7 febbraio 2024 09:15
“L’Uruguay ha avuto una forte ripresa del turismo lo scorso anno”, ha detto Remo Monzeglio, viceministro del turismo sullo stand dell’Uruguay, presente per il secondo anno consecutivo alla Bit di Milano. Soddisfatto dei risultati di fine anno, con 3,835,041 arrivi per turismo nel paese, il viceministro ha sottolineato come il forte aumento del numero di arrivi rispetto allo stesso periodo del 2022, è stato dovuto soprattutto ai principali paesi di provenienza che sono Argentina, Uruguay e Brasile, mentre l’Europa è rimasta stabile al quinto posto. L’anno scorso il turismo nel piccolo paese latino-americano ha generato entrate per un totale di 1.776 milioni di dollari, +27,1% rispetto al 2022.
Per raggiungere queste cifre, il Ministero del Turismo ha lavorato in coordinamento con il settore privato, realizzando campagne di promozione in Uruguay, nella regione e oltre. “Questi numeri sono stati appena inferiori al dato storico del 2017-, ha commentato il viceministro, – e grazie a un nuovo film, uscito da poco su Netflix, l’Uruguay sta per essere proiettato all’attenzione del palcoscenico globale”.
“La Società della Neve” racconta la storia di 16 giovani uruguaiani sopravvissuti a un incidente aereo sulle Ande nel 1972. Dopo essere rimasti per due mesi e mezzo in una remota zona innevata, e dovendo ricorre al cannibalismo per sopravvivere, i ragazzi sono riusciti ad allertare le squadre di ricerca che alla fine li hanno salvati”.
“Una storia straordinaria, che in questo nuova versione cinematografica avrà un impatto positivo sui flussi turistici verso l‘Uruguay. Noi siamo un Paese sicuro, dove il visitatore trova un mix di spiagge oceaniche, esperienze di ecoturismo, turismo del benessere, tour culturali di siti Unesco, enogastronomia ed eccellenti opportunità per meeting ed eventi aziendali”.
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Per ora si tratta solo di voci, ma stando alle rivelazioni di alcuni insiders il brand Four Seasons potrebbe presto sbarcare anche sull'isola di Capri. Il gruppo Statuto, già partner del marchio canadese per il San Domenico di Taormina e per il Danieli di Venezia, avrebbe infatti acquisito il 5 stelle da 56 camere Caesar Augustus di Anacapri, già di proprietà della Società Amministrazione Gestione Alberghi che lo gestiva direttamente dal 2000. La società real estate italiana avrebbe quindi deciso di affidarne l'operatività proprio alla compagnia controllata da Bill Gates.
Continua insomma la fatale attrazione tra Four Seasons e la nostra Penisola. Oltre alle strutture già attive a Milano, Firenze e Taormina, il gruppo si appresta infatti a entrare anche a Venezia (con il Danieli appunto, il cui rebranding è previsto per il 2025), nonché in Puglia, in partnership con Omnam, e a Roma, in collaborazione con la società d’investimento portoricana Fort Partners, con la quale si vocifera dovrebbe aprire anche a Portofino.
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Le nuove destinazioni invernali, Salisburgo, Innsbruck, Tromso e Rovaniemi, insieme alle capitali europee più iconiche, Londra, Parigi e Roma, sono le mete più richieste nei prossimi giorni, seguite da Ginevra, Zurigo e Praga, dove l'utilizzo di aeromobili più grandi consente di soddisfare l'elevata domanda in questo periodo.
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[post_content] => Air Corsica torna a investire sul mercato Italia con l'apertura di un nuovo collegamento annuale tra Nizza e Firenze, che decollerà il 27 giugno 2025, con due frequenze alla settimana, il lunedì e il venerdì, operate con Atr72-600.
La nuova destinazione dall'aeroporto di Nizza Côte d'Azur risponde alla crescente domanda di collegamenti diretti tra la Costa Azzurra e l'Italia. Fa parte di una strategia globale volta a rafforzare i collegamenti tra Nizza, la Corsica e la Toscana, tre regioni emblematiche del Mediterraneo.
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«Siamo orgogliosi di essere parte di un evento straordinario come l’anteprima di Mufasa: Il Re Leone, che incarna perfettamente la magia e l'ispirazione che il cinema sa offrire – osserva Maurizio Casabianca, chief operations & commercial officer di Going -. Le nostre proposte per il Kenya, così come per la Polinesia francese ispirate a Oceania 2, rappresentano un invito a scoprire la bellezza autentica del mondo, un viaggio nella natura e nella cultura, per tutte le età e ogni tipo di viaggiatore. Siamo già al lavoro per dare continuità alla collaborazione tra le nostre aziende e avremo una grande novità a inizio anno».
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[post_content] => Volotea ha aperto le vendita sulla Torino-Parigi Orly per la prossima primavera, quando il collegamento sarà operato due volte alla settimana - giovedì e domenica - a partire dal 30 marzo. Complessivamente i posti in vendita sono 22.536.
La decisione conferma l’interesse per la destinazione Parigi Orly, dopo la messa in vendita del volo già nel periodo di Natale 2024, non solo dal punto di vista turistico, ma anche per le opportunità di business.
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Crescono del 2,2% le presenze complessive in Toscana nel 2024 rispetto al 2023, mentre calano le prenotazioni per le festività dell'1,9% rispetto al 2023. Si registra anche una flessione di alcuni dei mercati esteri di riferimento (Belgio, Giappone, Spagna, Austria, Germania e Francia) ed in generale un rallentamento della domanda internazionale. Questi i dati secondo l’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Toscana Promozione Turistica, su un campione di 603 imprenditori della ricettività.
«Iniziano ad avvertirsi gli effetti dell’incertezza che sta caratterizzando l’economia mondiale - ha commentato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -, dovuta alla crisi della situazione geopolitica e ad un peggioramento delle principali economie europee. Nonostante questo la Toscana continua ad ottenere risultati più che soddisfacenti e ad attrarre visitatori da tutto il mondo. Le difficoltà della domanda interna permangono e a queste si affiancano segnali di debolezza di alcuni mercati esteri tradizionali, specie europei, compensati però da indicazioni positive provenienti da paesi extraeuropei».
«La Toscana si conferma una terra capace di attrarre visitatori da ogni parte del mondo - aggiunge Leonardo Marras, assessore al turismo - ma i dati ci ricordano che non possiamo abbassare la guardia. Il lieve calo delle prenotazioni per le festività natalizie è uno specchio delle difficoltà economiche globali e delle incertezze che stanno condizionando i mercati tradizionali, specie europei. Tuttavia, non mancano segnali incoraggianti, soprattutto dai mercati extraeuropei, che ci spingono a continuare a lavorare sulla diversificazione della nostra offerta turistica. E' fondamentale consolidare le performance più positive ed affrontare le sfide del 2025 con determinazione».
Secondo l’indagine, in base alle prenotazioni ricevute per le feste di fine anno, le presenze nelle strutture ricettive sono stimate al -1,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Oltre 1,2 milioni di pernottamenti, ai quali si potrebbero aggiungere altre 300 mila presenze comprendendo anche i clienti nelle locazioni turistiche. La stima relativa ai turisti italiani segnala un -2,5% e oltre 685 mila presenze. Calo anche per gli stranieri, -1,2% e 539 mila presenze. Il movimento nelle strutture alberghiere è stimato al -2,2%, mentre per le strutture extralberghiere al -1,4%.
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