24 February 2025

Grecia: segno più per il numero dei turisti in arrivo, che però spendono meno

[ 0 ]

La Grecia si conferma meta privilegiata delle scelte estive dei turisti: durante lo scorso maggio, secondo i dati diffusi dalla Banca di Grecia, il numero degli arrivi è aumentato del +21,3% rispetto allo stesso mese del 2023, ma la spesa media per viaggio è diminuita del 12,2%.

Malgrado ciò, le entrate derivanti dai viaggi sono aumentate del 6,8% nel maggio 2024, per un ammontare di 1,9 miliardi di euro, rispetto agli 1,8 miliardi di euro del maggio 2023.

Il saldo della bilancia turistica, che mette a confronto le spese greche per i viaggi all’estero con le entrate generate dai viaggiatori non residenti in Grecia, mostra comunque un surplus di 1,64 miliardi di euro nel maggio 2024, rispetto a quello di 1,60 miliardi di euro nello stesso mese del 2023.

Infine, tra gennaio a maggio, le entrate del travel sono state pari a 3,8 miliardi di euro, con un aumento di 531,2 milioni di euro (16,2%) rispetto allo scorso anno, mentre i pagamenti di viaggio sono aumentati di 212,6 milioni di euro (23,6%), per un totale di 1,1 miliardi di euro.

L’aumento delle entrate di viaggio deriva da un incremento del 20,6% del traffico di viaggi, nonostante una diminuzione del 3,6% della spesa media per viaggio.

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 485143 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Caldana Europe Travel e Utat Viaggi hanno presentato alla Bit di Milano alcune novità. La programmazione  Caldana 2025 include diversi circuiti rinnovati: «Abbiamo un’alta percentuale di repeaters - commenta Dario Caldana presidente del to -. Quest’anno per esempio abbiamo le proposte settimanali per Malta che evidenziano l’aspetto culturale. Ci rivolgiamo anche ai piccoli gruppi, un modo per condividere un’esperienza che valorizza la visita». L’operatore punta anche sulla Romania proposta da diversi anni e dove dispone di uffici. Tra i circuiti proposti il Dracula Tour o i monasteri della Bucovina: «La destinazione è autentica ma è poco conosciuta - aggiunge Caldana -: chi la scopre ne rimane affascinato e colpito». Il 2024 verrà ricordato come un anno da record per quanto concerne la crescita e le opportunità. Complessivamente Caldana ha movimentato un migliaio di gruppi. «Il trend è iniziato nel 2023 e speriamo prosegua – spiega Caldana –. Il periodo attuale è caratterizzato da diverse problematiche ma per fortuna le opportunità sono tante. In primis il flusso sull’Italia con grande interesse da Nord America, Cina ed Emirati Arabi. Il nostro paese attira moltissimo». Caldana ha infatti un ricco programma incoming per clienti stranieri, ma anche numerose proposte per il turista domestico. «Quest’anno i tour sono stati rafforzati – commenta il presidente – perché con il Giubileo la visita di Roma richiede una giornata in più. Proponiamo per esempio anche i Musei Capitolini, più complicati da prenotare». La prima destinazione per Caldana, per fatturato e numero clienti, rimane però la Francia. «Il paese Transalpino piace molto anche per la grande varietà di prodotto offerta. A causa delle varie problematiche Regno Uniti, i flussi per le isole britanniche si stanno invece spostando sull’Irlanda». Insieme alla Francia, la Mitteleuropa è infine il core business di Caldana: «Fa parte della nostra programmazione da molti anni. Siamo stati tra i primi a proporla. Slovenia e Croazia sono sempre in crescita». Per quanto riguarda Utat il focus è rappresentato dagli Usa, caratterizzati dai circuiti Firmati Utat. «Ci sono anche i tour più lunghi tra i parchi e Los Angeles – conclude Caldana –. Molto richiesto il Canada, tra cui il circuito ideato con partenza da Toronto, tra natura e fauna». Tra le destinazioni proposte c'è pure la Cina, partita grazie agli scambi culturali tra scuole italiane e cinesi, in catalogo sempre con i circuiti firmati Utat. [post_title] => Caldana Europe Travel e Utat Viaggi: novità e segnali positivi dal mercato [post_date] => 2025-02-21T10:16:45+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1740133005000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 485113 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Gran polverone sul nuovo testo unico del turismo approvato in Toscana. Il punto fondamentale è chiaro: con il nuovo Codice del turismo, la Regione Toscana ha messo nero su bianco quella una regola d’oro, ovvero “stesso mercato stesse regole”, che si tratti di alberghi, di affitti brevi, di extralberghiero in genere. Tutti con le stesse regola. Ponendo in questo modo un freno ad una concorrenza che facilitava più una parte che l'altra e riaffermando il valore del fare impresa in un settore che finora ha visto fin troppo pressapochismo. A questo proposito Federelaberghi nazionale si è schierata con la regione Toscana contro un eventuale ricorso da parte del governo nazionale.  “Se il Consiglio dei ministri dovesse accogliere la proposta di impugnativa, commetterebbe un doppio errore – recita la nota della Federalberghi – Questo perché si scaglierebbe contro le regole di buon senso e le proposte innovative contenute nel codice regionale toscano, che finalmente prevede parità di regole per i soggetti che operano sullo stesso mercato. E anche perché minerebbe le competenze che la Costituzione riconosce alle regioni in materia di turismo”. [post_title] => Difendiamo insieme a Federalberghi il nuovo codice del turismo Toscana [post_date] => 2025-02-20T13:49:26+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( [0] => topnews ) [post_tag_name] => Array ( [0] => Top News ) ) [sort] => Array ( [0] => 1740059366000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 485004 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Evitare possibilmente il giorno del Ringraziamento, Halloween, Natale, Capodanno e i mesi estivi, quando i costi di voli e alloggi tendono a salire. Provare invece a cercare opzioni di viaggio tra tra gennaio e marzo e tra ottobre e novembre. Sono alcuni dei consigli Civitatis sui momenti migliori per visitare New York risparmiando.  Secondo i comparatori di viaggi, acquistare i biglietti aerei almeno sette settimane prima della partenza aiuta a evitare rincari. Per chi viaggia in alta stagione, è però consigliabile prenotare con almeno cinque mesi di anticipo. Tuttavia, queste regole non sono rigide e possono variare in base a sconti o strategie delle compagnie aeree per riempire i voli. sEsendo una meta molto richiesta, i vettori lanciano infatti spesso offerte flash con sconti interessanti anche in altre stagioni. Il periodo più economico per visitare New York rimane tuttavia l’inverno, escluso dicembre, ma il freddo intenso richiede una buona preparazione. Il vantaggio? Si può godere della città innevata. Manhattan è quindi la zona ideale per soggiornare, con Times Square e Central Park tra le aree più richieste per la loro posizione centrale e i collegamenti. Tuttavia, gli alloggi qui sono abbastanza costosi, con prezzi medi a partire da 100 dollari a notte. Per risparmiare, si possono trovare sistemazioni più economiche in quartieri come Queens o Brooklyn, a condizione che siano ben collegate alla metropolitana. Il consiglio principale per trovare hotel convenienti è lo stesso valido per i voli: prenotare con anticipo ed evitare l'alta stagione. [post_title] => Civitatis: come visitare New York senza spendere un capitale [post_date] => 2025-02-19T13:18:32+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1739971112000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 484880 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Play archivia un 2024 in rosso, ma dà fiducia al modello di business recentemente rivisto che, anzi, sembrerebbe già dare risultati positivi. Lo scorso esercizio la low cost islandese ha registrato una perdita netta di 66 milioni di dollari - quasi il doppio rispetto ai 35 milioni di dollari del 2023 - a fronte di ricavi in crescita del 4% a 292 milioni di dollari. La compagnia attribuisce la debole performance a un'estate “deludente”, con una surplus di capacità sul mercato del Nord Atlantico e agli effetti dell'attività sismica in Islanda all'inizio dell'anno. Per contro, però, il quarto trimestre 2024 ha dimostrato un “cambiamento positivo” dopo che, lo scorso ottobre, era stato deciso di abbandonare le operazioni hub-and-spoke per concentrarsi sul traffico leisure, sui charter e sul wet-leasing. Nel quarto trimestre le entrate di Play sono diminuite del 10%, raggiungendo i 59 milioni di dollari, a causa della riduzione del numero di aeromobili nelle operazioni di linea. Tuttavia, la perdita operativa per i tre mesi si è ridotta del 23% a 15,3 milioni di dollari e anche la perdita ante imposte è migliorata, sebbene la perdita netta sia più che raddoppiata a quasi 40 milioni di dollari. Il load factor, il rendimento dei passeggeri e i ricavi unitari sono aumentati nel quarto trimestre: la compagnia ha trasportato nell'anno 1,6 milioni di passeggeri, con un riempimento dei voli dell'85,3%. Play dichiara che nel 2024 la parte point-to-point del network è stata redditizia e che quest'anno rappresenterà una quota maggiore del 30% della capacità offerta. A contribuire all'aumento della redditività 2025 c'è anche un accordo per il wet-lease di tre aeromobili a vettori europei, a partire dalla prossima primavera. [post_title] => Play fiduciosa sull'andamento 2025, a dispetto di un esercizio 2024 in rosso [post_date] => 2025-02-19T09:37:37+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1739957857000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 484648 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Prospettive positive per il 2025 del turismo incoming in Germania: le stime dell'Ente Nazionale Germanico per il Turismo (Gntb) indicano circa 91 milioni di pernottamenti da parte di ospiti stranieri nel 2025.  Questo a fronte dei dati preliminari dell'Ufficio federale di statistica che mostrano che alla fine di dicembre sono stati registrati 85,3 milioni di pernottamenti internazionali, +5,4% rispetto all'anno precedente. Secondo Tourism Economics e il GNTB, nel 2025 si prevede per la destinazione Germania una crescita del numero di pernottamenti dai mercati europei tra il 5 e il 6% e dai mercati esteri dell'11%. Pertanto si prevede che nel 2025, il turismo incoming verso la Germania aumenterà complessivamente di circa il 7%. Secondo le analisi di IPK International, i mercati esteri saranno probabilmente i principali motori della crescita prevista. In termini di intenzioni di viaggio, la Germania si colloca al terzo posto dopo Francia e Italia come destinazione europea preferita nel 2025, con il 22,9%.  "Il turismo incoming in Germania è un importante motore di crescita per l'industria turistica del Paese, caratterizzata da piccole e medie imprese - osserva Petra Hedorfer, presidente del Consiglio direttivo del Gntb -. Secondo l'IPK Trendtelegramm, l'aumento degli arrivi e delle spese di viaggio ha portato nei primi otto mesi del 2024 a un incremento del 13% di fatturato dall'Europa rispetto all’anno precedente. Grazie ai suoi elevati standard qualitativi, alla varietà dell'offerta turistica e all'interessante rapporto qualità-prezzo, la Germania è una destinazione di prim'ordine tra le destinazioni turistiche internazionali. Secondo l’UN Tourism Barometer di gennaio 2025, gli arrivi globali sono saliti a 1,4 miliardi nel 2024 e l'Organizzazione Mondiale del Turismo prevede un ulteriore aumento dal tre al cinque per cento per il 2025. Con una crescita del sette per cento, la previsione per il 2025 del turismo in entrata in Germania è superiore alla media globale".    [post_title] => Germania: segno più per i flussi incoming, verso i 91 mln di pernottamenti [post_date] => 2025-02-17T10:00:12+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1739786412000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 484628 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_484629" align="alignleft" width="300"] Lara Cereda, trade manager, e Lubos Rosenberg, direttore di CzechTourism Italia[/caption] La Repubblica Ceca tira le somme di un 2024 che ha visto protagonista il mercato italiano con numeri record. «Per la prima volta i pernottamenti hanno raggiunto quota 1.166.115 a fronte di 435.446 arrivi – sottolinea Lubos Rosenberg, direttore di CzechTourism Italia -, dati che posizionano l’Italia quale sesto mercato globale. Praga continua ad attrarre l’85% dei numeri complessivi, ma sta crescendo anche l’interesse per altre aree del territorio, in particolare la Moravia Meridionale e la regione di Pilsen». Boom di collegamenti aerei Italia-Cechia Cifre indubbiamente supportate dai fitti «collegamenti aerei diretti, in costante aumento, che coprono l’intero territorio italiano - malgrado l'assenza di un vettore di bandiere - da Trieste a Catania e che quest’anno vedono il debutto di Aeroitalia sulla rotta stagionale da Roma Fiumicino a Brno con due frequenze alla settimana». A incentivare le scelte degli italiani «sono senza dubbio anche la prossimità della destinazione e l’ottimo rapporto qualità-prezzo per una meta fruibile tutto l’anno: basti pensare che dicembre è il secondo mese con il maggior numero di turisti italiani dopo agosto, grazie ai mercatini di Natale». Confermati i capisaldi di una promozione che ruota su diversificazione dell’offerta e destagionalizzazione, i principali driver 2025 sono quelli legati ai siti Unesco – materiali e immateriali - ai prodotti di nicchia, alle esperienze autentiche a contatto con il territorio, sempre più richieste proprio dagli italiani, quei visitatori che sono maggiormente attenti agli aspetti culturali. In questo senso, l’obiettivo finale non è più quello del mero aumento in termini numerici degli arrivi, ma di catturare le attenzioni di un viaggiatore più consapevole». [post_title] => La Repubblica Ceca conquista gli italiani, fra siti Unesco ed esperienze autentiche [post_date] => 2025-02-14T09:37:48+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1739525868000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 484586 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Messico tutto da scoprire con Viva México Travel: più accessibile, flessibile, all’insegna dell’autenticità messicana e aperto a ogni budget. «Con sede a Città del Messico e a Firenze, offriamo tariffe competitive e convenienti livello dmc, mantenendo al contempo tutte le garanzie di un operatore italiano. Vendiamo in euro senza adeguamenti valutari o di altro genere. E questo crediamo sia un punto molto importante» spiega Marco Guiducci, direttore di Viva México. La più grande novità del 2025 è l’introduzione del Belize, disponibile dal prossimo autunno: «L’estensione Belize sarà una proposta di soggiorno di tre o quattro notti incentrata sul mare, sullo snorkeling e su attrazioni come la celebre Blue Hole. La destinazione sarà raggiungibile con collegamento diretto in traghetto da Chetumal a San Pedro o a Caye Caulker» rivela. Una delle principali sfide che Viva Mexico si pone è far comprendere agli agenti di viaggio che il Messico non è solo riviera Maya e Yucatán: «Il paese è molto più ampio e variegato: conta ben 32 stati, ognuno con le proprie peculiarità, e gli itinerari che proponiamo vogliono far scoprire questi luoghi nascosti, incantando gli agenti di viaggio, proprio come è successo a me» conclude il direttore. Nella programmazione dell’operatore sono cinque le macro-sezioni proposte: i Grandi Itinerari sono tour garantiti a partenza prestabilita per scoprire alcune delle tradizioni messicane più importanti, dal Día de los Muertos alla migrazione delle balene in Baja California, fino alla straordinaria migrazione delle Mariposas Monarcas e alla tradizionale Guelaguetza; Immersione Maya, il prodotto più venduto, con partenze garantite 365 giorni l’anno (eccetto i due tour che comprendono il Guatemala che partono due volte a settimana) a partire da un minimo di due persone, per un itinerario all’insegna di cultura e natura; México Hermoso, che vuole essere uno stimolo e un punto di partenza per incuriosire l’adv sulla destinazione. Soluzioni ideali per chi preferisce una maggiore autonomia spendendo meno ma senza rinunciare a comfort e autenticità sono i tour fly and drive e, grazie all’alto livello delle compagnie di autobus del Paese, fly and bus. Viva México si impegna a garantire esperienze autentiche affidandosi a strutture ricettive dal carattere tipico messicano, accessibili a tutti i budget. Con programmazioni flessibili, soluzioni tailor-made e consulenza per le adv, l’operatore permette di scoprire il Messico nella sua essenza, con la sicurezza di servizi gestiti direttamente, anche in loco, e soluzioni per ogni esigenza. di Elisa Biagioli [post_title] => Il Messico autentico con Viva México Travel; Belize la novità 2025 [post_date] => 2025-02-13T11:15:28+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1739445328000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 484519 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Dai servizi Vip per assistere ai più importanti eventi sportivi del mondo a un prodotto originale che rende il viaggiatore - appassionato protagonista attivo di un'esperienza da sogno. E' il nuovo corso di Kkm Group che del legame tra sport e turismo ha da sempre fatto il proprio segno distintivo. "Per tre anni siamo stati rivenditori esclusivi in Italia per la Formula 1 e il Super Bowl - racconta il ceo, Andrea Cani -. Ma ci siamo accorti che ciò non era più sufficiente. Abbiamo quindi pensato a un prodotto tutto nostro, in grado di rendere i viaggiatori i veri protagonisti dell'evento, con un occhio di riguardo anche ai giovani che non entrano in agenzia". E' nato così il primo di quella che nelle intenzioni del to diventerà una serie di format ad hoc: la prima di Gioca negli stadi dei campioni è stato sul campo del Manchester City, affittato per una trentina di ospiti che hanno avuto l'opportunità di calcare l'erba di una delle più celebri arene del calcio inglese. "Non solo: si sono anche cambiati negli spogliatoi e soprattutto hanno girato la città a bordo del pullman della squadra. Sui social la risonanza è stata straordinaria. Ora ci stanno contattando anche altre squadre interessate alle nostre proposte. A cominciare dalla Juventus". Ma Cani sta già pensando alla prossima evoluzione del format: Gioca nello stadio dei tuoi campioni con i tuoi campioni prevede il coinvolgimento di un ex giocatore per squadra partecipante. In linea con tale impostazione, il gruppo ha inoltre lanciato agli inizi di ottobre il nuovo brand  Kkm Experience – Sport & Events, "con il quale proponiamo a oggi 58 partenze garantite accompagnate da uno storyteller d'eccezione tra giornalisti di emittenti quali Dazn o Sky ed ex sportivi. Questo non vuol dire che non organizziamo più viaggi per assistere a eventi come la Formula 1 o l'Nba. L'idea però è ora di andare oltre, grazie a un'offerta in grado di dare qualcosa in più". [post_title] => Turismo sportivo: con Kkm Group il viaggiatore scende in campo per davvero [post_date] => 2025-02-12T13:09:55+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1739365795000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 484373 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_484374" align="aligncenter" width="465"] Da sinistra, Graziella Pica, Giovanna Fullin, Mariangela Colasanti, Gianluca Tammaro e Luca Bove[/caption] Garbage in - garbage out: in parole povere, se inserisci spazzatura, otterrai spazzatura. Sta tutta qui la realtà dell’intelligenza artificiale, per quanto avanzato sia l’algoritmo che la governa. Il re è nudo, verrebbe da dire, ascoltando le parole del fondatore di Local Strategy, Luca Bove, a un recente panel sull’Ai alla Bit di Milano. Non solo: persino i recenti annunci apocalittici di Elon Musk sulla voracità energetica delle tecnologie informatiche più avanzate sarebbe da ridimensionare. E soprattuto da ascrivere, almeno in parte, a pure esigenze speculative: “Lo ha dimostrato in poche settimane dal lancio il modello cinese DeepSeek: efficiente, veloce, potente, ma molto meno costoso ed energivoro dei mega-progetti a stelle e strisce”, ha spiegato Bove. Questo ovviamente non vuole dire negare che l’Ai sia una tecnologia in grado di cambiare almeno in parte i nostri modelli di consumo. Anche nel mondo del travel. Ma l’approccio di Bove ha il merito di ridimensionare gran parte dell’hype comunicativo che da tempo circonda l’argomento, con toni che a volte sfiorano l’apocalittico - fantascientifico. In termini pratici, quindi, per ora le applicazioni dell’Ai rimangono utili ma circoscritte ad ambiti precisi, per quanto importanti questi possano risultare: oltre a consentire una profilazione estrema dei consumatori - viaggiatori (con evidenti questioni aperte in tema di privacy però, ndr), uno dei benefici oggi più visibili dell’applicazione dell’intelligenza artificiale nel mondo dei viaggi è per esempio l’abbattimento delle barriere linguistiche, ha raccontato il regional retailing sales manager Emea di Sabre Hospitality, Gianluca Tammaro. “La chiave sta nel tempo, che è una risorsa limitata - ha aggiunto la corporate strategic advisor Italy di CitizenM, Graziella Pica -. Accedere velocemente alle informazioni sulle preferenze degli ospiti significa avere più margine a disposizione per porsi in maniera pro-attiva nei confronti di chi entra in hotel”. “Il problema semmai sta nel capire quale strumento Ai si adatti meglio alle esigenze degli hotel, in un contesto in cui l’offerta It è davvero un mare magno difficile da navigare - ha sottolineato la head of innovations Bwh Italia e Malta, Mariangela Colasanti -. Tra i nostri compiti principali c’è quindi anche quello di essere selezionatori critici delle soluzioni disponibili. Ma pure di fornire sistemi pronti all’uso, nonché di formare il personale alla raccolta dei dati necessari al funzionamento ottimale degli stessi modelli Ai”. Un aspetto, quello della formazione, condiviso anche da Giovanna Fullin: “Studiando il mondo del lavoro - ha infatti concluso la docente di sociologia dei processi economici e del lavoro dell’università di Milano Bicocca - mi sono subito accorta di un elemento imprescindibile: qualsiasi profilazione, per quanto dettagliata, conta solamente se le persone che operano direttamente a contatto con gli ospiti sono ben formate e ne sanno fare un utilizzo adeguato”. di Massimiliano Sarti [post_title] => L’Ai è già qui. Ma niente scenari fantascientifico-apocalittici per favore [post_date] => 2025-02-11T08:00:23+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1739260823000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "grecia segno piu numero dei turisti arrivo pero spendono meno" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":79,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":377,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"485143","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Caldana Europe Travel e Utat Viaggi hanno presentato alla Bit di Milano alcune novità.\r\nLa programmazione  Caldana 2025 include diversi circuiti rinnovati: «Abbiamo un’alta percentuale di repeaters - commenta Dario Caldana presidente del to -. Quest’anno per esempio abbiamo le proposte settimanali per Malta che evidenziano l’aspetto culturale. Ci rivolgiamo anche ai piccoli gruppi, un modo per condividere un’esperienza che valorizza la visita».\r\n\r\nL’operatore punta anche sulla Romania proposta da diversi anni e dove dispone di uffici. Tra i circuiti proposti il Dracula Tour o i monasteri della Bucovina: «La destinazione è autentica ma è poco conosciuta - aggiunge Caldana -: chi la scopre ne rimane affascinato e colpito». Il 2024 verrà ricordato come un anno da record per quanto concerne la crescita e le opportunità. Complessivamente Caldana ha movimentato un migliaio di gruppi.\r\n\r\n«Il trend è iniziato nel 2023 e speriamo prosegua – spiega Caldana –. Il periodo attuale è caratterizzato da diverse problematiche ma per fortuna le opportunità sono tante. In primis il flusso sull’Italia con grande interesse da Nord America, Cina ed Emirati Arabi. Il nostro paese attira moltissimo». Caldana ha infatti un ricco programma incoming per clienti stranieri, ma anche numerose proposte per il turista domestico.\r\n\r\n«Quest’anno i tour sono stati rafforzati – commenta il presidente – perché con il Giubileo la visita di Roma richiede una giornata in più. Proponiamo per esempio anche i Musei Capitolini, più complicati da prenotare». La prima destinazione per Caldana, per fatturato e numero clienti, rimane però la Francia. «Il paese Transalpino piace molto anche per la grande varietà di prodotto offerta. A causa delle varie problematiche Regno Uniti, i flussi per le isole britanniche si stanno invece spostando sull’Irlanda». Insieme alla Francia, la Mitteleuropa è infine il core business di Caldana: «Fa parte della nostra programmazione da molti anni. Siamo stati tra i primi a proporla. Slovenia e Croazia sono sempre in crescita».\r\n\r\nPer quanto riguarda Utat il focus è rappresentato dagli Usa, caratterizzati dai circuiti Firmati Utat. «Ci sono anche i tour più lunghi tra i parchi e Los Angeles – conclude Caldana –. Molto richiesto il Canada, tra cui il circuito ideato con partenza da Toronto, tra natura e fauna». Tra le destinazioni proposte c'è pure la Cina, partita grazie agli scambi culturali tra scuole italiane e cinesi, in catalogo sempre con i circuiti firmati Utat.","post_title":"Caldana Europe Travel e Utat Viaggi: novità e segnali positivi dal mercato","post_date":"2025-02-21T10:16:45+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1740133005000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"485113","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Gran polverone sul nuovo testo unico del turismo approvato in Toscana. Il punto fondamentale è chiaro: con il nuovo Codice del turismo, la Regione Toscana ha messo nero su bianco quella una regola d’oro, ovvero “stesso mercato stesse regole”, che si tratti di alberghi, di affitti brevi, di extralberghiero in genere. Tutti con le stesse regola. Ponendo in questo modo un freno ad una concorrenza che facilitava più una parte che l'altra e riaffermando il valore del fare impresa in un settore che finora ha visto fin troppo pressapochismo.\r\n\r\nA questo proposito Federelaberghi nazionale si è schierata con la regione Toscana contro un eventuale ricorso da parte del governo nazionale. \r\n“Se il Consiglio dei ministri dovesse accogliere la proposta di impugnativa, commetterebbe un doppio errore – recita la nota della Federalberghi – Questo perché si scaglierebbe contro le regole di buon senso e le proposte innovative contenute nel codice regionale toscano, che finalmente prevede parità di regole per i soggetti che operano sullo stesso mercato. E anche perché minerebbe le competenze che la Costituzione riconosce alle regioni in materia di turismo”.","post_title":"Difendiamo insieme a Federalberghi il nuovo codice del turismo Toscana","post_date":"2025-02-20T13:49:26+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["topnews"],"post_tag_name":["Top News"]},"sort":[1740059366000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"485004","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Evitare possibilmente il giorno del Ringraziamento, Halloween, Natale, Capodanno e i mesi estivi, quando i costi di voli e alloggi tendono a salire. Provare invece a cercare opzioni di viaggio tra tra gennaio e marzo e tra ottobre e novembre. Sono alcuni dei consigli Civitatis sui momenti migliori per visitare New York risparmiando. \r\n\r\nSecondo i comparatori di viaggi, acquistare i biglietti aerei almeno sette settimane prima della partenza aiuta a evitare rincari. Per chi viaggia in alta stagione, è però consigliabile prenotare con almeno cinque mesi di anticipo. Tuttavia, queste regole non sono rigide e possono variare in base a sconti o strategie delle compagnie aeree per riempire i voli. sEsendo una meta molto richiesta, i vettori lanciano infatti spesso offerte flash con sconti interessanti anche in altre stagioni. Il periodo più economico per visitare New York rimane tuttavia l’inverno, escluso dicembre, ma il freddo intenso richiede una buona preparazione. Il vantaggio? Si può godere della città innevata.\r\n\r\nManhattan è quindi la zona ideale per soggiornare, con Times Square e Central Park tra le aree più richieste per la loro posizione centrale e i collegamenti. Tuttavia, gli alloggi qui sono abbastanza costosi, con prezzi medi a partire da 100 dollari a notte. Per risparmiare, si possono trovare sistemazioni più economiche in quartieri come Queens o Brooklyn, a condizione che siano ben collegate alla metropolitana. Il consiglio principale per trovare hotel convenienti è lo stesso valido per i voli: prenotare con anticipo ed evitare l'alta stagione.","post_title":"Civitatis: come visitare New York senza spendere un capitale","post_date":"2025-02-19T13:18:32+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1739971112000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"484880","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Play archivia un 2024 in rosso, ma dà fiducia al modello di business recentemente rivisto che, anzi, sembrerebbe già dare risultati positivi.\r\n\r\nLo scorso esercizio la low cost islandese ha registrato una perdita netta di 66 milioni di dollari - quasi il doppio rispetto ai 35 milioni di dollari del 2023 - a fronte di ricavi in crescita del 4% a 292 milioni di dollari.\r\n\r\nLa compagnia attribuisce la debole performance a un'estate “deludente”, con una surplus di capacità sul mercato del Nord Atlantico e agli effetti dell'attività sismica in Islanda all'inizio dell'anno.\r\n\r\nPer contro, però, il quarto trimestre 2024 ha dimostrato un “cambiamento positivo” dopo che, lo scorso ottobre, era stato deciso di abbandonare le operazioni hub-and-spoke per concentrarsi sul traffico leisure, sui charter e sul wet-leasing.\r\n\r\nNel quarto trimestre le entrate di Play sono diminuite del 10%, raggiungendo i 59 milioni di dollari, a causa della riduzione del numero di aeromobili nelle operazioni di linea. Tuttavia, la perdita operativa per i tre mesi si è ridotta del 23% a 15,3 milioni di dollari e anche la perdita ante imposte è migliorata, sebbene la perdita netta sia più che raddoppiata a quasi 40 milioni di dollari.\r\n\r\nIl load factor, il rendimento dei passeggeri e i ricavi unitari sono aumentati nel quarto trimestre: la compagnia ha trasportato nell'anno 1,6 milioni di passeggeri, con un riempimento dei voli dell'85,3%.\r\n\r\nPlay dichiara che nel 2024 la parte point-to-point del network è stata redditizia e che quest'anno rappresenterà una quota maggiore del 30% della capacità offerta.\r\n\r\nA contribuire all'aumento della redditività 2025 c'è anche un accordo per il wet-lease di tre aeromobili a vettori europei, a partire dalla prossima primavera.","post_title":"Play fiduciosa sull'andamento 2025, a dispetto di un esercizio 2024 in rosso","post_date":"2025-02-19T09:37:37+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1739957857000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"484648","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Prospettive positive per il 2025 del turismo incoming in Germania: le stime dell'Ente Nazionale Germanico per il Turismo (Gntb) indicano circa 91 milioni di pernottamenti da parte di ospiti stranieri nel 2025. \r\nQuesto a fronte dei dati preliminari dell'Ufficio federale di statistica che mostrano che alla fine di dicembre sono stati registrati 85,3 milioni di pernottamenti internazionali, +5,4% rispetto all'anno precedente.\r\nSecondo Tourism Economics e il GNTB, nel 2025 si prevede per la destinazione Germania una crescita del numero di pernottamenti dai mercati europei tra il 5 e il 6% e dai mercati esteri dell'11%. Pertanto si prevede che nel 2025, il turismo incoming verso la Germania aumenterà complessivamente di circa il 7%.\r\nSecondo le analisi di IPK International, i mercati esteri saranno probabilmente i principali motori della crescita prevista. In termini di intenzioni di viaggio, la Germania si colloca al terzo posto dopo Francia e Italia come destinazione europea preferita nel 2025, con il 22,9%. \r\n\"Il turismo incoming in Germania è un importante motore di crescita per l'industria turistica del Paese, caratterizzata da piccole e medie imprese - osserva Petra Hedorfer, presidente del Consiglio direttivo del Gntb -. Secondo l'IPK Trendtelegramm, l'aumento degli arrivi e delle spese di viaggio ha portato nei primi otto mesi del 2024 a un incremento del 13% di fatturato dall'Europa rispetto all’anno precedente. Grazie ai suoi elevati standard qualitativi, alla varietà dell'offerta turistica e all'interessante rapporto qualità-prezzo, la Germania è una destinazione di prim'ordine tra le destinazioni turistiche internazionali. Secondo l’UN Tourism Barometer di gennaio 2025, gli arrivi globali sono saliti a 1,4 miliardi nel 2024 e l'Organizzazione Mondiale del Turismo prevede un ulteriore aumento dal tre al cinque per cento per il 2025. Con una crescita del sette per cento, la previsione per il 2025 del turismo in entrata in Germania è superiore alla media globale\". \r\n ","post_title":"Germania: segno più per i flussi incoming, verso i 91 mln di pernottamenti","post_date":"2025-02-17T10:00:12+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1739786412000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"484628","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_484629\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Lara Cereda, trade manager, e Lubos Rosenberg, direttore di CzechTourism Italia[/caption]\r\n\r\nLa Repubblica Ceca tira le somme di un 2024 che ha visto protagonista il mercato italiano con numeri record. «Per la prima volta i pernottamenti hanno raggiunto quota 1.166.115 a fronte di 435.446 arrivi – sottolinea Lubos Rosenberg, direttore di CzechTourism Italia -, dati che posizionano l’Italia quale sesto mercato globale. Praga continua ad attrarre l’85% dei numeri complessivi, ma sta crescendo anche l’interesse per altre aree del territorio, in particolare la Moravia Meridionale e la regione di Pilsen».\r\nBoom di collegamenti aerei Italia-Cechia\r\nCifre indubbiamente supportate dai fitti «collegamenti aerei diretti, in costante aumento, che coprono l’intero territorio italiano - malgrado l'assenza di un vettore di bandiere - da Trieste a Catania e che quest’anno vedono il debutto di Aeroitalia sulla rotta stagionale da Roma Fiumicino a Brno con due frequenze alla settimana». A incentivare le scelte degli italiani «sono senza dubbio anche la prossimità della destinazione e l’ottimo rapporto qualità-prezzo per una meta fruibile tutto l’anno: basti pensare che dicembre è il secondo mese con il maggior numero di turisti italiani dopo agosto, grazie ai mercatini di Natale».\r\n\r\nConfermati i capisaldi di una promozione che ruota su diversificazione dell’offerta e destagionalizzazione, i principali driver 2025 sono quelli legati ai siti Unesco – materiali e immateriali - ai prodotti di nicchia, alle esperienze autentiche a contatto con il territorio, sempre più richieste proprio dagli italiani, quei visitatori che sono maggiormente attenti agli aspetti culturali. In questo senso, l’obiettivo finale non è più quello del mero aumento in termini numerici degli arrivi, ma di catturare le attenzioni di un viaggiatore più consapevole».","post_title":"La Repubblica Ceca conquista gli italiani, fra siti Unesco ed esperienze autentiche","post_date":"2025-02-14T09:37:48+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1739525868000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"484586","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Messico tutto da scoprire con Viva México Travel: più accessibile, flessibile, all’insegna dell’autenticità messicana e aperto a ogni budget. «Con sede a Città del Messico e a Firenze, offriamo tariffe competitive e convenienti livello dmc, mantenendo al contempo tutte le garanzie di un operatore italiano. Vendiamo in euro senza adeguamenti valutari o di altro genere. E questo crediamo sia un punto molto importante» spiega Marco Guiducci, direttore di Viva México.\r\n\r\nLa più grande novità del 2025 è l’introduzione del Belize, disponibile dal prossimo autunno: «L’estensione Belize sarà una proposta di soggiorno di tre o quattro notti incentrata sul mare, sullo snorkeling e su attrazioni come la celebre Blue Hole. La destinazione sarà raggiungibile con collegamento diretto in traghetto da Chetumal a San Pedro o a Caye Caulker» rivela.\r\n\r\nUna delle principali sfide che Viva Mexico si pone è far comprendere agli agenti di viaggio che il Messico non è solo riviera Maya e Yucatán: «Il paese è molto più ampio e variegato: conta ben 32 stati, ognuno con le proprie peculiarità, e gli itinerari che proponiamo vogliono far scoprire questi luoghi nascosti, incantando gli agenti di viaggio, proprio come è successo a me» conclude il direttore.\r\n\r\nNella programmazione dell’operatore sono cinque le macro-sezioni proposte: i Grandi Itinerari sono tour garantiti a partenza prestabilita per scoprire alcune delle tradizioni messicane più importanti, dal Día de los Muertos alla migrazione delle balene in Baja California, fino alla straordinaria migrazione delle Mariposas Monarcas e alla tradizionale Guelaguetza; Immersione Maya, il prodotto più venduto, con partenze garantite 365 giorni l’anno (eccetto i due tour che comprendono il Guatemala che partono due volte a settimana) a partire da un minimo di due persone, per un itinerario all’insegna di cultura e natura; México Hermoso, che vuole essere uno stimolo e un punto di partenza per incuriosire l’adv sulla destinazione. Soluzioni ideali per chi preferisce una maggiore autonomia spendendo meno ma senza rinunciare a comfort e autenticità sono i tour fly and drive e, grazie all’alto livello delle compagnie di autobus del Paese, fly and bus.\r\n\r\nViva México si impegna a garantire esperienze autentiche affidandosi a strutture ricettive dal carattere tipico messicano, accessibili a tutti i budget. Con programmazioni flessibili, soluzioni tailor-made e consulenza per le adv, l’operatore permette di scoprire il Messico nella sua essenza, con la sicurezza di servizi gestiti direttamente, anche in loco, e soluzioni per ogni esigenza.\r\n\r\ndi Elisa Biagioli","post_title":"Il Messico autentico con Viva México Travel; Belize la novità 2025","post_date":"2025-02-13T11:15:28+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1739445328000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"484519","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Dai servizi Vip per assistere ai più importanti eventi sportivi del mondo a un prodotto originale che rende il viaggiatore - appassionato protagonista attivo di un'esperienza da sogno. E' il nuovo corso di Kkm Group che del legame tra sport e turismo ha da sempre fatto il proprio segno distintivo.\r\n\r\n\"Per tre anni siamo stati rivenditori esclusivi in Italia per la Formula 1 e il Super Bowl - racconta il ceo, Andrea Cani -. Ma ci siamo accorti che ciò non era più sufficiente. Abbiamo quindi pensato a un prodotto tutto nostro, in grado di rendere i viaggiatori i veri protagonisti dell'evento, con un occhio di riguardo anche ai giovani che non entrano in agenzia\".\r\n\r\nE' nato così il primo di quella che nelle intenzioni del to diventerà una serie di format ad hoc: la prima di Gioca negli stadi dei campioni è stato sul campo del Manchester City, affittato per una trentina di ospiti che hanno avuto l'opportunità di calcare l'erba di una delle più celebri arene del calcio inglese. \"Non solo: si sono anche cambiati negli spogliatoi e soprattutto hanno girato la città a bordo del pullman della squadra. Sui social la risonanza è stata straordinaria. Ora ci stanno contattando anche altre squadre interessate alle nostre proposte. A cominciare dalla Juventus\".\r\n\r\nMa Cani sta già pensando alla prossima evoluzione del format: Gioca nello stadio dei tuoi campioni con i tuoi campioni prevede il coinvolgimento di un ex giocatore per squadra partecipante. In linea con tale impostazione, il gruppo ha inoltre lanciato agli inizi di ottobre il nuovo brand  Kkm Experience – Sport & Events, \"con il quale proponiamo a oggi 58 partenze garantite accompagnate da uno storyteller d'eccezione tra giornalisti di emittenti quali Dazn o Sky ed ex sportivi. Questo non vuol dire che non organizziamo più viaggi per assistere a eventi come la Formula 1 o l'Nba. L'idea però è ora di andare oltre, grazie a un'offerta in grado di dare qualcosa in più\".","post_title":"Turismo sportivo: con Kkm Group il viaggiatore scende in campo per davvero","post_date":"2025-02-12T13:09:55+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1739365795000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"484373","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\r\n\r\n[caption id=\"attachment_484374\" align=\"aligncenter\" width=\"465\"] Da sinistra, Graziella Pica, Giovanna Fullin, Mariangela Colasanti, Gianluca Tammaro e Luca Bove[/caption]\r\n\r\n\r\n\r\nGarbage in - garbage out: in parole povere, se inserisci spazzatura, otterrai spazzatura. Sta tutta qui la realtà dell’intelligenza artificiale, per quanto avanzato sia l’algoritmo che la governa. Il re è nudo, verrebbe da dire, ascoltando le parole del fondatore di Local Strategy, Luca Bove, a un recente panel sull’Ai alla Bit di Milano. Non solo: persino i recenti annunci apocalittici di Elon Musk sulla voracità energetica delle tecnologie informatiche più avanzate sarebbe da ridimensionare. E soprattuto da ascrivere, almeno in parte, a pure esigenze speculative: “Lo ha dimostrato in poche settimane dal lancio il modello cinese DeepSeek: efficiente, veloce, potente, ma molto meno costoso ed energivoro dei mega-progetti a stelle e strisce”, ha spiegato Bove.\r\n\r\nQuesto ovviamente non vuole dire negare che l’Ai sia una tecnologia in grado di cambiare almeno in parte i nostri modelli di consumo. Anche nel mondo del travel. Ma l’approccio di Bove ha il merito di ridimensionare gran parte dell’hype comunicativo che da tempo circonda l’argomento, con toni che a volte sfiorano l’apocalittico - fantascientifico.\r\n\r\nIn termini pratici, quindi, per ora le applicazioni dell’Ai rimangono utili ma circoscritte ad ambiti precisi, per quanto importanti questi possano risultare: oltre a consentire una profilazione estrema dei consumatori - viaggiatori (con evidenti questioni aperte in tema di privacy però, ndr), uno dei benefici oggi più visibili dell’applicazione dell’intelligenza artificiale nel mondo dei viaggi è per esempio l’abbattimento delle barriere linguistiche, ha raccontato il regional retailing sales manager Emea di Sabre Hospitality, Gianluca Tammaro.\r\n\r\n“La chiave sta nel tempo, che è una risorsa limitata - ha aggiunto la corporate strategic advisor Italy di CitizenM, Graziella Pica -. Accedere velocemente alle informazioni sulle preferenze degli ospiti significa avere più margine a disposizione per porsi in maniera pro-attiva nei confronti di chi entra in hotel”. “Il problema semmai sta nel capire quale strumento Ai si adatti meglio alle esigenze degli hotel, in un contesto in cui l’offerta It è davvero un mare magno difficile da navigare - ha sottolineato la head of innovations Bwh Italia e Malta, Mariangela Colasanti -. Tra i nostri compiti principali c’è quindi anche quello di essere selezionatori critici delle soluzioni disponibili. Ma pure di fornire sistemi pronti all’uso, nonché di formare il personale alla raccolta dei dati necessari al funzionamento ottimale degli stessi modelli Ai”.\r\n\r\nUn aspetto, quello della formazione, condiviso anche da Giovanna Fullin: “Studiando il mondo del lavoro - ha infatti concluso la docente di sociologia dei processi economici e del lavoro dell’università di Milano Bicocca - mi sono subito accorta di un elemento imprescindibile: qualsiasi profilazione, per quanto dettagliata, conta solamente se le persone che operano direttamente a contatto con gli ospiti sono ben formate e ne sanno fare un utilizzo adeguato”.\r\n\r\ndi Massimiliano Sarti","post_title":"L’Ai è già qui. Ma niente scenari fantascientifico-apocalittici per favore","post_date":"2025-02-11T08:00:23+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1739260823000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti