6 aprile 2023 14:38
Il Sarawak Tourism ha incontrato i vertici dell’Unwto a Madrid con l’obiettivo di “elevare la posizione della regione come attore leader nel turismo responsabile e destinazione principale per l’ecoturismo e gli eventi aziendali nel Sud-est asiatico”.
Lo stato della Malesia attendeva da tempo questa occasione come passaggio fondamentale nel suo percorso per affermarsi quale destinazione sostenibile e per ottenere l’accreditamento nel Global Destination Sustainable Index dal Global Sustainable Tourism Council.
Da tempo, il Sustainable Environment Blueprint messo a punto dal governo del Sarawak abbraccia sia l’economia verde che quella blu, per sviluppare il panorama delle opportunità sostenibili e della protezione ambientale, dove natura e industria possono intrecciarsi senza soluzione di continuità. Per preservare il delicato equilibrio delle sue risorse naturali, il Sarawak intraprenderà anche iniziative economiche blu sostenibili adottando un approccio olistico per realizzare economie sostenibili.
Il Ministro del turismo, Dato Sri Abdul Karim Rahman Hamzah, ha affermato che gli eventi iconici della regione, vale a dire il Rainforest World Music Festival e il Borneo Jazz Festival, hanno promosso iniziative di turismo responsabile come il programma EcoGreenPlanet, destinando una parte dei proventi dei biglietti virtuali allo sviluppo di aree verdi. L’obiettivo della regione è piantare 35 milioni di alberi per contribuire all’obiettivo della Malesia di 100 milioni di alberi nell’ambito del programma di riforestazione del Paese per aiutare a combattere il cambiamento climatico globale.
Le discussioni bilaterali hanno anche esaminato la potenziale ammissione del Sarawak a membro affiliato dell’organismo mondiale, riconoscendo alla regione il suo forte sostegno allo sviluppo del turismo responsabile, nonché il suo status tra le principali destinazioni per l’ecoturismo e gli eventi aziendali nel sud-est asiatico.
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Il Nature Programme by Familienhotels Südtirol è l’esclusivo programma di attività all'aperto che il gruppo altoatesino propone a bambini e ragazzi per intrattenerli educandoli attraverso giochi e laboratori creativi con cui i bambini potranno sviluppare capacità manuali, sociali e cognitive.
L’obiettivo che si prefigge il gruppo altoatesino è quello di incoraggiare la creatività dei bambini e sensibilizzarli sull’importanza del rispetto e della comprensione dell’ambiente.
Ogni anno le attività seguono un tema principale, sempre accompagnato da proposte fuori programma, in cui gli assistenti all’infanzia accompagnano i più piccoli nella scoperta della natura da un punto di vista artistico e ludico. I laboratori vedranno i bambini cimentarsi nella creazione di sculture di ghiaccio, casette per gli uccelli e decorazioni natalizie realizzate con foglie, bacche ed altri elementi raccolti nella natura. Nel programma, escursioni e avventure naturalistiche in cui potranno imparare a riconoscere tracce animali, cucinare piatti a base di piante selvatiche e arrostirle su un falò, utilizzare pigmenti naturali quali bacche e terra come colori per dipingere sulla neve.
Gli assistenti all'infanzia, formati attraverso la Familienhotels Academy, seguono corsi specifici su tecniche di animazione e metodi educativi innovativi. Daniela Klotz, consulente e formatrice, è la responsabile del Nature Programme e delle attività educative dei Familienhotels Südtirol. «Gli hotel non offrono solo ambienti di lusso, ma anche programmi educativi pensati per stimolare la curiosità e l’apprendimento dei bambini», spiega Daniela. «Il nostro obiettivo è far sì che i bambini, durante la vacanza, non solo si divertano, ma acquisiscano nuove competenze e conoscenze che lascino un segno duraturo».
La novità della stagione autunnale è rappresentata dal laboratorio di magia. I giovani ospiti possono realizzare con le proprie mani bacchette magiche e cappelli da mago, sacchetti magici per eseguire le illusioni e tutto il materiale necessario a mettere su lo spettacolo finale che permetterà loro di esibirsi davanti ai propri genitori, ricevendo il diploma di magia e un libro ricco di trucchi magici.
Gli hotel, residence e resort di Familienhotels Südtirol offrono soggiorni a misura di famiglia, incontrando gli interessi di grandi e piccini grazie alle attività e agli spazi moderni e accoglienti ideati appositamente per i più piccoli, dai neonati agli adolescenti.
Di Elisa Biagioli
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Grande azione di Fiavet Toscana che si allarga a tutta la categoria degli agenti di viaggio.
La sentenza della Corte di Cassazione N°335 dello scorso 21 ottobre rappresenta un cambiamento significativo nel settore turistico italiano, con benefici potenziali per diversi attori del comparto. La sentenza della Suprema Corte, che costituisce giurisprudenza e quindi un punto di riferimento normativo, mette fine alla vicenda di un nostro collega che nel 2018 a Siena subì il sequestro del mezzo e ricevette una multa salata. Negativi i primi due livelli di giudizio, nel terzo e inappellabile grado viene con chiarezza inequivocabile riconosciuto il pieno diritto delle agenzie di viaggio all’utilizzo di mezzi ad uso proprio.
Fiavet Toscana ha seguito e sostenuto le diverse azioni presso i diversi organi giudiziari, dove l’agente di viaggio, nostro associato, si è avvalso dell’assistenza dell’avvocato Tessari, nostro consulente legale.
Le agenzie di viaggio possono ora gestire direttamente il trasporto dei clienti impiegando le proprie auto e minivan, offrendo un’esperienza più fluida e controllata dall'inizio alla fine. Il controllo diretto sul servizio migliora la qualità e permette una personalizzazione maggiore in base alle esigenze dei clienti.
Per non parlare dell’ottimizzazione dei costi e della maggiore flessibilità logistica. Con mezzi propri, le agenzie riducono i costi legati all'esternalizzazione dei servizi di trasporto, potendo operare con maggiore flessibilità anche in destinazioni meno accessibili o in periodi di alta stagione. In sintesi, la sentenza offre alle agenzie di viaggio italiane una nuova leva per ottimizzare i propri servizi, contenere i costi e posizionarsi meglio sul mercato, promuovendo un turismo più flessibile, sostenibile e decentralizzato.
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Dal primo volo inaugurale della compagnia in Africa con il Cairo come prima destinazione nel 1986, il vettore di Dubati ha progressivamente incrementato la sua presenza nel continente e ora serve 20 gateway tra passeggeri e cargo.
Dal 27 ottobre, Emirates ha incrementato le operazioni tra Dubai e l'Uganda da cinque voli settimanali a un servizio giornaliero. Operato con un Boeing 777-300Er, il volo aggiuntivo aggiungerà 718 posti da e per Dubai-Entebbe ogni settimana, in coincidenza con le più popolari destinazioni in partenza da Dubai come Canada, Stati Uniti, India e Regno Unito, per citarne alcune.
Sull'Etiopia è previsto un volo giornaliero che collegherà Dubai e Addis Abeba a partire dal 1° gennaio 2025. Il numero di visitatori in Etiopia continua a crescere, guidato dall’impegno a rendere l'Etiopia una delle prime cinque destinazioni turistiche in Africa entro il 2025.
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[post_content] => Secondo appuntamento per l’Hilton Sustainability Forum, l’evento di analisi e approfondimento sulle sfide e opportunità legate alla sostenibilità aziendale, ideato e promosso da Hilton Milan e da Daniele Fabbri, general manager dell'hotel meneghino e responsabile Italia per i progetti esg (environmental, social and governance) del gruppo: «L'evento nasce dal desiderio di creare un punto d'incontro tra il mondo accademico, imprenditoriale e quello della sostenibilità - afferma lo stesso Fabbri -. Questa seconda edizione conferma quanto sia cruciale coinvolgere le nuove generazioni: vogliamo fornire loro strumenti concreti per affrontare le sfide ambientali e sociali, creando sinergie che possano trasformarsi in soluzioni reali per un turismo più sostenibile».
Il forum ha quindi chiesto agli studenti di prestigiose università milanesi di realizzare un progetto sostenibile relativo al settore turistico. E il vincitore della seconda edizione della Hilton Sustainability Cup è stato Hyper – Hilton e YesMilano Partner for Enhanced Renewal di Federica De Salve, Marta Cortesi e Monica Crotti, studentesse presso l’università Cattolica del Sacro Cuore. «I criteri di valutazione utilizzati sono stati l’originalità del progetto, la fattibilità e facilità di implementazione, l’area e i costi previsti di realizzazione, l’impatto sostenibile e l’obiettivo Smart - prosegue Fabbri -. I ragazzi hanno delle idee fantastiche, molto futuristiche e all’avanguardia. Io mi entusiasmo quando espongono i loro progetti e Hilton si impegna per implementarli».
«Sin dal 2009 la Hilton Hotels Corporation si è attivata per monitorare e misurare l’impatto della nostra industria nell’ambito della sostenibilità. - aggiunge Alessandro Cabella, Hilton area general manager for Italy -. Dal 2018 abbiamo lanciato la piattaforma LightStay che collega tutti i nostri hotel nel mondo e dove noi regolarmente introduciamo tutta una serie di dati e che ci permettono di vedere, anno dopo anno, qual è la riduzione del nostro impatto ambientale, dandoci degli obiettivi. Nel 2030 intendiamo abolire l’uso della plastica monouso, dimezzare lo spreco d’acqua, quello dei rifiuti e anche tutto il consumo energetico. L’Hilton Sustainability Forum è una bellissima finestra che noi apriamo soprattutto sui giovani: è a loro che dobbiamo lasciare un mondo più vivibile del nostro. Diamo la voce ai ragazzi e vogliamo che il progetto che loro presentano abbia una legacy futura, perché deve essere implementato nei nostri hotel e dev’essere veicolato anche al di fuori dei confini italiani. Abbiamo anche bisogno di sapere quello che la scienza, la tecnica e la tecnologia ci possono proporre per essere ancora più competitivi e meglio preparati per il futuro».
«L’Hilton Milan ha intrapreso un cammino di sostenibilità molto importante. - conclude Fabbri - Nel 2022 abbiamo compiuto 50 anni. Oggi stiamo facendo una ristrutturazione di tutte le aree dell’albergo per riposizionalo ancora meglio sul mercato. Uno dei nostri pillar è costituito dalle attività di esg, perché la sostenibilità fa parte del nostro dna. Vogliamo affrontare i prossimi 50 anni con degli obiettivi più futuristici. Non dobbiamo più guardare al passato, ma chiederci cosa ci serve per affrontare il futuro».
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Parte oggi con un focus sull'Oman il nuovo format online Kel 12 Lab dedicato alla formazione degli agenti di viaggio. Ogni incontro, della durata di un’ora e disponibile con cadenza mensile, è dedicato all’approfondimento di una destinazione specifica, sempre alla presenza dei product manager dell'operatore milanese, di esperti e talvolta di partner strategici come compagnie aeree ed enti del turismo.
“Crediamo che la formazione continua sia fondamentale per supportare gli agenti, così da permettere loro di offrire ai clienti un prodotto che risponda alle aspettative - sottolinea la responsabile commerciale del to, Daniela Di Berardin -. Attraverso incontri come Parole in Viaggio e Kel 12 Lab, trasmettiamo una conoscenza diretta delle destinazioni: un plus per chi consiglia i viaggiatori lungo percorsi che non sono solo itinerari, ma vere esperienze di scoperta.”
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Ogni sessione del Kel 12 Lab si svolge dalle 14 alle 15 e prevede una formazione dettagliata che va dalle informazioni operative ai plus di ogni viaggio. L’obiettivo è far sì che ogni agente di viaggio partner possa proporre l’offerta in modo mirato, aiutando i clienti a scegliere l’esperienza più adatta. Grazie a una formazione approfondita, gli adv diventano non solo venditori, ma anche ambasciatori delle esperienze Kel 12, capaci di trasmettere i valori di autenticità, scoperta e rispetto per i territori e le culture visitate.
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Dopo l'Oman, il calendario dei Kel 12 Lab include l'Argentina, il 20 novembre, l'Egitto e il Nilo, l'11 dicembre, la Namibia, il 15 gennaio, il Nepal, il Tibet e il Bhutan, il 19 febbraio, la Mongolia, il 12 marzo, il Giappone, il 2 aprile, la Cina, il 7 maggio e l'Algeria il 4 giugno.
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La Turchia rivede al rialzo gli obiettivi di chiusura 2024, che ora guardano ad un traguardo di 61 milioni di visitatori rispetto ai 60 previsti originariamente.
Il ministro del turismo Mehmet Nuri Ersoy si è infatti dichiarato ottimista dopo aver presentato i risultati dei primi nove mesi dell'anno in cui la destinazione ha totalizzato un aumento del 6,6% delle entrate turistiche, che hanno raggiunto i 46,9 miliardi di dollari. Sempre tra gennaio e settembre, gli arrivi di turisti stranieri sono aumentati del 6,8% a 41,9 milioni.
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Nel solo mese di settembre, gli arrivi di turisti stranieri sono aumentati del 4,6% rispetto a un anno fa, raggiungendo i 6,05 milioni.
Tra i turisti stranieri, a fare la parte del leone sono quelli provenienti dalla Russia, che rappresentano il 13% del totale (5,5 milioni, con un aumento del 5,9% rispetto all'anno precedente), seguiti dai tedeschi con 5,2 milioni di arrivi, in crescita del 6,2%, mentre il numero di turisti provenienti dal Regno Unito è aumentato del 16,5%, raggiungendo i 3,7 milioni.
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The Social Hub, buona la prima. E' bastato un solo tentativo alla compagnia di ospitalità ibrida con base ad Amsterdam, già nota con il nome di The Student Hotel, per ottenere la certificazione B Corp. Il gruppo ha infatti conquistato 107,1 punti su un massimo di 200, mentre la media è di 94. Per fregiarsi del riconoscimento della non-profit ideatrice del movimento delle B Corporation, i candidati devono in particolare raggiungere una quota di riferimento di almeno 80, fornendo al contempo prove di pratiche della loro responsabilità dal punto di vista sociale e ambientale in materia di approvvigionamento energetico, gestione di rifiuti e acqua, retribuzione dei lavoratori, diversity e trasparenza aziendale.
Le aziende certificate hanno poi un obbligo legale a mantenere il proprio impegno e a perseguire uno scopo che vada oltre il profitto. Diventare una B Corp significa quindi impegnarsi in un rigoroso processo di verifica condotto ogni tre anni dall'organizzazione non-profit B Lab in cinque aree chiave che coprono l'intera attività di un'organizzazione, tra cui governance, lavoro, comunità, ambiente e clienti.
“Si tratta di fare un discorso concreto - sottolinea la direttrice della sostenibilità e dell'impatto di The Social Hub, Amber Westerborg -. Non ci si può nascondere: diventare una B Corp significa essere tenuti a rispettare i più alti standard sociali e ambientali, dove onestà e trasparenza sono fondamentali. Questa è una pietra miliare nel nostro percorso, perché riflette al meglio chi siamo come comunità, l'impatto che abbiamo e dove vogliamo arrivare. Le persone che frequentano i nostri hub potrebbero infatti non notare grandi differenze, perché ci siamo allineati ai principi delle B Corp fin dall'inizio. Diventare una B Corp conferma perciò chi siamo e cosa rappresentiamo”.
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Non è la prima volta che una prigione verrà convertita in hotel. Ma in questa occasione il progetto appare davvero speciale, visto che riguarda un carcere tristemente noto nel Regno Unito, quello di Reading, celebre soprattutto per aver rinchiuso tra le sue mura Oscar Wilde per due anni, a partire dal 1895. Il piano è dell'imprenditore cinese Channing Bi, che ha acquisito l'immobile lo scorso gennaio per 7 milioni di sterline e ora si appresta a un ulteriore investimento di 100 milioni di sterline. L'idea prevede la realizzazione, oltre che dell'albergo, anche di un museo e di una galleria d'arte, rivela la testata locale The Reading Chronicle.
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