6 maggio 2020 10:22
«Siamo ai tempi supplementari: con la stagione estiva alle porte, attività ancora chiuse e neanche un’ idea sulle date di possibile riapertura, le misure che chiediamo da due mesi per il settore devono arrivare ora, o sarà troppo tardi: indennizzi sulle perdite, un fondo speciale per il rilancio del settore in emergenza, estensione e adeguamento del credito d’imposta sulle locazioni di immobili strumentali e un intervento efficace sulle concessioni demaniali dove si svolgono attività del turismo».
Commenta così Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio le dichiarazioni del ministro Franceschini oggi in audizione al Senato. «Ma non è tutto – aggiunge Patanè -. Serve una programmazione sul modello spagnolo, che ci dica ora, con ragionevole certezza, quando potremo tornare ad operare. E basta con i provvedimenti a macchia di leopardo. Il turismo si fa su scala nazionale ed internazionale e non è compatibile con i confini degli Stati chiusi e le limitazioni agli spostamenti tra Regioni».
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Il primo itinerario è incentrato prevalentemente sulla cultura, con l’aggiunta di un fugace ma significativo assaggio di Himalaya: un facile trekking nel popolare circuito dell'Annapurna per raggiungere l'Australian Camp, community lodge la cui vista è dominata dal Machapuchare, sacro ai nepalesi, e dal massiccio dell'Annapurna South (7.219 metri). Il villaggio di Bandipur, e i suoi tramonti da favola, Bhaktapur e le costruzioni antiche, il parco Chitwan e la sua inconsueta fauna, completano questo viaggio in Nepal
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[post_content] => È ormai confermato che Parigi, che già aveva limitato il diritto dei proprietari di affittare i propri immobili per brevi periodi, ad uso turistico, a un massimo di 120 giorni all'anno, ridurrà ulteriormente questo tempo a soli 90 giorni dal 1° gennaio.
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[post_content] => È stata presentata al pubblico la nuova struttura di Somma Lombardo gestita dal Gruppo Della Frera in franchising con il marchio Hilton. «Abbiamo acquistato questo immobile e lo abbiamo ristrutturato facendolo diventare un Garden Inn - spiega il fondatore della compagnia italiana, Guido Della Frera -. È stata una scelta di posizionamento commerciale per rinforzare la nostra presenza su Malpensa. Oggi abbiamo più di 400 camere nell’area: siamo contenti e abbiamo ottime relazioni con il territorio».
La politica del gruppo, infatti, prevede la realizzazione di partnership con le realtà del luogo in cui viene realizzato un investimento, “facendo comunità”. E a Malpensa l’obiettivo è stato raggiunto, come dimostra la presenza nella hall di un albero natalizio e di un suggestivo presepe donati dai negozianti della zona.
«Facciamo oggi l’inaugurazione anche se l’Hilton Garden Inn è stato aperto a marzo - spiega Valeria Albertini, managing director di Gruppo Della Frera Hotel -. Abbiamo voluto consentire all’albergo di iniziare a vivere e di prendere i suoi ritmi, offrendosi al meglio al visitatore. I lavori di restyling sono durati molto più a lungo dei cinque mesi inizialmente previsti. L’albergo era abbandonato da anni: era stato chiuso in fretta e furia il 9 marzo del 2020 a causa del Covid. È stato fatto un intervento molto importante per garantire il comfort assoluto al cliente e oggi tutto è nuovo: arredi, bagni, moquette, impianto di rilevazione fumi e allarmi».
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«Le camere sono spaziose, con arredamenti di design e tutte le rigorose attenzioni richieste da Hilton, ma reinterpretate con lo stile italiano - aggiunge Valeria Albertini - Il pavimento dei bagni ha un preciso trattamento grip antiscivolo per prevenire le cadute, superiore a quello previsto in Italia per i bordi delle piscine. Nelle docce ci sono maniglioni che sostengono oltre 350 chili. Le camere, dotate anche di ferro da stiro e steamer, possono essere collegate. Le serrature hanno un elevato livello di sicurezza e un’insonorizzazione superiore a quella richiesta dalla legge italiana (60 decibel piuttosto che 45). C’è anche l’occhio magico perché si possa vedere chi bussa alla porta».
Tanti, inoltre, i servizi offerti al cliente per scoprire il territorio: «Stiamo attivando un noleggio auto per trasformare l’albergo in un resort. Abbiamo il parcheggio gratuito e due colonnine di ricarica fast: l’albergo è green e le colonnine sono aperte anche alla cittadinanza. Il cliente arriva e può raggiungere il lago Maggiore, quello di Varese o di Como in poco più di mezz’ora. Il nostro obiettivo è far soggiornare i nostri ospiti più a lungo: oggi la permanenza media è di un giorno e mezzo, ma la location offre davvero tanto da scoprire».
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[post_content] => Un progetto da 118 posti barca per imbarcazioni fino a 24 metri, un hotel a cinque stelle di un rinomato marchio di lusso di New York con 62 camere e 18 ville sulla spiaggia, la possibilità di espandersi a 18 ville collinari e 45 residenze. Sono i primi numeri che disegnano la nuova marina di Anguilla situata a Port Nimara, tra Cap Juluca e Altamer, che promette di trasformare il panorama marittimo di Anguilla e creare un nuovo punto di riferimento per le destinazioni marittime di lusso nei Caraibi.
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"Il nostro obiettivo è creare una destinazione marittima di classe mondiale che non solo rispetti la bellezza naturale di Anguilla, ma che dia alll'isola nuove opportunità economiche." ha spiegato David Mizrahi, managing partner dello sviluppo e ceo di SF Investments, la società di costruzione e sviluppo di marine con sede in Svezia che segue il progetto.
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Continua il percorso di rafforzamento della squadra Master Explorer, che registra due ulteriori new entry per il proprio team commerciale: Adriano Bertolini è un sales promoter con un background presso operatori come Veratour e Alpitour. A lui verrà affidata un’area strategica che include Piemonte, Liguria e Toscana, con l’obiettivo di garantire una presenza costante sul territorio e di sviluppare relazioni con agenzie di viaggi e operatori. Filippo Di Marzo, da tempo nel settore come sales account di prestigiose realtà quali African Explorer e Volonline, gestirà invece il mercato siciliano e quello della provincia di Reggio Calabria.
Le due novità seguono di circa un anno l'ingresso dei due area manager Bruno Normanno e Stefano Convertini, nonché più recentemente del senior marketing & communications advisor, Nicola Romanelli. “Con questa decisione, vogliamo accompagnare e ottimizzare la crescita che riguarda il nostro portfolio di prodotti e servizi in aree con forte potenziale – spiega Domenico Foggetti, direttore generale del to pugliese –. Dal tour operating tradizionale alla nuova versione del portale b2b Prenotando (in arrivo a brevissimo), fino al business travel, tutti i nostri segmenti di business meritano un presidio attento e continuo. Sono certo che Bertolini e Di Marzo ci saranno entrambi di grande aiuto nel nostro posizionamento commerciale nelle regioni di loro competenza”.
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[post_content] => L’elettrificazione della banchina del Molo Garibaldi nel porto della Spezia, che consentirà alle navi da crociera di spegnere i motori quando sono in sosta, sta ormai diventando realtà. Oggi è stata presentata la prima delle quattro cabine di trasformazione e il Cable Management System, sorta di robot che permetterà di collegare la fonte energetica alle navi passeggeri.
La nuova cabina di 250 mq., alta 5 metri che è situata nella zona retrostante alla radice del Molo Garibaldi, nelle immediate vicinanze dell’esistente cabina ENEL e di altri manufatti a servizio del sistema distributivo, è stata realizzata mediante una nuova struttura a pannelli prefabbricati. Il layout interno è stato studiato in maniera da ottimizzare la distribuzione interna dei cavi, la semplicità di installazione e la riduzione degli spazi, nonché per avere una migliore accessibilità delle macchine sia in fase di cantiere che di manutenzione e/o sostituzione.
«La realizzazione della cabina di trasformazione e delle infrastrutture di collegamento a banchina sul molo Garibaldi, compreso il macchinario Cable Management System, appena consegnato all'AdSP dalla ditta Shore Link, testimoniano l'efficacia dell'azione dell'AdSP nel campo dell'efficientamento energetico e delle politiche di sostenibilità ambientale – spiega il Commissario Straordinario dell’AdSP, Federica Montaresi - L’impegno economico necessario alla realizzazione della prima delle quattro nuove cabine di trasformazione è di oltre otto milioni di Euro, di cui cinque finanziati con il Fondo Complementare. I restanti tre milioni di Euro, che erano previsti a carico di AdSP, sono stati recentemente oggetto di un ulteriore finanziamento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a valere su fondi PNRR, grazie alla credibilità che abbiamo conquistato sul campo raggiungendo tutti gli obiettivi nei tempi previsti. Questo ci ha permesso di arrivare ad una copertura di finanziamento integrale dell’intervento. A giugno 2025 le opere saranno completate, poi ci sarà una fase per i test. Ma stiamo già lavorando per l’affidamento del servizio di interesse generale per la fornitura dell'energia elettrica e per la gestione e manutenzione del sistema che permetterà al porto della Spezia di mettere a disposizione il molo Garibaldi elettrificato per le navi da crociera».
«La conclusione della prima cabina di trasformazione - aggiunge Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia - e la nuova tecnologia per la distribuzione dell’energia segnano un passo decisivo verso l’elettrificazione delle banchine per le navi da crociera. Un risultato importante per la città, perché consentirà alle navi di spegnere i motori durante la sosta in porto, alimentandosi esclusivamente con energia elettrica, riducendo l’impatto ambientale nel territorio. Il turismo crocieristico, con oltre 800mila visitatori l’anno, è centrale per la nostra economia. Il nostro obiettivo è renderlo pienamente sostenibile, combinando benefici per il commercio locale con la tutela dell’ambiente. In questa direzione, lavoriamo con l’Autorità Portuale e altri Enti per accelerare la transizione ecologica del porto. Tra i progetti chiave, c’è anche il nuovo Molo Crociere, i cui lavori avanzano rapidamente. Confermiamo così il nostro impegno per un porto innovativo e sostenibile, a vantaggio della città e delle future generazioni».
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[post_content] => Travel Quotidiano ha incontrato RSI Solutions in occasione della seconda edizione del Travel Open Day Hospitality La Spezia, durante il quale l’azienda genovese ha tenuto un momento formativo dedicato alle strutture alberghiere che hanno partecipato all’evento B2B.
Nello specifico la formazione di RSI Solutions ha focalizzato l’attenzione su Controllo di Gestione e Consulenza Strategica per le Imprese Alberghiere, strumenti essenziali per ottimizzare la gestione economico-finanziaria delle strutture ricettive. Non solo, ma RSI Solutions e Gotech hanno presentato Manager Planner, un software per automatizzare la gestione dei dati aziendali.
«Il controllo di gestione è un sistema strutturato – spiega Morris Busi , responsabile controllo di gestione RSI Solutions - che permette alle aziende, inclusi gli alberghi, di monitorare e ottimizzare ogni aspetto della loro attività. Non è solo un esercizio contabile: parliamo di uno strumento che digitalizza i processi, fornisce dati aggiornati e, soprattutto, consente di prendere decisioni strategiche basate su numeri reali».
Sopra una certa soglia di fatturato, non adottare un controllo di gestione significa navigare a vista, con il rischio di perdere margini importanti.
«Per gli alberghi non avere un sistema di controllo – continua Morris Busi - significa prendere decisioni basate sull’istinto, anziché su dati concreti. Questo può portare a errori gravi, come investimenti sbagliati o pricing non competitivo. Un esempio che abbiamo analizzato è quello di una struttura che, grazie a un modello di pricing sostenibile, ha aumentato il margine per cliente senza sacrificare le presenze. È questo il valore del controllo: far crescere il profitto senza perdere competitività».
In cosa si distinguono RSI Solutions e Manager Planner nel fornire questo servizio?
«Ci differenziamo per un approccio altamente personalizzato e integrato – conclude Busi - Adottiamo il metodo USALI (Uniform System of Accounts for the Lodging Industry), che ci consente di comparare dati tra strutture diverse e creare soluzioni su misura per ogni cliente. Inoltre, il nostro obiettivo non è solo consegnare numeri, ma renderli comprensibili e subito utilizzabili. Con il supporto del nostro team, trasformiamo i dati in azioni concrete, evitando decisioni impulsive e ottimizzando ogni euro speso. Collaboriamo anche con Manager Planner per fornire strumenti digitali avanzati e supporto continuo, affinché ogni albergo possa raggiungere i suoi obiettivi con efficienza e sostenibilità».
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[post_content] => Il Comune della Spezia ha partecipato alla VII edizione della BITESP - Borsa Internazionale del Turismo Esperienziale, tenutasi il 25-26 novembre a Venezia. Lo spazio espositivo del Comune, dedicato sia all’amministrazione comunale sia all’ALA (Area Ligure Apuana), è stato coordinato dal consulente esperto in marketing turistico Gianluca Giannecchini. Arricchito da materiale informativo e brochure esplicative dei diversi territori compresi in ALA, lo stand ha attirato l’attenzione di numerosi visitatori, agenzie di viaggio e tour operator internazionali.
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«La partecipazione alla BITESP 2024 di Venezia - aggiunge l’assessore al Turismo della Spezia, Maria Grazia Frijia - ha rappresentato un’opportunità straordinaria per promuovere il nostro territorio e le sue eccellenze. Siamo orgogliosi di aver potuto presentare il Progetto ALA ad un pubblico internazionale e di aver instaurato nuove collaborazioni che contribuiranno a valorizzare il turismo esperienziale nella nostra regione».
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[post_content] => Ora è ufficiale: le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia non dovranno più dotarsi, almeno entro il prossimo 31 dicembre, di coperture assicurative contro i danni causati dagli eventi climatici catastrofali. Come ampiamente preannunciato, anche dalla stessa Borghini e Cossa, con l’approvazione del decreto Milleproroghe il governo ha posticipato l’entrata in vigore dell’obbligo al 31 marzo 2025, sempre che entro fine 2024 sia pubblicato il decreto attuativo, a cui spetterà il compito di chiarire i requisiti minimi che dovranno avere le polizze, oltre ad altri aspetti fondamentali, come i criteri di valutazione del rischio e le modalità di riassicurazione da parte delle compagnie.
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Al contrario, nei mesi scorsi sul tema si è innescato un vero e proprio hype dal punto di vista mediatico: il dibattito sugli effetti del cambiamento climatico si è unito a quello sulla resilienza delle compagnie, chiamate a fronteggiare un aumento consistente di richieste danni e risarcimenti, spingendo molti imprenditori a correre ai ripari in tempi brevi. “Il caso dell’obbligo di adozione delle polizze catastrofali – prosegue Rossi – è emblematico di come una percezione distorta possa generare una falsa emergenza. Lo stesso vale per le imprese che sono già in possesso di coperture contro eventi catastrofali: non è necessario sostituirle o modificarle subito. L’adeguamento alla nuova normativa potrà avvenire alla prima occasione utile o alla successiva scadenza annuale dei contratti. Aggiungo che le coperture terremoto e alluvione, di cui molte aziende sono già dotate, sono spesso assolutamente opportune in tema di gestione del rischio. Si tratta solo di capire se e come dovranno eventualmente essere integrate”.
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