16 July 2024

Turismo Industriale Prato, alla scoperta delle fabbriche della green fashion

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È dal 19° secolo che Prato lavora stabilmente con i materiali di scarto. Il tempo poi ha consentito di affinare il prodotto e radicare sul territorio il know how necessario che oggi rende il distretto pratese un modello virtuoso, punto di riferimento per l’intero sistema.

Oggi Prato, il distretto tessile più grande d’Europa e seconda città della Toscana per dimensione, è il punto di riferimento internazionale per il riciclo, riuso, recupero e riduzione dei rifiuti tessili, grazie al processo di produzione di filati e tessuti green. Un processo antico e attualissimo che consente un risparmio di circa 60 milioni di kilowatt di energia, 500.000 metri cubi di acqua, 650 tonnellate di ausiliari chimici, 300 tonnellate di coloranti. In più, si evita l’immissione in atmosfera di 18.000 tonnellate di anidride carbonica e 1.000 tonnellate di anidride solforosa ogni anno.

E se un tempo parlare di riciclo nell’ambito del tessile e della moda non era conveniente perché spesso lo si accomunava a minore qualità del prodotto, oggi parlare di filati o tessuti rigenerati, provenienti dal riuso di materiale altrimenti destinato alle discariche, è un valore aggiunto per tanti brand, stilisti e case di moda che a Prato trovano aziende eco-friendly capaci di offrire un prodotto riciclato di eccellenza, di alta qualità, tra tradizione, ricerca e innovazione..

Con TIPO – turismo industriale Prato, un progetto nato nel 2021 dalla volontà del Comune di Prato con la collaborazione di altre importanti realtà del territorio, è possibile scoprire il distretto industriale di Prato.

Il progetto prevede sia la possibilità di visitare in autonomia i luoghi, grazie all’app TIPO, sia di partecipare alle visite guidate organizzate durante l’anno e in occasione di un Festival dedicato, con lo scopo di conoscere la storia e l’attualità del distretto tessile pratese.

TIPO è un vero e proprio viaggio tra i luoghi di produzione in attività, fabbriche storiche, dismesse o riconvertite a nuovi usi e funzioni. È fare un percorso nel cuore delle manifatture della città e della sua provincia, famose a livello internazionale, per toccare con mano il modello di economia circolare, la filosofia green che guida le aziende in una vincente sinergia tra tradizione e innovazione.

 

 

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