16 July 2024

Turchia in corsa verso i 60 mln di turisti mentre punta a diversificare i mercati di provenienza

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Diversificare al massimo i mercati di provenienza dei turisti e focalizzarsi più sulla qualità che sulla quantità. Queste le priorità della Turchia e della Türkiye Tourism Promotion and Development Agency (Tga) delineate dal ministro della Cultura e del Turismo, Mehmet Nuri Ersoy, che ha indicato, nello specifico, la volontà di attrarre un maggior numero di viaggiatori da Stati Uniti, Sud America, Estremo Oriente oltre che dall’Asia e dai Paesi del Golfo. Al contempo, però “continuando a concentrarsi sui mercati strategici esistenti”.

Il ministro, che è intervenuto alla cerimonia di apertura dell’East Mediterranean International Tourism and Travel Exhibition (Emitt) a Istanbul ha precisato: “In futuro ci concentreremo più sulla qualità che sulla quantità. Ci concentreremo sulla diversificazione dei mercati di provenienza per incrementare le nostre entrate turistiche. Stiamo diffondendo le attività turistiche in 12 mesi e nelle 81 province della Turchia, offrendo prodotti differenziati”.

L’industria turistica turca si è ripresa dalle conseguenze negative della pandemia e, secondo quanto riferito dal ministro, lo scorso anno è riuscita ad aumentare le entrate turistiche del 19% rispetto al 2019. Gli obiettivi iniziali fissati per il 2022 si attestavano a 42 milioni di turisti e 35 miliardi di dollari di entrate, ha ricordato Ersoy. “Abbiamo rivisto questi obiettivi tre volte nel corso dell’anno. A fine 2022 abbiamo accolto 51,4 milioni di turisti stranieri e generato 46,3 miliardi di dollari di entrate turistiche“.

Quest’anno la Turchia punta ad accogliere 60 milioni di turisti e a generare entrate turistiche per 56 miliardi di dollari, con un traguardo fissato al 2028 che mira ai “90 milioni di turisti e 100 miliardi di dollari di entrate”.

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