25 December 2024

Turismo per l’Italia: le proposte per rivoluzionare il settore

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Stefano Crugnola, presidente di Turismo per l’Italia

Stefano Crugnola presidente di Turismo per l’Italia ha alcune proposte interessanti da lanciare sia alla politica che al mercato stesso. Idee per rendere il turismo più efficiente e meno burocratico, più redditizio e finalmente non più relegato nelle periferie istituzionali dove fino ad ora è stato confinato.

Vediamo il programma del suo interessante piano di lavoro.

Per il ministero del turismo serve la progettazione di una nuova governance con una semplificazione ed omogeneizzazione normativa che passa anche dalla revisione del Titolo V della Costituzione per riportare al centro alcune competenze anche a livello normativo, in Parlamento, e promozionale, tramite Enit.

Lotta all’abusivismo e alla Concorrenza sleale anche delle ota straniere

Abusivismo e concorrenza sleale provocano danni sia agli operatori turistici corretti, sia alle casse dello Stato, ma anche ai turisti che non sono tutelati. I controlli a campione e fisici sono costosi ed inefficienti e le sanzioni tardive e spesso inesigibili.

Per combattere questo fenomeno, soprattutto delle strutture ricettive extra-alberghiere, serve:

  • creare un codice identificativo nazionale (CIN) obbligatorio per tutte le strutture ricettive,

da far inserire in tutte le piattaforme online sia nazionali che straniere;

  • introdurre una vera “Web Tax turistica” per le OTA (On-line Travel Agencies) straniere che non pagano le tasse in Italia, pur vendendo prodotti e servizi turistici italiani.

Vanno modificate molte leggi sulle locazioni brevi, ma anche sul noleggio con conducente, sulle guide e gli accompagnatori turistici, sulle associazioni, ecc, a tutela di quelli regolari.

Giovani, donne, formazione, qualità dell’offerta turistica e lavoro

Qualità delle strutture ricettive e dei servizi offerti da tutti gli operatori turistici (hotel, b&b, agriturismi, Ncc, Guide e Accompagnatori, Tour Operator e Agenzia Viaggi, ecc.) devono essere migliorate sia grazie a finanziamenti anche a fondo perduto, sia con la formazione di Università, ITS e Scuole alberghiere che dovrebbero trasformarsi in Scuole di Alta Formazione o College specialistici (sul modello svizzero e americano).

Si propone la defiscalizzazione totale per 2 anni per l’assunzione di under 21 (per assunzionia tempo indeterminato) e la reintroduzione dei voucher (per gli stagionali):

  • Personale di agenzie viaggi e tour operator
  • Animatori turistici, assistenti turistici e assistenti bagnanti (bagnini)
  • Personale delle Strutture ricettive

Per tutti i lavoratori del settore, serve una riduzione speciale del Cuneo Fiscale (per incrementare gli stipendi, notoriamente bassi in genere nel settore, e diminuire il costo del lavoro per le aziende). Serve un riordino complessivo della professione di Guida e Accompagnatore turistico, sia in Italia che in Europa, concordandolo con le Associazioni di categoria. Queste figure vanno tutelate nei confronti della concorrenza sleale agevolata da norme che vanno cambiate.

Detassazione di quanto investito in formazione da parte di aziende, ad esempio in ambito F&B per la promozione della cucina italiana e la tutela dei prodotti italiani.

Iva “turistica”

In una nazione a vocazione turistica, l’Iva non deve essere una “tassa”, bensì un volano per incrementare il volume d’affari legale (quello illegale non è sottoposto all’Iva).

Si propone di:

  • Ridurre l’Iva sui servizi e sui pacchetti turistici (per far recuperare competitività agli operatori turistici italiani).
  • Far recuperare l’Iva (detrazione o deduzione) agli italiani che acquistano servizi turistici da operatori italiani (Agenzie Viaggi, Tour Operator, Hotel, società di trasporti, guide, ecc).

Tassa di Soggiorno

Per come è applicata oggi andrebbe abolita.

Si propone di riscrivere una norma nazionale che regoli i termini generali minimi di applicazione locale relativamente a parametri economici, percentuale di utilizzo per scopi specifici a favore della valorizzazione turistica e della popolazione locale (ad esempio: assunzione di bagnini per le spiagge libere, di guardie nei musei, di informatori e assistenti nelle città d’arte, ecc, ma anche miglioramento di strade e parcheggi per i turisti e per gli abitanti, come anche corsi di lingue per i commercianti e gli operatori turistici della città), nell’ottica di un’accoglienza sempre più completa e di qualità.

Tutela delle Imprese Balneari

Le Imprese Balneari fanno parte a pieno titolo delle aziende del comparto turistico italiano e al pari di tutte le altre devono essere tutelate nei confronti della Direttiva europea Bolkestein (che per ammissione dello stesso autore non avrebbe nemmeno dovuto coinvolgerle) la quale dovrebbe riguardare solo le coste demaniali non ancora offerte in concessione, ottenendo un miglioramento dei servizi e un contenimento dei prezzi, a fronte di una revisione dei canoni di concessione dovuti allo Stato.

Dopo una proroga che sarebbe dovuta scadere nel 2033 (altri Paesi hanno fatto proroghe più lunghe o hanno eliminato la direttiva), le ultime decisioni governative praticamente annullano gli investimenti fatti e il valore delle imprese balneari di circa 30mila famiglie che non verranno adeguatamente salvaguardati e le aste porteranno all’aggiudicazione da parte delle multinazionali straniere col rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, che si troverebbero così a gestire una parte importante del territorio demaniale turistico italiano.

Turismo accessibile

Un’attenzione speciale va riservata al turismo accessibile affinché i servizi turistici siano fruibili da tutti

L’accessibilità delle strutture, dei vari servizi e dei luoghi deve essere sostenuta da agevolazioni economiche e fiscali, ma anche da un’azione diffusa di conoscenza, consapevolezza, comunicazione e marketing verso tutti.

L’importanza della filiera turistica

Il turismo è un settore complesso, formato da molti comparti di operatori turistici diversi, anche concorrenti (strutture ricettive, trasporti, guide e accompagnatori, assistenti e animatori, ecc), ma tutti importanti; fondamentale anche il ruolo del turismo organizzato (formato da agenzie viaggi e tour operator) per i viaggi verso l’estero, ma anche per quelli all’interno del territorio nazionale, anche per i turisti stranieri. Serve anche un’incentivazione alla creazione di Reti di imprese delle Pmi.

Agenda 2030 Unwto e Pnrr

Tendere al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Unwto è per l’Italia molto importante per la sostenibilità del turismo, per l’uso sostenibile degli oceani e delle risorse marine e per la crescita economica inclusiva e sostenibile.

Il Pnrr ha destinato solo circa 2 miliardi di euro al Turismo (solo circa l’1% dei fondi disponibili, contro un’incidenza sul Pil di circa il 12%); serve un’ottimizzazione delle risorse da riservare soprattutto a progetti che coinvolgano gli operatori turistici (anche nell’hub digitale del turismo), oltre ovviamente alla sostenibilità e alla digitalizzazione, non ultima per la gestione sicura o utile dei dati, e le infrastrutture tradizionali e per la banda ultralarga gratuita.

Sviluppo del digitale nel e per il turismo

Il Turismo Digitale è innovazione e digitalizzazione applicata al turismo, sia per gli operatori, sia per gli enti pubblici. L’Italia non può esentarsi da questa trasformazione, ampliando l’accesso alle informazioni turistiche e alla loro fruibilità, grazie ad una fattiva collaborazione tra pubblico e privato.

Sarà sempre più fondamentale la raccolta e la gestione dei dati, anche per poter prevedere le tendenze future e poter anticipare la programmazione di prodotti turistici innovativi, fino a fare dell’Italia non solo la nazione più desiderata al mondo, ma quella alla quale il mondo guarderà come modello turistico di riferimento.

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