19 luglio 2024 12:51
Principale operatore italiano nel settore delle piattaforme di viaggio. E’ il riconoscimento ottenuto dalla piattaforma Bed-and-Breakfast.it, secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (Inapp), strutturato su dati raccolti attraverso il Digital platform survey 2022. Lo studio evidenzia in particolare come il portale fondato nel 2003 dallo Studio Scivoletto in Sicilia sia riuscito a integrarsi efficacemente nell’attività dei siti leader di mercato grazie alla sua offerta specialistica.
“La nostra strategia è quella di offrire prezzi vantaggiosi rispetto alle Ota – spiega il fondatore di Bed-and-Breakfast.it, Giambattista Scivoletto –. Con un rinnovato impegno nella promozione del nostro brand e l’incremento degli investimenti, insieme alla soddisfazione dei clienti, puntiamo ad alimentare fortemente il passaparola tra i viaggiatori, elemento chiave per il nostro sviluppo futuro”.
Un fattore chiave del successo di Bed-and-Breakfast.it è il suo modello di business. A differenza delle grandi Ota, che prendono commissioni fino al 20-30% su ogni prenotazione, Bed-and-Breakfast.it richiede una fee fissa e nessuna commissione sulle prenotazioni. Dal suo lancio nel 2003, la piattaforma ha saputo attrarre oltre 16.500 gestori paganti tra b&b, hotel, agriturismi e altre tipologie di strutture ricettive. Nel 2023, Bed-and-Breakfast.it ha registrato un volume di prenotazioni di oltre 43 milioni di euro, con una previsione di raggiungere i 50 milioni di euro entro la fine del 2024. Attualmente gestisce 10.800 strutture, registrando un incremento del 5% rispetto all’anno precedente, e continua a espandere la propria offerta.
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[post_content] => Dopo il recente lancio del nuovo catamarano a vela di lusso, Ponant, rappresentata in Italia da Gioco Viaggi, ha quasi ultimato anche il restyling multimilionario della Paul Gauguin, che solcherà dalla primavera 2025 le lagune della Polinesia Francese: con spazi più moderni e di design e tecnologie sostenibili, la nave proporrà a partire dal prossimo maggio le classiche crociere della destinazione del Pacifico, tra isole della Società, Tuamotu, Cook e Marchesi.
La proposta Tahiti & Society Islands di otto giorni/sette notti a bordo della Paul Gauguin, con sole 165 cabine e suite, 209 membri di equipaggio e tre ristoranti, mira in particolare a far vivere la magia della Polinesia in un’esperienza luxury all inclusive con quote da 2.610 euro a persona e quattro partenze previste in estate; per una esperienza ancora più completa, c'è anche la combinata Society Islands & Tuamotu in una crociera di 11 giorni che prevede quote da 4.900 euro con partenze estive il 14 maggio e il 4 giugno 2025.
La rinnovata Le Paul Gauguin che solcherà i mari della Polinesia si affianca alle altre navi della flotta Ponant, come Le Commandant Charcot, le Sister Ships e le Explorers Class. Queste ultime saranno protagoniste dell’estate 2025 nel Nord Europa con la nave l’Austral, nonché con i mega yacht Le Champlain, Le Bellot e Le Laperouse.
"Ponant rimane la scelta ideale per viaggiatori in cerca di un’esperienza di lusso responsabile, combinata con avventura e scoperta. L’ampio progetto di rinnovamento della Paul Gauguin ne è la dimostrazione – conferma Gigi Torre, presidente di Gioco Viaggi – e rappresenta un’evoluzione significativa nel segmento crociere di lusso in Polinesia Francese".
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[post_content] => In linea con un turismo sempre più inclusivo, la Valle d’Aosta sta orientando sempre più la propria offerta puntando alla naturale verticalità di un territorio che vanta ben 4 cime over 4000m e panorami unici in Italia, fra i quali la scenografia del Monte Bianco che si ammira dallo Skyway, già considerata l'ottava meraviglia del Mondo. Senza dimenticare cultura e storia: dall’area megalitica nel cuore di Aosta, museo open air dove si ripercorrono 6000 anni di storia della regione, al Forte di Bard, vedetta all’imbocco della Valle che ora accoglie un grande centro culturale ed espositivo.
“Nel 2024, abbiamo sfondato i 4 milioni di presenze: 50% italiano e 50% straniere in inverno, quota quest’ultima, del 40% in altre stagioni - dichiara Giulio Grosjacques, assessore regionale al turismo, sport e commercio (nella foto) -. Oggi, oltre al Regno Unito e ai paesi francofoni, da sempre nostri mercati prioritari, stiamo aprendoci alla Scandinavia e a Paesi, come gli Usa, che stanno crescendo “spontaneamente” e al momento transitano in Valle d’Aosta all’interno di tour più ampi”.
Per trasformarsi da tappa in destinazione a pieno titolo, si sta diversificando un’offerta che a bassa, media ed alta quota possa intercettare discipline outdoor alla portata di tutti “A bassa e media quota si snodano passeggiate, gite in mountain bike o a cavallo su 5.000 km di sentieri e mulattiere in parte fruibili, in parte in via di adeguamento della segnaletica e messa in sicurezza nei tratti di proprietà privata. Da mezza costa fino ai 1330 metri d’altitudine molto battuto è il Cammino Balteo che si dipana fra vigneti, pascoli, prati e che consente piacevoli intermezzi gastronomici”. Vini sempre più apprezzati, frutto di una viticultura eroica che caratterizza le terrazzate scoscese del fondovalle e i quattro prodotti Dop della Valle: lo Jambon de Bosses, un prosciutto crudo le cui origini risalgono al 1397; la fontina, nel 2016 inserita dal Wall Street Jourmal tra i 26 formaggi del mondo da consigliare; il lardo di Arnad e il fromadzo, particolarità casearia prodotta in un unico caseificio della regione.
Le Alte Vie, censite, segnalate scandite da soste in rifugi e bivacchi oltre che attrazioni per i turisti più esperti sono ribalta di gare mondiali di trail in quota. “Seguita in streaming nei Cinque Continenti, il Tor des Géants è un appuntamento tra più importanti del circuito mondiale – spiega Grosjacques - .Ogni anno, in settembre, vi partecipano 2500 appassionati da tutto il mondo che per una settimana si sfidano sul tracciato tradizionale di 330 km o sul percorso di 450 km che vede autentici campioni inerpicarsi fra i ghiacciai”. Un evento che consolida la visibilità internazionale della Valle d’Aosta e che rappresenta un significativo indotto, considerando che oltre agli atleti, che necessitano di periodi di acclimatamento, in valle soggiornano famiglie e sostenitori al seguito.
Sport e accessibilità delineano anche strategie a lungo termine. “Nel 2030, secondo le stime l’Europa sarà meta di circa 100 milioni di visitatori con disabilità, il più delle volte accompagnati. Noi ci stiamo preparando per accoglierli al meglio. Già da tempo puntiamo a far vivere a 360° piste e montagne a persone con disabilità fisiche, sensoriali e cognitive. Investiamo su ausili e sugli impianti a fune, formiamo accompagnatori di media montagna, maestri di sci e guide alpine. Allo stesso tempo stiamo adattando il circuito dei beni culturali, così come le attività e le strutture del territorio. Una strada che prevede anche alcuni progetti Interreg e farà della Valle d’Aosta una destinazione praticabile da tutti”.
(f.d.l.)
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[post_content] => “Orancon: un gruppo, molti brand, un’identità collettiva”. Si presenta così la destination management holding greca che oggi rappresenta 19 marchi e organizza ogni anno un forum per mettere a confronto le diverse realtà del territorio, a cui partecipa anche il to partner italiano Viaggi Oggi. L'evento è pensato con l'idea di creare uno spirito di condivisione e di indagare tematiche importanti che vanno dall’overtourism alla sostenibilità. «Il gruppo è nato nel 1988 a Mikonos, che è la mia isola – racconta Stratis Elefhteriou, ceo di Orancon Group -. Quando il mio sogno di business è cresciuto mi sono spostato ad Atene: ho avviato diverse compagnie e siamo presto diventati internazionali. Ora copriamo un’ampia porzione del settore e abbiamo grandi obiettivi da raggiungere nei prossimi cinque anni. Oggi siamo connessi a 11 paesi e continueremo a crescere grazie al nostro modello. Il grande ombrello Orancon coinvolge diverse attività di portata internazionale, come le operazioni in 93 porti di 17 paesi. Offriamo tra le altre cose servizi ai viaggiatori delle crociere e siamo molto ben organizzati».
L’idea di organizzare un’assemblea annuale del gruppo è nata proprio in Italia, nel 2019. «Sono stato a Milano e ho partecipato al forum di Uvet. Ho pensato che si potesse realizzare la stessa cosa anche in Grecia. Il nostro è un piccolo mercato, ma in un momento tanto complesso come quello della pandemia il forum sarebbe stato un’importante occasione d’incontro, anche per aiutare chi era in difficoltà. Oggi l’assemblea ha cadenza annuale e ha lo scopo di promuovere il nostro gruppo e i nostri brand. Orancon ha anche il sostegno di diversi sponsor e, soprattutto, del governo, con il quale condividiamo numerosi progetti. La Grecia ha davvero tanto da offrire al suo ospite - conclude Stratis -. Possiamo migliorarci nel servizio ai turisti e nell’organizzazione, ponendo attenzione a temi come quello del traffico e della sostenibilità, pensando, in particolare, alla pulizia dell’acqua».
La connessione di Orancon con l’Italia è rappresentata da Big Blue Travel: la dmc greca specializzato nel mercato tricolore. «Siamo nati nel 1992 - spiega Nassos Evangelou, Italian market supervisor -. Dopo aver collaborato con compagnie come Columbus, Pianeta Terra e Viaggi del Ventaglio, ci siamo concentrati sui nostri tour nella Grecia continentale. Oggi, lavorando con Viaggi Oggi, offriamo una grande varietà di itinerari con partenze garantite e guida parlante italiano. I nostri clienti sono per lo più famiglie e viaggiatori senior. Siamo in grado di aggiungere servizi leisure, travel, estensioni-ì mare e programmi con le crociere che approdano al porto del Pireo. La caratteristica di Viaggi Oggi è proprio l’offerta di viaggi modulari: si può pianificare in settimana la partenza di un tour individuale o di gruppo della durata compresa tra i due e gli otto giorni. Nella proposta sono comprese le nostre guide, gli autisti specializzati e le accomodation con ristoranti e realtà alberghiere che usiamo da diversi anni. Il nostro protocollo è molto flessibile. Siamo l’unica agenzia che offre questo tipo di proposta in Grecia. I nostri gruppi sono infatti costituiti ogni giorno da un numero diverso di passeggeri. Offriamo numerose alternative a un ospite alla ricerca di personalizzazione nella programmazione della propria vacanza in Grecia. Infine abbiamo anche una sezione che si occupa di eventi mice con gruppi a numero fisso».
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[post_content] => Nonostante il difficile contesto macroeconomico che stiamo vivendo, c'è fiducia nel mondo della transazioni alberghiere. L'incipiente guerra commerciale scatenata dalle misure protezionistiche del nuovo presidente Usa, Donald Trump, non sembra insomma scalfire la voglia di hotel tra gli investitori globali. Lo dice il Global Hotel Investment Outlook di Jll, secondo cui nel 2025 gli investimenti globali nel settore cresceranno tra il 15% e il 25%.
Tutto ciò dopo un 2024 nel quale il valore totale delle operazioni legate al comparto a livello mondiale ha raggiunto quota 57,4 miliardi di dollari, segnando un incremento del 7% rispetto all’anno precedente. Il valore è rimasto comunque al di sotto dei parametri storici, principalmente a causa di un limitato volume di transazioni di portafogli e di una significativa riduzione delle dimensioni medie delle operazioni.
Stando al report Jll, la crescita di quest'anno sarà sostenuta da alcuni fattori principali, tra cui la ristrutturazione del debito in scadenza, che potrebbe portare alla dismissione di alcune strutture, la necessità di implementare piani di investimento per favorire l’upgrade o il mantenimento delle strutture in un contesto di mercato sempre più competitivo, unitamente all’orizzonte temporale di exit ormai prossimo per molte operazioni perfezionate dai private equity nel recente passato.
Il settore del lusso e quello dei servizi si confermano i più attrattivi per gli investitori, con particolare interesse verso i mercati urbani e quelli caratterizzate da elevate barriere all'ingresso. Si prevede inoltre un incremento degli investimenti esteri, con investitori del Medio Oriente e investitori privati americani pronti a cogliere opportunità in Europa e in alcune città degli Stati Uniti.
Tre le tendenze che si profilano per il 2025 si segnala quello dei lifestyle hotel, che stanno ridefinendo il concetto di ospitalità, diventando un nuovo terzo luogo dove i confini tra lavoro, vita e tempo libero si sfumano. A differenza degli alberghi tradizionali, che generano in media il 90% delle loro entrate dalle camere, circa il 40% dei ricavi dei lifestyle hotel deriva da servizi non legati alle stanze (come ristorazione, spa, retail...), enfatizzando gli spazi pubblici come luoghi di incontro e socializzazione. Crescerà inoltre l’influenza dei mercati emergenti: Paesi come India e Arabia Saudita giocheranno un ruolo sempre più importante nella definizione delle future tendenze di viaggio, creando nuove opportunità di sviluppo e investimento. In particolare, l'Arabia Saudita, con il suo ambizioso piano Vision 2030, mira a diventare una potenza globale nel turismo. Attraverso lo sviluppo di megaprogetti come Diriyah Gate e Neom, il Paese punta ad attrarre 150 milioni di turisti, per un incremento del 780% rispetto ai numeri del 2019.
"Il settore alberghiero sta attraversando una fase di trasformazione significativa, in cui l'innovazione tecnologica e l’adattamento alle mutevoli preferenze dei consumatori saranno determinanti per creare valore e definire il futuro dell’ospitalità - spiega Claudia Bisignani, head of hotels and hospitality di Jll -. Gli investitori stanno mostrando un crescente interesse verso il settore alberghiero, con un focus particolare su opportunità di riposizionamento e rebranding. Nonostante le sfide legate al costo del capitale, ci aspettiamo che questa dinamica continui anche nel 2025, con l’hospitality che si conferma un asset class particolarmente resiliente ed attrattiva grazie ai rendimenti competitivi, alle solide performance operative e alle favorevoli dinamiche di offerta".
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[post_content] => Un ricco calendario di eventi per la 13^ edizione di Euroflora, in programma a Genova, nel waterfront di levante, dal 24 aprile al 4 maggio.
Alle iniziative rivolte al grande pubblico sono dedicate quattro arene (leccio, ulivo, roverella e tamerice), inserite lungo il percorso di Euroflora. Nelle arene, a fare da fil rouge tra i vari appuntamenti, ci sarà la musica, soft, acustica e classica.
«Oltre a un progetto e a una comunicazione innovativa per Euroflora 2025 abbiamo scelto nuove linee di indirizzo – spiega Vincenzo Monaco, direttore generale di Euroflora per Porto Antico di Genova spa – anche per gli eventi. Grazie alla maggiore disponibilità di spazi abbiamo potuto fare una programmazione molto ampia e rivolta ad ogni fascia di pubblico”.
Dopo la storica “doppietta” dell’Italia del tennis che ha trionfato lo scorso anno sia in Coppa Davis sia nella Billie Jean King Cup, i trofei sono pronti a fare tappa a Euroflora nel loro viaggio in giro per l’Italia.
Dal 24 aprile al 3 maggio i trofei saranno esposti nel Palasport, davanti all’area del comune di Genova. Per la Coppa Davis si tratta di un ritorno a Genova dopo l’esposizione a Palazzo Tursi in occasione dei Coppa Davis Days. In programma la visita della capitana Tathiana Garbin.
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Sapori, profumi e tradizioni sono il leitmotiv di molti degli incontri in programma curati da realtà del territorio ligure.
Nelle arene la musica, nei generi più diversi, sarà il fil rouge che accompagnerà i visitatori di Euroflora. “Naturalmente acustico” è una serie di suggestivi “pocket concert” che interpreteranno la musica e lo strumento acustico come veicolo di rinascita e ritorno alla purezza delle origini.
Euroflora è un inno alla sostenibilità con 152 giardini da tutto il mondo estesi su 85mila metri quadrati espositivi indoor e outdoor affacciati sul mare di Genova. Unico appuntamento italiano riconosciuto da AIPH International Association of Horticultural Producers è organizzato da Porto Antico di Genova Spa in collaborazione con Comune di Genova, Camera di Commercio e Regione Liguria.
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[post_content] => Saranno online tra aprile e maggio i quattro episodi della nuova serie web il Testimonial perfetto di Club del Sole, che vedrà come protagonista l'imprenditore e volto noto della televisione, Paride Vitale. La campagna è stata pensata per promuovere la prossima stagione estiva e il concept Full life holidays.
Dopo il primo video teaser, già disponibile, Paride condividerà l’avventura con ospiti d’eccezione: insieme ai Not Ordinary Family, una coppia di Millenials con la testa da Gen Z, quattro figli e tre gatti, racconterà perché Club del Sole è la vacanza perfetta per famiglie; protagonisti dell’episodio con il travel creator Giovanni Arena saranno invece gli amici a quattro zampe dei due influencer, ovvero Salvatore, Ornella ed Ettore che metteranno alla prova tutti i servizi dog-friendly; poi sarà il turno della puntata con lo chef e influencer Davide Nanni alla scoperta delle innumerevoli proposte food di Club del Sole; l’attrice e volto televisivo Natasha Stefanenko e la figlia Sasha Sabbioni cercheranno infine di trasformare Paride in un amante della vacanza attiva. Ci riusciranno?
“Con il Testimonial perfetto vogliamo dare vita a un racconto autentico e coinvolgente che va oltre la pubblicità tradizionale e rappresenta l’essenza del nostro brand - spiega Francesco Giondi, amministratore delegato di Club del Sole -. Il nostro Club del Sole è un brand vicino e connesso ai nostri clienti tutto l’anno. La Full life holidays è la nostra promessa: una vacanza completa in cui natura e comfort convivono. La serialità della web serie ci permette di raccontare questo nuovo modello di vacanza con leggerezza e ironia, raggiungendo nuovi pubblici e mostrando l’unicità del prodotto”.
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[post_content] => E’ stato il ministro della cultura Alessandro Giuli ad annunciare l’assegnazione del riconoscimento al comune di Pordenone.
Questa la motivazione che ha portato all’assegnazione del titolo:
«Il dossier propone un modello di valorizzazione culturale innovativo e inclusivo, capace di coniugare tradizione e contemporaneità. L’approccio strategico mira a rafforzare l’identità del territorio attraverso progetti che intrecciano patrimonio storico, arti visive, cinema e partecipazione attiva della comunità. Particolarmente apprezzata la capacità di attivare un processo di coinvolgimento diffuso che reinterpreta il legame tra memoria, territorio e creatività. Il progetto si distingue per la volontà di rendere la cultura un motore di sviluppo sostenibile con un programma articolato lungo l’intero anno, capace di attrarre un pubblico ampio e diversificato. La strategia di investimento è solida e coerente con gli obiettivi, con un impatto atteso significativo sul tessuto socio-economico. Apprezzata inoltre l’integrazione tra istituzioni culturali, sistema museale, universitario e realtà associative, che garantisce una rete solida e partecipativa. La particolare attenzione rivolta ai giovani, non soltanto come fruitori ma come protagonisti del processo creativo, conferma la visione dinamica e inclusiva del progetto. Il dossier soddisfa gli indicatori del bando ponendosi come un modello di progettazione culturale innovativa e condivisa. Il giudizio è eccellente».
Pordenone beneficerà di un finanziamento di un milione di euro per realizzare le iniziative previste nel dossier di candidatura.
L’iniziativa, promossa dal Ministero della Cultura, mira a valorizzare il patrimonio culturale italiano e a incentivare la progettualità delle città nel segno della cultura come motore di sviluppo e innovazione.
Alla corsa per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027 hanno partecipato: Alberobello (Puglia), Aliano (Basilicata), Brindisi (Puglia), Gallipoli (Puglia), La Spezia (Liguria), Pompei (Campania), Reggio Calabria (Calabria), Sant’Andrea di Conza (Campania), Savona (Liguria).
Il riconoscimento di Capitale italiana della cultura, istituto nel 2014, è stato detenuto nel 2015 dalle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, che hanno condiviso l’esperienza nell’edizione d’esordio che ha attribuito il titolo alle finaliste del titolo di Capitale europea della Cultura vinto da Matera per il 2019. Successivamente è stato attribuito a Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma per il 2020, poi esteso anche al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria, e Procida (2022). Per il 2023 Bergamo e Brescia hanno condiviso il titolo di Capitale italiana della Cultura, una scelta del Parlamento a favore dei territori duramente colpiti dalla prima fase emergenziale della pandemia da Covid-19. Nel 2024 la Capitale italiana della Cultura è stata Pesaro, la città designata per il 2025 è Agrigento e per il 2026 sarà L'Aquila.
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[post_content] => Korean Air cambia logo e livrea all'indomani dell'acquisizione di Asiana Airlines. La compagnia ha presentato una versione modernizzata del suo simbolo Taegeuk: di colore blu intenso, il logo si allinea alle tendenze moderne e globali del branding minimalista, pur mantenendo l'identità distinta del vettore.
La nuova livrea degli aeromobili sfoggia un logo “KOREAN”, «che simboleggia la sua sicurezza come vettore di bandiera della Corea del Sud». Il design moderno presenta un logo e un simbolo ingranditi per un maggiore impatto visivo. Pur mantenendo il suo caratteristico colore azzurro, la compagnia aerea ha introdotto una vernice di nuova concezione con un effetto metallico per migliorare la sua immagine premium. La tradizionale cheatline è stata eliminata, sostituita da una curva liscia e fluida che attraversa la fusoliera, creando un look più raffinato e contemporaneo.
Walter Cho, presidente e ceo di Hanjin Group e Korean Air, ha condiviso la sua visione del futuro della compagnia aerea. «Come Korean Air unificata, siamo impegnati in qualcosa di più di un semplice trasporto: vogliamo collegare persone, culture e il mondo attraverso i cieli. Con queste basi, costruiremo un sistema di sicurezza leader nel settore, eleveremo l'esperienza del cliente e rafforzeremo la fiducia attraverso una comunicazione aperta con tutte le parti interessate. Insieme, creeremo un mondo migliore e più connes (...) Con la piena integrazione di Asiana Airlines, il nostro ruolo di vettore di punta della Corea è diventato ancora più significativo. Metteremo insieme le nostre competenze, perfezioneremo i nostri punti di forza e uniremo le culture per creare un'esperienza aerea innovativa e senza eguali».
Prodotti e servizi rinnovati
Novità anche per il catering di bordo: progettati per allinearsi alla nuova identità aziendale della compagnia aerea, questi miglioramenti mirano a elevare l'esperienza di viaggio premium attraverso un'offerta culinaria e di servizio raffinata.
Inoltre, per un maggiore comfort, la biancheria da letto di prima classe sarà caratterizzata da materiali pregiati del marchio italiano di lusso Frette, accompagnati da un innovativo materasso Air Coil di Eco World. I passeggeri di prima classe riceveranno anche abbigliamento da salotto Frette per un'esperienza più rilassante a bordo.
Gli amenity kit di classe premium, creati in collaborazione esclusiva con il marchio di lusso britannico Graff, consistono in eleganti sacchetti contenenti prodotti per la cura della pelle e profumi.
L'offerta di ristorazione e di servizi di bordo aggiornati ha fatto il suo debutto ieri, 12 marzo, su 10 rotte a lungo raggio, tra cui i voli per New York, Parigi e Londra. Entro giugno saranno disponibili su tutte le rotte a lungo raggio, seguiti da un rollout sulle rotte a medio e corto raggio a partire da settembre.
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[post_content] => L'Oman alza la posta sul mercato Italia, forte degli ottimi risultati conseguiti nel 2024 in termini di arrivi e supportato dal potenziamento delle connessioni aeree targate Oman Air, che lo scorso dicembre ha aperto voli diretti per Muscat anche da Roma Fiumicino (con 4 frequenze settimanali, in aggiunta alle 5 da Milano Malpensa).
Obiettivo dichiarato: «Raggiungere nel 2025 i 76.000 visitatori dall'Italia - afferma Massimo Tocchetti, presidente Aigo e rappresentante per l’Italia del ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo del Sultanato dell’Oman sin dal 2010 -, che significherebbe tornare ai numeri del 2019 e gli indicatori di mercato, come ci riferiscono anche i tour operator che programmano la destinazione, sono molto positivi. E secondo la Vision 2040 del governo omanita, il contributo del turismo al Pil nazionale è destinato a passare dall'attuale 3% al 7%».
Nel 2024 il Sultanato ha registrato 72.110 arrivi italiani, +3,08% sul 2023: nel dettaglio 47.626 visitatori italiani (+6,5 %), e 24.484 crocieristi (-2,97% sul 2023). «Dati che posizionano il nostro paese al terzo posto in Europa, dopo Germania e Regno Unito, ma al secondo analizzando il solo dato crocieristico e al quarto posto considerando gli ingressi "visa", quindi alle spalle di Uk, Francia e Germania».
Lo sviluppo non è soltanto in meri termini numerici, ma prevede un significativo impegno per ampliare la stagionalità della destinazione «oggi ancora marcatamente legata al periodo fra ottobre e fine aprile», per diversificare il prodotto e promuovere le esperienze autentiche». Il tutto, sempre secondo la Vision 2040, in un'ottica di sostenibilità a tutto tondo, e dunque ambientale, sociale ed economica. Insomma, un no deciso ai flussi di massa, che privilegia un turismo di lusso «inteso come esclusività dell'esperienza».
Prodotto
«Se natura e cultura sono ormai elementi consolidati dalla proposta Oman - precisa Paola Cerri, account director Aigo - ora i riflettori puntati sulla valorizzazione del patrimonio archeologico, nell'area del Sud del paese, quella di Salalah (località d'elezione per le operazioni charter di Alpitour con Neos, che convogliano nel Sultanato un numero significativo di arrivi), con due siti Unesco (sono in totale 5 i siti già registrati e 7 quelli in nomination per diventarlo). Un ambito che coinvolge oggi ben 11 missioni delle Università italiane nel recupero di queste aree.
Le esperienze «che includono la popolazione locale e ne supportano lo sviluppo economico» spaziano dai laboratori di erbe naturali, acqua di rosa e incenso, alla manifatture di argento e ceramiche, fino alla degustazione di prodotti locali e ancora ai festival locali.
Distribuzione
«Attualmente il 50% circa dei viaggiatori italiani che arriva in Oman è riconducibile al turismo organizzato (leisure e Mice) - prosegue Paola Cerri -. E a conferma di un interesse crescente verso la destinazione basti pensare che il numero dei tour operator italiani che la programmano "nel 2024 è cresciuto del 14,8% rispetto al 2023, tornando quasi ai livelli 2019 e recuperando importanza nel panorama regionale. Ma, soprattutto, ci sono nuovi operatori che hanno inserito il Paese nella loro programmazione, in particolare dal Sud Italia, come Mapo o SoGood Travel, grazie al volo diretto da Roma».
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E secondo la Vision 2040 del governo omanita, il contributo del turismo al Pil nazionale è destinato a passare dall'attuale 3% al 7%». \r\n\r\nNel 2024 il Sultanato ha registrato 72.110 arrivi italiani, +3,08% sul 2023: nel dettaglio 47.626 visitatori italiani (+6,5 %), e 24.484 crocieristi (-2,97% sul 2023). «Dati che posizionano il nostro paese al terzo posto in Europa, dopo Germania e Regno Unito, ma al secondo analizzando il solo dato crocieristico e al quarto posto considerando gli ingressi \"visa\", quindi alle spalle di Uk, Francia e Germania».\r\n\r\nLo sviluppo non è soltanto in meri termini numerici, ma prevede un significativo impegno per ampliare la stagionalità della destinazione «oggi ancora marcatamente legata al periodo fra ottobre e fine aprile», per diversificare il prodotto e promuovere le esperienze autentiche». Il tutto, sempre secondo la Vision 2040, in un'ottica di sostenibilità a tutto tondo, e dunque ambientale, sociale ed economica. Insomma, un no deciso ai flussi di massa, che privilegia un turismo di lusso «inteso come esclusività dell'esperienza».\r\n\r\nProdotto\r\n\r\n«Se natura e cultura sono ormai elementi consolidati dalla proposta Oman - precisa Paola Cerri, account director Aigo - ora i riflettori puntati sulla valorizzazione del patrimonio archeologico, nell'area del Sud del paese, quella di Salalah (località d'elezione per le operazioni charter di Alpitour con Neos, che convogliano nel Sultanato un numero significativo di arrivi), con due siti Unesco (sono in totale 5 i siti già registrati e 7 quelli in nomination per diventarlo). Un ambito che coinvolge oggi ben 11 missioni delle Università italiane nel recupero di queste aree. \r\n\r\nLe esperienze «che includono la popolazione locale e ne supportano lo sviluppo economico» spaziano dai laboratori di erbe naturali, acqua di rosa e incenso, alla manifatture di argento e ceramiche, fino alla degustazione di prodotti locali e ancora ai festival locali.\r\n\r\nDistribuzione\r\n\r\n«Attualmente il 50% circa dei viaggiatori italiani che arriva in Oman è riconducibile al turismo organizzato (leisure e Mice) - prosegue Paola Cerri -. E a conferma di un interesse crescente verso la destinazione basti pensare che il numero dei tour operator italiani che la programmano \"nel 2024 è cresciuto del 14,8% rispetto al 2023, tornando quasi ai livelli 2019 e recuperando importanza nel panorama regionale. Ma, soprattutto, ci sono nuovi operatori che hanno inserito il Paese nella loro programmazione, in particolare dal Sud Italia, come Mapo o SoGood Travel, grazie al volo diretto da Roma».\r\n\r\n[gallery ids=\"486406,486405,486404\"]\r\n\r\n ","post_title":"Oman: il lusso dell'esclusività delle esperienze. Flussi italiani in crescita","post_date":"2025-03-13T09:00:04+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1741856404000]}]}}