27 aprile 2023 10:57
Il Sultanato dell’Oman sarà l’official host country all’edizione 2024 dell’Itb di Berlino, in calendario dal 5 al 7 marzo. “La fiera è un palcoscenico ideale per mostrare il prodotto leisure in tutta la sua ricchezza. L’Oman, che sta vivendo un momento di grande sviluppo del settore turistico, parteciperà presentando nuovi progetti e aperture – ha dichiarato Salim Al Mahrouqi, ministro del turismo -. Ci impegneremo a fornire un’esperienza significativa e indimenticabile”.
In qualità di Paese partner di Itb Berlin 2024, l’Oman ospiterà il gala di apertura previsto per il 4 marzo presso il CityCube di Berlino e, tra le altre attività, presenterà un ricco programma di eventi ai visitatori professionali.
“Da molti anni l’Oman ha una forte presenza all’Itb e siamo molto colpiti dalla varietà dell’offerta turistica della destinazione” ha sottolineato David Ruetz, senior vice president di Messe Berlin.
L’edizione 2023 di Itb Berlin ha registrato un totale di circa 5.500 espositori provenienti da 161 Paesi e più di 90.000 visitatori.
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SalamAir pronta ad ampliare la flotta con l'aggiunta di ulteriori 10 aeromobili nei prossimi tre anni. La low cost omanita ha presentato una richiesta formale per 10 A320 a diverse società di leasing di aeromobili, al fine di raggiungere gli obiettivi di crescita per il prossimo quinquennio.
“Il ritorno al nostro approccio low-fare ha avuto un grande successo, con aeromobili pieni e una domanda superiore a quella che possiamo soddisfare - ha dichiarato Adrian Hamilton-Manns, ceo di SalamAir -. La nostra espansione nei prossimi 5 anni richiede un maggior numero di aeromobili per permetterci di sviluppare più voli nazionali e regionali e di introdurre destinazioni attualmente non servite dalle compagnie aeree. Queste misure stimoleranno il turismo in Oman e garantiranno una crescita più rapida del settore".
Nel 2024 la compagnia aerea ha trasportato oltre 3,2 milioni di passeggeri, con un aumento del 20% rispetto al volume di passeggeri del 2023.
Quest'anno SalamAir accoglierà in flotta due nuovi A321 che porteranno il totale velivoli operativi a quota 15 unità. I 10 aeromobili aggiuntivi consentiranno alla compagnia aerea di arrivare a 25 A320 entro il 2028.
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In tale contesto di crescita, i valori pre-Covid sono stati ampiamente superati già dallo scorso anno. Gli hotel del gruppo hanno infatti raggiunto livelli totali superiori del 34% in termini di tariffe medie e del 38,5% per revpar rispetto al 2019. "Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti da tutti i nostri alberghi e dai nostri canali di vendita – sottolinea la ceo di Bwh Hotels Italia & Malta, Sara Digiesi –. L'impegno profuso per garantire esperienze eccellenti in tutti i segmenti serviti dai nostri brand ha portato a una crescita concreta delle performance economiche e della customer satisfaction, nelle oltre 100 destinazioni che copriamo”.
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L'accordo offre ai passeggeri di Madagascar Airlines - rappresentata in Italia da Gdsm - Global Gsa - nuove opportunità di viaggio oltre Parigi: infatti, la compagnia aerea ora propone collegamenti verso 10 ulteriori destinazioni in Europa: Marsiglia, Lione, Milano, Francoforte, Barcellona, Berlino, Budapest, Praga, Sofia e Bucarest.
L'intesa è successiva all’accordo di Spa (Special Prorate Agreement) firmato nell'ottobre 2024, che dimostra la volontà condivisa di rafforzare le sinergie tra Madagascar Airlines e Air France.
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Attraverso questa partnership, la compagnia malgascia riafferma il proprio impegno nella promozione del Madagascar come destinazione, in linea con gli obiettivi turistici del governo. Questa collaborazione consente ai viaggiatori di combinare, con un unico biglietto, la tratta Parigi-Antananarivo con collegamenti verso le province del Madagascar e/o altre città europee.
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E' stato un 2024 segnato da un'intensa attività di espansione per il gruppo Radisson che ha aggiunto quasi 40 mila camere al proprio portfolio globale. "Nonostante i cambiamenti geopolitici globali, abbiamo registrato un anno pieno di successi - sottolinea il vicepresidente esecutivo e direttore sviluppo globale della compagnia, Elie Younes -. Nel 2025 puntiamo a creare nuove opportunità per tutti i nostri stakeholder, concentrandoci sui segmenti esistenti, nonché su nuove collaborazioni e nuovi modelli di business".
Tra i punti salienti dell'anno scorso, da segnalare come il brand Radisson Collection, lanciato nel 2018, sia cresciuto fino a raggiungere quasi quota 70 alberghi, espandendosi in destinazioni chiave con l'acquisizione delle prime strutture a Parigi e Madrid, nonché del terzo hotel a Riyadh. A ciò si sono aggiunte l’apertura dei flagship hotel di Roma e di Srinagar, in India. In collaborazione con Pphe Hotel Group, Radisson ha inoltre inaugurato l'art’otel London Hoxton lo scorso maggio. All’inizio del 2025 è poi prevista l’apertura di un art'otel anche a Roma, segnando il debutto del marchio in Italia.
Radisson Blu ha quindi registrato oltre 20 nuovi ingressi nel proprio portfolio, inclusi strutture di pregio come quella di Casablanca, nel nuovo distretto finanziario della città marocchina, e quello di Conakry, un importante traguardo per la capitale della Guinea, che rappresenta anche una significativa espansione della compagnia in Africa Occidentale. Anche il brand Radisson Red si è sviluppato in molteplici nuovi mercati, tra cui Danang (Vietnam), Berlino (Germania), Auckland (Nuova Zelanda), Vientiane (Laos) e Abuja (Nigeria). Tra le aperture di rilievo si segnalano pure i Radisson Red Galway in Irlanda e Phuket Patong Beach in Thailandia.
Lanciato nel 2020, Radisson Individuals è oggi uno dei marchi in più rapida crescita nell'area Asia-Pacific (Apac) con quasi 15 nuovi ingressi, tra cui Udaipur e Saket (India), oltre a nuove strutture in Oman, Sardegna, Turchia, Francia e Regno Unito. Alla fine dell’anno il gruppo ha anche rinnovato il proprio brand di fascia media prizeotel, ora rinominato Prize by Radisson, con nuove aperture previste a Danzica (Polonia) e a Berlino (Germania). Infine con oltre 150 proprietà, tra quelle già attive e in pipeline, il gruppo Radisson si sta affermando tra i principali protagonisti del segmento resort di lusso, con nuove aperture e acquisizioni previste in località esclusive, tra cui un hotel sulla costa orientale di Mauritius.
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La Repubblica Ceca tira le somme di un 2024 che ha visto protagonista il mercato italiano con numeri record. «Per la prima volta i pernottamenti hanno raggiunto quota 1.166.115 a fronte di 435.446 arrivi – sottolinea Lubos Rosenberg, direttore di CzechTourism Italia -, dati che posizionano l’Italia quale sesto mercato globale. Praga continua ad attrarre l’85% dei numeri complessivi, ma sta crescendo anche l’interesse per altre aree del territorio, in particolare la Moravia Meridionale e la regione di Pilsen».
Boom di collegamenti aerei Italia-Cechia
Cifre indubbiamente supportate dai fitti «collegamenti aerei diretti, in costante aumento, che coprono l’intero territorio italiano - malgrado l'assenza di un vettore di bandiere - da Trieste a Catania e che quest’anno vedono il debutto di Aeroitalia sulla rotta stagionale da Roma Fiumicino a Brno con due frequenze alla settimana». A incentivare le scelte degli italiani «sono senza dubbio anche la prossimità della destinazione e l’ottimo rapporto qualità-prezzo per una meta fruibile tutto l’anno: basti pensare che dicembre è il secondo mese con il maggior numero di turisti italiani dopo agosto, grazie ai mercatini di Natale».
Confermati i capisaldi di una promozione che ruota su diversificazione dell’offerta e destagionalizzazione, i principali driver 2025 sono quelli legati ai siti Unesco – materiali e immateriali - ai prodotti di nicchia, alle esperienze autentiche a contatto con il territorio, sempre più richieste proprio dagli italiani, quei visitatori che sono maggiormente attenti agli aspetti culturali. In questo senso, l’obiettivo finale non è più quello del mero aumento in termini numerici degli arrivi, ma di catturare le attenzioni di un viaggiatore più consapevole».
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[post_content] => Si chiama Oman Air Connect il nuovo progetto della compagnia di bandiera dell'Oman che fa perno su una nuova serie di aeromobili configurati esclusivamente in classe economy.
Una flotta di cinque Boeing 737-8 che verrà principalmente impiegata per i collegamenti verso il subcontinente indiano, il Medio Oriente e l'Africa, integrando la rete esistente della compagnia aerea.
Il primo velivolo equipaggiato con la configurazione interamente in Economy Class è entrato in servizio pochi giorni fa. Abitualmente Oman Air vola con i suoi Boeing 737-8 Max con una disposizione a due classi, con 12 posti in Business Class e 150 in Economy Class; con la nuova configurazione in classe unica, i velivoli potrebbero ospitare almeno 168 passeggeri.
«Il modo di viaggiare delle persone si è evoluto, con una maggiore accessibilità e scelta - commenta il ceo di Oman Air, Con Korfiatis -. Allo stesso Allo stesso tempo, i passeggeri vogliono ancora godere di un viaggio confortevole. Con questa flotta interamente configurata in classe economy, ci stiamo adattando a queste mutate esigenze, offrendo ai nostri ospiti maggiore flessibilità e scelta senza compromettere la qualità».
Il vettore omanita ha intrapreso nel 2023 una ristrutturazione finanziaria triennale, con l'obiettivo di rafforzare la propria posizione, ottimizzare gli asset e tornare alla redditività. Da allora, il nuovo consiglio di amministrazione si è mosso nella direzione del cambiamento, modificando la flotta, il network e gli asset della compagnia.
Oman Air si affida al Boeing 787-9 per i viaggi a lungo raggio e al Boeing 737 Max per i collegamenti regionali. Il 30 giugno, la compagnia aerea entrerà ufficialmente a far parte dell'alleanza oneworld, portando a termine un percorso nel 2022.
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Sport e turismo, un binomio sempre più importante. E non solo perché un numero crescente di operatori oggi include viaggi ed esperienze a tema. Il legame si rafforza anche in tema di partnership, con gli attori del turismo che vedono sempre più lo sport quale contenitore privilegiato per promuovere la propria immagine in Italia e nel mondo.
Lo dimostrano anche i casi del gruppo Bwh e di Idee per Viaggiare, freschi protagonisti di nuove sponsorship rispettivamente con il Giro d’Italia e la Sampdoria. “Per noi le valenze sono molteplici - spiega la chief executive officer di Bwh Italia e Malta, Sara Digiesi a un evento ad hoc alla Bit di Milano -. Avremo infatti la possibilità di lanciare una serie di iniziative social legate ai territori dove sono presenti le nostre strutture, protagoniste di ben undici delle 21 tappe della prossima edizione del Giro. Potremo inoltre puntellare la nostra collaborazione con gli operatori delle aree interessate”.
Non solo: “Essere sponsor di una competizione tanto importante ci permetterà anche di rafforzare la nostra visibilità nei confronti degli sportivi: un target significativo per dimensione e capacità di spesa, che effettua una media di 2,8 viaggi all’anno, spesso in famiglia o in piccoli gruppi, generando una domanda in grado di favorire la destagionalizzazione e non di rado diretta verso destinazioni secondarie o terziarie”.
Per Idee per Viaggiare la motivazione è se possibile ancora più connessa a una questione di brand awareness: “Abbiamo cercato di agganciarci a una realtà quanto più simile alla nostra in termini di originalità ed empatia - ha raccontato il ceo dell’operatore capitolino, Danilo Curzi -. E la Sampdoria, ottava per visibilità tra le squadre italiane di serie A e B, risponde perfettamente a questi requisiti. La sua storia fatta di campioni come Vialli o Mancini, nonché di un allenatore estroso come Boskov, è lì a testimoniarlo. Senza contare che in occasione di un sondaggio recente la maglia della squadra genovese è stata votata come la più bella al mondo”.
Certo, i risultati sono al momento ancora difficili da quantificare per una sponsorship di durata triennale inaugurata da così poco tempo: “Ma ci crediamo così tanto che già in fase di accordo ci siamo lasciati una finestra di opportunità per proseguire nella collaborazione anche dopo la prima scadenza - ha concluso Curzi -. La Sampdoria, insomma, è stata una scelta ponderata. Tanto più che l’entità dell’investimento ci avrebbe dato la possibilità di comparire anche sulle maglie di un club minore di Serie A. E le ricadute, peraltro, già si percepiscono, soprattutto in termini di visibilità social”.
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[post_content] => In Italia potrebbe essere il deal dell'anno. Paragonabile solo all'acquisizione di Belmond da parte di Lvmh nel 2019, che interessò numerose strutture della Penisola. Unipol avrebbe dato mandato a Goldman Sachs di indire una gara a inviti estremamente selezionati per la vendita del Gruppo Una, rivela Il Sole 24 Ore. L'operazione, stando ad alcuni insiders, era nell'aria già da un annetto ma ora starebbe prendendo concretamente forma, con Unipol che si aspetterebbe di ricavare circa 1 miliardo di euro dalla vendita.
A giorni si attenderebbero quindi le manifestazioni di interesse non vincolanti per le offerte del primo round. Tra i nomi che circolano, ci sarebbero Blackstone, già presente nel mondo alberghiero italiano attraverso la partnership con Mangia's attraverso la spagnola Hip, che però è a sua volta sul mercato, nonché Starwood Capital e Sixth Street, già proprietaria dal 2022 delle Palme sulla costa Smeralda, presto griffato Rocco Forte. A partecipare al gran ballo ci potrebbe anche essere Aermont, che un paio di anni fa prese il controllo del gruppo Pellicano con ambiziosi progetti di sviluppo in Italia al momento tradottisi nel solo acquisto del toscano La Suvera.
Le origini del Gruppo Una affondano sostanzialmente nell'operazione che portò Unipol a mettere le mani sulla galassia della famiglia Ligresti compreso il brand Atahotels, successivamente fuso con Una Hotels. Sin da subito apparve chiaro però come per la società assicurativa il focus fosse Fondiaria Sai, più che l'operatore alberghiero, tanto che presto cominciarono a rincorrersi voci su una possibile vendita del ramo alberghiero. Poi le cose, anche grazie alla direzione di Fabrizio Gaggio (oggi in Starhotels, ndr), cominciarono a migliorare, con la compagnia che progressivamente vide i propri conti entrare in territorio positivo. Conseguentemente, ma forse anche per mancanza di compratori nella fase iniziale (ma questo non è dato sapere, ndr), le voci della messa in vendita di Una andarono scemando. Almeno fino a oggi.
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di Massimiliano Sarti
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[post_content] => Ritorno in grande stile per l'atteso collegamento ferroviario tra Milano e Parigi: a spiegarlo sono Pietro Diamantini, responsabile Alta Velocità di Trenitalia e Marco Caposciutti presidente e ad di Trenitalia France. Dal prossimo 1° aprile riprende un “collegamento molto importante, perché oltre a collegare le due città prevede soste anche a Torino, Lione, Chambéry, Oulx, Saint-Jean-de-Maurienne: una vera connessione tra Italia e Francia che riparte sia per la clientela turistica sia per la clientela business” afferma Caposciutti.
Non è tutto: "Dal 15 giugno si aggiungerà anche la Parigi-Marsiglia, con fermate intermedie a Lione, Avignone ed Aix en Provence". Un 2025 significativo per Trenitalia in Francia, dopo lo stop forzato di un anno e mezzo, a causa della frana che aveva bloccato i collegamenti nell'agosto 2023 e che segna i primi quattro anni di attività della società nel Paese d'oltralpe. "Ci siamo trovati costretti a operare solo tra Parigi e Lione, riuscendo comunque a trasportare 900.000 passeggeri e ad aumentare la visibilità di Trenitalia France tra con tassi di soddisfazione molto elevati. Ora, con il ritorno della tratta da Milano e la novità di Marsiglia, puntiamo a raddoppiare il numero dei passeggeri annui".
Sempre più Europa
“L'Alta Velocità è un servizio che vogliamo europeizzare", ha ricordato Diamantini. "Il network è già in crescita: oltre alla Francia operiamo già in Spagna e il prossimo anno sarà la volta della Germania con il collegamento da Milano a Monaco, cui seguirà nel 2028 quello per Berlino". In calendario anche lo sviluppo verso l'Est Europa: "Abbiamo già un accordo con le ferrovie slovene per arrivare a Lubiana, quando i loro sistemi infrastrutturali saranno in grado di accogliere i nostri treni".
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