9 aprile 2024 11:16
Non si arresta la corsa post-pandemia della Thailandia, che macina risultati in crescita, mentre porta avanti un’iniziativa per un programma di visti congiunti con cinque Paesi del Sud-est asiatico in modo da semplificarne ulteriormente l’accesso da parte dei visitatori internazionali.
Dal 1° gennaio al 31 marzo 2024, il Paese del Sorriso ha accolto ben 9.370.297 viaggiatori internazionali, pari ad un’impennata del 44% rispetto allo scorso anno: il Ministero del Turismo e dello Sport thailandese, sottolinea in una nota ufficiale che ciò si è tradotto in 11,42 miliardi di euro di entrate per gli imprenditori locali.
Lo studio di un visto comune, sul modello di quello dei paesi Schengen, per Thailandia, Cambogia, Laos, Malesia, Myanmar e Vietnam – che nel 2023, insieme, hanno ospitato circa 70 milioni di turisti – faciliterebbe e incentiverebbe l’arrivo di un maggior numero di viaggiatori a lungo raggio e con alti livelli di spesa. Iniziativa, come segnala Bloomberg, in linea con quelle messe in campo dal Primo Ministro thailandese, Srettha Thavisin.
Srettha – che si è impegnato ad elevare lo status di hotspot turistico della Thailandia a hub logistico e dell’aviazione – ha discusso l’idea del visto di tipo Schengen con i suoi omologhi di Cambogia, Laos, Malesia, Myanmar e Vietnam negli ultimi mesi. La struttura dovrebbe garantire ai viaggiatori una mobilità senza soluzione di continuità tra i sei Paesi confinanti.
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«Siamo orgogliosi di essere qui a Londra in una della fiere di turismo più importanti del mondo - ha iniziato l'ad di Enit, Ivana jelinic - e vorrei ringraziare tutte le regioni che sono presenti che come sempre sono numerosissime. Per noi di Enit è di grande interesse essere qui al Wtm, grande crocevia e snodo del turismo in questo momento determinante. La grande presenza dei nostri operatori ci dimostra quanta voglie c'è ancora nel mercato di fare business, di guardare al futuro e all'innovazione. Ma soprattutto di quanto l'Italia si amata e richiesta sui mercati internazionali».
Conferme per l'Italia
«Confermo la grande presenza dell'Italia e confermo inoltre che tutto ciò che riguarda l'Italia è visto con enorme interesse - esordisce l'ambasciatore italiano a Londra, Iginio Lambertini -. E questo viene confermato nella crescente presenza britannica nel nostro Paese. L'anno scorso 6 milioni in tutto l'anno. C'è anche un numero crescente di cittadini britannici che trasferiscono la loro residenza in Italia. Quindi la presenza dell'Italia in un evento come questo rappresenta una vetrina importante. E mi sembra che parte centrale della fiera mi pare che sia l'Italia».
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Promozione unitaria
«L'Italia deve promuoversi unitariamente. Questo è il punto di partenza per rafforzare nel mondo l'idea di un Paese e quindi le sue qualità turistiche - ha iniziato il ministero del turismo Daniela Santanchè -. In questa edizione solo due regioni sono fuori dal padiglione Italia, e sono il Veneto e la Sardegna, ma sicuramente sarà l'ultima volta. Perché bisogna capire che la vista unitaria è una attributo vincente per la strategia di turistica. Ma voglio dire anche che essere qui oggi è importante perché questa è una delle fiere fondamentali nel panorama mondiale.
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Secondo quanto riportato oggi da Il Corriere.it, potrebbe essere a rischio l’accordo tra il ministero dell’Economia e il gruppo Lufthansa dopo quasi due anni di trattative, a causa di un "litigio", "in particolare sul prezzo" avvenuto nella serata di ieri "poco prima di inviare a Bruxelles i documenti per l’ok alle nozze".
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Italiani e tedeschi, secondo le fonti riportate dal quotidiano, "hanno iniziato a discutere su alcune clausole contrattuali relative alla cifra da sborsare in seguito al primo aumento di capitale riservato a Lufthansa. A quel punto — è una delle ricostruzioni — il colosso tedesco avrebbe evidenziato che il closing, plausibilmente a fine anno, dovrebbe vedere un 'aggiustamento' della cifra relativa alla seconda tranche da 325 milioni di euro perché Ita rispetto a sei mesi prima avrà perso valore".
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[post_content] => Boeing e maestranze, la trattativa ha avuto buon esito. Termina dopo oltre sette settimane lo sciopero dei lavoratori della Boeing negli Usa, dopo che gli stessi hanno deciso di accettare un nuovo progetto di accordo sociale. I circa 33 mila dipendenti dell’azienda, infatti, hanno deciso di porre fine alla protesta approvando con il 59% dei voti l'accordo che prevede un aumento salariale molto vicino alle sue richieste ma non il ripristino del vecchio regime pensionistico.
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Nel dettaglio, adesso, il contratto prevede un aumento salariale del 38%, un bonus di firma da 12.000 dollari e disposizioni per aumentare i contributi del datore di lavoro in riferimento ad un piano pensionistico, oltre a contenere i costi dell'assistenza sanitaria. Jon Holden, capo del sindacato di Seattle, ha descritto il contratto come una vittoria per i lavoratori che erano decisi a recuperare più di un decennio di salari stagnanti. "Lo sciopero finirà e ora è nostro compito tornare al lavoro e iniziare a costruire gli aerei e riportare questa azienda al successo finanziario", ha spiegato.
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Il Palazzo dei congressi è stato ultimato lo scorso anno con l'intento di creare un centro congressi ed eventi unico e funzionale che unisce anche la nostra storica Fonte di Bonifacio VIII, sito storico di assoluto rilievo artistico e naturale grazie alla cura delle acque minerali . «Questa è l'occasione per rilanciare e occupare lo spazio sul mercato Mice che in passato ha sempre arrancato non avendo avuto strutture idonee a soddisfare questo importante segmento. Da evidenziare - prosegue il sindaco - che Acqua e Terme Fiuggi da pochi mesi viene gestita da un gruppo imprenditoriale internazionale la Lmdv Capital e questo sicuramente sarà un altro importante passo in avanti per rilanciare il brand Fiuggi a livello internazionale».
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Quirino Falessi
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[post_content] => Airport Handling è pronta al debutto all'aeroporto di Roma Fiumicino: la società controllata dal gruppo globale di servizi aeroportuali dnata, rende noto che il Tar del Lazio ha confermato la piena legittimità della gara indetta da Aeroporti di Roma che ha assegnato alla società una licenza di handling aeroportuale di sette anni presso lo scalo. Il ricorso presentato da un operatore attualmente in carica, che aveva temporaneamente ritardato l'avvio delle operazioni di Airport Handling a Fiumicino è stato respinto dal Tribunale.
Un debutto che avverrà nel primo trimestre del 2025, per il quale la società ha investito oltre 20 milioni di euro in attrezzature per l’assistenza a terra degli aeromobili. Oltre il 40% della flotta sarà elettrico. Inoltre, a Fiumicino Airport Handling prevede di assumere oltre 1.800 professionisti aeroportuali orientati al cliente. Le prime assunzioni hanno riguardato il team manageriale, ciascuno con una vasta esperienza e competenza nel mercato locale.
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Secondo la tabella di marcia della compagnia aerea, l'entrata in servizio del primo A350-900 rinnovato è prevista per il secondo trimestre del 2026, mentre la prima variante dell'A350-900Ulr è prevista per il primo trimestre del 2027.
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