5 November 2024

Parma meta del cicloturismo con L’étape Parma by Tour de France

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Sabato 27 e domenica 28 aprile 2024, Parma, cuore della Food Valley, vedrà due giorni di festa, di cibo e di ciclismo, giornate che consentiranno a tutti gli appassionati – ciclisti professionisti o amatoriali – di partecipare ad un evento unico e di esplorare sui pedali, un territorio ricco di itinerari e ciclabili ideali per le due ruote.

Diversi i percorsi de L’Étape Parma by Tour de France: il 27 aprile la cicloturistica per famiglie e bambini di 25 km, oppure l’itinerario di 60 km lungo la Food Valley Bike, ciclovia della Bassa Parmense che unisce Parma a Busseto (PR), seguendo le piste ciclabili lungo il Grande Fiume, con soste dedicate al gusto. Il 28 aprile, invece, la scelta è tra due percorsi competitivi: la Granfondo gourmet di 74 km e la gara agonistica di 140 km, su un dislivello di 2.800 metri, un tragitto ondulato e panoramico che toccherà Rivalta, Passo del Crocione, Schia Monte Caio, la Pineta di Cozzano e Barbiano.

Non mancheranno ristori gustosi. Un’occasione per sperimentare i tanti e variegati itinerari cicloturistici, che fanno di Parma e del suo territorio un reticolato ideale per gli amanti della bicicletta, che dalla città d’arte si inoltrano nelle atmosfere di pianura del fiume Po, nelle terre care a Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi, per risalire verso le colline costellate di borghi e di castelli, fino a toccare le cime del Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano, scoprendo i luoghi in cui nascono celebri prodotti tipici, dal Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano, dalla pasta al pomodoro.

È uno dei percorsi de L’Étape Parma by Tour de France, ma anche la ciclovia più appetitosa d’Italia: la Food Valley Bike, che per 80 km attraversa i luoghi del cibo. Da Parma si prosegue verso Mezzani, per esplorare l’Oasi Naturale Parma Morta, si continua per Colorno, dove si può visitare la splendida Reggia di Colorno, e si prosegue in direzione di Sissa Trecasali, per degustare la Spalla Cruda di Palasone, salume risalente al Medioevo. Altra tappa è Roccabianca con il suo castello e Zibello, dove addentare il prelibato Culatello di Zibello. L’arrivo è a Busseto, nella cui frazione Roncole è nato il maestro Giuseppe Verdi. 

La Food Valley Bike unisce anche Parma a Mantova, attraverso un itinerario di piste ciclabili e fluviali all’insegna del turismo slow e sostenibile, che collega il sito UNESCO Mantova e Sabbioneta, che è parte della Ciclovia Tirreno Brennero, con Parma City of Gastronomy. Snodo cruciale il porto turistico di Mezzani e Casalmaggiore, sul fiume Po. 

Per i ciclisti di buona forchetta, curiosi di scoprire la storia dell’enogastronomia italiana, ci sono i percorsi bike che uniscono gli 8 Musei del Cibo.

Si chiama Sentiero d’Arte perché si snoda tra meraviglie artistiche e parte proprio da una di esse: la Badia di Santa Maria della Neve a Torrechiara con i suoi affreschi barocchi, il refettorio, il belvedere e il chiostro. Si pedala lungo il Canale di San Michele fino al borgo e al romantico Castello di Torrechiara, teatro della storia d’amore fra Pier Maria Rossi e Bianca Pellegrini, per poi giungere a Langhirano, sede del Museo del Prosciutto.

Arte e mobilità sostenibile sono le parole chiave dei 19 percorsi cicloturistici di Pedalart, che coprono 1.200 km nel territorio di Parma e dell’Emilia.

Pedalare nel territorio di Parma, infatti, è anche vivere le vicende di castelli straordinari. Un itinerario consigliato in bici è quello attraverso i Castelli della Bassa.

 

 

 

 

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Per fregiarsi del riconoscimento della non-profit ideatrice del movimento delle B Corporation, i candidati devono in particolare raggiungere una quota di riferimento di almeno 80, fornendo al contempo prove di pratiche della loro responsabilità dal punto di vista sociale e ambientale in materia di approvvigionamento energetico, gestione di rifiuti e acqua, retribuzione dei lavoratori, diversity e trasparenza aziendale.\r\n\r\nLe aziende certificate hanno poi un obbligo legale a mantenere il proprio impegno e a perseguire uno scopo che vada oltre il profitto. Diventare una B Corp significa quindi impegnarsi in un rigoroso processo di verifica condotto ogni tre anni dall'organizzazione non-profit B Lab in cinque aree chiave che coprono l'intera attività di un'organizzazione, tra cui governance, lavoro, comunità, ambiente e clienti.\r\n\r\n“Si tratta di fare un discorso concreto - sottolinea la direttrice della sostenibilità e dell'impatto di The Social Hub, Amber Westerborg -. Non ci si può nascondere: diventare una B Corp significa essere tenuti a rispettare i più alti standard sociali e ambientali, dove onestà e trasparenza sono fondamentali. Questa è una pietra miliare nel nostro percorso, perché riflette al meglio chi siamo come comunità, l'impatto che abbiamo e dove vogliamo arrivare. Le persone che frequentano i nostri hub potrebbero infatti non notare grandi differenze, perché ci siamo allineati ai principi delle B Corp fin dall'inizio. Diventare una B Corp conferma perciò chi siamo e cosa rappresentiamo”.\r\n\r\nIl Gruppo si unisce dunque a un network internazionale, di oltre 9 mila aziende (2 mila in Europa), tra cui Patagonia, San Pellegrino, Rituals, Tony's Chocolonely e Ace & Tate, impegnate legalmente a ripensare il proprio modello di business per mettere al centro non solo il profitto ma anche la sostenibilità. The Social Hub, con sede ad Amsterdam e un team di oltre mille persone, gestisce 18 strutture tra Regno Unito ed Europa, che integrano camere di hotel e alloggi per studenti (per un totale di 10 mila camere), ristorazione, eventi e spazi di coworking.\r\n\r\nIl traguardo appena raggiunto dà il via a un calendario di eventi nei suoi hub, compreso quelli italiani, per celebrare la certificazione B Corp e contribuire a guidare il cambiamento nel settore. Si inizia con la Green Community Table presso il The Social Hub di Delft, nei Paesi Bassi, il 29 ottobre. 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