23 febbraio 2023 10:37
Il governo francese ha speso 45,5 miliardi di euro in aiuti pubblici nel 2020 e nel 2021 per il turismo. Con loro ha raggiunto 320 mila beneficiari. Dagli impianti sciistici alle agenzie di viaggio. Dai vettori agli hotel, dagli appartamenti ai grossisti. Tutti gli altri paesi d’Europa sono dietro.
Di quei soldi, 17 miliardi sono andati a spese fisse. 10.6 per compensare economicamente la parziale attività di questi anni e 14 per prestiti garantiti; e 900 milioni per aiuti agli investimenti.
Il 98% delle imprese
Fino al 98% delle imprese del settore ha ottenuto almeno uno degli aiuti. L’88% della perdita di margini è stato compensato. Così come il 25% del calo delle vendite.
L’Echo Touristique de France sottolinea che non solo lo Stato ha messo sul tavolo una tale quantità di denaro per il turismo. Ma anche che le entrate fiscali dello Stato derivanti da queste attività sono crollate sia direttamente che indirettamente, poiché gli investimenti si sono arrestati.
Post Sciptum per i governi italiani che si sono succeduti:
i ministri del turismo italiani dovrebbero leggere questo articolo e provare un certo disagio, per quello che si poteva fare e non si è fatto.
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L'annuncio è arrivato nei giorni scorsi direttamente dal primo ministro britannico Keir Starmer, che ha svelato un mega accordo che potrebbe creare migliaia di posti di lavoro e attrarre milioni di turisti. "Oggi abbiamo concluso l'accordo su un investimento multimiliardario che vedrà Bedford sede di uno dei più grandi parchi di intrattenimento in Europa" ha dichiarato Starmer, ripreso dall'Ansa.
Con un’estensione pari a quattro volte quella di Disneyland Paris, il nuovo complesso promette non solo esperienze spettacolari per i visitatori, ma potrebbe essere destinato a trasformare radicalmente il territorio in cui sorgerà. Il progetto creerà circa 28.000 posti di lavoro, di cui 20.000 durante la costruzione, e rappresenterà una introito di 50 miliardi di sterline all'economia del Regno Unito entro il 2055. Si stima che 8,5 milioni di persone visiteranno il parco nel suo primo anno, rendendolo l'attrazione più grande della Gran Bretagna.
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"Sono numeri importanti e lusinghieri che testimoniano il trend in aumento dei passeggeri e fanno ben sperare per la stagione estiva - ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti -. L’aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi si conferma uno scalo attrattivo e competitivo. La Regione Umbria continuerà a investire anche per i prossimi anni con l’impegno di incrementare i collegamenti e attirare nuove compagnie".
Una summer 2025 che propone, come già anticipato, un network di 17 rotte e 114 voli settimanali. Un ventaglio di opportunità che include 8 collegamenti domestici e 9 internazionali, con diverse novità pensate per ampliare il bacino d’utenza e rispondere alle esigenze di un turismo sempre più dinamico.
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Dal prossimo 29 maggio, decolleranno i voli da Firenze verso Ginevra e Tours, che saranno operati due volte a settimana, ogni giovedì e domenica; dal 30 maggio sarà partiranno invece i servizi da Milano Bergamo verso Nizza e Tours, sempre con due frequenze settimanali, venerdì e lunedì. Tutti i voli saranno operati con un Saab 2000 a 50 posti.
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E mentre si chiude questa avventura, lo sguardo è già rivolto al futuro: sono infatti ancora aperte le prenotazioni per il Giro del Mondo 2026, in partenza a novembre 2025, con un itinerario rinnovato. Sempre la Deliziosa salperà il 21 novembre 2025 da Trieste e circumnavigherà il globo, navigando verso ovest: 142 giorni, esplorando cinque continenti, alla scoperta dei paesaggi del Sud America, della natura delle isole del Pacifico, dalla Polinesia Francese alla nuova Caledonia, spingendosi sino a Tokyo e all’India.
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Sul palco si sono succeduti i protagonisti dell’evento. Dopo l’interessante intervento dell’economista Andrea Giuricin sul tema Turismo, travel e trasporti: sfide e opportunità, Apicella ha sottolineato che i numeri sono incoraggianti: «Abbiamo il 13% di agenzie in meno, ma il 22% di volume in più e il +4% di clienti. Dovremo però pagare per altri quattro anni i debiti delle misure di sostegno alla liquidità del periodo Covid. Ma se non riusciamo a fare margini non possiamo onorare i debiti» ha proseguito, entrando nella difficile tematica della direttiva pacchetti, che ha suscitato dure reazioni in Italia, tra le quali la nota lettera di Pier Ezhaya.
«Dobbiamo difendere il turismo organizzato - ha affermato il general manager tour operating di Alpitour -. Ci avevano dati per morti come sistema prima con l’arrivo di Internet, poi con le torri Gemelle e quindi con il Covid. Ma siamo sopravvissuti. Ora si dice che l’Ai ci sfratterà e ci farà sparire. Sicuramente porterà dei cambiamenti, ma il settore può e deve governarli e accoglierli. Dobbiamo realizzare cose indimenticabili che facciano tornare il cliente. Per quanto ci riguarda, stiamo investendo tanto: sulla tecnologia e sugli asset, come la nostra flotta aerea e gli alberghi. Investiamo anche in comunicazione e nel creare quella qualità che porta alla fidelizzazione».
Ha preso quindi la parola Luigi Stefanelli, worldwide salese vicepresident di Costa Crociere. Da dieci anni la compagnia è azionista di Welcome Travel Group: un pilastro fondamentale nella distribuzione: «Le adv sono il canale più importante della nostra strategia: a loro vengono dedicati servizi, strumenti e iniziative commerciali. La nostra ricerca è continua. Sono in particolare in programma importanti novità sul fronte delle escursioni».
In primo piano, in particolare, le Sea Destinations nate nel giugno del 2024 come mete da vivere durante la navigazione: «Stanno riscuotendo un grande successo. Mentre si è a bordo la nave rallenta e succede qualcosa. Mi ha stupito e rallegrato vedere centinaia di persone che si svegliano all’alba per consumare una colazione caprese davanti ai faraglioni di Capri. È un messaggio potente. Sulla nave viene allestito un set con colori e sapori, di cui il viaggiatore è protagonista. Oggi abbiamo portato le Sea Destinations su quasi tutti i nostri itinerari. È stato impegnativo, ma siamo certi che sia la direzione giusta».
Importante anche l’intervento di Carlo Stradiotti, ceo di Neos, che ha parlato della compagnia aerea parte di Alpitour World, dinamica e fondata su innovazione, attenzione al cliente e qualità. Neos raggiunge oggi oltre 60 destinazioni business e leisure nel mondo con 16 aeromobili, a cui se ne aggiungeranno altri due entro l’estate. A fare da cornice alla ConnAction l’intervento di Achraf Fayda, ceo dell’Office national marocain du tourism (Onmt), che ha sottolineato come nel corso di questi dieci anni il governo abbia investito un milione di euro nel settore turistico: «Oggi il Marocco sta vivendo un momento importante nella sua storia. Siamo tra le principali destinazioni turistiche dell’Africa e guardiamo al Mediterraneo. È un’ambizione che si basa su un potenziale concreto e tangibile»
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E per agevolare gli spostamenti dei cittadini liguri le due città sono collegate anche agli scali aeroportuali principali come Roma Fiumicino e Milano Malpensa.
"Portiamo i nostri bus in una regione strategica per il Paese, che ha una forte domanda di trasporto - commenta Francesco Fiore, amministratore delegato di Itabus -. Crediamo che unire città quali Genova e La Spezia a infrastrutture strategiche come gli aeroporti possa essere un grande vantaggio per il territorio e generare un importante indotto".
Marco Scajola, assessore ai Trasporti della Regione Liguria, sottolinea come il "servizio aggiuntivo consentirà ai cittadini liguri di essere maggiormente collegati alle principali città italiane. L'investimento di Itabus in Liguria dimostra inoltre la centralità del nostro territorio non solo per il nord, ma per tutto il Paese. All'importante lavoro in corso per migliorare i nostri trasporti pubblici affianchiamo questa iniziativa certamente interessante".
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Air France preoccupata
Ben Smith, ceo del Gruppo Air France, ha dichiarato: "Siamo preoccupati. Stiamo esaminando queste informazioni con molta attenzione". Air France ha programmato un aumento dell'offerta di posti per gli Stati Uniti dall'8 all'11,5 percento per quest'estate.
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[post_content] => Nel cuore di Roma, tra Villa Borghese e Piazza di Spagna, il Sofitel Roma Villa Borghese conferma il proprio impegno per un’ospitalità sempre più responsabile.
A guidare la trasformazione, il general manager Sebastien Antoine, che ha supervisionato un progetto articolato di riqualificazione strutturale e ambientale conclusosi nel febbraio 2025, culminato con l’ottenimento della certificazione Green Key, tra i riconoscimenti internazionali più rilevanti in tema di sostenibilità turistica.
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L'hotel e il territorio
La struttura, ospitata in un palazzo nobiliare del XIX secolo, è stata ridisegnata nel 2019 dall’architetto Jean-Philippe Nuel, che ha unito eleganza francese e classicismo romano in un ambiente sobrio e luminoso. Le 78 camere e 7 suite, tra cui tre Terrace Suite con jacuzzi e quattro Deluxe Suite, sono progettate per offrire un’atmosfera intima e sofisticata.
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Il rooftop Settimo – Roman Cuisine & Terrace, con vista su San Pietro e Villa Medici, è uno degli elementi più rappresentativi dell’hotel. Il progetto, firmato anch’esso da Nuel, ospita la cucina dello chef Giuseppe D’Alessio, che propone una carta ispirata alla tradizione romana, con richiami alla cucina francese e mediterranea.
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Questa è la differenza tra un Paese (la Francia) che ha sempre ceduto nel Turismo e noi. Loro investono e credono che, essendo il Turismo una risorsa importante ed una ricchezza per il Paese, devono anche AIUTARE gli addetti ai lavori nei momenti di crisi. La conclusione dell’articolo: i ministri del turismo italiani dovrebbero leggere questo articolo e provare un certo disagio, per quello che si poteva fare e non si è fatto, è la più condivisibile da tutti noi. Che tristezza!