Americani sempre più attratti dagli itinerari enogastronomici in Italia
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30 aprile 2007 11:42
L’Italia si riconferma fra le destinazioni di punta preferite dagli americani. E’ quanto emerge da un’inchiesta di Eta Meta Research realizzata nei primi tre mesi del 2007. In particolare, si è evidenziata la tendenza a preferire – anche rispetto alle classiche città d’arte – i luoghi dove nascono i prodotti tipici dell’enogastronomia nostrana, come ad esempio la valle dell’Etna o la zona di Montalcino in Toscana.
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[post_content] => Il Rapporto 2024 sul turismo enogastronomico italiano, presentato da AITE-Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, evidenzia la Toscana quale meta preferita dai viaggiatori italiani.
I dati dello studio mostrano che la Toscana ha superato la Sicilia, in pole position nel 2023, come meta di viaggi enogastronomici. Il 33,9% dei turisti italiani vorrebbe visitarla, il 39,3% dichiara di esserci stato nel corso dei viaggi più recenti. Al secondo e terzo posto nel 2024 si collocano Emilia-Romagna e Puglia.
«Il rapporto di AITE - spiega il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – conferma che
l’attrattività della Toscana deriva anche da una sapiente unione di enogastronomia e cultura, che si esprime anche nei borghi minori e nelle aree interne, la cui scoperta è stata, secondo i dati presentati, il motivo che ha mosso ben il 19% degli intervistati. Quanto emerge dal Rapporto AITE conferma il nostro impegno per la valorizzazione di aree della nostra regione meno conosciute ma estremamente affascinanti e ricche di potenziale, nell'ottica di quel progetto di sostegno alla rinascita di tutto il territorio regionale che chiamamo 'Toscana diffusa'».
«Siamo molto soddisfatti di questo risultato - ha commentato l'assessore al turismo e all'economia Leonardo Marras - è il segno concreto del lavoro fatto in questi anni, insieme alle associazioni di categoria e alle migliaia di operatori che hanno confermato la loro adesione a Vetrina Toscana, o che hanno deciso di farlo per la prima volta, partecipanti ad una grande comunità che offre accoglienza e esperienze straordinarie ai turisti. Quello di Vetrina è un grande progetto che punta a promuovere la Toscana attraverso il racconto trasversale di tematiche che diventano vere e proprie motivazioni di viaggio».
Il 70% degli intervistati dichiara che è stata proprio l'enograstronomia a indurre la scelta di una meta negli ultimi tre anni. Il vino (38,1% delle preferenze) è considerato il prodotto più rappresentativo dell’Italia in ambito agroalimentare, seguono l’olio extravergine di oliva (24%), la pizza (22%), la pasta
(15%) e i formaggi (11%).
L'impatto economico stimato sull'economia nazionale è di 40 miliardi di euro tra profitti diretti, indiretti e indotto.
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[post_content] => Al Terminal 1 dell'aeroporto di Roma Fiumicino c'è una nuova Food Court a disposizione dei passeggeri, che porta la firma di Avolta, player mondiale della travel experience di cui Autogrill è parte.
Debuttano così per la prima volta in uno scalo italiano di tre nuovi concept di fama nazionale e internazionale: All’Antico Vinaio, Exki e Lievito di Francesco Arnesano.
“Nel corso degli ultimi anni abbiamo innovato e diversificato il nostro brand portfolio anche con l’obiettivo di crescere nel canale aeroportuale italiano - ha commentato Massimiliano Santoro, ceo Italy F&B di Avolta -. Questa nuova inaugurazione consolida ulteriormente il nostro percorso di sviluppo nel più importate scalo aeroportuale nazionale in termini di collegamenti e di numero di passeggeri trasportati, in coerenza con l’obiettivo di rinforzare la nostra presenza anche negli aeroporti italiani. La diversificazione dell’offerta è centrale per restare attrattivi in un contesto di mercato fortemente competitivo e per offrire a chi transita in aeroporto proposte in linea con le nuove tendenze ed in grado di soddisfare qualsiasi esigenza".
“Questa iniziativa riafferma la rilevanza della ristorazione nell’esperienza del passeggero, touchpoint chiave in una strategia evolutiva che vede sempre più il cliente “al centro” - ha commentato Marilena Blasi, chief Bu commercial di Adr -. In quest’ambito, l’ampliamento del portafoglio di brand, sviluppato in uno spazio dotato di piena visibilità su piste e piazzole degli aeromobili, crea una opzione in più, in grado di soddisfare le esigenze dei passeggeri dal punto di vista alimentare ma non solo”.
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[post_content] => L’inaugurazione dell’Hilton Garden Inn di Somma Lombardo è l’occasione per parlare del Gruppo Della Frera, nato da una visione di Guido Della Frera. «Il mio percorso professionale nell’ambito dell’accoglienza è iniziato con l’ospitalità sanitaria con oltre 450 posti letto a Milano - racconta il presidente -. Nel 2006, dopo 20 anni, ho deciso di aumentare l’offerta di accoglienza, acquisendo il mio primo hotel».
La storia della compagnia è dunque iniziata con Villa Torretta, una residenza di campagna del sedicesimo secolo a Sesto San Giovanni, a soli 6 chilometri dal centro di Milano. «Quando l’ho vista me ne sono innamorato e oggi è la nostra sede - ricorda -. È una bellissima dimora storica che dal 2018 è il Grand Hotel Villa Torretta Milan Sesto, Curio Collection by Hilton. Da lì abbiamo sviluppato i dieci alberghi attuali del nostro gruppo».
Anche l’incontro con l’Hilton Garden Inn Milan Malpensa di Somma Lombardo ha la sua storia: «Da tempo intendevamo sbarcare a Malpensa. Due anni fa abbiamo aperto l’Hilton Double Tree di Solbiate Olona con 240 camere. Nello stesso periodo abbiamo saputo che a Somma Lombardo c’era un immobile in stato di abbandono, che prima ospitava il Grand Hotel Malpensa. Hilton era interessato ad avere una struttura adatta al suo marchio Garden Inn e a intercettare i flussi commerciali nell’area. Allora abbiamo acquistato l’immobile e lo abbiamo ristrutturato facendolo diventare un Garden Inn. È stata una scelta di posizionamento commerciale e anche di rafforzamento della nostra presenza su Malpensa. Oggi abbiamo più di 400 camere su questo territorio, con ottime relazioni con la realtà locale, che per il 70% vive grazie al flusso turistico dell’aeroporto di Malpensa».
Della Frera lavora con Hilton da 18 anni: «Abbiamo scelto fin dal 2006 di collaborare con i loro brand: oggi siamo uno dei principali master franchising di Hilton in Italia. Abbiamo imparato tanto dal gruppo americano - continua il presidente -. Con 8.200 alberghi nel mondo, offre infatti una grandissima competenza per quel che riguarda l'organizzazione, la commercializzazione, il marketing e l'information technology, oltre a fornire un utile sistema di omogeneizzazione dei processi. Noi forse aggiungiamo un tocco di italianità all’interior design e alle ricette culinarie. Abbiamo però anche un Novotel e un ibis. E ci troviamo benissimo pure con Accor, insieme a cui lavoreremo ancora in futuro».
Sono sentiti i complimenti di Della Frera a Sea e al suo entourage, che in cinque anni ha restituito il ruolo di importante hub europeo allo scalo, rivitalizzando il sistema turistico della zona. Mentre si consolida a Somma Lombardo il Gruppo Della Frera segue altre destinazioni: «Presto apriremo un grande Hilton resort a Torino. Quest’anno abbiamo inoltre acquisito un Hilton Garden Inn a Venezia Mestre. Grazie ai nostri due hotel a Brescia (Hilton Doublee Tree e Novotel) vorremo essere presenti su tutto il percorso dell'autostrada Serenissima. In Italia il turismo può infatti essere sviluppato in molte città oltre ai capoluoghi - conclude Della Frera - Oggi il settore costituisce il 13% del pil e dà lavoro a 1 milione e mezzo di persone. Dobbiamo investire sempre di più per migliorare la nostra offerta turistica, tenendo anche conto dell’importante boom della convegnistica e nella consapevolezza che oggi tutte le grandi catene alberghiere stanno guardando all’Italia perché il nostro paese sta dando ottimi risultati nell’incoming».
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[post_content] => Esperienze autentiche, nuovi prodotti, sostenibilità e un rinnovato focus sulla gastronomia. La Polonia guarda al futuro con una strategia che punta su questi elementi chiave, come ha spiegato Barbara Minczewa, direttrice per l'Italia dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo, durante un incontro con la stampa di settore a Roma.
La Polonia sta consolidando la sua presenza nelle principali fiere di settore, come Bit e Btm, con un focus crescente sul mondo trade. Al Ttg Travel Experience di Rimini lo stand polacco è stato ampliato, testimoniando un interesse sempre maggiore per il bacino italiano. «I numeri del 2023 hanno superato quelli del 2019, grazie anche all’aumento dei tour operator polacchi interessati al mercato Italia - ha dichiarato Minczewa -. Stiamo registrando un aumento di oltre il 20% rispetto allo scorso anno».
Per il prossimo, l’Ente Polacco per il Turismo si concentrerà sulla promozione di aree meno conosciute del Paese, con l’obiettivo di mostrare la Polonia non solo come destinazione per soggiorni brevi ma anche per esperienze più prolungate, da vivere in tutte le stagioni. «La Polonia è una destinazione sempre più ambita per la sua capacità di offrire esperienze autentiche e uniche - continua Minczewa - Le esperienze autentiche e la sostenibilità saranno al centro della nuova strategia, con un’attenzione particolare al legame tra turisti e comunità locali e alla trasformazione urbana in chiave sostenibile».
Tra le destinazioni al centro della promozione, Danzica conquista con il suo mercatino di Natale, premiato tra i migliori in Europa grazie alla qualità degli allestimenti e alla ricchezza dell’offerta artigianale.
Una campagna specifica sarà dedicata ai 'quattro elementi', con focus su quattro regioni chiave, selezionate per la loro natura incontaminata, il patrimonio storico e le esperienze uniche che offrono. La Precarpazia, situata all’estremo sud-est della Polonia, ospita le montagne più alte del Paese e offre scenari straordinari come il Parco del Cielo Stellato, una delle aree più suggestive d’Europa per il turismo astronomico. La regione di Lublino, una delle poche città polacche risparmiate dalla devastazione della Seconda Guerra Mondiale, che si propone come un nuovo polo culturale e turistico e che, da marzo 2025, sarà collegata direttamente a Roma con un volo operato da Aeroitalia (oltre ai già esistenti collegamenti con Milano). La Podlachia sarà protagonista con la foresta di Białowieża, un luogo unico al mondo, patrimonio UNESCO e habitat del bisonte europeo. Infine, la Pomerania e la vicina Masuria incanteranno i visitatori con oltre 3.000 laghi navigabili, borghi storici, maestosi castelli, fitti boschi e paesaggi incontaminati.
«La Polonia sta vivendo una fase di transizione: non è più solo una destinazione turistica tradizionale ma un Paese capace di reinventarsi, pronto a sorprendere i visitatori con esperienze autentiche e inattese - racconta Minczewa -. Anche la gastronomia continuerà a essere un asset strategico: Milano ospiterà eventi enogastronomici per valorizzare la collaborazione con la Guida Michelin, che negli ultimi anni ha inserito sempre più ristoranti polacchi nel suo circuito».
A settembre, l’Ente riproporrà l’evento ByPoland dedicato al mercato trade per rafforzare ulteriormente le relazioni commerciali con l’Italia e promuovere un’immagine rinnovata del Paese.
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[post_content] => Inaugurato a Grosseto il nuovo Welcome Point di Vetrina Toscana, il primo spazio fisico collegato al progetto della Regione Toscana per promuove il turismo enogastronomico, in collaborazione con Unioncamere Toscana e con la regia di Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana.
Il Welcome Point di Vetrina Toscana è situato in Corso Carducci 25, in pieno centro storico, e si propone come punto riferimento per la promozione dell’enogastronomia locale e degli itinerari sviluppati nelle passate edizioni di Vetrina.
«Quella del Welcome point è un’idea che ho sposato da subito con convinzione, e che auspico possa diventare una pratica replicabile anche in altre città toscane - commenta Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana - Presenteremo l’iniziativa di Confcommercio come una delle progettualità che rilancia Vetrina Toscana nel 25esimo anno dal suo lancio. Il 20 gennaio sarà il Vetrina day e in quell’occasione illustreremo le tante idee in campo per rafforzare ancora di più questo grande progetto di promozione dell’enogastronomia toscana».
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[post_content] => Boeing ha consegnato 13 aerei a novembre. L'Airbus, dal canto suo, ha distribuito da 84 a 42 macchine, la maggior parte dei quali provenienti dal modello 320 e dai suoi paralleli, che costituiscono l'asse centrale del reddito economico di ogni produttore di aerei.
Nel mese di novembre si è tuttavia registrato un aumento molto forte, perché il produttore di motori CFM ha notevolmente aumentato la fornitura di materiale. Boeing, invece, ha avuto un novembre negativo in termini di ordini, che sono stati appena 30. Tuttavia, è normale che gli ordini (ordini) siano molto irregolari, cosa che non accade con la produzione.
Boeing ha consegnato tre aerei alla United, alcuni alla Copa e alla Korea, alla Air Lease, alla Allegiant, alla American e alla canadese WestJet. Sebbene lo sciopero abbia impedito il lavoro sui 767 ancora in produzione e, soprattutto, sui 737, c'erano ancora alcuni aerei finiti che sono stati consegnati questo mese, dopo gli ultimi ritocchi.
Per Airbus, novembre ha portato alcune buone notizie (almeno a livello mediatico) come la consegna del primo A350 a Emirates o del primo A321 a Islandair. L'ottima produzione di novembre non ci permetterà di raggiungere i 770 velivoli stimati per l'intero anno.
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[post_content] => Circa 500 operatori professionisti del turismo alternativo e sostenibile, media, influencer - sia a livello nazionale che internazionale - hanno partecipato alla prima edizione di Issot 2024, il salone internazionale del turismo del Sahara e delle oasi che si è svolto a Tozeur.
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"Questo salone mira a posizionare la Tunisia come una destinazione di punta per il turismo sostenibile, armonizzando lo sviluppo economico e la conservazione dei fragili ecosistemi nelle regioni del Sahara e delle oasi - ha affermato il ministro del turismo, Sofiane Taqia, all'apertura dei lavori -. Si impegna a valorizzare la ricchezza unica del patrimonio tunisino, naturale o culturale, materiale o immateriale, promuovendo al tempo stesso i tesori inestimabili dei deserti e delle oasi". Un'occasione per mettere in risalto "gli eccezionali beni naturali, culturali e storici del sud della Tunisia, evidenziandone il potenziale di valorizzazione e di sviluppo strategico. L’obiettivo è rafforzare l’attrattività e la visibilità di questa regione dalle molteplici sfaccettature su scala nazionale e internazionale".
Il presidente del comitato organizzativo di Issot, Abdelfattah Milik ha sottolineato: "Questa prima edizione è nata dalla volontà della regione di Touzer e della federazione tunisina delle agenzie di viaggio: abbiamo constatato che molte agenzie di viaggio europee non conoscono abbastanza bene la destinazione del Sud ed è per questo motivo che siamo stati sollecitati ad organizzare questo evento per dare risalto a tutta la regione.
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Abbiamo riunito tutti gli attori, dal Nord al Sud, dall'Est all'Ovest, coinvolgendo le piccole, le medie e le grandi aziende e dando spazio anche ai piccoli artigiani per mettere in evidenza la ricchezza produttiva del territorio. E' un salone aperto a tutti i protagonisti del turismo in Tunisia, con particolare enfasi a quelli del Sud. Sono onorato del successo di questa prima edizione con un'adesione importante di operatori europei, cinesi, canadesi e da altri mercati. Abbiamo aperto i lavori con 4 programmi: il primo dedicato alla scoperta dei valori del Sud tunisino, il secondo al valore della donna del Sud nell'artigianato., il terzo alla digitalizzazione e il quarto agli investimenti".
Non è mancata l'occasione per sottolineare l'importanza del mercato italiano verso la Tunisia: "Siamo soddisfatti perché quest'anno stiamo riscontrando un incremento del turisti italiani, con una buona affluenza - ha osservato il ministro -. Il 2024 ci ha visti aumentare le attività di promozione in Italia. Il nostro obiettivo è il potenziamento della qualità dei dei servizi e la diversificazione dei prodotti. Questo importante evento nel Sud tunisino è stata l'occasione per presentare agli operatori turistici e media italiani le grandi opportunità di questo territorio con le sue peculiarità".
In conclusione il presidente Milik ha ricordato che "Il successo del salone è stato il risultato di una partnership strategica tra il settore pubblico e quello privato nonché dei principali attori del settore come il Ministero del Turismo, l'Ente Nazionale tunisino per il Turismo, l'Ente Nazionale dell'Artigianato, il Governatorato di Tozeur, la Federazione tunisina delle agenzie di viaggio e turismo (Ftav) e la Federazione tunisina degli alberghi (Fth). Issot 2024 beneficia del sostegno di organizzazioni internazionali come Usaid (Agenzia americana per lo sviluppo internazionale) in Tunisia, Giz (Agenzia tedesca per la cooperazione internazionale), DRV (Associazione tedesca per il turismo) e la Fondazione per lo sviluppo della Tunisia".
(Quirino Falessi)
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[post_content] => La Thailandia è una destinazione emozionale ed è un paradiso per tutti i viaggiatori, anche per gli honeymooners. Sono almeno 20 i motivi per scoprirla, spiega Mario Degli Innocenti dell’Ente del turismo thailandese in Italia, sottolineando come gli arrivi siano cresciuti grazie al volo giornaliero di Thai Airways da Milano Malpensa che, da luglio a metà novembre ha portato 200 mila viaggiatori in destinazione, tornando ai numeri pre-pandemici.
«La Thailandia può essere proposta tutto l’anno, tenendo conto della stagionalità. È un paese tropicale a regime monsonico, quindi ci sono 2 stagioni: quella umida delle piogge che va da maggio/giugno fino a ottobre inoltrato e quella secca da novembre a maggio, si possono scegliere diverse aree del paese con diverse condizioni climatiche. L’ospitalità locale, la Thainess, è davvero unica, come lo sono la tranquillità e la sicurezza. Le statistiche ci dicono che la Thailandia è una delle destinazioni più sicure al mondo. Bangkok, che è la città più prenotata al mondo per il 2025 (seguita da Parigi, Londra e Roma) pur essendo abitata da 13 mln di persone, è estremamente sicura. È stata istituita una Polizia Turistica, da contattare digitando 1155 sullo smartphone. L’elevato standard degli alberghi in tutto il paese consente avere un’esperienza di alto livello pagando meno che in tante altre destinazioni e il rapporto qualità/prezzo è sempre vantaggioso.
Anche per questo - continua Degli Innocenti - la scorsa settimana l’importante rivista Travel+Leisure ha decretato la Thailanda “destinazione dell’anno” per il 2025 e otteniamo tanti riconoscimenti: Lonely Planet, ad esempio, ha inserito la Thailandia nei “Best in Travel 2025”. Il mare, sia nel golfo che sul versante occidentale, accoglie meravigliosi siti di immersione, per incontrare mante giganti, tartarughe e delfini, ammirando i fondali colorati e le spiagge bianche non scottano mai perché la sabbia è di origine organica e non minerale.
A solo un’ora e mezza dall’aeroporto di Bangkok - viaggiando in auto e poi in barca - si raggiunge Koh Samet con i suoi meravigliosi resort affacciati su spiagge esclusive come il “Paradee”, perfetto per i viaggi di nozze e per chi non ha tempo per arrivare a Phuket o alle splendide isole del Golfo e del Mare delle Andamane. Su ogni spiaggia c’è poi un’ampia proposta di sport balneari.
Tra i 20 motivi per visitare la Thailandia bisogna ricordare lo shopping, con le sete preziose e i manufatti in legno di teak, in particolare al Nord. A Bangkok si trovano delle mecche dello shopping: opulenti e sfarzosi centri commerciali che vendono di tutto. Ma i turisti sono soprattutto attratti dai colorati mercatini thailandesi, come quelli galleggianti, sulla linea della ferrovia - dove tutto viene spostato ogni volta che passa un treno - o come Chatuchak: il mercato all’aperto più grande del mondo con le sue 16mila bancarelle.
In Thailandia si può sperimentare anche il turismo medico e wellness: il paese è un hub sanitario di prim’ordine ed è il regno del wellness, con spa e massaggi curativi praticati da esperti, in location meravigliose.
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In Thailandia è importante il retaggio culturale, dal Nord al Sud, tra templi antichi e moderni e architetture suggestive, come il sito Unesco di Sukhothai, una delle capitali storiche del regno del Siam, rimasta intatta perché coperta dalla giungla e oggi visitabile anche in bicicletta. Oppure a Nord Est i templi misteriosi del regno Khmer o, ancora, la meravigliosa Ayutthaya, per 4 secoli capitale del Siam e non lontana da Bangkok: fu costruita su un ansa di un fiume che l’ha protetta naturalmente nel corso del tempo.
La Thailandia è ideale per praticare il golf - ci sono oltre 300 campi. Tra i motivi per visitare questo paese c’è anche Bangkok: uno scrigno dal punto di vista culturale con templi come il Wat Arun (il tempio dell’alba) o il Grand Palace (il palazzo reale) e il Wat Poh, il più antico tempio della città che ospita la prima università medica della Thailandia, dove i massaggiatori imparano la loro arte. A Bangkok la night-life è sorprendente: è “la città che non dorme mai”. - conclude Degli Innocenti – Infine l’importanza del turismo-sostenibile, un turismo community-based che include tutti i gruppi etnici del paese e consente al turista di vivere esperienze fuori dall’ordinario, sperimentando la vita quotidiana degli abitanti».
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[post_content] => L’Ente del Turismo di La Paz, Baja California Sur, in collaborazione con Konrad Travel, presenta e rilancia la destinazione Baja California Sur, pronta a riconquistare il mercato post-Covid.
«C’è un grandissimo segmento di gente che vuole tutto tranne che l’ovvio, che è disposta a spendere di più di quello che pensava se il valore aggiunto della meta, dell’esperienza, della destinazione vale la pena». Così Gianluca Sposito, General Manager di Konrad Travel, descrive la destinazione Baja California Sur, che il tour operator vende da 30 anni.
Grazie alla recente introduzione di voli diretti da Francoforte a San José del Cabo, operati da Condor a partire da novembre 2024, la regione, situata tra l’Oceano Pacifico e il Golfo di California, è ancora più accessibile per il mercato europeo.
La Baja California Sur di Konrad Travel accoglie i viaggiatori con un budget medio-alto in resort e hotel di lusso dalle dimensioni contenute, come l’Hotel Chablé, la cui apertura è prevista per il 2025.
Fondamentale il noleggio di un veicolo per gli spostamenti. Il tour operator propone itinerari fly&drive su misura comprensivi di tutto il necessario per vivere spensierati l’esperienza messicana, incluso anche uno smartphone programmato con tutte le informazioni di viaggio, utile per assistenza e monitoraggio da remoto. Gli itinerari variano dai 10 ai 13 giorni in selfdrive o con guida. Interessante anche la possibilità di campeggiare con un luxury concierge.
Oltre a trattarla come meta a sé stante, Gianluca Sposito rivela: «Stiamo cercando di portare la Baja California come estensione “balneare” al west americano – la costa pacifica, a differenza del Golfo di California, è poco adatta alla balneazione -. Abbiamo, per questo, studiato un itinerario più raccolto con solo tre tappe», magari abbinabile ad altri Paesi del Centro America.
Tappe ed attività imperdibili durante un viaggio a Baja California Sur comprendono il Mar de Cortez, con le sue spiagge bianche, le acque cristalline e la barriera corallina di Cabo Pulmo, le escursioni in barca come quelle in partenza da La Paz verso la meravigliosa Isola Espíritu Santo, la visita del "Pueblo Mágico" di Todos Santos. Praticabili il sand boarding tra le dune del deserto del Vizcaìno, uno dei cinque siti UNESCO della zona e sport acquatici di vario tipo. Esperienza unica al mondo: la possibilità di relazionarsi in acqua con le balene grigie, in migrazione da gennaio ad aprile lungo tutta la costa pacifica.
Meta ancora poco battuta dal turismo, la Baja California Sur è perfetta per una vacanza attiva e autentica, ideale per chi ricerca mete naturalistiche fuori dai circuiti più turistici. Fruibile tutto l’anno, con un’estate che si estende da maggio a dicembre, la destinazione si presta a itinerari di mare ma anche botanici, data la grande varietà di cactus locali.
Foto e testo di Elisa Biagioli
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Turismo enogastronomico, la Toscana è la meta preferita dai viaggiatori italiani nel 2024
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