16 July 2024

Rovigo Cvb: nuovi strumenti per dialogare con il visitatore e scoprire il territorio

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In occasione di Bit Milano 2024, Rovigo Convention & Visitors Bureau ha presentato i nuovi strumenti di marketing, comunicazione e promozione turistica del suo territorio. Si tratta di ulteriori risorse che vanno a implementare un dialogo sempre più diretto con il visitatore, a sottolineare le molte opportunità che offre una stagione tutta da vivere e da scoprire nelle terre fra Adige Po, tra arte, storia, cultura, enogastronomia e natura.

Si tratta di ville, palazzi e luoghi sacri che custodiscono piccoli e grandi tesori. «Per accompagnare la scoperta dell’offerta turistica che di anno in anno si arricchisce, il Rovigo Convention & Visitors Bureau, da sempre attivo nella promozione di viaggi leisure & business, ha creato nuovi strumenti e altrettante occasioni per una vacanza in questi luoghi – spiega Cristina Regazzo, responsabile di Rovigo Cvb -. L’intensa attività svolta ha permesso infatti di creare, supportare e avviare ulteriori asset e iniziative, grazie in particolare al sostegno di Camera di commercio Venezia-Rovigo, fondazione Cariparo e Gal Adige, associazione costituita da un partenariato pubblico-privato che si occupa della valorizzazione rurale di 17 comuni del Polesine attraverso fondi comunitari».

In rassegna tutti gli strumenti: le prime sei brochure tematiche, cinque video dedicati agli itinerari open-air e un portale web che continuerà il suo sviluppo nel 2024, collegandosi al dms regionale. In più, altri due video: per la promozione delle terre fra Adige-Po come destinazione wedding e come meta meeting & eventi, nell’ambito delle azioni realizzate con la rete regionale Venice region convention bureau betwork. Il tutto, senza tralasciare la versione in inglese dell’app Discover Rovigo, divisa in quattro volumi tematici: Rovigo, piccola ma sorprendente, Delta del Po, la Vita è una giostra, “Saperi e sapori.

Nuovi siti culturali apriranno inoltre i battenti nel 2024. In particolare il museo diocesano della cattedrale di Adria-Rovigo il cui vernissage è previsto per settembre, vanterà un susseguirsi di sale caratterizzate da nuclei a tema, con opere provenienti da tutta la diocesi, come quelle della quadreria della pinacoteca del Seminario, argenti e suppellettili, la Madonna della Vita e il polittico di Raccano (opere di Michele da Firenze in terracotta dipinta del ‘400 padano).

 Tornano poi le grandi mostre di palazzo Roverella a Rovigo. In linea con i successi di Kandinskij e Renoir, il 2024 accende i riflettori su un altro artista francese tra i più rappresentativi della Parigi di fine secolo: Henry Toulouse-Lautrec (dal 23 febbraio al 30 giugno). L’esposizione è promossa dalla fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il comune di Rovigo e l’accademia dei Concordi.

Il 2024 è infine anche anno di celebrazioni importanti, come i 100 dalla morte di Giacomo Matteotti, grande uomo politico polesano, pubblico amministratore, molto attivo e impegnato nell’attività sindacale delle cooperative e nell’attività parlamentare, segretario del partito Socialista Unitario. La mostra Giacomo Matteotti (1885 –1924). Storia di un uomo libero, promossa dal comitato provinciale per le Celebrazioni e sostenuta da fondazione Cariparo, si terrà dal 5 aprile al 7  luglio a palazzo Roncale.

 

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di Jiangsu e una delle città più famose della Cina, che dal 1980 è gemellata con Firenze. Il fiume Yangtze, conosciuto dai cinesi come uno dei "Fiumi Madre" (insieme al Fiume Giallo), attraversa la sua principale area urbana. Nanchino è stata anche la capitale di dieci dinastie in Cina. Storicamente la città era il luogo in cui "la tigre si appollaiava sul piatto del
drago" ed era un simbolo del dominio imperiale.  [gallery ids="471158,471157,471159"] Qixia Mountain a Nanchino: sulla cima del monte Qixia, sulla riva sud del corso medio e inferiore del fiume Yangtze, c'è un punto panoramico chiamato "Il luogo dove il primo imperatore costeggiava il fiume". Si narra infatti che il primo imperatore della Cina, "Qin Shihuang", una volta guardò il grande fiume a est e disse che questo era il luogo in cui si divertiva a ispezionare il territorio. Il monte Qixia a Nanchino è detto anche "il primo monte Mingxiu Jinling (l'antico nome di Nanchino)". [gallery ids="471163,471164,471165"] Da non mancare anche una visita alle mura della città Ming di Nanchino, considerate un altro grandiosa realizzazione, dopo la Grande Muraglia cinese. Le mura della città Ming di Nanchino sono le mura della città antica più lunghe, più grandi e meglio conservate del mondo, nonché le più grandi della Cina. Dal 2015 , le antiche mura delle dinastie Ming e Qing in 14 città cinesi, hanno presentato domanda congiunta per lo status di Patrimonio dell'Umanità. Gli edifici principali presentano una forma irregolare e le mura cittadine sono costruite secondo la forma della montagna e del terreno. Durante le dinastie Ming e Qing, il fiume Qinhuai fungeva da fossato a sud, i monti Zhongshan a est sostenevano la città, il lago Xuanwu fungeva da barriera a nord e le colline Xina entravano nella città, creando una fortezza militare con caratteristiche difensive uniche. [gallery ids="471166,471167,471168"] Nanchino, molto apprezzata dagli antichi imperatori cinesi, possiede anche un patrimonio culturale mondiale, la Tomba Xiaoling della dinastia Ming. Ming Xiaoling è un famoso imperatore cinese e il fondatore dell'omonima dinastia. Il mausoleo dove sono sepolti l'imperatore Zhu Yuanzhang e la sua regina è stato realizzato tra il 1381 e il 1405, con l'impiego di 100.000 militari. Copre un'area di oltre 1,7 milioni di metri quadrati ed è uno dei più grandi mausolei imperiali della Cina. Essendo il primo delle dinastie Ming e Qing in Cina, il Mausoleo Xiaoling della dinastia Ming rappresenta il più alto risultato dell'architettura e dell'arte della scultura in pietra all'inizio della dinastia Ming. Ha influenzato direttamente la forma di oltre 20 mausolei imperiali nel periodo Dinastie Ming e Qing. [gallery ids="471170,471169,471171"] Dopo aver visitato Nanchino, si raggiunge Suzhou, la città più meridionale dello Jiangsu. Partendo con un volo diretto da Milano a Shanghai, si può arrivare a Suzhou con la ferrovia ad alta velocità in appena mezz'ora. Come Nanchino, il capoluogo di provincia, è anche una famosa città storica con un mix di templi antichi e moderni. Tappa immancabile è quella ai “Giardini classici di Suzhou”: qui la realizzazione dei giardini vanta una storia lunga 3.000 anni. I giardini di Suzhou sono stati progettati attraverso un design ingegnoso, consentono di godere di scenari diversi attraversandoli. Nel 1997 quattro giardini classici, tra cui il Giardino dell'Umile Amministratore e il Giardino Liuyuan, furono inclusi nella Lista del Patrimonio Culturale Mondiale; tre anni dopo furono inclusi altri cinque giardini, tra cui il Padiglione Canglang e il Boschetto dei Leoni. Ci sono ancora più di 50 giardini ben conservati nella città, per
questo Suzhou è conosciuta come la "Città dei Giardini". Ma Suzhou non è anche una "città d'acqua" e per questo è gemellata con Venezia da oltre 41 anni fa.  [gallery ids="471175,471176,471177"] Per vivere le autentiche città acquatiche di Jiangnan in Cina, occorre poi fare una sosta a Zhouzhuang, che si trova a sud-est della città di Suzhou. L'antica città di Zhouzhuang è stata fondata oltre 900 anni fa e la parte antica è circondata dall'acqua. La città è attraversata dai canali e ci sono 14 antichi ponti in pietra costruiti durante le dinastie Yuan, Ming e Qing. Lungo il fiume vivono più di 800 famiglie e oltre il 60% delle case conserva ancora lo stile architettonico delle dinastie Ming e Qing. L'acqua è l'anima di Zhouzhuang, quindi ha anche la reputazione di "città d'acqua numero 1 in Cina". Qui ponti e strade si collegano, con case profonde e ampi cortili. Ci sono poi oltre una dozzina di città antiche ben conservate come Zhouzhuang, come l'antica Luzhi e Tongli. [gallery ids="471178,471179,471180,471181,471182,471183"] Tra tre giorni, si terrà a Suzhou la quarta edizione dell'Expo del turismo culturale sul Canal Grande sponsorizzata dal Dipartimento provinciale della cultura e del turismo di Jiangsu. Saranno 13 le città dello Jiangsu che qui presenteranno le loro principali risorse culturali e turistiche. Lo Jiangsu dà il benvenuto a tutti gli amici interessati a scoprirne l'offerta, dalla cultura al cibo. 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Spiega la direttrice di Visit Flanders in Italia, Giovanna Sainaghi: «Già da tempo il nostro impegno promozionale va al di là di una mera crescita numerica, in termini di arrivi, ma è orientato alla proposta di attività ed esperienze su misura per target specifici. Nel caso dell’Italia, in particolare, si lavora sulle forti affinità tra le due culture e dunque sull’arte, sul tema della bici in tutte le sue declinazioni - registriamo un’esplosione del turismo legato al ciclismo, soprattutto sportivo, ma anche come mezzo per una vacanza più slow o per coloro che scelgono di sperimentare la passeggiata in bici magari solo per qualche ora. Ancora, il mondo legato alla birra, che nelle Fiandre è sinonimo di eccellenza e unicità». [caption id="attachment_471074" align="alignleft" width="300"] Giovanna Sainaghi, director Italy, Visit Flanders - Ente del turismo delle Fiandre[/caption] Ma il 2024 si caratterizza fortemente per la significativa offerta di eventi artistici temporanei che si affiancano al tradizionale quanto ricco patrimonio permanente, «in grado di accendere un riflettore su località meno note, oppure zone diverse da quelle più frequentate dai turisti, mettendo in risalto tutto il bello della regione». In questo quadro spiccano «la Triennale Bruges 2024, in calendario fino al prossimo 1° settembre: il centro città e la sua frazione sul mare, Zeebrugge, sono punteggiati da installazioni e opere di 12 artisti e architetti di fama internazionale, che raccontano una Bruges diversa, oltre la sua immagine classica legata al patrimonio del passato». 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Nel caso dell’Italia, in particolare, si lavora sulle forti affinità tra le due culture e dunque sull’arte, sul tema della bici in tutte le sue declinazioni - registriamo un’esplosione del turismo legato al ciclismo, soprattutto sportivo, ma anche come mezzo per una vacanza più slow o per coloro che scelgono di sperimentare la passeggiata in bici magari solo per qualche ora. 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