23 luglio 2024 11:05
E’ stata ancora una volta stampata in 17 mila copie la guida in cinque lingue e 120 pagine sulla Costa degli Dei, che torna questa estate per la sua quindicesima edizione. Terza volta invece per il volume sulla Costa Viola: 10 mila copie per 80 pagine in tre lingue. “È in periodi come questi che si misurano le forze e le capacità di resistenza delle destinazioni di vacanza”, spiegano i responsabili della rivista calabrese. Il riferimento è agli effetti delle varie crisi politiche (ucraina e israeliana su tutte) ed economiche (inflazione e perdita del potere di acquisto) e alla concorrenza sempre più spietata tra le località turistiche (nazionali e non), ma anche al fallimento del colosso turistico tedesco Fti, che ha cancellato di punto in bianco decine di migliaia di turisti d’oltralpe.
“La comunicazione generale (e d’insieme) dell’offerta turistica di un determinato luogo è quindi fondamentale, soprattutto quando la competizione si fa più dura. È in quest’ottica che i prodotti cartacei e digitali Pronto Estate si inseriscono nella stagione estiva 2024 dei territori della Costa degli Dei e dalla Costa Viola: per ribadire ancora una volta che il turista può trovare in loco una variegata gamma di offerte e servizi che gli permetteranno di trascorrere al meglio la propria vacanza (e di suggerirla poi ai suoi conoscenti)”.
Nel dettaglio, all’interno della guida Costa degli Dei sono state confermate le sezioni informative principali: dalle mappe sempre aggiornate e presentate con una veste grafica elegante e di facile comprensione, alle sezioni dedicate alle dieci cose che il turista deve fare assolutamente. E poi i migliori piatti da assaggiare, gli sport da praticare, i souvenir da acquistare e le attività per famiglie e bambini. E ancora escursioni, aziende, spiagge, luoghi e informazioni utili. Anche per il 2024, nella sezione Experiences sono inoltre descritte le attività dove il semplice fare qualcosa vuole trasformarsi in una esperienza di vita. Per quanto riguarda la Costa Viola confermate anche qui le mappe 3d, le varie top10, i posti da visitare, le escursioni, il food, le spiagge, la sezione Experiences, a cui si aggiunge la novità del focus sulla città metropolitana di Reggio Calabria.
Ma Pronto Estate è pure un portale web, che richiama il nome della guida cartacea ed è realizzato con una struttura html5 in grado di renderlo mobile e responsive: un portale dinamico, dunque, che consente di pianificare una vacanza a 360 gradi. Il sito, raggiungibile all’indirizzo www.prontoestate.it, può essere considerato un’evoluzione della guida turistica cartacea. “La nostra vision – concludono i responsabili della rivisti – si rispecchia nella capacità di attivare una vera e propria rete virtuale tra sponsor, privati e pubblici, collaboratori, lettori, sostenitori, enti e associazioni, che attraverso la guida e i social network contribuiscono a far conoscere al turista-viaggiatore le bellezze calabresi, sotto tutti i punti di vista”.
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[post_content] => Focus sulla natura e su un ricco patrimonio culturale per il Kerala, in occasione del workshop organizzato ieri a Milano. Lo stato situato nell’estremità sud-ovest dell’India è stato inserito dal Time tra i luoghi più belli al mondo e segnalato nel 2023 dal New York Times come una delle 52 destinazioni da visitare.
Proprio nel 2023 il Kerala ha ospitato 600.000 viaggiatori, 13.500 dei quali provenienti dall’Italia. Dopo un calo significativo durante gli anni del Covid, nel 2023 il numero di visitatori italiani ha ripreso a crescere, con un incremento del 165,7% rispetto all'anno precedente.
Il dato evidenzia l’interesse del mercato italiano per il Kerala in quanto destinazione unica e affascinante, rinomata per la sua bellezza naturale, la cultura vibrante e l'ospitalità calorosa. Tra queste, la Papanasham Beach di Varkala, una spiaggia che è stata inclusa nella prestigiosa lista di Lonely Planet delle 100 spiagge più incredibili al mondo.
Tra le proposte turistiche c’è il soggiorno nelle Kettuvallam, le case galleggianti che navigano lungo i 900 km delle Backwaters (una rete di laghi e canali collegata al mar Arabico). Il Kerala, con il 30% del territorio coperto da foreste, ospita una ricca biodiversità: 15 santuari della fauna selvatica, 2 riserve di tigri e 5 parchi nazionali.
La regione - raggiungibile anche attraverso 4 aeroporti che servono rotte internazionali e nazionali - è famosa per i suoi 580 km di costa, con spiagge ideali per rilassarsi o praticare sport acquatici. Inoltre in Kerala si trova il 40% della catena montuosa dei Ghats occidentali, che offre ben 19 siti patrimonio mondiale dell'Unesco.
Un territorio da sempre crocevia di culture e tradizioni artistiche straordinarie, che hanno profondamente influenzato la sua identità sociale e culturale. Tra le esperienze da vivere la scoperta delle forme di teatro locali, tra danza, citazione dei poemi epici e mervigliosi costumi, un ricco artigianato e una straordinaria gastronomia, che riflette un vivace tessuto socioculturale.
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[post_content] => Quattro nuovi spot per la campagna di comunicazione del gruppo Gattinoni lanciata lo scorso autunno con il pay off "C’è un moNdo per vivere un’esperienza. Vivila!". I video sono stati creati ciascuno in doppia versione, della durata di 60 e 30 secondi. Protagonista è Davide Garzetti, atleta professionista di parkour e influencer, scelto per incarnare il concetto di dinamicità e rappresentare il viaggio attraverso diversi percorsi in soggettiva, con l'obiettivo di andare a colpire un target di viaggiatori più giovani.
Lo spot Travel è stato in particolare girato in Sicilia: un viaggio immersivo nel parco di Fiumara d’Arte. Lo spettatore non coglierà un luogo definito, percepirà nuovi orizzonti, tra cielo, montagne e mare. Le evoluzioni acrobatiche oltrepassano i limiti, spingendosi oltre.
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[post_content] => Cresce ancora il fatturato del gruppo Alpitour, che nell'anno finanziario chiuso lo scorso 31 ottobre ha registrato ricavi per circa 2,1 miliardi di euro, per un più 7% rispetto all'esercizio precedente. Si mantengono invece sostanzialmente stabili i margini operativi lordi attorno (ebitda) ai 138,2 milioni, contro i 140,9 del 2022-23. Il cda della compagnia ha approvato il bilancio lo scorso 29 gennaio evidenziando anche le ingenti consistenze patrimoniali del gruppo, stimabili in oltre 900 milioni a fronte di una posizione finanziaria netta al 31 ottobre 2024 di circa 212 milioni. Il documento sottolinea inoltre la sostanziale strutturalità del livello di redditività raggiunta da Alpitour e le promettenti prospettive economiche e finanziarie per il futuro, con l'anno in corso attualmente a +15%%+20% nei vari segmenti di attività.
In tale contesto, bene bene è andata anche la divisione tour operating con un fatturato disaggregato pari a 1,426 miliardi di euro, in crescita di poco meno di 100 milioni. «In senso relativo siamo persino più contenti che a fine 2023, un anno che già avevamo definito allora mirabilis tanto era stato eccezionale - commenta il general manager tour operating, Pier Ezhaya -. Bisogna infatti tener conto che, oltre alle oscillazioni della domanda, abbiamo pure dovuto far fronte a una perdita di redditività di circa 30 milioni, nel solo tour operating, dovuta agli effetti della crisi mediorientale su una destinazione core come l’Egitto, difficilmente sostituibile per competitività, capacità e lunghezza delle stagionalità».
A far ben sperare anche per il futuro è quindi l’inversione di tendenza che Alpitour sta registrando sulla meta nordafricana già a partire dagli ultimi mesi del 2024: «Non siamo ancora sui livelli di due anni fa, diciamo che ci troviamo a metà strada, però è un dato che non può che far piacere a chiunque si occupi di tour operating». Certo, il contesto rimane sfidante: «La domanda turistica continua fortunatamente a essere sostenuta, ma noi abbiamo l’assoluta necessità di allargare la gamma di prodotto. La nostra industria è infatti endemicamente fragile, esposta come nessun altro comparto ai fattori esogeni. Senza dimenticare i segnali di moderata decrescita che arrivano dalla grande distribuzione, da sempre anticipatori delle tendenze future dell’intera economia nazionale».
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[post_content] => Il Comune di Finale Ligure vara il nuovo piano strategico per lo sviluppo turistico per il biennio 2025/2027 e lo presenta a pubblico, operatori del settore, istituzioni e stampa, con due eventi a livello locale e nazionale.
Il primo appuntamento è con gli Stati Generali del Turismo di Finale Ligure, in programma per mercoledì 5 febbraio a Finalborgo, a partire dalle ore 16.00 presso l’Auditorium Don Franco Destefanis, nel Complesso Monumentale di Santa Caterina. Sarà l’occasione per condividere con il territorio il piano strategico, di comunicazione e di promo commercializzazione, tra risultati raggiunti, nuovi obiettivi e visione per il futuro della destinazione, contestualizzandolo nel quadro delle strategie di promozione turistica della Regione e della Ligurian Riviera.
Dopo i saluti istituzionali di Maura Firpo, vicesindaco e assessore a turismo, cultura ed eventi del Comune di Finale Ligure, Paolo Ripamonti, assessore di Regione Liguria, e Pierangelo Olivieri, presidente della Provincia di Savona, lo scenario turistico del territorio regionale e provinciale sarà delineato dagli interventi di Agenzia In Liguria e Ligurian Riviera. Con una panoramica sui dati più recenti dei flussi turistici nel Finalese, a cura di David Dall’Ara, si entrerà poi nel vivo della nuova visione di sviluppo strategico per il turismo di Finale Ligure, per valorizzare l’esistente e progettare il futuro, a cura di Enrico Ferrero (Ideazione) e Federico Alberto (Studiowiki), rispettivamente responsabili dell’area destination management e comunicazione di DEDE Destination Design, rete di imprese assegnataria del servizio di gestione della destinazione. Le conclusioni saranno affidate ad Angelo Berlangieri, Sindaco di Finale Ligure.
Finale Ligure sarà poi presente alla BIT – Borsa Internazionale del Turismo, che si svolgerà dal 9 all’11 febbraio a Fieramilano Rho. All’interno dello stand della Regione Liguria (Padiglione 11 - Stand: P59 P67 S60 S68), ci sarà spazio per incontrare tour operator e visitatori e presentare la destinazione e la sua offerta turistica all’insegna di mare, natura, cultura, outdoor e gusto. Lunedì 10 febbraio alle ore 15.30 si svolgerà inoltre la conferenza nazionale di presentazione del piano strategico di sviluppo turistico 2025/2027.
«Con il nuovo piano strategico, Finale Ligure punta a rafforzare il proprio posizionamento come meta turistica internazionale, abbracciando una visione più ampia e valorizzando l’integrazione tra nuovi prodotti turistici e le nostre eccellenze territoriali, per diversificare i target, destagionalizzare i flussi e promuovere un turismo sostenibile, sempre attento alla qualità dell’accoglienza, all’innovazione e alla valorizzazione delle nostre peculiarità - spiega Angelo Berlangieri, Sindaco di Finale Ligure - In questo senso gli Stati Generali del Turismo di Finale Ligure rappresentano un'importante occasione per coinvolgere i nostri operatori turistici, dalla ricettività alle esperienze, ma anche tutta la nostra comunità; mentre la presenza alla BIT, vetrina prestigiosa del turismo nazionale e internazionale, ci darà l’opportunità di presentarci a un pubblico più ampio come destinazione ideale per un turismo che unisce attività outdoor, relax, mare e cultura, interpretando i valori di un’offerta moderna e sostenibile».
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[post_content] => Il ministro Santanché è sotto l'occhio del ciclone. La cosa dispiace perché chiunque si trovi sotto l'occhio del ciclone è in una specie di tritacarne duro da sopportare. Avendo studiato Giurisprudenza, e avendo compilato una tesi sulla carcerazione preventiva conosco tutto il sistema di garanzia insito nel diritto penale e nella procedura penale. Per cui una persona rinviata a giudizio al momento attuale è perfettamente innocente. Andassero a studiare, questi ipocriti del moralismo.
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Arredamont
Comunque fatta questa premessa non posso che scherzarci sopra. Ho letto che il ministro ha fatto una visita personale a Longarone Fiera Dolomiti dove sono presentate interessanti opere d’arte e di design ed esposizioni dedicate all’arredo e al comparto casa di montagna. Dove è stata vista osservare con attenzione la vasta offerta di Arredamont in particolare sul fronte del legno e dei complementi d’arredo.
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Il mercato della ricettività open air nel 2024 si attesta sui 3 miliardi di euro, registrando una crescita del 3% rispetto al 2023. E' il dato principale del nuovo report realizzato dall'Osservatorio travel innovation del Politecnico di Milano, supportato anche quest'anno da Club del Sole. Il segmento rappresenta oggi circa il 7-8% del totale mercato della ricettività italiana, confermandosi una delle componenti più dinamiche e resilienti dell’industria turistica. Tale crescita è stata trainata soprattutto dall’aumento delle presenze, segno di una crescente preferenza dei turisti per esperienze a contatto con la natura e soggiorni più sostenibili. A livello complessivo, invece, il settore dell’ospitalità ha raggiunto un valore di 37,8 miliardi di euro, con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente.
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Un altro degli aspetti più significativi emersi dalla ricerca è inoltre la capacità del comparto open air di attrarre nuove tipologie di turisti, grazie a un’offerta che coniuga comfort, servizi digitali e rispetto per l’ambiente. In particolare, il mercato si distingue per una crescita reale, in quanto basata su un effettivo aumento della domanda. La ricerca dedica attenzione anche alla sostenibilità ambientale, un valore che Club del Sole ha fatto proprio attraverso iniziative concrete. Tra le più significative spiccano i progetti Re-Treet-T e Treeship. Il primo è un'iniziativa innovativa che unisce eco-compatibilità e design in soluzioni abitative modulari e adattabili. Il progetto, ospitato nello Spina Family Camping Village di Lido di Spina, nel cuore del parco del Delta del Po, rappresenta un’innovativa esperienza di soggiorno sostenibile. Le strutture, integrate armoniosamente nella pineta grazie alla mappatura digitale del territorio, uniscono materiali naturali e riciclati con soluzioni bioclimatiche per ridurre l’impatto ambientale. Treeship è un progetto altrettanto importante ed esposto anch’esso allo Spina Family Camping Village. Si tratta di un’esperienza immersiva che offre agli ospiti un contatto autentico con l'ambiente circostante: un unicum nel settore, propone un nuovo concetto di ospitalità in cui l’albero è protagonista. L’osservatorio ha inoltre evidenziato il ruolo crescente dei dati e delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale generativa, nel ridefinire le abitudini dei viaggiatori.
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[post_content] => The Social Hub apre una seconda struttura a Firenze, e così il gruppo specializzato nell’ospitalità ibrida consolida la sua presenza in Italia: 550 camere, spazi di coworking, ristorante, bar, zona commerciale, parcheggi e spazi verdi. Questi i tratti distintivi che caratterizzano The Social Hub Firenze Belfiore. Ieri il taglio del nastro alla presenza di autorità locali, stakeholder e media, e da sabato 1° febbraio l’apertura al pubblico dell’hub che è molto più di un semplice hotel. Tutto il concept è pensato infatti non solo per accogliere studenti, viaggiatori, imprenditori, nomadi digitali, turisti ma anche per offrire servizi alla comunità locale.
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Come dichiara Charlie MacGregor, ceo e fondatore di The Social Hub: “Dopo la prima struttura aperta nel 2018 sempre a Firenze, in viale Lavagnini, e quella di Bologna nel 2020, questo secondo Social Hub di Firenze insieme al prossimo che aprirà a Roma a maggio rappresentano un traguardo importante nella crescita del gruppo”.
The Social Hub Belfiore sorge infatti in un’area abbandonata da anni ed è frutto di un progetto di rigenerazione urbana, che ha richiesto un investimento complessivo di 150 milioni di euro. La posizione è strategica, perché si trova nel cuore del centralissimo quartiere di San Jacopino a pochi passi dalla futura stazione dell’alta velocità di Firenze Belfiore (prevista per il 2028) e dal collegamento tramviario con l’aeroporto di Peretola, nonché vicino all’attuale stazione di Santa Maria Novella.
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La struttura
Concepita secondo il modello dell’ospitalità ibrida, The Social Hub Firenze Belfiore si sviluppa su due edifici di oltre 85 mila mq strutturati su nove piani di cui quattro interrati. Le 550 camere sono pensate per andare incontro a diverse soluzioni di soggiorno: dai pernottamenti brevi di una o due notti fino ai long stay di un anno intero, che prevedono una politica di prezzo dedicata.
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“Il progetto di interior design è stato firmato da Rizoma Architetture. Alcune stanze sono dotate anche di angolo cottura, mentre altre zone - cucina sono presenti su alcuni piani e possono essere utilizzate in condivisione dai vari ospiti dell’hotel. Questo per andare incontro alle esigenze di studenti e lavoratori che scelgono di soggiornare in hotel per periodi più lunghi - commenta Michael Giuliano, regional director of operations for Italy -. Sarà inoltre disponibile, sia per gli ospiti sia per i cittadini, un parcheggio di 573 posti con colonnine di ricarica per auto elettriche.
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In connessione con il territorio
I due edifici del Social Hub Firenze Belfiore sono separati fra loro da una strada commerciale a cielo aperto e sovrastati da un giardino pensile di 7 mila metri quadrati che sarà la più grande terrazza panoramica con vista sulla città. Accessibile attraverso una grande scala monumentale, lo spazio verde sarà aperto nei prossimi mesi e rappresenta un vero e proprio parco aperto al pubblico. Come dichiarato dal paesaggista Antonio Perazzi, che ne sta curando la realizzazione, “il giardino sarà popolato da 60 specie diverse di vegetazione tra erbe e arbusti autoctoni e piante che richiedono un uso limitato di acqua”.
La connessione con il territorio è declinata anche con i servizi offerti, pensati non solo per i clienti dell’hotel ma anche per la comunità locale e con questo obiettivo l’Hub di Belfiore sarà il primo del gruppo a sperimentare un abbonamento mensile da 99 euro con il quale chiunque potrà avere accesso a tutti i servizi, gli spazi, gli eventi, la palestra aperta 24 ore 7/7, i corsi di formazione e i benefici delle tante partnership tra l’hub e le attività commerciali del quartiere.
"Vogliamo che The Social Hub possa rappresentare un luogo di innovazione aperto a tutti in città, pensato per favorire la fruizione dall’esterno e le connessioni tra ospiti, lavoratori e cittadini - aggiunge Giuliano -. Per questo abbiamo in programma di organizzare numerosi eventi ed attività: da mostre d’arte a mercati vintage, dj set, corsi di lingua e di fitness, pensati per creare occasioni di incontro tra le persone".
L’impegno sociale e ambientale
Come tutti gli hub del gruppo, anche quello di Belfiore ospiterà i beneficiari delle borse di studio della Tsh Talent Foundation, fondazione non-profit che sostiene studenti e changemaker meritevoli, a cui The Social Hub è impegnata a destinare annualmente l’1% dei suoi ricavi.
Grazie al continuo impegno a favore della sostenibilità sociale e ambientale, The Social Hub ha ottenuto nel 2024 la certificazione B Corp, mentre la struttura di Belfiore vanta la certificazione Breeam very good relativa al livello di sostenibilità degli edifici. Inoltre il gruppo si è impegnato a raggiungere entro il 2030 importanti traguardi ambientali: ridurre del 78% le emissioni di gas serra, produrre il 50% dell'energia in loco, ottenere la certificazione Breeam (in-use) per tutte le proprietà e sottrarre il 100% dei rifiuti residui dalla discarica o dall’incenerimento.
L'espansione del gruppo in Europa
Con la nuova apertura di Firenze Belfiore e l’hub di Roma che aprirà le porte nella primavera del 2025, l’Italia rappresenta il secondo mercato per importanza del gruppo. The Social Hub Belfiore è la diciannovesima proprietà aperta in Europa. “Abbiamo iniziato a investire in Italia quasi dieci anni fa ed è stata una scelta coraggiosa che oggi premia i nostri sforzi. Abbiamo affrontato numerose sfide e superato diversi ostacoli ma, grazie alla collaborazione con l’amministrazione, gli architetti, i designer e gli innumerevoli altri partner, abbiamo reso possibile ciò che sembrava impossibile", conclude MacGregor.
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Un'ottima opportunità di business ma anche un'attività che affonda le proprie radici nel gioco di squadra, nella determinazione e in un sano spirito competitivo: i valori dello sport sono da sempre alla base di Euphemia, la rete di consulenti di viaggio facente capo a Lab Travel e costituita 15 anni fa dall’incontro di Ezio Barroero e Michele Zucchi. D'altronde non potrebbe essere altrimenti, considerati i trascorsi sul campo del presidente Barroero: ex giocatore di volley e poi per molti anni presidente e manager dell’Alpitour Volley di Serie A1.
Alcuni personal voyager hanno quindi compreso le esigenze inespresse del mercato e identificato aree di business inesplorate sulle quali investire. Ciò ha dato vita a vere e proprie programmazioni tematiche, realizzate con il supporto finanziario, operativo e logistico di Lab Travel. Numerosi sono gli esempi del 2024 che proseguiranno anche nel 2025. Tra i più significativi, l’organizzazione delle trasferte dei tifosi del Bologna a Liverpool e Birmingham in occasione delle prime gare di Champions League. La programmazione, costruita su iniziativa della personal voyager Chiara Nannetti, responsabile dell’organizzazione e dell’accompagnamento dei gruppi, ha previsto il noleggio di cinque charter, tre per la partita a Liverpool del 2 ottobre e due per quella di Birmingham del 22 ottobre, per un totale di circa 900 tifosi coinvolti.
Non solo sport mainstream: tra le iniziative di maggior successo in termini di crescita si inseriscono anche esempi relativi a segmenti molto particolari, come quello degli appassionati di pesca a mosca no-kill, a cui Lab Travel Euphemia dedica ogni anno un catalogo monografico, realizzato in collaborazione con il team dell’Italian Fly Fishing. Una collezione di itinerari di gruppo incoming dedicati alla clientela straniera. Partendo dai fiumi e dagli specchi d’acqua più suggestivi e prosperi di specie ittiche d’Italia, dal Piemonte alle Marche, passando per il Trentino-Alto Adige, gli itinerari coniugano la pratica della pesca con la scoperta del territorio, proponendo sistemazioni di charme ed esperienze enogastronomiche esclusive.
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“Si tratta di operazioni dedicate agli appassionati – spiega Michele Zucchi, a.d. di Euphemia – disposti anche a spendere di più pur di partecipare a un viaggio studiato su misura per soddisfare le loro aspettative. Normalmente il progetto parte su iniziativa di un personal voyager, già in contatto con potenziali clienti attraverso circoli ricreativi, associazioni dilettantistiche o altre realtà territoriali. Il prodotto è costruito con il supporto dello staff della programmazione e, una volta pronto, è condiviso anche con gli altri personal voyager”.
“Crediamo molto nel binomio sport e viaggi – gli fa eco Ezio Barroero, presidente di Lab Travel – e nella finalità formativa, aggregativa e ispirazionale della pratica sportiva. Per questo, oltre a promuovere iniziative a tema, sosteniamo le società sportive giovanili che contribuiscono a diffondere i valori dello sport nelle nuove generazioni, organizzando trasferte e supportando giovani atleti. Oltre alla nostra storica collaborazione con i settori giovanili del Cuneo Volley e della Cuneo Granda Volley, siamo attivi nel padel, nella ginnastica, nel calcio, nella pallavolo e nell’hockey. Guardiamo al futuro puntando su inclusività e passione: valori che, oltre ad accomunare viaggi e sport, trovano piena corrispondenza nella mission della nostra azienda”.
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