r\n\r\nIn Italia si punta ad avere una ventina di partner prima della fine del 2025, in Portogallo dieci, mentre in Svezia, dove già ce ne sono una decina, si pensa di arrivare a 25. In Belgio il target 2025 è quota 135. Ai consulenti viene lasciata completa autonomia, nonché la possibilità di mantenere il proprio brand e persino il proprio punto vendita. Il modello prevede poi la condivisione delle competenze, in modo da dirigere ogni volta i clienti presso il consulente specializzato sul singolo prodotto o destinazione richiesta.\r\n\r\n\"La nostra mission - aggiunge il ceo di Bts Travel Group, Mickey Creyf - è quella di aiutare gli agenti ad aumentare i tassi di conversione e le marginalità. Normalmente meno del 50% di chi entra in adv effettua poi l'acquisto vero e proprio, mentre quando si lavora per appuntamenti tale percentuale sale al 95%. Non solo: la marginalità media di un agente in Europa è attorno all'8%-10%. Noi puntiamo a rimanere costantemente sopra al 15%. In Svezia raggiungiamo persino il 20%\".\r\n\r\nGrande attenzione viene infine rivolta al dynamic packaging, elemento chiave per ogni proposta tailor made dedicata ai segmenti più elevati del mercato. \"A tal fine sono molto utili i contratti con hotel e catene, che in alcuni casi garantiscono commissioni fino al 20% - conclude Giorgetti -. Ciò naturalmente non vuol dire che non collaboreremo con i tour operator, che al contrario per noi rimangono fornitori essenziali\".\r\n\r\n ","post_title":"I consulenti Travel Experts sbarcano in Italia. Virtuoso è tra i partner","post_date":"2025-01-14T15:05:58+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1736867158000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482359","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Tre milioni di viaggiatori per il 2025, quasi un milione in più rispetto al 2019: è l'obiettivo dichiarato del Kenya, secondo la prospettiva del segretario capo per il turismo, John Lekakeny Ololtuaa.\r\n\r\nIl ministro ha sottolineato che prima della pandemia, il settore turistico rappresentava quasi il 10% del prodotto interno lordo del Paese. Mentre le cifre sono diminuite dopo il Covid (1,483 milioni di turisti nel 2021), la destinazione principe dell'East Africa è tornata alle medie pre-Covid nel 2023, accogliendo 2,086 milioni di turisti. I ricavi del settore sono quindi aumentati del 31,5%, raggiungendo i 2,75 miliardi di dollari).\r\n\r\nLa strategia turistica nazionale, che copre il periodo 2025-2030, mira a posizionare il Kenya come una destinazione attrattiva lungo tutto l'arco dell'anno, ampliando la gamma di attività e prodotti offerti, sviluppando il turismo locale e aumentando la brand awareness a livello internazionale.","post_title":"Kenya proiettato verso un 2025 da 3 milioni di visitatori","post_date":"2025-01-13T15:03:43+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1736780623000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482350","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Abbracciamo l’arrivo del 2025 rivolgendo lo sguardo verso il futuro per immaginare quali saranno le tendenze nel mondo dei viaggi per i mesi a venire. Secondo molti addetti ai lavori ci saranno tante novità, sospinte dai progressi della tecnologia, ma anche dalle nuove abitudini dei turisti più giovani, sempre più interessati al tema della sostenibilità.\r\n\r\nSenza trascurare il resto del mondo, ci concentreremo sui viaggiatori italiani, offrendo una panoramica ricca di dati e spunti utili.\r\nViaggi sostenibili e a basso impatto ambientale\r\nUna delle tendenze più forti nel panorama dei viaggi è senza dubbio la crescita dei viaggi sostenibili. Uno studio recente ha rivelato che il 75% dei viaggiatori italiani considera l'impatto ambientale dei propri spostamenti nella pianificazione delle vacanze. Dal punto di vista degli operatori dell’ospitalità ciò significa opportunità crescenti per destinazioni e le sistemazioni che promuovono pratiche eco-consapevoli, usano le rinnovabili e sono attive in progetti di conservazione ambientale.\r\n\r\nInoltre, molti italiani scelgono di viaggiare in bassa stagione per evitare il sovraffollamento e ridurre la loro impronta ambientale. Questo approccio non riduce solo le esternalità negative (inquinamento, ecc.), ma supporta anche le economie locali nei periodi in cui l’afflusso di turisti è ridotto, favorendo una vera e propria sinergia fra viaggiatori e comunità del posto.\r\nTecnologia e impatto dell'intelligenza artificiale\r\nL’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) sta già rivoluzionando il settore turistico, a riprova di come la tecnologia stia impattando questa nicchia (migliaia di agenzie di viaggio l’hanno scoperto sulla propria pelle). Secondo recenti sondaggi, più del 90% dei turisti italiani si dice pronto a utilizzare strumenti basati su AI per i propri viaggi, per ottimizzare la prenotazione, per creare itinerari personalizzati o ricevere aggiornamenti in tempo reale sulle destinazioni.\r\n\r\nAd esempio, i chatbot basati sull’intelligenza artificiale vengono sempre più utilizzati dalle piattaforme di viaggio per fornire assistenza clienti immediata. In parallelo, le analisi predittive fornite da sistemi basati sul machine learning possono aiutare i turisti a trovare le migliori offerte su voli e alloggi.\r\n\r\nIn aggiunta, le VPN (reti private virtuali) stanno diventando sempre più utilizzate per garantire la sicurezza online quando si accede a reti Wi-Fi pubbliche all’estero. Ma di preciso la VPN cos’è? È uno strumento che nasconde i dati trasmessi sulla rete con sistemi crittografici, garantendo privacy e sicurezza, con tutti i vantaggi che ne possono derivare per i turisti più competenti sul fronte tecnologico (possibilità di vedere contenuti disponibili solo in Italia anche quando ci si trova all’estero, riduzione dell’impatto della discriminazione dei prezzi, ecc.).\r\nEsperienze immersive e su misura\r\nI viaggiatori proiettati verso il futuro cercano con maggiore frequenza esperienze personalizzate piuttosto che “limitarsi” a seguire i soliti itinerari standardizzati. Allargando il discorso anche a cittadini stranieri ma con radici nel BelPaese, il 33% dei turisti di origine italiana cerca viaggi che gli permettano di riconnettersi al luogo di provenienza della famiglia. Questo trend non ha fatto altro che spingere la domanda verso attività immersive, come corsi di cucina con chef del posto, laboratori artigianali e visite guidate in siti storici meno conosciuti.\r\n\r\nUn altro aspetto rilevante della personalizzazione è la crescita del turismo del benessere. I viaggiatori nostrani vogliono vacanze che mettano al centro il benessere mentale e fisico, come ritiri yoga e vacanze in spa, capaci di unire relax e cura della persona.\r\nAlla scoperta di perle nascoste fuori dai percorsi battuti\r\nIl fascino delle destinazioni inesplorate si fa sentire sempre più forte. Il 75% dei viaggiatori italiani dice di voler evitare le mete turistiche più gettonate, preferendo i piccoli borghi e le aree rurali. Destinazioni come Matera, il Monferrato, Alberobello, note per la loro architettura e la ricca cultura che affonda le radici nei millenni, stanno riprendendo slancio, presentandosi come alternative concrete rispetto alle tradizionali mete turistiche.\r\n\r\nOltre a ridurre il sovraffollamento, scoprendo questi luoghi, i viaggiatori possono vivere esperienze culturali meno patinate ma più autentiche, dando il proprio contributo diretto alle economie locali. I tour operator e le agenzie di viaggio si stanno adeguando, creando itinerari su misura che mettano in sotto la giusta luce queste gemme nascoste.\r\nSostenibilità e lusso a braccetto\r\nL’ultima tendenza che analizzeremo in questo articolo si riconduce al lusso sostenibile. I viaggiatori di fascia alta nel nostro Paese rappresentano circa il 70% del mercato dei viaggi di lusso, e sembrano preferire sistemazioni eco-compatibili, capaci di unire comfort e responsabilità ambientale. Dai boutique hotel alle crociere su yacht elettrici, anche il settore premium non sarà refrattario ai cambiamenti nel 2025.\r\nTiriamo le somme\r\nI trend di viaggio del 2025 elencati nei paragrafi qui sopra ci fanno capire che le previsioni delineano un periodo di trasformazione per l’industria, guidato dall’interazione tra tecnologia, sostenibilità e le mutevoli esigenze dei consumatori.\r\n\r\nI viaggiatori italiani sono in prima linea in questo periodo di cambiamento e sembrano pronti ad adottare nuove abitudini eco-consapevoli, sfruttando strumenti intelligenti come AI e VPN, per vivere esperienze di viaggio in grado di arricchire la propria anima.\r\n\r\n \r\n\r\ni.p.","post_title":"Tendenze nel mondo dei viaggi per il 2025","post_date":"2025-01-13T14:31:59+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["destinazioni-meno-turistiche","esperienze-immersive","intelligenza-artificiale-viaggi","tendenze-viaggi-2025","turismo-eco-consapevole","turismo-personalizzato","viaggi-di-lusso-sostenibili","viaggi-sostenibili","viaggiatori-italiani-2025"],"post_tag_name":["destinazioni meno turistiche","esperienze immersive","intelligenza artificiale viaggi","tendenze viaggi 2025","turismo eco-consapevole","turismo personalizzato","viaggi di lusso sostenibili","viaggi sostenibili","viaggiatori italiani 2025"]},"sort":[1736778719000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482334","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_234556\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] La Costa Rica è una delle mete preferita per i progetti cambio vita degli italiani[/caption]\r\n\r\nSono sempre più numerosi gli italiani che decidono di stabilirsi in Paesi dove, per alcuni o molti aspetti, pare si viva meglio. E non si tratta solo di giovani cervelli in fuga. Ci si trasferisce a ogni età: per coronare un sogno coltivato da sempre, ma anche, soprattutto e semplicemente, sperando di trovare il modo di vivere meglio. Tipico è allora il viaggio in avanscoperta che può dare il via al progetto cambio vita. A far emergere il fenomeno sono le agenzie di turismo del gruppo l’Astrolabio a Milano e Bergamo, specializzate in viaggi e soggiorni all’estero con oltre 5 mila clienti consolidati in 40 anni di attività.\r\n\r\n“Registriamo questo trend da alcuni anni, ma il fenomeno si è intensificato soprattutto dal 2020 - spiega Gaia Cossali, senior account key client con una esperienza al desk di oltre due decadi -. Spesso la scelta della meta all’estero è influenzata da una prima esperienza che ha lasciato la voglia di tornarci; altre volte le persone programmano a tavolino l’espatrio considerando diversi indici di gradimento che riguardano il potere di acquisto degli stipendi o il budget disponibile, nonché la possibilità di praticare gli sport più amati. E' il caso per esempio di chi va in Costa Rica per fare surf. E poi ci sono alcune attività professionali, come quella del bartender a Dubai, che possono far guadagnare moltissimo in poco tempo. Le nostre agenzie, oltre organizzare il volo verso la destinazione, forniscono anche le informazioni su come ottenere il visto di lavoro tramite uffici specializzati”.\r\n\r\nI Paesi più ambiti includono pure la Thailandia, \"soprattutto per i pensionati o per chi non ha bisogno di lavorare. Circa 11 ore di volo diretto a una tariffa attorno ai mille euro. Il biglietto per la Costa Rica dall’Italia è caro. Siamo intorno ai 1.400 euro con scalo in Europa. Però poi il Paese può offrire una ottima qualità della vita in termini di sicurezza, natura e anche lavoro. In testa alla classifica ultimamente è il Sudafrica, dove alcuni clienti, in rientro da un safari nelle riserve, dopo aver soggiornato a Cape Town sognano di tornare a viverci. Peccato che non ci siano voli diretti con l’Italia. La soluzione più breve è il volo Milano-Roma Addis Abeba e poi da lì a Cape Town. E i prezzi sono alti/altissimi\".\r\n\r\nSi parla anche delle Svalbard, un arcipelago del mar Glaciale Artico, che costituisce la parte più settentrionale della Norvegia. \"Lì il sole di mezzanotte in estate e la notte polare in inverno, le aurore boreali, gli orsi bianchi, le balene, le foche, la vicinanza di fiordi e ghiacciai attraggono sia i croceristi, sia sempre più giovani che scelgono di studiare nell’insediamento accademico di Longyearbyen, il più a nord del mondo. Il volo di andata costa circa 80 euro. L’atmosfera è raccolta se si pensa che su circa 2.700 abitanti sull’arcipelago, 2.200 vivono a Longyearbyen, l’unico villaggio che offre tutti i servizi e le strutture di una città. Il polo universitario specializzato in materie scientifiche conta 350 studenti di cui la metà proviene da 25 nazioni\".\r\n\r\nPer rimanere in Europa invece c’è già una consistente comunità italiana in Irlanda, dove le grandi aziende internazionali hanno delocalizzato varie attività creando lavoro, specie per i giovani. \"Nel Paese sono numerosi i ristoranti italiani, i guadagni sono alti e l’assistenza sociale è ottima - conclude Gaia Cossali -. La cultura irlandese è inoltre caratterizzata dalla convivialità. Il Paese, a parte la capitale Dublino, conserva un’organizzazione rurale e le relazioni umane sono importanti. Non è però una scelta per pensionati perché il clima è rigido e le pensioni italiane non bastano”.","post_title":"Astrolabio: gli italiani sempre più attratti dal progetto cambio vita (in un Paese lontano)","post_date":"2025-01-13T12:42:36+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1736772156000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482254","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_482258\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Castel Sonnenburg. Foto di Konrad Hofer. Licenza Creative Commons 3.0[/caption]\r\n\r\nSeconda struttura montana per il gruppo Egnazia Ospitalità Italiana guidato dalla famiglia Melpignano, dopo l'acquisizione della gestione dell'Hotel de Len di Cortina d'Ampezzo. Questa volta si tratta di castel Sonnenburg di San Lorenzo di Sebato, in val Pusteria, che il prossimo autunno riaprirà come Hotel Castel Badia: un 5 stelle da 29 camere, spa e ristorante.\r\n\r\nL'immobile, tutelato dalle Belle Arti, si legge sul Corriere del Trentino, è attualmente in fase di ristrutturazione, per un investimento di oltre 30 milioni di euro, condotto dalla proprietà rappresentata dalle famiglie Gasser e Knötig, in collaborazione con lo sviluppatore Kronplatz Touristik.\r\n\r\nIl castello in origine sarebbe dovuto essere la fortezza dei conti di Lurn e della val Pusteria, ma nel 1020 fu trasformato in un monastero delle Benedettine. Nel 1785 l’imperatore Giuseppe II decise la chiusura del convento e di trasformare l’edificio in un ospedale militare. Divenuto quindi un ricovero per indigenti, nel 1960 venne infine convertito in una struttura ricettiva.","post_title":"Egnazia Ospitalità Italiana si espande sulle Alpi con l'altoatesino Castel Badia","post_date":"2025-01-10T12:29:55+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1736512195000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482143","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L'Enit partecipa alla fiera internazionale Vakantiebeurs, in programma a Utrecht (nei Paesi Bassi, che rappresentano tra l’altro il sesto mercato di provenienza di flussi turistici per l’Italia con 10.7 milioni di presenze) fino al 12 gennaio 2025, per presentare il turismo outdoor italiano come eccellenza nel panorama globale. Lo stand Italia, allestito su una superficie di 200 mq, ospiterà una significativa rappresentanza delle eccellenze italiane: le regioni Liguria, Marche, Piemonte, Trentino, insieme al Consorzio URAT (Unione Ristoratori e Albergatori del Trasimeno) e a Visit Brescia.\r\n“La partecipazione alla Vakantiebeurs – dichiara Ivana Jelinic, amministratore delegato Enit – rappresenta un’occasione importante per rafforzare la visibilità internazionale dell’Italia e promuovere un modello di turismo che integra sostenibilità, benessere e scoperta del territorio. Il turismo outdoor è oggi un elemento chiave per uno sviluppo equilibrato e diffuso, capace di rispondere alla crescente domanda di vacanze all’aria aperta, che non solo arricchisce l’offerta italiana, ma contribuisce anche alla valorizzazione delle economie locali.\r\n\r\n«Inoltre, favorisce la destagionalizzazione dei flussi turistici e una gestione più armoniosa delle presenze, mitigando la pressione sulle destinazioni più frequentate. In un panorama turistico nazionale che sta vivendo un periodo di rapida trasformazione, questo settore si conferma non solo una nicchia di mercato, ma una delle principali leve per il rilancio del turismo italiano a livello globale. Attraverso questa presenza a Utrecht, dimostriamo come l’Italia sia in grado di offrire esperienze uniche, capaci di unire tradizione e innovazione in un contesto di straordinaria bellezza naturale, confermandosi leader nel turismo responsabile”.\r\nTra i più dinamici e strategici dell’industria turistica nazionale, il settore outdoor italiano conta oggi oltre 2.600 strutture tra campeggi e villaggi turistici, una capacità ricettiva superiore a 1,3 milioni di posti letto e un fatturato annuo di circa 5 miliardi di euro, ed è affiancato da un indotto di oltre 3 miliardi (fonte: Istat e Faita Federcamping 2024). Questo comparto ha accolto nel 2024 ben 11,4 milioni di arrivi e 68,2 milioni di presenze, dimostrando la sua capacità di attrarre un turismo sempre più orientato a esperienze sostenibili e innovative.\r\n \r\n ","post_title":"Enit in prima fila alla fiera internazionale Vakantiebeurs per il turismo outdoor","post_date":"2025-01-09T11:48:38+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1736423318000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482133","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Le compagnie aeree guardano con preoccupazione all'aumento dei costi, un fenomeno che ha già cominciato a colpire in modo intenso nel 2024 e che è destinato a peggiorare nell'anno appena iniziato a causa di problemi di approvvigionamento.\r\n\r\nGli esperti aeronautici rivelano che i costi che le compagnie aeree devono affrontare aumenteranno tra il 10% e il 15% rispetto all'anno precedente. Inoltre, in alcuni casi si arriva al 30% in questioni legate alla manutenzione dei motori e alle ispezioni degli aerei, compiti che sono aumentati anche a causa delle difficoltà nel rinnovare le flotte a causa dei ritardi di Airbus e Boeing.\r\nConti indeboliti dal Covid\r\nNaturalmente vi è particolare preoccupazione sull’impatto che avrà su coloro che affrontano questa nuova minaccia con i conti indeboliti. E, sebbene la stragrande maggioranza abbia registrato profitti negli ultimi anni, molti di loro, continuano ad avere un buco di capitale a causa dell'impatto che il Covid ha avuto sui loro conti.\r\n\r\nCome già accaduto nel 2024, l’aumento dei costi costringerà le compagnie aeree a riversarne una parte sui clienti. Tuttavia, gli esperti ritengono impraticabile trasferirlo tutto ai viaggiatori a causa del rischio di perdita della domanda. Inevitabilmente il settore dell'aviazione commerciale si trova ad affrontare un 2025 in cui si registrerà una significativa riduzione dei margini, che sono già molto ridotti.","post_title":"Le compagnie aeree alle prese con l'aumento dei costi (+10-15%)","post_date":"2025-01-09T11:04:09+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1736420649000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482130","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ryanair ha pubblicato l’edizione di gennaio del suo sondaggio sulle ota, che mostra che tre ota (eDreams, Vola e Booking.com) continuano ad applicare sovrapprezzi facendo pagare di più del doppio del prezzo ( 27,49 euro) per un bagaglio da 10 kg che costa solo 11,99 euro su Ryanair.com. Anche Vola ha fatto pagare di più ai consumatori ( 16,50 euro) per un posto riservato che costa solo 8,00 euro sul sito web del vettore, mentre Booking.com ha applicato sovrapprezzi (dal 7% al 27%) per tariffe aeree che sono molto più economiche se prenotate direttamente sul sito web di ciascuna compagnia aerea.\r\nRichiesta alla Ue\r\n«La nostra compagnia continua a promuovere campagne per proteggere i consumatori da questi sovrapprezzi ota - afferma Dara Brady, chief marketing officer di Ryanair - e chiediamo ai governi dell'Ue e alle autorità a tutela dei consumatori di adottare misure urgenti per mettere al bando questi sovrapprezzi ota non trasparenti. È il momento di agire per proteggere i consumatori dalle dannose pratiche di sovrapprezzo di ota come eDreams, Vola e Booking.com».\r\nLa compagnia irlandese continua a promuovere campagne per proteggere i consumatori da queste poche ota rimaste che applicano prezzi eccessivi, come eDreams, Vola e Booking.com, e invita i governi dell'Ue e le autorità a tutela dei consumatori a richiedere che queste ota offrano prezzi trasparenti, proprio come fanno ora i partner “Approved ota” di Ryanair. \r\n ","post_title":"Ryanair: eDreams, Vola e Booking continuano a applicare sovrapprezzi","post_date":"2025-01-09T10:57:29+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1736420249000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"482120","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"E' già operativo dallo scorso 1° di gennaio il nuovo accordo siglato da Naar Bespoke Travel e Europ Assistance: costruita in collaborazione con il broker Borghini e Cossa, la partnership è a supporto dello sviluppo internazionale del tour operator milanese ed è valida in Italia, Francia, Germania e Benelux. \r\n\r\nCuore dell'operazione una polizza ad hoc realizzata per Naar: denominata Peace of Mind include sempre la copertura in caso di annullamento, esteso fino a due compagni di viaggio in assenza di familiari in viaggio, l’assistenza in viaggio, il rimborso delle spese mediche, la responsabilità civile e la garanzia per il bagaglio. Con la polizza opzionale Peace of Mind+, i clienti possono inoltre accedere a una protezione ancora più ampia, che comprende la copertura annullamento all risk, la protezione contro i ritardi dei voli sia in partenza sia in arrivo, la copertura per infortuni, la tutela legale, l’assistenza ai familiari rimasti a casa, l’assistenza al veicolo e all’abitazione. La versione Peace of Mind Care, sempre opzionale, permette invece di incrementare il massimale delle spese mediche, offrendo tre livelli di copertura fino all’illimitato.\r\n\r\nCompresa nell’offerta e a disposizione dei clienti, anche Quick Assistance: la piattaforma per richiedere assistenza medica direttamente dal proprio smartphone. In caso di necessità, rispondendo a poche e semplici domande e geolocalizzando la propria posizione, è possibile inviare una richiesta in tempo reale, utilizzando la connessione wifi senza costi aggiuntivi per essere ricontattati in pochi minuti dalla centrale operativa di Europ Assistance.\r\n\r\n“Siamo felici di annunciare la collaborazione con Naar, un partner che condivide pienamente la nostra visione e il nostro essere caring - sottolinea Erika Delmastro, dal 1° gennaio nuova chief commercial officer di Europ Assistance Italia -. Questo accordo riflette il nostro continuo impegno per accompagnare l’evoluzione del mercato con soluzioni sempre più innovative e personalizzate che proteggono i viaggiatori da qualsiasi tipo di imprevisto”. “Insieme al nostro broker, Borghini & Cossa, che da anni ci assiste in tutto ciò che riguarda il comparto assicurativo, cercavamo un partner in grado di modellare un prodotto sulle nostre esigenze e di caratura europea, per garantirci uniformità nei differenti mercati dove siamo presenti, quindi oltre all’Italia, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo e a breve anche in Germania\", aggiunge il general manager di Naar, Luca Battifora.","post_title":"Nuova partnership tra Naar e Europ Assistance a supporto dello sviluppo internazionale del to","post_date":"2025-01-09T10:25:31+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1736418331000]}]}}