28 gennaio 2022 11:36
La Slovenia archivia il bilancio turistico del 2021 ritagliando un ruolo di primo piano al mercato italiano. I turisti in arrivo dal nostro Paese sono stati infatti 161.796, per un market share dell’8,83% e un incremento del +1,71% rispetto al 2020. Con questi numeri l’Italia si attesta saldamente al terzo posto, dietro Germania e Austria.
Complessivamente, nel periodo gennaio-dicembre 2021 la Slovenia ha registrato 1.832.466 arrivi di turisti stranieri, per un totale di 4.794.935 pernottamenti e una crescita complessiva del 50,68% degli arrivi internazionali rispetto al 2020 e del 42,95% dei pernottamenti. Dati confortanti che vanno, comunque, letti alla luce di un 2020 segnato da lunghi periodi di lockdown e di numeri ancora lontani da quanto raggiunto nel 2019.
“È ormai da anni comprovata l’importanza per noi rivestita dagli agenti di viaggio e dagli operatori italiani, nostri partner commerciali preferenziali, con cui abbiamo nel tempo stabilito un rapporto di stima, professionale e personale, al quale non intendiamo venire meno”, sottolinea Aljoša Ota, direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia. Forte di un prodotto assolutamente testato e sicuro, l’ente intende affrontare i prossimi mesi al fianco di agenti e operatori, con l’intenzione di voler giocare un ruolo da player fondamentale nel corso della prossima estate.
“Le fiere saranno uno dei momenti più importanti legati alla strategia di promozione, sicuramente con il pubblico finale ma, anche, di incontro con il settore”: la partecipazione a Bmt a Napoli, alla Barcolana a ottobre e al TTG Travel Experience sarà affiancata da una fitta serie di appuntamenti formativi e informativi mirati al trade.
Tra questi i due “Feel Slovenia Business Date”, online workshop (22 febbraio, il primo e a marzo il secondo) nel corso dei quali circa 20 operatori sloveni provenienti da diversi settori della filiera turistica locale, incontreranno virtualmente 40 operatori e agenti italiani con la formula dello speed-date.
“Un fitto alternarsi di fiere, workshop, roadshow, eventi (non dimentichiamo che la Slovenia quest’anno ospiterà la 19esima delle 23 tappe del Giro di Italia) che avranno l’obiettivo essenziale di stimolare l’attenzione degli italiani verso una meta che, in verità, amano già molto, ma che quest’anno intendiamo promuovere per quello che sarà il focus della nostra strategia 2022, puntata sull’outdoor, su quanto a livello di prodotto, ambiente, territorio, produzione e persone, ha fatto della Slovenia, cuore verde d’Europa. Un cuore Green & Safe”.
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[post_content] => EasyJet aggiunge un nuovo aeroporto a quelli serviti in Italia con il debutto su Rimini, dal 16 aprile 2025: il Fellini sarà collegato con due destinazioni internazionali, Basilea e Londra Gatwick: entrambe le città saranno servite con due voli settimanali, ogni mercoledì e domenica. I voli saranno in vendita dal 19 novembre.
Si espande ulteriormente il network della compagnia che conta oltre 220 rotte operative da e verso 19 aeroporti italiani.
"Rimini entra ufficialmente a far parte del nostro network, aggiungendosi alle oltre 150 destinazioni di easyJet in Europa - commenta Lorenzo Lagorio, country manager di easyJet Italia -. Dal prossimo 19 novembre saranno due le rotte internazionali in vendita, che collegheranno Rimini agli aeroporti di Londra Gatwick e di Basilea-Mulhouse-Friburgo. Questi collegamenti consentiranno ai nostri clienti che vivono nei bacini di utenza di questi importanti aeroporti di avere accesso alle bellezze della Romagna, già a partire dalla prossima primavera. E ci auguriamo che molti romagnoli ne vogliano approfittare per volare per la prima volta con easyJet, per visitare Londra e il Regno Unito, oppure Basilea, l’Alsazia, Friburgo e la Foresta Nera".
"I nuovi voli sono il punto di partenza di una collaborazione che ci auguriamo possa crescere ulteriormente nel corso dei prossimi anni - sottolinea Leonardo Corbucci, ceo dell’Aeroporto di Rimini -. Grazie alle attività messe in campo in questa prima fase del Piano di sviluppo dell’aeroporto, compresa la recente ufficializzazione che l’evento Routes Europe si svolgerà a Rimini nel 2026, siamo orgogliosi di confermare che i risultati finora ottenuti ci danno ragione di credere che la strada intrapresa sia quella giusta e da continuare a percorrere con determinazione.
Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini, osserva inoltre come “In una fase ancora complessa per il mercato interno, diventa sempre più decisivo investire sui mercati internazionali per rafforzare la competitività e l’economia del nostro territorio e continuare ad essere leader. Il “Fellini” è pietra angolare di queste ambizioni, capaci di tradursi in traguardi concreti grazie ad un forte lavoro di squadra".
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[post_content] => Il general manager dell'hotel Principe di Savoia di Milano, Ezio Indiani, è stato riconfermato per la sesta volta consecutiva nel ruolo di delegato nazionale del chapter italiano della European Hotel Managers Association (Ehma). Il mandato avrà come sempre durata triennale.
Nel corso della sua carriera Indiani ha maturato in ambito internazionale una grande esperienza nel campo dell’hôtellerie di lusso, lavorando per alcuni tra i più prestigiosi alberghi del mondo. Nel 2002 gli è stato in particolare attribuito il premio Hermes come migliore direttore d’albergo del mondo e nel 2009 ha ricevuto il premio Excellent nella categoria Manager alberghiero internazionale. Gli è stata inoltre conferita dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di cavaliere e ha ricevuto la decorazione della stella al merito del lavoro. Nel giugno 2013 ha ricevuto il premio Guido Carli, per aver affinato con innovazione, curiosità e pazienza la gestione dei migliori alberghi stellati in Italia e all’estero. Il sindaco e la città di Milano gli hanno consegnato nel 2013 l’Ambrogino d’Oro, massimo riconoscimento civico. Nel giugno 2022 è stato insignito ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica italiana, benemerenza acquisita verso la nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell'impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali e filantropici.
Alla guida del Principe di Savoia dal luglio 2005, Indiani ha iniziato la propria carriera in Germania e a Londra. Tornato in Italia con il gruppo Hilton, ha lavorato nel settore della ristorazione al Milan International Hilton e al Cavalieri Hilton di Roma. Dopo nuove esperienze maturate all’estero al Casa de Campo nella Repubblica Dominicana e all’Hyde Park Hotel di Londra, ha assunto la direzione generale dell’hotel Eden di Roma del gruppo Forte, per conto del quale ha diretto anche il Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi e per parecchi anni l’hotel des Bergues di Ginevra. Dopo un periodo al Villa d’Este a Cernobbio, la nomina a general manager del prestigioso Principe di Savoia.
Sotto la guida di Indiani iniziata nel 2010, l’Italian-chapter ha visto una grande crescita associativa, nonché un’intensa attività che ha sviluppato e portato avanti importanti iniziative come la certificazione a livello europeo dei direttori d’albergo e il progetto di formazione Mentor me rivolto a giovani che lavorano nel settore e che dimostrano grande potenziale di crescita. Presidente europeo Ehma dal 2019 al 2022, Indiani ha svolto un ruolo fondamentale a capo dell’associazione durante la pandemia, uno dei periodi più critici e incerti di sempre nel mondo dell’ospitalità, riuscendo a tenere saldo il legame associativo, portando avanti attività, progetti e collaborazioni nonostante le grandi difficoltà contingenti.
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Si terrà dal 21 al 23 novembre, nell’ambito della DMO (Destination Management Organization) “Expo Tuscia”, organizzata dal CAT Centro Assistenza Tecnica di Viterbo, l'edizione di VisiTuscia 2024, la Borsa del Turismo e dell’Enogastronomia della Tuscia viterbese. Quest’anno l’attenzione sarà riservata al Turismo Religioso in previsione dell’Anno Giubilare 2025.
"La nostra è un'associazione con personalità giuridica in costante crescita - sottolinea il Presidente Vincenzo Peparello -. Espandiamo il nostro progetto con l'adesione di imprese che spaziano dall'alberghiero all'extralberghiero, dagli agriturismi al comparto agroalimentare. Stiamo lanciando una piattaforma promozionale commerciale in inglese e italiano, rivolta sia al turista individuale di prossimità, sia ovviamente al mercato estero. La piattaforma disporrà di un'area riservata per operatori professionali, senza svolgere attività di intermediazione, offriremo una completa gamma di servizi innovativi per rendere più competitivi il territorio e le imprese. Saremo collegati con altri network e piattaforme rivolte alla domanda individuale che professionale".
Al di là che la DMO come ambiti territoriali ha laTuscia, la Maremma, il litorale e la valle del Tevere - prosegue Peparello -, i nostri contatti non saranno rivolti solo al turismo interno, ma anche a tutta una serie di successi che vogliono canalizzare flussi nel territorio Laziale. VisiTuscia in questo scenario è un efficace strumento per gli obiettivi strategici inseriti anche nei piani di sviluppo del turismo della Regione Lazio, come la ridistribuzione dei flussi, la destagionalizzazione e l'aumento della presenza del soggiorno nel territorio e questo risulterà strategico e fondamentale dal momento che la Regione Lazio sta per varare il prossimo piano triennale del turismo".
Expo Tuscia è una delle poche DMO nel Lazio che copre diversi tipi di cluster con prodotti alternativi e complementari, nonché con offerte di nicchia legate alla sua cultura, tradizioni e all'enogastronomia, afferma il Direttore Francesco Comotti. Il Consorzio si pone quindi come promotore di dialogo e interazione tra le realtà del territorio, anche grazie al suo ampio partenariato pubblico e privato, attuando azioni di condivisione delle linee strategiche di sviluppo tra le varie realtà coinvolte, sempre più interessato alla qualità della vita di una destinazione, alle sue eccellenze, alla sostenibilità, alla ruralità, alla salute. Questa edizione del 2024 si arricchisce anche della collaborazione di importanti reti di impresa che fanno parte della DMO, conclude il Manager.
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[post_content] => Ci siamo. Alitalia ha avviato le procedure per il licenziamento collettivo di 2.059 dipendenti, come comunicato dagli amministratori dell'ex compagnia di bandiera ai sindacati, mentre la compagnia che l'ha rimpiazzata Ita Airways si è alleata con la tedesca Lufthansa.
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[post_content] => Viaggiatori sempre più propensi a spostarsi per un evento, ma allo stesso modo apprezzano l'idea di trascorrere più tempo nell'hotel che hanno prenotato. Sono alcune delle caratteristiche del cosiddetto Everything Traveller: il nuovo profilo di turista che emerge nell'edizione 2025 del Changing Traveller Report 2025 realizzato da SiteMinder. I nuovi viaggiatori sono inoltre attratti dalle destinazioni di tendenza, ma non escludono quelle più consolidate. Sono attenti al budget ma disposti a spendere per eventi, servizi extra, esperienze e sistemazioni eco-sostenibili.
Molti tratti delle diverse sfaccettature dell’Everything Traveller si ritrovano peraltro pure nel profilo dei viaggiatori italiani, che non rinunciano ai viaggi e a qualche extra, stando attenti a risparmiare, per esempio, sulla tipologia di camera. Ecco alcuni delle evidenze più salienti della ricerca.
Viaggi internazionali: se nel 2025 il 72% degli intervistati a livello globale prevede di viaggiare all’estero, dato in aumento rispetto al 65% dell’anno precedente, in Italia i turisti che puntano esclusivamente a destinazioni estere sono il 19%; chi invece sta pianificando viaggi sia nazionali, sia internazionali raggiunge il 56%. C’è quindi un 25% degli italiani per i quali il Bel Paese resta la meta principale quando si tratta di pianificare un viaggio nei prossimi 12 mesi. Al di fuori dei confini nazionali, le mete più gettonate per gli italiani sono Spagna (17%), Francia (14%), Grecia (10%), Austria (7%) e Germania (6%). La prima destinazione al di fuori dell’Europa, gli Stati Uniti (6%).
Destinazioni nazionali: tra gli italiani che scelgono il proprio Paese per i viaggi dei prossimi 12 mesi, il 21% sceglie la Sicilia seguita da Toscana (18%), Puglia, Sardegna e Lombardia (queste ultime tutte pari merito con il 15%).
Nuove esperienze: i viaggi sono sinonimo di avventura e novità; posti nuovi, sapori inediti, voglia di provare a fare cose mai fatte prima e ricerca di tempo dedicato al relax. Le esperienze più ricercate dagli italiani durante il soggiorno includono servizi spa (35%), musica dal vivo (35%), cene gourmet o wine tasting (34%), danze e tradizioni locali (15%), lezioni di yoga e meditazione (13%), lezioni di cucina tradizionale (12%), lezioni di lingue straniere (10%), attività di giardinaggio e agricoltura (10%).
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Fattori di fidelizzazione: tra le ragioni che spingono gli italiani a tornare nella stessa struttura il rapporto qualità/prezzo (74%) è al primo posto. Seguono: la location (51%), la qualità dello staff e del servizio clienti (48%), eventuali omaggi come la colazione o il merchandise (33%), esperienze indimenticabili legate al soggiorno (30%), la connessione con la cultura locale (27%), l’unicità e lo stile (22%) e i programmi fedeltà (14%).
Budget e sostenibilità ambientale: emerge sicuramente una grande attenzione ai costi quando è il momento di prenotare. Il 55% degli Italiani punta a una camera standard come prima opzione. Questo approccio è evidente anche dal fatto che non solo la maggior parte degli intervistati tricolori (62%) dichiara di voler spendere la stessa somma per l'alloggio rispetto all'anno precedente, ma anche che una quota significativa (25%) afferma di voler optare per una camera più economica per risparmiare, mentre il 19% prevede di ridurre la spesa complessiva accorciando la durata del soggiorno. Tuttavia, il 42% degli italiani è disposto a pagare fino al 10% in più per una accomodation che rispetti l’ambiente; il 14% spenderebbe fino al 25% in più e il 10% fino al 50% in più. C’è comunque voglia di trascorrere momenti di qualità quando si viaggia: gli Italiani sono, infatti, pronti a concedersi dei servizi aggiuntivi. Per esempio, se non è inclusa, la colazione è l’extra per il quale il 42% degli Italiani è disposto a spendere, seguita dal parcheggio (26%), il transfer per l’aeroporto (26%), la vista (21%) e il balcone (19%).
Lavoro in vacanza: per quanto riguarda la combinazione tra lavoro e vacanza, sdoganata con la pandemia, il report di SiteMinder rivela che il 35% dei viaggiatori italiani prevede di lavorare durante il prossimo viaggio. Sebbene questa cifra sia inferiore alla media globale del 41%, rappresenta un aumento rispetto al 29% del 2024.
Eventi e concerti: se paragonato all’anno scorso c’è una maggiore predisposizione da parte degli italiani a spostarsi per una manifestazione. Il 61% ha risposto che sì, se serve, viaggia volentieri per eventi come concerti/festival (21%), ritrovi familiari per occasioni speciali (18%), eventi sportivi (12%) o altro ancora. In caso di concerti della band preferita in un’altra città o nazione, il 51% prenota una sistemazione subito o entro una settimana dall’acquisto dei biglietti.
Flessibilità nelle date di viaggio: l’82% degli italiani è disposto a modificare le date del proprio viaggio se ciò consente di evitare l’alta stagione, di ottenere condizioni di prenotazione più vantaggiose, o di accedere a stanze di categoria superiore.
Intelligenza artificiale e servizi alberghieri: gli italiani sono aperti a interagire con l’intelligenza artificiale per la gestione di vari aspetti del soggiorno. Il 32% la utilizzerebbe per comunicare con la struttura prima dell'arrivo, un altro 32% per esplorare opzioni di alloggio online, il 22% per gestire il check-in/check-out e il 20% per dialogare con l’hotel durante il soggiorno. Tuttavia, una consistente percentuale di intervistati (26%) preferirebbe non utilizzare l’Ia in nessuno di questi ambiti. Sono, inoltre, pochi gli italiani che delegherebbero volentieri all’automazione (macchine, robot) compiti come il servizio di concierge o la preparazione di cocktail. In particolare, il 48% preferisce che la preparazione dei pasti resti affidata a personale umano, così come il servizio di concierge (41%), la gestione del bar (37%), i servizi spa e intrattenimento (31%), il servizio in camera (27%) e il check-in/check-out (23%).
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[post_content] => Buoni risultati della Lombardia. Con oltre 13 milioni di arrivi e 37 milioni di presenze turistiche nel periodo tra gennaio e agosto 2024, La Lombardia conferma la sua attrattività e si distingue come una delle mete più ricercate, pronta ad accogliere un flusso turistico intenso e diversificato. Un incremento dell’11% delle presenze rispetto al 2023, che riflette il crescente desiderio di esperienze autentiche e di qualità tra i turisti italiani (36%) e internazionali (64%).
Queste alcune delle principali evidenze emerse durante l’evento “Identikit del turista in Lombardia: scenari di oggi e domani”, organizzato da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, che ha riunito presso Palazzo Lombardia i rappresentanti delle Istituzioni e importanti operatori di categoria, per tracciare un profilo dei turisti che visitano la regione e fare il punto sulle prospettive del settore.
Cresce il turismo internazionale
I dati raccolti da Regione Lombardia evidenziano l’alta affluenza di turisti internazionali, con un picco durante la stagione estiva. In diverse zone della regione, tra cui Milano, le Provincie dei Laghi e quelle di Sondrio e Bergamo, si registra una prevalenza di visitatori stranieri rispetto a quelli italiani. L'analisi mostra una netta predominanza di turisti europei, che costituiscono quasi il 75% del totale, seguiti da asiatici (9%) e nordamericani (8%). I principali Paesi di provenienza sono la Germania, con il 21% dei flussi, e gli Stati Uniti, che contribuiscono con il 7%, sebbene con permanenze medie molto diverse.
Offerta di qualità
Secondo l’indagine svolta da Isnart, con i dati dell'Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio, la domanda si sta orientando sempre più verso un turismo di qualità. Ad attrarre i visitatori sono il patrimonio culturale e naturalistico (rispettivamente 37,9% e 21,6%), seguiti da esperienze sportive (13,2%) ed enogastronomiche (12,6%), che arricchiscono un’offerta pensata per soddisfare le esigenze di viaggiatori sofisticati. Tra i turisti stranieri si attesta come attività preferita la gita al lago (35,9%), mentre gli italiani prediligono la visita di musei e mostre (30,1%).
Un turismo in evoluzione
Un dato interessante riguarda la spesa media, che risulta in crescita rispetto all’anno scorso e superiore al valore nazionale. La Lombardia si qualifica come la regione con la più alta percentuale di turisti con una buona disponibilità economica: il 32% spende più di 120 euro al giorno (escluso viaggio e alloggio), contro il 26% della media nazionale e quattro su cinque sono professionisti che scelgono di investire in viaggi esclusivi.
Per quanto riguarda la scelta delle mete, le grandi città rimangono un centro di attrazione (con un’affluenza del 27,4%), ma il flusso turistico si estende anche ad altre aree, tra borghi (46,2%) e centri storici (42,8%), rispondendo a un turismo sempre più diversificato e consapevole.
Barbara Mazzali
«È stata una mia precisa volontà quella di costruire per regione Lombardia un Osservatorio regionale sul turismo efficiente e all’avanguardia che ci consente di avere dati di prima mano sui flussi turistici, sia in termini qualitativi che quantitativi – ha spiegato Barbara Mazzali, assessore al turismo, marketing territoriale e moda di regione Lombardia –. Inoltre, abbiamo avviato un protocollo di collaborazione con Global Blue, società leader nel tax free, e Unioncamere Lombardia e altri stakeholder per integrare le informazioni in nostro possesso e poter disporre di una profilazione più accurata sulle abitudini di spesa del viaggiatore in Lombardia.
«La condivisione e l'analisi dei dati è il pilastro su cui poggia la nuova governance turistica 'data driven' di Regione Lombardia, volta a orientare le nostre politiche per gli anni a venire, in modo da renderle sempre più rispondenti ai gusti e alle attitudini del nostro 'viaggiatore tipo'. Proprio grazie a queste conoscenze, oggi siamo in grado di tracciare un identikit del turista che sceglie la Lombardia per trascorrere le sue vacanze caratterizzato da un profilo sempre più internazionale».
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[post_content] => Tariffa speciale su uno degli itinerari African Explorer più amati dagli italiani: Tanzania Explorer e Zanzibar viene infatti proposto, con disponibilità limitata, a 6.480 euro, invece del prezzo originale di di 6.890 euro. Ma non c'è solo la Tanzania tra le mete di punta del to milanese. Anche Namibia, Sudafrica e Kenya sono di grande appeal per il periodo natalizio. Il tutto per un’offerta ampia ed eterogenea, che spazia dalle dune color albicocca di Namibia Explorer, fino alle meraviglie del Sudafrica (disponibile sia nella versione Smart che nella versione Malaria Free) e del Kenya, dal parco Tsavo al mare.
"La nostra partenza speciale di Natale, Tanzania Explorer e Zanzibar, in promozione, amalgama alla perfezione l’esperienza dell’Africa da safari (anche in mongolfiera, facoltativamente) e quella delle spiagge dell’isola, con un pernottamento da cinque notti al Sansi Kendwa Beach Resort, in camere deluxe ocean front – spiega Alessandro Simonetti, titolare di African Explorer -. Riscontriamo sempre più una domanda di esperienze autentiche, di attività legate al turismo responsabile che tengano conto e rispettino le comunità locali. Complice, da questo punto di vista, la crescita tra i nostri clienti di un pubblico di Millennials e gen Z, generazioni preparate e sensibili nei confronti di queste tematiche. Una tendenza che si sposa benissimo anche con la nostra proposta per Namibia, Tanzania e Kenya che, insieme al Sudafrica, costituiscono le destinazioni preferite dai nostri clienti, anche per i viaggi di Natale e Capodanno”.
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La Germania accende i riflettori su Chemnitz che nel 2025 sarà Capitale europea della cultura. La città industriale sassone diventa così la quarta destinazione tedesca a detenere questo titolo dopo Berlino Ovest (1988), Weimar (1999) e la regione metropolitana della Ruhr (2010).
“Dei 173 milioni di viaggi culturali effettuati dagli europei in tutto il mondo nel 2023, 18,7 milioni sono stati in Germania, confermando così la nostra posizione di primo piano come destinazione culturale e di city break in Europa” afferma Petra Hedorfer, presidente del Consiglio direttivo dell'Ente Nazionale Germanico per il Turismo -. Secondo le ultime analisi di Ipk International, il numero di viaggi degli europei in città tedesche è aumentato ulteriormente del 10% nei primi otto mesi del 2024. In questo contesto, l'evento 'Chemnitz Capitale Europea della Cultura 2025' crea ulteriori stimoli per scoprire questa regione nel panorama artistico e culturale tedesco.”
Insieme alla città di Chemnitz, 38 città e comuni della Sassonia centrale, della regione di Zwickau e dei monti Metalliferi formano la regione della Capitale della Cultura e insieme si fregiano del titolo di “Capitale Europea della Cultura”. Gli organizzatori si aspettano nel corso del 2025 circa 2 milioni di ospiti internazionali che potranno godere di un ampio programma di arte, incontri, festival e mostre.
“All'insegna del motto “C the unseen”, Chemnitz e la Regione Capitale della Cultura presentano un programma a più livelli con oltre 1.000 eventi che invitano i visitatori a scoprire persone, luoghi e attività che non sono ancora stati al centro dell'attenzione turistica - spiega Andrea Pier, amministratore delegato di Chemnitz 2025 GmbH -. Il programma getta un ponte tra gli oltre 800 anni di tradizione mineraria, le istituzioni culturali affermate e riconosciute a livello internazionale come i teatri, i musei e la cultura industriale e i progetti sviluppati per l'anno della Capitale della Cultura. Gli abitanti di Chemnitz e l'intera regione non vedono l'ora di accogliere gli ospiti tedeschi e stranieri nella Capitale europea della cultura”.
L'anno della Capitale della Cultura si aprirà il 18 gennaio 2025. Il principale canale di informazione per l'anno della Capitale europea della cultura è un microsito sul sito dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo. Qui vengono presentati itinerari di viaggio e gli eventi che collegano Chemnitz e i 38 comuni partecipanti della regione con le autentiche esperienze culturali della tradizione, della storia e del presente.
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[post_content] => Malta torna protagonista degli schermi cinematografici con l'attesa uscita, domani 14 novembre, del Gladiatore II per girare il quale il regista, Ridley Scott. ha scelto l'Isola per la terza volta, dopo aver diretto qui anche la prima pellicola dedicata all’antica Roma, così come Napoleon uscito nel 2023.
La ricostruzione del Colosseo, al centro delle vicende della storia, è infatti stata creata ad hoc nei pressi di Fort Ricasoli a Kalkara. Il grande set, che comprendeva anche vie, vicoli e palazzi circostanti l’arena, prima di essere smantellato è stato aperto al pubblico permettendo ai visitatori di ammirare i luoghi dove sono state girate alcune delle scene più epiche del film.
Ma Il Gladiatore II è solo la più recente delle pellicole che hanno avuto come teatro Malta, da sempre considerata la Hollywood del Mediterraneo. L’industria cinematografica maltese è rinomata per la sua professionalità e versatilità, offrendo sia teatri di scena unici al mondo – come le grandi piscine che consentono di effettuare riprese ambientate in mare aperto - sia set open air di strabiliante bellezza per scene circondate da una natura spettacolare o edifici storici risalenti a numerose epoche passate.
Sono talmente tante le produzioni cinematografiche e le serie tv famose prodotte a Malta, che uno dei tanti motivi per visitare l’arcipelago potrebbe proprio essere quello di seguire un itinerario da protagonista, sulle orme dei film più amati, in una sorta di avventura che combina la passione per il cinema con la scoperta di un territorio. Da Games of Thrones, a Troy, in cui Brad Pitt recitò a Malta per la prima volta.
Pitt ha successivamente partecipato alla pellicola By the Sea diretto e interpretato dall’allora moglie Angelina Jolie, la cui storia era interamente ambientata nella caletta di Mġarr ix-Xini a Gozo. La coppia si innamorò della seconda isola dell’arcipelago dove successivamente tornò per trascorrere le vacanze con la famiglia. Pitt scelse nuovamente Malta per World War Z, il suo horror apocalittico tra le cui immagini si può riconoscere Valletta, città che è stata grande protagonista di molti altri titoli internazionali come Assassin’s Creed o Jurassic World Dominion.
Come non ricordare infine forse il più famoso dei set maltesi, quello del Popeye Village, dove fu girata la pellicola dedicata a Braccio di Ferro nel 1980 e che vedeva protagonista il compianto Robin Williams. Il set, rimasto pressocché intatto, è stato trasformato in un parco tematico dedicato al forzuto personaggio, ed è oggi una delle attrazioni maltesi più amate dalle famiglie che un ricco programma di attività che variano tutto l’anno.
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In questo contesto, l'evento 'Chemnitz Capitale Europea della Cultura 2025' crea ulteriori stimoli per scoprire questa regione nel panorama artistico e culturale tedesco.”\r\nInsieme alla città di Chemnitz, 38 città e comuni della Sassonia centrale, della regione di Zwickau e dei monti Metalliferi formano la regione della Capitale della Cultura e insieme si fregiano del titolo di “Capitale Europea della Cultura”. Gli organizzatori si aspettano nel corso del 2025 circa 2 milioni di ospiti internazionali che potranno godere di un ampio programma di arte, incontri, festival e mostre. \r\n\r\n“All'insegna del motto “C the unseen”, Chemnitz e la Regione Capitale della Cultura presentano un programma a più livelli con oltre 1.000 eventi che invitano i visitatori a scoprire persone, luoghi e attività che non sono ancora stati al centro dell'attenzione turistica - spiega Andrea Pier, amministratore delegato di Chemnitz 2025 GmbH -. 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Qui vengono presentati itinerari di viaggio e gli eventi che collegano Chemnitz e i 38 comuni partecipanti della regione con le autentiche esperienze culturali della tradizione, della storia e del presente. \r\n \r\n \r\n ","post_title":"Germania: riflettori puntati su Chemnitz, Capitale europea della cultura 2025","post_date":"2024-11-14T09:25:37+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1731576337000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"478829","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Malta torna protagonista degli schermi cinematografici con l'attesa uscita, domani 14 novembre, del Gladiatore II per girare il quale il regista, Ridley Scott. ha scelto l'Isola per la terza volta, dopo aver diretto qui anche la prima pellicola dedicata all’antica Roma, così come Napoleon uscito nel 2023.\r\nLa ricostruzione del Colosseo, al centro delle vicende della storia, è infatti stata creata ad hoc nei pressi di Fort Ricasoli a Kalkara. Il grande set, che comprendeva anche vie, vicoli e palazzi circostanti l’arena, prima di essere smantellato è stato aperto al pubblico permettendo ai visitatori di ammirare i luoghi dove sono state girate alcune delle scene più epiche del film.\r\nMa Il Gladiatore II è solo la più recente delle pellicole che hanno avuto come teatro Malta, da sempre considerata la Hollywood del Mediterraneo. L’industria cinematografica maltese è rinomata per la sua professionalità e versatilità, offrendo sia teatri di scena unici al mondo – come le grandi piscine che consentono di effettuare riprese ambientate in mare aperto - sia set open air di strabiliante bellezza per scene circondate da una natura spettacolare o edifici storici risalenti a numerose epoche passate.\r\nSono talmente tante le produzioni cinematografiche e le serie tv famose prodotte a Malta, che uno dei tanti motivi per visitare l’arcipelago potrebbe proprio essere quello di seguire un itinerario da protagonista, sulle orme dei film più amati, in una sorta di avventura che combina la passione per il cinema con la scoperta di un territorio. Da Games of Thrones, a Troy, in cui Brad Pitt recitò a Malta per la prima volta.\r\nPitt ha successivamente partecipato alla pellicola By the Sea diretto e interpretato dall’allora moglie Angelina Jolie, la cui storia era interamente ambientata nella caletta di Mġarr ix-Xini a Gozo. La coppia si innamorò della seconda isola dell’arcipelago dove successivamente tornò per trascorrere le vacanze con la famiglia. Pitt scelse nuovamente Malta per World War Z, il suo horror apocalittico tra le cui immagini si può riconoscere Valletta, città che è stata grande protagonista di molti altri titoli internazionali come Assassin’s Creed o Jurassic World Dominion.\r\nCome non ricordare infine forse il più famoso dei set maltesi, quello del Popeye Village, dove fu girata la pellicola dedicata a Braccio di Ferro nel 1980 e che vedeva protagonista il compianto Robin Williams. Il set, rimasto pressocché intatto, è stato trasformato in un parco tematico dedicato al forzuto personaggio, ed è oggi una delle attrazioni maltesi più amate dalle famiglie che un ricco programma di attività che variano tutto l’anno.\r\n[gallery ids=\"478834,478836,478835\"]","post_title":"Malta di nuovo protagonista al cinema con l'uscita de Il Gladiatore II","post_date":"2024-11-13T13:39:46+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1731505186000]}]}}