27 febbraio 2024 10:15
Crescita a doppia cifra per Bruxelles che nel periodo gennaio-ottobre 2023 centra un +15% di arrivi rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre i pernottamenti salgono del +18%.
Secondo l’analisi di Visit Brussels, in linea con la tendenza in atto negli ultimi anni, ad incidere sui numeri è soprattutto il leisure, arrivato a sfiorare il 50% degli arrivi totali, anche se il 2023 ha visto una significativa ripresa del business travel, con un +25% di arrivi e +26% di pernottamenti rispetto al 2022: a incidere particolarmente sugli andamenti è la grande ripresa dei flussi dall’oriente, in primis da Cina e Giappone.
Performance particolarmente positiva per l’Italia, che si conferma al primo posto tra i mercati dell’Ue per tasso di crescita, con arrivi in media a +22% e pernottamenti in aumento del 23% rispetto all’anno precedente; i dati sono migliori anche rispetto ai mercati più consolidati, come Spagna e Germania. Ottime poi le prestazioni nei mesi più caldi, agosto in particolare, seguiti dal canonico periodo dei city-break primaverili.
«Nei primi 10 mesi del 2023 il 53% degli arrivi italiani è legato al leisure, a fronte di un business travel in netta ripresa ma non ancora ai livelli del 2019 – commenta Ursula Jone Gandini, direttore Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles -. Oltre alle percentuali, crescono i numeri in valore assoluto, segno che gli italiani stanno imparando ad apprezzare la destinazione e la sua versatilità. Da sempre conosciuta per il Parlamento Europeo, la cultura pop, la birra e il cioccolato, Bruxelles sta investendo su una serie di proposte di carattere culturale in grado di intercettare non solo il pubblico degli addetti ai lavori, ma anche un target più trasversale di appassionati e amatori, come l’anno dell’art nouveau nel 2023 e le nuove mostre dedicate al surrealismo, in programma per tutta la prima parte del 2024».
Fitto il calendario di appuntamenti con il trade, a cominciare dalla Btm Italia, decima edizione della fiera b2b di promozione del turismo del sud Italia, che si terrà a Bari dal 27 al 29 febbraio. Spazio anche agli eventi presso la Brussels House di Milano: Brussels Academy, con attività di formazione e networking per gli operatori del turismo, e Atelier Chocolat, per conoscere con le “mani in pasta” la dolcissima cultura del cioccolato belga.
In occasione della Milano Design Week (in programma dal 15 al 21 aprile), infine, la Brussels House aprirà anche al pubblico che potrà ammirare le opere di artisti e designers brussellesi. In autunno è inoltre prevista la consueta partecipazione a Ttg Travel Experience.
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[post_content] => Viaggiatori sempre più propensi a spostarsi per un evento, ma allo stesso modo apprezzano l'idea di trascorrere più tempo nell'hotel che hanno prenotato. Sono alcune delle caratteristiche del cosiddetto Everything Traveller: il nuovo profilo di turista che emerge nell'edizione 2025 del Changing Traveller Report 2025 realizzato da SiteMinder. I nuovi viaggiatori sono inoltre attratti dalle destinazioni di tendenza, ma non escludono quelle più consolidate. Sono attenti al budget ma disposti a spendere per eventi, servizi extra, esperienze e sistemazioni eco-sostenibili.
Molti tratti delle diverse sfaccettature dell’Everything Traveller si ritrovano peraltro pure nel profilo dei viaggiatori italiani, che non rinunciano ai viaggi e a qualche extra, stando attenti a risparmiare, per esempio, sulla tipologia di camera. Ecco alcuni delle evidenze più salienti della ricerca.
Viaggi internazionali: se nel 2025 il 72% degli intervistati a livello globale prevede di viaggiare all’estero, dato in aumento rispetto al 65% dell’anno precedente, in Italia i turisti che puntano esclusivamente a destinazioni estere sono il 19%; chi invece sta pianificando viaggi sia nazionali, sia internazionali raggiunge il 56%. C’è quindi un 25% degli italiani per i quali il Bel Paese resta la meta principale quando si tratta di pianificare un viaggio nei prossimi 12 mesi. Al di fuori dei confini nazionali, le mete più gettonate per gli italiani sono Spagna (17%), Francia (14%), Grecia (10%), Austria (7%) e Germania (6%). La prima destinazione al di fuori dell’Europa, gli Stati Uniti (6%).
Destinazioni nazionali: tra gli italiani che scelgono il proprio Paese per i viaggi dei prossimi 12 mesi, il 21% sceglie la Sicilia seguita da Toscana (18%), Puglia, Sardegna e Lombardia (queste ultime tutte pari merito con il 15%).
Nuove esperienze: i viaggi sono sinonimo di avventura e novità; posti nuovi, sapori inediti, voglia di provare a fare cose mai fatte prima e ricerca di tempo dedicato al relax. Le esperienze più ricercate dagli italiani durante il soggiorno includono servizi spa (35%), musica dal vivo (35%), cene gourmet o wine tasting (34%), danze e tradizioni locali (15%), lezioni di yoga e meditazione (13%), lezioni di cucina tradizionale (12%), lezioni di lingue straniere (10%), attività di giardinaggio e agricoltura (10%).
Comfort essenziali: tra gli elementi imprescindibili ricercati in una camera d’albergo, gli italiani considerano prioritari la comodità di letto e cuscini (65%), a seguire la vista (50%), la possibilità di controllare la temperatura (38%), una buona tv o impianto audio (32%) e infine l’opportunità di gestire la pressione della doccia (28%). Il minibar, un tempo considerato un must-have, attualmente è rilevante solo per il 15% degli ospiti nazionali.
Fattori di fidelizzazione: tra le ragioni che spingono gli italiani a tornare nella stessa struttura il rapporto qualità/prezzo (74%) è al primo posto. Seguono: la location (51%), la qualità dello staff e del servizio clienti (48%), eventuali omaggi come la colazione o il merchandise (33%), esperienze indimenticabili legate al soggiorno (30%), la connessione con la cultura locale (27%), l’unicità e lo stile (22%) e i programmi fedeltà (14%).
Budget e sostenibilità ambientale: emerge sicuramente una grande attenzione ai costi quando è il momento di prenotare. Il 55% degli Italiani punta a una camera standard come prima opzione. Questo approccio è evidente anche dal fatto che non solo la maggior parte degli intervistati tricolori (62%) dichiara di voler spendere la stessa somma per l'alloggio rispetto all'anno precedente, ma anche che una quota significativa (25%) afferma di voler optare per una camera più economica per risparmiare, mentre il 19% prevede di ridurre la spesa complessiva accorciando la durata del soggiorno. Tuttavia, il 42% degli italiani è disposto a pagare fino al 10% in più per una accomodation che rispetti l’ambiente; il 14% spenderebbe fino al 25% in più e il 10% fino al 50% in più. C’è comunque voglia di trascorrere momenti di qualità quando si viaggia: gli Italiani sono, infatti, pronti a concedersi dei servizi aggiuntivi. Per esempio, se non è inclusa, la colazione è l’extra per il quale il 42% degli Italiani è disposto a spendere, seguita dal parcheggio (26%), il transfer per l’aeroporto (26%), la vista (21%) e il balcone (19%).
Lavoro in vacanza: per quanto riguarda la combinazione tra lavoro e vacanza, sdoganata con la pandemia, il report di SiteMinder rivela che il 35% dei viaggiatori italiani prevede di lavorare durante il prossimo viaggio. Sebbene questa cifra sia inferiore alla media globale del 41%, rappresenta un aumento rispetto al 29% del 2024.
Eventi e concerti: se paragonato all’anno scorso c’è una maggiore predisposizione da parte degli italiani a spostarsi per una manifestazione. Il 61% ha risposto che sì, se serve, viaggia volentieri per eventi come concerti/festival (21%), ritrovi familiari per occasioni speciali (18%), eventi sportivi (12%) o altro ancora. In caso di concerti della band preferita in un’altra città o nazione, il 51% prenota una sistemazione subito o entro una settimana dall’acquisto dei biglietti.
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Intelligenza artificiale e servizi alberghieri: gli italiani sono aperti a interagire con l’intelligenza artificiale per la gestione di vari aspetti del soggiorno. Il 32% la utilizzerebbe per comunicare con la struttura prima dell'arrivo, un altro 32% per esplorare opzioni di alloggio online, il 22% per gestire il check-in/check-out e il 20% per dialogare con l’hotel durante il soggiorno. Tuttavia, una consistente percentuale di intervistati (26%) preferirebbe non utilizzare l’Ia in nessuno di questi ambiti. Sono, inoltre, pochi gli italiani che delegherebbero volentieri all’automazione (macchine, robot) compiti come il servizio di concierge o la preparazione di cocktail. In particolare, il 48% preferisce che la preparazione dei pasti resti affidata a personale umano, così come il servizio di concierge (41%), la gestione del bar (37%), i servizi spa e intrattenimento (31%), il servizio in camera (27%) e il check-in/check-out (23%).
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[post_content] => Buoni risultati della Lombardia. Con oltre 13 milioni di arrivi e 37 milioni di presenze turistiche nel periodo tra gennaio e agosto 2024, La Lombardia conferma la sua attrattività e si distingue come una delle mete più ricercate, pronta ad accogliere un flusso turistico intenso e diversificato. Un incremento dell’11% delle presenze rispetto al 2023, che riflette il crescente desiderio di esperienze autentiche e di qualità tra i turisti italiani (36%) e internazionali (64%).
Queste alcune delle principali evidenze emerse durante l’evento “Identikit del turista in Lombardia: scenari di oggi e domani”, organizzato da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, che ha riunito presso Palazzo Lombardia i rappresentanti delle Istituzioni e importanti operatori di categoria, per tracciare un profilo dei turisti che visitano la regione e fare il punto sulle prospettive del settore.
Cresce il turismo internazionale
I dati raccolti da Regione Lombardia evidenziano l’alta affluenza di turisti internazionali, con un picco durante la stagione estiva. In diverse zone della regione, tra cui Milano, le Provincie dei Laghi e quelle di Sondrio e Bergamo, si registra una prevalenza di visitatori stranieri rispetto a quelli italiani. L'analisi mostra una netta predominanza di turisti europei, che costituiscono quasi il 75% del totale, seguiti da asiatici (9%) e nordamericani (8%). I principali Paesi di provenienza sono la Germania, con il 21% dei flussi, e gli Stati Uniti, che contribuiscono con il 7%, sebbene con permanenze medie molto diverse.
Offerta di qualità
Secondo l’indagine svolta da Isnart, con i dati dell'Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio, la domanda si sta orientando sempre più verso un turismo di qualità. Ad attrarre i visitatori sono il patrimonio culturale e naturalistico (rispettivamente 37,9% e 21,6%), seguiti da esperienze sportive (13,2%) ed enogastronomiche (12,6%), che arricchiscono un’offerta pensata per soddisfare le esigenze di viaggiatori sofisticati. Tra i turisti stranieri si attesta come attività preferita la gita al lago (35,9%), mentre gli italiani prediligono la visita di musei e mostre (30,1%).
Un turismo in evoluzione
Un dato interessante riguarda la spesa media, che risulta in crescita rispetto all’anno scorso e superiore al valore nazionale. La Lombardia si qualifica come la regione con la più alta percentuale di turisti con una buona disponibilità economica: il 32% spende più di 120 euro al giorno (escluso viaggio e alloggio), contro il 26% della media nazionale e quattro su cinque sono professionisti che scelgono di investire in viaggi esclusivi.
Per quanto riguarda la scelta delle mete, le grandi città rimangono un centro di attrazione (con un’affluenza del 27,4%), ma il flusso turistico si estende anche ad altre aree, tra borghi (46,2%) e centri storici (42,8%), rispondendo a un turismo sempre più diversificato e consapevole.
Barbara Mazzali
«È stata una mia precisa volontà quella di costruire per regione Lombardia un Osservatorio regionale sul turismo efficiente e all’avanguardia che ci consente di avere dati di prima mano sui flussi turistici, sia in termini qualitativi che quantitativi – ha spiegato Barbara Mazzali, assessore al turismo, marketing territoriale e moda di regione Lombardia –. Inoltre, abbiamo avviato un protocollo di collaborazione con Global Blue, società leader nel tax free, e Unioncamere Lombardia e altri stakeholder per integrare le informazioni in nostro possesso e poter disporre di una profilazione più accurata sulle abitudini di spesa del viaggiatore in Lombardia.
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[post_content] => Malta torna protagonista degli schermi cinematografici con l'attesa uscita, domani 14 novembre, del Gladiatore II per girare il quale il regista, Ridley Scott. ha scelto l'Isola per la terza volta, dopo aver diretto qui anche la prima pellicola dedicata all’antica Roma, così come Napoleon uscito nel 2023.
La ricostruzione del Colosseo, al centro delle vicende della storia, è infatti stata creata ad hoc nei pressi di Fort Ricasoli a Kalkara. Il grande set, che comprendeva anche vie, vicoli e palazzi circostanti l’arena, prima di essere smantellato è stato aperto al pubblico permettendo ai visitatori di ammirare i luoghi dove sono state girate alcune delle scene più epiche del film.
Ma Il Gladiatore II è solo la più recente delle pellicole che hanno avuto come teatro Malta, da sempre considerata la Hollywood del Mediterraneo. L’industria cinematografica maltese è rinomata per la sua professionalità e versatilità, offrendo sia teatri di scena unici al mondo – come le grandi piscine che consentono di effettuare riprese ambientate in mare aperto - sia set open air di strabiliante bellezza per scene circondate da una natura spettacolare o edifici storici risalenti a numerose epoche passate.
Sono talmente tante le produzioni cinematografiche e le serie tv famose prodotte a Malta, che uno dei tanti motivi per visitare l’arcipelago potrebbe proprio essere quello di seguire un itinerario da protagonista, sulle orme dei film più amati, in una sorta di avventura che combina la passione per il cinema con la scoperta di un territorio. Da Games of Thrones, a Troy, in cui Brad Pitt recitò a Malta per la prima volta.
Pitt ha successivamente partecipato alla pellicola By the Sea diretto e interpretato dall’allora moglie Angelina Jolie, la cui storia era interamente ambientata nella caletta di Mġarr ix-Xini a Gozo. La coppia si innamorò della seconda isola dell’arcipelago dove successivamente tornò per trascorrere le vacanze con la famiglia. Pitt scelse nuovamente Malta per World War Z, il suo horror apocalittico tra le cui immagini si può riconoscere Valletta, città che è stata grande protagonista di molti altri titoli internazionali come Assassin’s Creed o Jurassic World Dominion.
Come non ricordare infine forse il più famoso dei set maltesi, quello del Popeye Village, dove fu girata la pellicola dedicata a Braccio di Ferro nel 1980 e che vedeva protagonista il compianto Robin Williams. Il set, rimasto pressocché intatto, è stato trasformato in un parco tematico dedicato al forzuto personaggio, ed è oggi una delle attrazioni maltesi più amate dalle famiglie che un ricco programma di attività che variano tutto l’anno.
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[post_content] => Che cos'è un topper per materassi?
Il topper è uno strato aggiuntivo di materiale che si posiziona sopra il materasso, un accessorio che negli ultimi anni è diventato un vero must-have per il settore alberghiero e le abitazioni. È diverso da un coprimaterasso, perché non solo protegge il letto, ma lo rende anche più confortevole grazie a spessori che variano dai 3 ai 7 centimetri. L’obiettivo è migliorare il supporto e la morbidezza del letto, rispondendo alle esigenze di chi cerca un sonno profondo e rigenerante.
Perché gli hotel usano i topper?
Gli hotel, soprattutto quelli di fascia alta, usano i migliori topper per materassi per offrire ai clienti un'esperienza di sonno unica. Ecco alcuni tra i vantaggi principali relativi all'uso dei topper per alberghi.
Comfort extra: un topper di alta qualità rende i materassi più accoglienti e piacevoli, anche se di per sé rigidi o non recentissimi.
Versatilità: permette di adattare il letto alle diverse preferenze di comfort, andando incontro alle esigenze di chi ama dormire su superfici più morbide.
Igiene e manutenzione: oltre a proteggere il materasso dall’usura, il topper è facilmente rimovibile e lavabile, garantendo standard igienici elevati.
Riduzione delle vibrazioni: per i letti matrimoniali, aiuta ad attutire i movimenti, riducendo il disturbo tra i partner.
Quali materiali scegliere?
Ogni materiale ha caratteristiche specifiche che influenzano il comfort e il supporto. Ecco i più usati in ambito alberghiero:
Memory foam: è uno dei materiali più popolari grazie alla sua capacità di adattarsi alla forma del corpo e di distribuire il peso in modo uniforme. È Ideale per chi cerca un supporto ergonomico e un’ammortizzazione ottimale.
Lattice: il lattice, naturale o sintetico, offre un supporto più rigido rispetto al memory foam, ma è molto resistente e traspirante, ideale per chi soffre il caldo o cerca un materiale duraturo e sostenibile.
Piuma e piumino: usati in topper di alta gamma, offrono un comfort avvolgente e una morbidezza unica, anche se richiedono manutenzione specifica per mantenere l’efficacia nel tempo.
Microfibra: rappresenta una scelta economica e ipoallergenica, con una buona capacità di traspirazione.
Lana: è naturale, ecosostenibile e garantisce un caldo riposo senza il rischio di sudorazione.
Spessore del topper: quale scegliere?
Lo spessore è un fattore fondamentale nella scelta del topper perché contribuisce a migliorare il comfort reso dal materasso. Per i topper da hotel, si consiglia uno spessore tra i 5 e i 7 cm, che garantisce un sostegno confortevole e una maggiore durata. Spessori superiori potrebbero risultare eccessivi, mentre un topper troppo sottile potrebbe non fare la differenza su materassi molto rigidi.
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[post_content] => Un comparto sostanzialmente in salute che mostra importanti segnali di espansione rispetto al periodo pre-Covid ma su cui pesa la variabile inflazione, il cui impatto si riverbera su molte dinamiche di mercato. A tracciare il quadro del trade, l'amministratore delegato di Welcome Travel Group, Adriano Apicella, a margine del tradizionale meeting annuale con i partner commerciali: "Dal 2019 a oggi la distribuzione organizzata ha acquisito fatturato e passeggeri: noi per esempio registriamo un più 15% in termini di volumi e un più 30% in valore del fatturato totale".
A spiegare quei 15 punti percentuali di differenze è pero soprattutto l'effetto dell'inflazione: "A livello di prodotto i nostri scaffali hanno un'offerta valida per tutti i segmenti di mercato, ma i prezzi sono aumentati mediamente del 30% su tutti i segmenti. In estate, perciò, la clientela di fascia media si è vista di meno. Resta da capire chi non ha viaggiato, chi ha riaperto le seconde case e chi si è rivolto ad altri canali. Da quello che ci risulta l'ultima opzione è tuttavia la meno diffusa".
D'altronde le agenzie continuano a vedere nuovi clienti: "Ci sono gli ex che negli anni passati si sono rivolti all'online e ora tornano sui loro passi, quasi timorosi di ammettere il tradimento. E poi ci sono quelli nuovi: soprattutto le famiglie con bambini piccoli, che prima prenotavano sul web, e che ora vedono i costi di voli più hotel online raggiungere livelli paragonabili a quelli dei pacchetti, senza tuttavia avere tutte le garanzie di questi ultimi".
Cresce quindi l'attenzione al prezzo e, con essa, il fenomeno advance booking, ulteriormente trainato dall'ormai generale diffusione del dynamic packaging: "Bisogna però stare attenti alla strategia tariffaria, assicurando ai clienti sempre il miglior prezzo garantito. Gli assalti al last minute in agenzia, che si verificavano fino a un po' di anni fa, non sono più praticabili. Un po' per evitare di vanificare tutti gli sforzi commerciali volti a incentivare le prenotazioni anticipate, un po' perché le adv oggi hanno circa il 30% di personale in meno rispetto all'era pre-Covid, per una media nazionale di 2,6 addetti a punto vendita. Sarebbero quindi impossibilitate a gestire flussi di lavoro ingenti in poco tempo".
A sostenere le parole di Apicella ci sono peraltro anche i numeri concreti: le 7.705 agenzie attive in Italia nel 2023 hanno generato un volume d'affari leisure pari a 5,2 miliardi di euro (di cui 1,15 mld nella sola Lombardia). Di questi, 2,4 miliardi hanno riguardato prodotti dei tour operator, 1,6 miliardi i pacchetti e le vendite proprie, 1,2 miliardi le crociere. Il bsp sul volato è stato invece di 4,4 miliardi complessivi, di cui il 37% ancora una volta generato dalla sola Lombardia dove si trovano i principali consolidatori.
In tale contesto le 2.606 agenzie del gruppo Welcome (1.260 Welcome e 1.346 geo) hanno registrato, nell'anno fiscale chiuso lo scorso 31 ottobre, un giro d'affari di 1,6 miliardi di euro proveniente dai fornitori leisure contrattualizzati (+7% a pari perimetro sui livelli già record dei 12 mesi precedenti), 510 milioni dai vettori partner (+3,1%) e 14 milioni dalle vendite di polizze assicurative (la crescita complessiva è stata del 6%, ndr). Le new entry del network sono state infine 230, mentre 34 sono state le uscite, 35 i punti vendita esclusi e 47 le chiusure.
Dati, quest'ultimi, da analizzare in doppia lettura: da una parte infatti il network ha saputo limare il tasso di turnover a circa il 2%, grazie a un processo di consolidamento della rete che dura ormai da due anni e che garantisce maggiore stabilità di portfolio rispetto al tradizionale 5% registrato nei periodi precedenti. Dall'altra le 47 chiusure includono certo anche un 30% di passaggi di mano e di fusioni, ma allo stesso tempo denotano un certo malessere ancora diffuso nel mercato. Parametrando il dato Welcome al totale nazionale tra le 100 e le 120 agenzie sono infatti ancora oggi costrette a chiudere ogni anno.
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L'inverno nelle Dolomiti è un’esperienza che va oltre le piste da discesa. Gennaio e febbraio ospitano, anche quest’anno, diversi eventi sportivi e culturali che attraggono turisti di ogni età e appassionati da tutto il mondo.
Tra gli eventi dedicati allo sci di fondo, si distingue la 3 Zinnen Ski-Marathon, la maratona di sci di fondo più antica e più lunga dell'Alto Adige: l’11 e 12 gennaio più di cento atleti attraverseranno i comuni di Dobbiaco, San Candido, Sesto, Villabassa e Braies sfidandosi nello stile classico e nello skating. L’1 e il 2 febbraio, invece, si terrà la Gran Fondo Dobbiaco-Cortina, gara di 42 km in stile classico, o 35 km in stile libero.
In programma anche manifestazioni legate alla corsa. Il 18 gennaio la Winter Night Run di Dobbiaco offre due percorsi notturni, dalle 17.00 alle 20.00: uno competitivo di 12 km e uno non competitivo di 7 km. Sempre a Dobbiaco, la FIS Para Nordic Worldcup dall’11 al 14 febbraio.
Non mancano attrazioni per tutta la famiglia. Dal 5 al 12 gennaio voleranno sopra Dobbiaco le mongolfiere del Dolomiti Balloonfestival, mentre a San Candido, dal 20 al 22 gennaio si potrà assistere alla costruzione di opere d’arte scolpite in blocchi di neve in occasione del Dolomiti Snow Festival, il festival internazionale delle sculture di neve.
In posizione strategica per poter godere appieno degli eventi, il Bad Moos Aqua Spa Resort di Sesto offre dal 5 gennaio al 23 febbraio due tipologie di pacchetti: le “Settimane bianche – Dolomites Ski Paradies” per gli amanti dello sci e il “Wellness per corpo & anima” per chi non rinuncia al relax.
La struttura gode di una posizione privilegiata alla base degli impianti di risalita del Monte Croda Rossa che consente agli ospiti di uscire dal Resort con gli sci ai piedi. La Spa Soma & Anima di 2.500 mq è dotata di ogni comfort: piscina coperta, sauna, grotta solfata e molto altro.
Di Elisa Biagioli
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[post_content] => Fine dei tentennamenti. Documentazione inviata a Bruxelles, entro la scadenza fissata per ieri a mezzanotte. Ita Airways e Lufthansa hanno superato, in extremis, le divergenze degli ultimi giorni sul prezzo finale della vendita e sono pronte a convolare a nozze.
«Si attende con fiducia l’approvazione definitiva della Commissione europea per procedere al closing dell’operazione» spiega una nota del Ministero dell'Economia. Il gruppo tedesco verserà quindi nelle casse della compagnia italiana 325 milioni di euro, rilevandone così il 41%. Il Mef precisa anche che il "prezzo è rimasto invariato". Quindi niente sconto.
A spianare il percorso verso l'intesa sarebbe stato l'incontro "politico" e riservato che si è tenuto mercoledì al Mef tra il ministro Giancarlo Giorgetti e il ceo di Lufthansa Carsten Spohr. E una settimana dopo le forti frizioni sul prezzo, Roma e Francoforte - riporta Il Corriere della Sera - hanno così aggiornato l’accordo siglato nel 2023 e inviato nei tempi previsti alla Commissione europea il pacchetto di "rimedi" per ottenere l'ok finale alla fusione.
La compagnia tedesca aveva poi chiesto uno sconto di 10 milioni riguardo alla fase successiva che prevede l'acquisizione di un'ulteriore quota del 49% per 325 milioni. Ma, appunto, non gli è stato concesso. Il valore complessivo dell'operazione è stato fissato a 829 milioni.
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[post_content] => Ryanair è scesa in pista a Torino per l'invero con 30 rotte, incluse tre nuove per Crotone, Reggio Calabria e Salerno Costa d’Amalfi, oltre a un aumento delle frequenze su oltre 10 rotte già attive tra cui Barcellona, Bruxelles e Londra Stansted.
Grazie ai due aeromobili basati a Caselle la low cost punta a trasportare 2,4 milioni di passeggeri all’anno , operando più di 280 voli alla settimana. Nei 25 anni di attività sul capoluogo piemontese, il vettore ha trasportato finora oltre 17 milioni di passeggeri.
"Questi numeri evidenziano l’impegno di Ryanair verso lo sviluppo del Piemonte - afferma Fabrizio Francioni, head of communications Italy della low cost irlandese -. Operiamo voli da/per Torino da 25 anni, durante i quali abbiamo investito ingenti somme nella regione, compresi 2 aeromobili basati a Torino (che rappresentano un investimento di 200 milioni di dollari), sostenendo oltre 1.800 posti di lavoro, incrementando il turismo in entrata e migliorando la connettività per i residenti di Torino”.
“Il ruolo della compagnia aerea si è rafforzato nel corso del tempo sino a fare di Torino la sua base 3 anni fa - aggiunge Paolo Papale, direttore sviluppo aviation di Torino Airport -: da allora i passeggeri trasportati da Ryanair sono aumentati anno su anno, contribuendo in maniera significativa alla crescita complessiva dello scalo. L’incremento delle frequenze è stato continuo, garantendo una maggiore connettività al nostro territorio sia verso nuovi mercati internazionali, sia verso destinazioni nazionali prima non collegate”.
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[post_content] => Oltre 305.000 passeggeri trasportati fra gennaio e ottobre 2024, un incremento del +25% rispetto allo stesso periodo del 2023, con un’offerta di circa 325.000 posti in vendita (+22% vs 2023) e un load factor che si è attestato al 94%: sono i numeri di Volotea sulla base di Firenze, inaugurata lo scorso anno.
Nel 2024, il vettore ha, quindi, registrato un aumento in termini di capacità molto più elevato su base annua, estendendo così la propria stagionalità. Questo grazie anche all’ampio portfolio di mete disponibili, che conferma Volotea la prima compagnia a Firenze in termini di destinazioni disponibili. Quest’anno il vettore è volato verso 13 destinazioni, una in più rispetto al 2023: Bari, Cagliari, Catania, Olbia, Palermo, Bordeaux, Lione, Nantes, Marsiglia, Tolosa, Bilbao, Amburgo e Praga, novità 2024. Inoltre, durante il periodo di traffico più intenso, il numero di dipendenti ha toccato le 30 persone.
La compagnia prevede di chiudere il 2024 a Firenze superando i 365.000 passeggeri trasportati, il che rappresenterebbe una crescita del +24% rispetto al 2023.
"Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti a Firenze nel corso del 2024 – ha commentato Carlos Muñoz, presidente e fondatore di Volotea -. La crescita costante presso lo scalo testimonia il nostro impegno a livello locale: grazie all’offerta di comodi collegamenti verso destinazioni sempre molto apprezzate siamo in grado di supportare in modo concreto il flusso di turisti incoming desiderosi di scoprire le bellezze e l’arte del capoluogo toscano, senza dimenticare, allo stesso tempo, le necessità di viaggio dei tanti passeggeri fiorentini e toscani. Guardiamo con fiducia al futuro, certi che continueremo a rafforzare la nostra presenza su questo importante scalo. Infatti, per il 2025 ci prepariamo a scendere in pista con un’offerta di voli di circa il +5% rispetto al 2024".
Il network del prossimo anno prevede infatti l'aggiunta della nuova destinazione di Alghero, che sarà operata dal prossimo 6 luglio con due voli alla settimana, il mercoledì e la domenica, e un’offerta di oltre 5.000 posti in vendita: in questo modo, Volotea collegherà Firenze con tutti gli scali sardi. Oltre all’offerta della base di Firenze per il 2025, Volotea conferma per il prossimo anno anche i collegamenti dall’aeroporto di Pisa per Olbia e Nantes, garantendo così pieno supporto a tutti i passeggeri toscani.
"Siamo particolarmente soddisfatti del rapporto collaborativo e proficuo che abbiamo costruito insieme a Volotea: investire in nuove rotte e collegamenti è la dimostrazione di una rinnovata e corrisposta fiducia - ha aggiunto Roberto Naldi, amministratore delegato di Toscana Aeroporti -. Gli importanti risultati raggiunti oggi dalla compagnia sottolineano ancora una volta la strategicità del sistema aeroportuale regionale all’interno del panorama europeo. D'altronde, il crescente numero di passeggeri e l’ampliamento delle destinazioni rispondono alle esigenze di una domanda sempre in aumento. Basti pensare che nei primi dieci mesi dell’anno, gli scali di Pisa e Firenze nel loro complesso hanno registrato una crescita del 10% sul 2023, sfiorando la soglia degli 8 milioni di passeggeri”.
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