22 novembre 2022 10:27
Il ministro del turismo Daniela Santanchè
E’ particolare la continuità fra gli ultimi due ministri del turismo. Garavaglia ovunque si trovasse dalla fiera delle bici a quella dei camper diceva che sarebbero state proprio quelle nicchie a salvare il turismo. Ora il nuovo ministro partecipa ad una rassegna di cucina italiana e dice che l’enogastronomia è il futuro del turismo.
Ma sentiamola. Nelle politiche del turismo “la strada è segnata”, è quella dell’investimento nell’enogastronomia. Lo ha detto la ministra del turismo Daniela Santanchè, nel corso di un evento alla Farnesina in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo. «Il nostro Paese – ha osservato – ha un’eccellenza nel mondo: il cibo (Come se non ci fosse la moda, o in generale il made in Italy. Ndr). Sono i dati a dirlo: il 17% dei turisti sceglie la meta guardando alle tappe dell’enogastronomia, e su questo siamo i primi nel mondo».
I gadget
Ma non solo (consiglio di segnare la frase. Ndr): «I gadget che portano con sé i turisti sono sempre più salami, formaggi, vini, sempre meno portachiavi». Ecco perché, per Santanchè, «dobbiamo puntare su questo settore con consapevolezza e coscienza. Ce lo dicono i turisti, la strada è tracciata».
Per la ministra è necessario investire nel settore, «orgogliosi di ciò che siamo, e siamo i più bravi. Crederci aiuta l’economia. Questo governo – ha sottolineato ancora – ha una visione d’insieme, in discontinuità con il passato, possiamo far diventare il turismo la prima azienda italiana. Ogni euro investito nel turismo si moltiplica per tre».
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[post_content] => Turismo e G7. Inizia alle 15:00 di oggi (13 novembre), con il side event introduttivo “Innovation, inspiration and sustainability. Visions for the future of tourism”, il primo G7 dedicato al turismo. L’evento di apertura sarà anticipato dal punto stampa del ministro del turismo Daniela Santanchè, previsto per le 14:30.
La riunione ministeriale, in programma a Firenze tra giovedì 14 e venerdì 15, sarà presieduta dal ministro Santanchè e vedrà prendervi parte gli omologhi delle più grandi economie mondiali – Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Unione Europea – e alcune Nazioni e organizzazioni outreach – Arabia Saudita, Brasile, India, Egitto, OCSE e UN Tourism. Le sessioni di lavoro riguarderanno: turismo e opportunità di sviluppo socioeconomico; capitale umano – lavoro, inclusione e competenze; digitalizzazione e intelligenza artificiale.
L’evento introduttivo, che si svolgerà presso Palazzo Spini Feroni, sarà occasione per affrontare i temi cardine dell’ecosistema turistico: sostenibilità, inclusione e digitalizzazione, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale e agli investimenti dei grandi marchi italiani nel settore del turismo.
Innovazione
Dopo l’introduzione del direttore del “Sole 24 Ore” Fabio Tamburini, del presidente di Salvatore Ferragamo Leonardo Ferragamo e del presidente dell’Agenzia ICceMatteo Zoppas, sarà il ministro Santanchè a dare il benvenuto agli ospiti, emblema del talento e dell’eccellenza italiana. Nel panel introduttivo “Tourism of tomorrow: visions and perspectives”, il ministro affronterà il tema della sinergia tutta italiana tra ispirazione imprenditoriale e innovazione tecnologica che sta spingendo il nostro settore nel futuro.
Il cantante e imprenditore Andrea Bocelli, l’amministratore delegato di Cipriani Industria Arrigo Cipriani, il presidente e amministratore delegato di Starhotels Elisabetta Fabri, il presidente di Salvatore Ferragamo Leonardo Ferragamo, la stilista e vicepresidente di Aeffe Alberta Ferretti, il presidente di Rocco Forte Hotels Rocco Forte, l’amministratore delegato del Gruppo Ferretti Alberto Galassi e il founder and senior managing director Certares e chair WTTC Greg O’Hara, nell’ambito del panel “Inspiration –Creatività e sinergie con il Made in Italy”, racconteranno in che modo hanno portato il loro know-how e le loro competenze nel mondo del turismo.
Intelligenza artificiale
Nel panel “Innovation – L’accelerazione epocale dell’IA”, il direttore scientifico dell’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia Giorgio Metta esporrà in che modo l’impatto dell’intelligenza artificiale sta cambiando e cambierà le abitudini dei viaggiatori e l’industria del turismo.
Il presidente di Sina Hotels Bernabò Bocca, l’imprenditore Flavio Briatore, il presidente e amministratore delegato di Alpitour World Gabriele Burgio, l’executive vice president services Europe di Mastercard Michele Centemero, il president and CEO di WTTC Julia Simpson, il presidente di Ferrovie dello Stato Tommaso Tanzilli, l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone, il presidente di ITA Airways Antonino Turicchi, l’amministratore delegato di MSC Cruises Gianni Onorato e l’amministratore delegato di Costa Crociere Mario Zanetti, all’interno del panel “Sustainability – La sostenibilità oltre la sostenibilità”, parleranno dei loro investimenti in infrastrutture e strumenti finanziari al fine di rendere il turismo del futuro realmente sostenibile.
Dopo l’evento introduttivo, la due giorni di lavori prenderà il via alle 8:30 di giovedì 14, con la cerimonia di accoglienza in cui il ministro Santanchè accoglierà prima i ministri del G7, e, alle 10:00, i ministri dei Paesi outreach. Alle ore 12:15 prevista la foto di famiglia sotto la Loggia de’ Lanzi in piazza della Signoria. Il G7 terminerà con la conferenza stampa del ministro Santanchè alle 12:00 di venerdì 15 presso la Sala delle Reali Poste della Galleria degli Uffizi.
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[post_content] => Nel 2023, il turismo italiano ha proseguito la sua crescita, riconfermandosi il settore trainante dell’economia italiana. Stando ai dati elaborati dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, infatti, in virtù di una spesa turistica record pari a 155 miliardi di euro, lo scorso anno il comparto ha generato un valore aggiunto di 368 miliardi di euro, pari a circa il 18% del Pil considerando il valore economico diretto e indiretto con rilevanti effetti indotti negli investimenti e nell’occupazione.
In particolare, la spesa turistica nazionale ha un effetto moltiplicatore di 2,5, generando un valore aggiunto complessivo di 250 miliardi di euro, pari al 12% del Pil; laddove, invece, la spesa turistica internazionale ha un effetto moltiplicatore di 1,65 sul valore aggiunto, determinando un aumento pari al 6% del Pil, minore rispetto a quello generato dalla spesa nazionale, ma altrettanto significativo. Inoltre, la spesa turistica totale genera o supporta circa 50 posti di lavoro per ogni milione di euro speso.
Lo rende noto il ministero del turismo nel corso della prima giornata del secondo Forum Internazionale del Turismo, promosso e organizzato dal dicastero.
"Abbiamo dedicato molta attenzione al Sud, che nel 2024 sta crescendo più del doppio rispetto al Nord, anche grazie al turismo – ha inoltre aggiunto il ministro del turismo Daniela Santanchè nel corso del suo intervento di apertura –. A fronte di una spesa che rappresenta il 20% delle presenze totali, infatti, nel Meridione si registra un incremento di valore aggiunto, interamente attribuibile all’effetto della crescita del turismo, pari a circa il 15% del Pil".
Circa 50 posti di lavoro per ogni milione di euro speso è dato che può portare a investimenti sul piano di innovazione e marketing, a supporto della comunicazione per il turismo. Per molti professionisti uno strumento utile può essere Canva che con i suoi tool per creare Docs e Instagram ADV rende veloce e pratica la Digital Strategy.
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"Open to Giubileo” è il panel inaugurale della seconda edizione del Forum Internazionale del Turismo.
“Sul Giubileo – ha commentato Santanchè - ho sentito troppe critiche, troppi che fanno le pulci e lanciano allarmi sui tempi, si dice che i lavori non finiranno. Ho vissuto anche l'Expo a Milano e c'erano continui attacchi. Tutti dicevano che l'Italia avrebbe fatto una brutta figura. Assicuro che stiamo lavorando tutto il tempo necessario e anche di più. Saremo pronti e sarà un grande Giubileo”.
Stando all’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio, infatti, il Giubileo 2025 porterà 35 milioni di arrivi, 105 milioni di presenze e una spesa di quasi 17 miliardi di euro solo a Roma. Il comune della Capitale prevede un considerevole giro d’affari, compreso tra i 4 e i 4,5 miliardi di euro. Ma i benefici in termini economici e di flussi si estenderanno al resto d’Italia. Il comune di Napoli, per esempio, stima 18 milioni di visitatori, ovvero almeno 4,5 in più sul 2024. Mentre a Venezia si attende un incremento del +25% nel numero di turisti pernottanti.
E la rilevanza di questo grande evento viene confermata dalla presenza degli illustri ospiti che, insieme al ministro Santanchè, presenzieranno al panel: il presidente Fto Franco Gattinoni, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente Assoviaggi Gianni Rebecchi, il pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione e responsabile del Giubileo 2025 monsignor Rino Fisichella, e dalla Regione Lazio l’assessore al Turismo Elena Palazzo e il presidente Francesco Rocca.
Salta all'occhio l'incomprensibile mancanza di Fiavet Confcommercio che è l'associazione con la rete più vasta nel nostro paese.
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[post_content] => Conferenza di presentazione dell'Enit e quindi dell'Italia al Wtm di Londra.
«Siamo orgogliosi di essere qui a Londra in una della fiere di turismo più importanti del mondo - ha iniziato l'ad di Enit, Ivana jelinic - e vorrei ringraziare tutte le regioni che sono presenti che come sempre sono numerosissime. Per noi di Enit è di grande interesse essere qui al Wtm, grande crocevia e snodo del turismo in questo momento determinante. La grande presenza dei nostri operatori ci dimostra quanta voglie c'è ancora nel mercato di fare business, di guardare al futuro e all'innovazione. Ma soprattutto di quanto l'Italia si amata e richiesta sui mercati internazionali».
Conferme per l'Italia
«Confermo la grande presenza dell'Italia e confermo inoltre che tutto ciò che riguarda l'Italia è visto con enorme interesse - esordisce l'ambasciatore italiano a Londra, Iginio Lambertini -. E questo viene confermato nella crescente presenza britannica nel nostro Paese. L'anno scorso 6 milioni in tutto l'anno. C'è anche un numero crescente di cittadini britannici che trasferiscono la loro residenza in Italia. Quindi la presenza dell'Italia in un evento come questo rappresenta una vetrina importante. E mi sembra che parte centrale della fiera mi pare che sia l'Italia».
«Infatti confermo che lo stand dell'Italia è il più grande della fiera. Ed è fondamentale perché questa è una fiera dalla valenza mondiale» ha chiosato Ivana Jelinic .
Ha preso la parola anche il presidente del Piemonte Alberto Cirio, che ha messo in evidenza l'importanza dei flussi stranieri sulla sua regione. Ed ha inoltre rappresentato la forza dell'enogastronomia della regione, ma anche delle Nitto Atp finals di tennis, della coppa del mondo di sci e di altri eventi di grande interesse.
Promozione unitaria
«L'Italia deve promuoversi unitariamente. Questo è il punto di partenza per rafforzare nel mondo l'idea di un Paese e quindi le sue qualità turistiche - ha iniziato il ministero del turismo Daniela Santanchè -. In questa edizione solo due regioni sono fuori dal padiglione Italia, e sono il Veneto e la Sardegna, ma sicuramente sarà l'ultima volta. Perché bisogna capire che la vista unitaria è una attributo vincente per la strategia di turistica. Ma voglio dire anche che essere qui oggi è importante perché questa è una delle fiere fondamentali nel panorama mondiale.
«E mi sembra che ci sia sempre più voglia d'Italia - ha continuato il ministro -. Ma dobbiamo anche ringraziare i britannici che quest'anno hanno fatto registrare 15 milioni di pernottamenti in Italia. Ma ora voglio dire che non ci interesse più la quantità dei turisti che sono venuti in Italia, ma la qualità. Cioè quanti soldi hanno speso nel nostro Paese. Perché questo è il dato cher ora ci interessa. Il punto di svolta è la destagionalizzazione. Proprtio per evitare quell'overtourism che secondo me è un concetto sbagliato, perché si deve parlare di gestione di flussi sbagliata. Dobbiamo destagionalizzare. Infine voglio ricordare però un appountamento importante, il G7 del turismo che si farà a Firenze dal 13 al 15 di novembre».
[post_title] => L'Enit al Wtm. L'Italia è il punto centrale della grande fiera di Londra
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[post_content] => Un progetto che mira a supportare il settore turistico locale e internazionale, creando figure professionali altamente qualificate, favorendo lo scambio di competenze tra Italia ed Egitto, e collocandosi quindi nella più ampia ottica di cooperazione e sviluppo sostenibile con i Paesi africani. E' stata inaugurata oggi a Hurghada la sede locale della Scuola italiana di ospitalità, nata nel 2019 grazie all’impegno di Fondazione Cdp e Th Resorts.
L’iniziativa, nata nel contesto del piano Mattei per l’Africa promosso dal governo italiano, tanto che il progetto si chiama campus Enrico Mattei, è stata realizzata con il supporto del ministero del Turismo tricolore, nonché di Federturismo Confindustria, dell’ambasciata d’Italia in Egitto, del gruppo alberghiero Pickalbatros Holding e del dicastero del Turismo egiziano.
"Cento studenti partecipanti, oltre 600 ore di formazione teorico/pratica con la stessa metodologia di learning by doing che applichiamo in Italia, attraverso l'alternanza di lezioni dimostrative, laboratori e tirocini con tutoraggio - racconta il direttore generale della Scuola italiana di ospitalità, Giulio Contini -. E con la consapevolezza dell'impatto sociale derivante dall'inclusione dei giovani locali in progetti di formazione e inserimento lavorativo. Siamo grati al ministero del Turismo e a tutti i partner che hanno collaborato affinché questo progetto si potesse realizzare”.
Nello specifico, la realizzazione del campus Enrico Mattei punta a sviluppare competenze manageriali, a promuovere l’eccellenza operativa, a incentivare l’innovazione e la sostenibilità, e assicurare la conformità normativa. Il tutto, attraverso la formazione di figure professionali altamente qualificate nel settore dell’ospitalità, con due specializzazioni, rispettivamente nella gestione del food & beverage (f&b) e delle attività di cucina e nella gestione dell’esperienza dell’ospite nelle attività di ricevimento e sala.
“Un momento storico per il comparto turistico in termini di relazioni internazionali tra l’Italia e l’Africa, in un frangente in cui la cooperazione e lo sviluppo sostenibile sono più importanti che mai - aggiunge il ministro del Turismo, Daniela Santanchè -. Diamo da oggi un futuro nuovo ai giovani egiziani che potranno così ricevere una formazione di
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È stato spostato al primo gennaio 2025 il termine entro cui i proprietari di immobili destinati a affitti brevi sono tenuti a munirsi del Codice identificativo nazionale (Cin). L'annuncio è arrivato dal ministero del turismo che con un avviso ha fatto sapere che il termine è stato prorogato in considerazione della finalità della Banca dati delle strutture ricettive (Bdsr)
"L’individuazione di un termine unico – ha spiegato il ministero – è finalizzata altresì a garantire uniformità di trattamento nei confronti degli utenti finali della Bdsr, ovverosia i titolari di strutture ricettive e di unità immobiliari ad uso abitativo offerti in locazione tenuti all’acquisizione del Cin".
"Per garantire una transizione più efficace e supportare le imprese nel passaggio alle nuove disposizioni – ha dichiarato il ministro Daniela Santanché - il ministero ha prorogato i termini per l'adeguamento fino a gennaio 2025, anche al fine di evitare di incorre in sanzioni come previsto dalla riforma. Ancora una volta questo Governo porta avanti le proprie azioni ascoltando il settore e venendo incontro alle sue esigenze".
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[post_content] => Cerimonia d'apertura del Ttg Travel Experience di Rimini. Prima annotazione. C'erano almeno l'80% dei posti riservati ai componenti di staff e company. Al pubblico e alla stampa posti in fondo. E molto pochi. Il punto è che bisognerebbe ragionare al contrario. In prima fila i giornalisti che riportano la o le notizie, che fanno domande eccetera. In fondo la clack di questo o quell'altro personaggio.
Alcuni colleghi avendo intravisto vicino al palco dei conoscenti si volevano avvicinare per salutare. Non gli è stato permesso. Una vera e propria linea Maginot che alla fine è stata travolta da chi premeva da dietro. E per fortuna. Questo mondo diviso fra vip e mortali ha ormai superato il livello di sopportazione.
Dibattito
Il dibattito con dieci relatori si è svolto nella solita elencazioni di parole cliché: filiera, intelligenza artificiale, trend, organico, verticale, piattaforma, ospite (al posto di cliente). Impresa, azienda, associazione, regole di mercato, investimenti, cavalli di razza, burocrazia, lacci e lacciuoli, evoluzione tecnologica, compagnia aeree, sostenibilità, sicurezza. Ritardo, italianità, forza lavoro. G7 a Firenze. E infine il capitale umano. Allora il gioco è il seguente: mettete insieme queste parole o alcune di esse ed escono quasi tutti i discorsi. Non è difficile.
Annotazioni
Bene Gattinoni sulla discriminazione delle agenzie di viaggio italiane nei confronti alle piattaforme straniera che pagano meno tasse.
Mi è piaciuto il triplo salto carpiato del ministro Santanchè. Fino a giugno bisognava che l'Italia fosse il primo Paese in termini di turismo. Oggi invece si cambia scenario. La frase esatta è: "Dobbiamo smettere di contare quanti turisti vengono, perché il nostro turismo è il turismo della qualità".
Di Giuseppe Aloe
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A Brucoli durante il confronto con le associazioni di categoria sulle sfide presenti e future del turismo, il ministro del turismo Daniela Santanchè ha lanciato l’idea di realizzare una rete di musei industriali per ampliare l’offerta turistica. «Bisogna mettere in rete tutti i
nostri musei industriali perchè abbiamo un’offerta pazzesca, bisogna lavorare ad un network per metterli a sistema per incrementare non soltanto la destagionalizzazione del turismo ma anche per attirare i giovani che sono alla ricerca di queste realtà».
Quindi si è soffermata sull’offerta ricettiva: «Siamo una nazione di qualità non di quantità, bisogna vincere la sfida dei servizi, metterci insieme, troppe aziende soffrono di nanismo nella filiera del turismo. Non abbiamo una catena di alberghi famosa nel mondo. Nei piccoli borghi, abbiamo fatto una ricerca, gli alberghi non ci sono, capisco che voi avete problemi economici ma pensiamoci insieme, troviamo soluzioni perché sono necessari», ha aggiunto.
Il ministro ha ragione, non abbiamo una catena di alberghi forte in campo internazionale. M; qui si pone la domanda: perché non l'abbiamo. siamo meno bravi? Non credo. Abbiamo delle defaillance organizzative? Neanche. Il vero problema che le nostre ricchezze, dalle auto, alla componentistica, all'industria dolciaria (tranne qualche marchio) alle catene alberghiere è tutto in mano straniera. E questo per un motivo solo: eccesso di liberismo. Chi è più ricco compra tutto. E noi vendiamo
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[post_content] => Il tema del sovraffollamento turistico è stato al centro del convegno “Crociere, le risposte all’overtourism” organizzato da Clia (Cruise Lines International Association) presso la sede della Stampa Estera a Roma. Esperti, rappresentanti del settore crocieristico e istituzioni si sono confrontati sulle sfide e sulle possibili soluzioni per una gestione sostenibile dei flussi turistici.
I dati
I risultati dello studio “The State of Tourism and Hospitality 2024”, presentati durante l’evento, evidenziano come il 2024 rappresenti un anno di ripresa e riallineamento ai numeri del 2019, con una previsione di 1,5 miliardi di turisti globali e un totale di 8.600 miliardi di dollari spesi nel settore. Di questi, circa 30 milioni saranno crocieristi, con il comparto crocieristico che incide per un 2% sui volumi turistici mondiali.
Tuttavia, lo studio ha messo in luce un’importante criticità: l'80% dei flussi si concentra sul 10% dei siti turistici più iconici, creando sfide significative per la gestione sostenibile del turismo.
Overtourism: un "non problema"
Daniela Santanché, ministro del turismo, ha voluto sottolineare l’importanza di gestire con attenzione i flussi turistici affinché l'Italia possa emergere come destinazione di qualità, capace di offrire esperienze sostenibili e ben organizzate. «Le crociere rappresentano un turismo molto importante per il nostro Paese, basti pensare che in Italia abbiamo 9 porti su 20 del Mediterraneo – ha dichiarato –. Non sono contraria alle crociere, ma dobbiamo lavorare insieme per trovare il modo migliore di regolamentare i flussi turistici, per evitare che vengano percepiti come una minaccia dalle comunità locali».
Santanché ha spiegato anche che il problema non è l’overtourism in sé, ma piuttosto la mancanza di una pianificazione adeguata. «La domanda che mi faccio è se stiamo facendo il meglio per le nostre destinazioni. Dobbiamo confrontarci per trovare soluzioni condivise, coinvolgendo le comunità locali, affinché si percepisca il turismo come un’opportunità e non come un problema».
Dello stesso avviso anche gli altri interventi, volti a presentare lo sviluppo del settore crocieristico come una potenziale soluzione al problema dell'overtourism, piuttosto che come parte della problematica. Grazie a delle caratteristiche intrinseche del settore, come la capacità di programmare con anni di anticipo, le crociere potrebbero sostenere una politica di ridistribuzione dei flussi.
Le soluzioni
Francesco Galietti, direttore di Clia Italia, ha fatto riferimento ad alcune case history virtuose: «Pensiamo ad esempio a Dubrovnik e alle Baleari. Qui le compagnie crocieristiche hanno firmato accordi con le istituzioni per scaglionare gli arrivi durante la settimana e alleviare la pressione sui centri urbani».
Leonardo Massa, vicepresidente della divisione crociere del gruppo Msc, ha ribadito il ruolo rilevante dell’industria crocieristica nella politica di gestione dei flussi di una destinazione: «Siamo in grado di pianificare con 2-3 anni di anticipo gli itinerari delle nostre navi e persino stimare la nazionalità dei passeggeri che ospiteremo a bordo - aggiunge - fornendo così alle destinazioni dati utili per prepararsi all’afflusso di visitatori». Inoltre, il vicepresidente ha sottolineato come il settore crocieristico sia stato capace di destagionalizzare il prodotto, altro tema chiave nella lotta all'overtourism: «Fino a vent’anni fa, nel Mediterraneo non si facevano crociere d’inverno, oggi siamo presenti tutto l’anno, distribuendo i flussi in maniera più equilibrata».
Infrastrutture e innovazione
Alessandro Carollo, associate vice president di Royal Caribbean Group, ha evidenziato invece la necessità di migliorare le infrastrutture portuali italiane per accogliere al meglio le navi di nuova generazione. «In Italia ci sono ancora pochi porti pronti a collegare le navi alle reti elettriche a terra - spiega -. Dopo il 2035, Royal Caribbean prevede di avere la prima nave a emissioni zero, ma per raggiungere questo obiettivo è fondamentale che le infrastrutture portuali siano adeguate e in grado di supportare nuovi carburanti a zero emissioni di CO2».
Sul capitolo innovazione, Massa ha ricordato che «le navi sono vere e proprie città galleggianti, laboratori di innovazione che implementano tecnologie avanzate per l’efficientamento energetico, il riciclo delle acque reflue e la gestione avanzata dei rifiuti». Ha concluso sottolineando che il 60% dei clienti che visitano una destinazione tramite una crociera torna successivamente per soggiorni più lunghi: «Siamo un formidabile strumento di promozione delle destinazioni, se il territorio si dimostra capace di sfruttare questa opportunità, considerando anche che il cliente delle crociere non può essere considerato basso spendente».
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