2 November 2024

Parco Marino Protetto Capo Rizzuto, mare e territorio: il turismo slow di Isola di Capo Rizzuto

[ 0 ]

Isola di Capo Rizzuto riparte dal territorio per una promozione turistica all’insegna del mare. Panorami unici e coste frastagliate con spiagge rosse intervallate da scogliere, acque cristalline e parco marino protetto ricoperto di Posidonia e casa della tartaruga Caretta caretta, ma anche storia, tradizioni e enogastronomia, dai piatti della tradizione ai prodotti locali, il finocchio Igp e la liquirizia che cresce spontanea.

Il piccolo comune della costa ionica calabrese si presenta luogo ideale per un turismo di prossimità e turismo slow grazie a uno scenario ambientale e naturale esclusivo, inesplorato.

Raffaele Gareri consigliere provinciale di Crotone responsabile dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto racconta dell’impegno per attuare la tutela e la salvaguardia della costa e di come si stia procedendo a finanziare finalmente opere pubbliche. “Grazie ai fondi del Pnrr ci siamo attivati in direzione del dissesto idrogeologico. Le nostre coste ne soffrono tanto, soprattutto nelle aree più antropizzate di Capo Rizzuto, Le Castella e Le Cannella. Con questi interventi dovremmo mettere a tutela tutta la fascia costiera. – e afferma – Sono in campo progetti di valorizzazione del territorio. Riaprirà l’acquario della Riserva Marina per i visitatori e riprenderemo l’educazione ambientale nelle scuole. Promuoviamo i valori dell’Area Protetta, i valori ambientali e il rispetto della natura e del territorio.

Fondi europei

«Inoltre grazie ai fondi europei di oltre 4 milioni di euro, siamo riusciti a far partire il risanamento del promontorio della Torre Vecchia a Capo Rizzuto e il ripristino del lungomare. Sono stati finalmente sbloccati interventi per migliorare la viabilità. Si sa, la viabilità e il trasporto sono purtroppo l’anello debole della nostra zona, sia locale che regionale. Le carenze ataviche di infrastrutture sia ferroviarie che stradali nella nostra regione pesano tanto, ancora oggi, e penalizzano l’intera fascia ionica e il suo sviluppo turistico. C’è urgente necessità di grossi investimenti statali che purtroppo tardano ad arrivare. – e aggiunge – Occorre fare sistema e sviluppare nuove sinergie a livello regionale; ci stiamo provando con i parchi della Sila, delle Serre e del Pollino”.

L’aeroporto Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto resta l’unica infrastruttura essenziale di tutta la parte ionica che collega la provincia di Crotone al resto del mondo. I collegamenti principali sono operati da Ryan Air. La low cost irlandese ha confermato i voli su Milano Bergamo, Bologna e Venezia Treviso per la stagione estiva 2023. Da fine Marzo 2023 fino a fine Ottobre 2023. Per la prossima estate la Regione si è impegnata ad attivare 2 voli quotidiani per il nord Italia.

L’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto

Istituita nel 1991, ricopre una superficie di 14,721 ettari su un territorio di ben 42 km di costa. È una delle aree protette più affascinanti del mediterraneo, contraddistinta da ambienti naturalistici e da una geomorfologia costiera particolare. I fondali, caratterizzati da roccia, sabbia e praterie di Posidonia oceanica, ospitano tra le specie ittiche cernia, barracuda, pesce pappagallo, stelle rosse e la tartaruga Caretta caretta. L’Acquarium di Capo Rizzuto è sede del Centro di Recupero e Soccorso delle Tartarughe Marine. La costa frastagliata agevola infatti la nidificazione, habitat ideale di questo esemplare presente tutto l’anno. L’AMP ha da sempre come scopo primario l’educazione ambientale in età scolare.

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477973 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_477989" align="alignleft" width="300"] Daniela Di Berardin[/caption] Parte oggi con un focus sull'Oman il nuovo format online Kel 12 Lab dedicato alla formazione degli agenti di viaggio. Ogni incontro, della durata di un’ora e disponibile con cadenza mensile, è dedicato all’approfondimento di una destinazione specifica, sempre alla presenza dei product manager dell'operatore milanese, di esperti e talvolta di partner strategici come compagnie aeree ed enti del turismo. “Crediamo che la formazione continua sia fondamentale per supportare gli agenti, così da permettere loro di offrire ai clienti un prodotto che risponda alle aspettative - sottolinea la responsabile commerciale del to, Daniela Di Berardin -. Attraverso incontri come Parole in Viaggio e Kel 12 Lab, trasmettiamo una conoscenza diretta delle destinazioni: un plus per chi consiglia i viaggiatori lungo percorsi che non sono solo itinerari, ma vere esperienze di scoperta.” [caption id="attachment_477990" align="alignright" width="250"] Sonia Di Gregorio[/caption] Ogni sessione del Kel 12 Lab si svolge dalle 14 alle 15 e prevede una formazione dettagliata che va dalle informazioni operative ai plus di ogni viaggio. L’obiettivo è far sì che ogni agente di viaggio partner possa proporre l’offerta in modo mirato, aiutando i clienti a scegliere l’esperienza più adatta. Grazie a una formazione approfondita, gli adv diventano non solo venditori, ma anche ambasciatori delle esperienze Kel 12, capaci di trasmettere i valori di autenticità, scoperta e rispetto per i territori e le culture visitate. “Per raggiungere un numero crescente di agenzie partner, abbiamo recentemente ampliato il nostro team commerciale e intrapreso una serie di azioni di marketing che includono una presenza significativa sulle testate nazionali e investimenti mirati su Meta e Google - aggiunge l'head of sales & marketing, Sonia Di Gregorio -. Inoltre, il programma Parole in Viaggio, con eventi dal vivo in diverse città, è un’occasione preziosa per far conoscere meglio il nostro brand e le sue destinazioni direttamente agli agenti e al pubblico”. Dopo l'Oman, il calendario dei Kel 12 Lab include l'Argentina, il 20 novembre, l'Egitto e il Nilo, l'11 dicembre, la Namibia, il 15 gennaio, il Nepal, il Tibet e il Bhutan, il 19 febbraio, la Mongolia, il 12 marzo, il Giappone, il 2 aprile, la Cina, il 7 maggio e l'Algeria il 4 giugno.       [post_title] => Partono oggi i Kel 12 Lab: eventi online per la formazione degli agenti di viaggio [post_date] => 2024-10-31T12:31:52+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1730377912000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477901 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => La proposta gastronomica autunnale del Grand Hotel et de Milan è fatta di storicità, tradizione e ricerca, in una gustosa contaminazione tra i sapori del Nord Italia e quelli del Sud. Dal primo al 20 dicembre il panettone sartoriale realizzato dallo chef Gennaro Esposito testimonierà così lo stretto legame tra il Grand Hotel e il ristorante di Vico Equense, con i suoi sapori della costiera Amalfitana. Ogni pomeriggio, tra le 16 e le 18:30, gli ospiti interni ed esterni dell'albergo gusteranno la Merenda di Natale al Gerry’s Bar, dove un’ampia selezione di panettoni sarà accompagnata dalle proposte di dolci delle tradizioni milanese e campana: creme, struffoli e mostaccioli, abbinati a tè, tisane e cioccolata calda. «È una nuova avventura, che richiama la tradizione e la interpreta in modo nuovo. - afferma chef Esposito. - Il nostro pastry chef Carmine Di Donna è un maestro di Ampi, l’Accademia maestri pasticceri italiani: abbiamo deciso di dedicare un laboratorio al panettone per sperimentare in modo divertente». I panettoni di chef Esposito vengono preparati secondo la ricetta della tradizione meneghina, ma anche tenendo conto delle esigenze del clima costiero. Il risultato è frutto dell’utilizzo di prodotti di altissima qualità, dal miele al burro all’uvetta: «Proprio l’uvetta è un’eccellenza italiana - aggiunge Esposito -, parte di un interessante progetto avviato già da un anno con i chicchi d’uva del Vin Santo di Felsina, del Picolit di Ferluca, del Passito di Montefalco e del Sagrantino di Caprai. Raccontiamo una storia, un territorio e un abbinamento di sapori». In primo piano anche il ristorante Don Carlos, con la sua ricca proposta gastronomica: adatto a un pranzo di lavoro che richiede privacy, raffinato e allegro la sera. «L’abbiamo ridefinito con una serie di tocchi di luce e di design - prosegue Esposito -. Non abbiamo cambiato nulla perché è un luogo con un’anima milanese meravigliosa, arricchito da straordinarie memorie artistiche come foto e bozzetti di abiti. La cucina del Don Carlos è un incontro tra il luogo e i piatti che vengono offerti, dove il servizio si sviluppa in un dialogo e un racconto. Lo chef Francesco Potenza vuole che l’offerta interagisca con l’ospite, che deve portare a casa un’emozione, uno sguardo che dona valore al lavoro di un team molto affiatato». Perfetto anche l’accordo con Luigi Vitale, direttore f&b: «È un capace professionista che ha subito trovato un accordo con chef Potenza: Vitale lavora tutti i giorni sul campo con il team e sa fare tesoro di ogni informazione che riceve. Questo fa sì che tutta la squadra lavori in sintonia». La proposta natalizia del Grand Hotel et de Milan è infine parte di una ricca programmazione autunnale: come ricorda lo stesso Vitale, «nei prossimi mesi i nostri ospiti potranno partecipare a un percorso di scoperta delle micro-realtà regionali italiane. È un modo per scoprire il patrimonio di piccole aree e produttori locali prestigiosi. Facciamo tanta ricerca e poi la portiamo a tavola. Amiamo ricordare la storia del Grand Hotel. Lo facciamo anche con il menù dedicato a Verdi e con la degustazione la Forza del destino, che cita l’opera del maestro che andrà in scena alla Scala dal 4 dicembre 2024 al 2 gennaio 2025. Porteremo il nostro ospite nella calda atmosfera di un salotto milanese: è questo il Grand Hotel et de Milan». [gallery ids="477903,477907,477904"] [post_title] => Con chef Esposito al Grand Hotel et de Milan i sapori del Nord incontrano quelli del Sud [post_date] => 2024-10-31T10:34:27+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1730370867000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477925 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_477929" align="alignleft" width="300"] Il ristorante del The Social Hub Bologna[/caption] The Social Hub, buona la prima. E' bastato un solo tentativo alla compagnia di ospitalità ibrida con base ad Amsterdam, già nota con il nome di The Student Hotel, per ottenere la certificazione B Corp. Il gruppo ha infatti conquistato 107,1 punti su un massimo di 200, mentre la media è di 94. Per fregiarsi del riconoscimento della non-profit ideatrice del movimento delle B Corporation, i candidati devono in particolare raggiungere una quota di riferimento di almeno 80, fornendo al contempo prove di pratiche della loro responsabilità dal punto di vista sociale e ambientale in materia di approvvigionamento energetico, gestione di rifiuti e acqua, retribuzione dei lavoratori, diversity e trasparenza aziendale. Le aziende certificate hanno poi un obbligo legale a mantenere il proprio impegno e a perseguire uno scopo che vada oltre il profitto. Diventare una B Corp significa quindi impegnarsi in un rigoroso processo di verifica condotto ogni tre anni dall'organizzazione non-profit B Lab in cinque aree chiave che coprono l'intera attività di un'organizzazione, tra cui governance, lavoro, comunità, ambiente e clienti. “Si tratta di fare un discorso concreto - sottolinea la direttrice della sostenibilità e dell'impatto di The Social Hub, Amber Westerborg -. Non ci si può nascondere: diventare una B Corp significa essere tenuti a rispettare i più alti standard sociali e ambientali, dove onestà e trasparenza sono fondamentali. Questa è una pietra miliare nel nostro percorso, perché riflette al meglio chi siamo come comunità, l'impatto che abbiamo e dove vogliamo arrivare. Le persone che frequentano i nostri hub potrebbero infatti non notare grandi differenze, perché ci siamo allineati ai principi delle B Corp fin dall'inizio. Diventare una B Corp conferma perciò chi siamo e cosa rappresentiamo”. Il Gruppo si unisce dunque a un network internazionale, di oltre 9 mila aziende (2 mila in Europa), tra cui Patagonia, San Pellegrino, Rituals, Tony's Chocolonely e Ace & Tate, impegnate legalmente a ripensare il proprio modello di business per mettere al centro non solo il profitto ma anche la sostenibilità. The Social Hub, con sede ad Amsterdam e un team di oltre mille persone, gestisce 18 strutture tra Regno Unito ed Europa, che integrano camere di hotel e alloggi per studenti (per un totale di 10 mila camere), ristorazione, eventi e spazi di coworking. Il traguardo appena raggiunto dà il via a un calendario di eventi nei suoi hub, compreso quelli italiani, per celebrare la certificazione B Corp e contribuire a guidare il cambiamento nel settore. Si inizia con la Green Community Table presso il The Social Hub di Delft, nei Paesi Bassi, il 29 ottobre. Saranno presenti figure chiave dei settori dell'ospitalità, dell'immobiliare e dell'imprenditoria per riflettere sui futuri trend di mercato, con relatori tra cui Tim de Broekert di Tony's Chocolonely e Baba Toure dell'agenzia creativa Home. [post_title] => The Social Hub diventa una B Corp al primo tentativo [post_date] => 2024-10-31T10:23:29+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1730370209000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477871 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_477894" align="alignleft" width="300"] Il murales di Banksy all'esterno della prigione di Reading. Foto di Steve Daniels. Licenza Creative Commons[/caption] Non è la prima volta che una prigione verrà convertita in hotel. Ma in questa occasione il progetto appare davvero speciale, visto che riguarda un carcere tristemente noto nel Regno Unito, quello di Reading, celebre soprattutto per aver rinchiuso tra le sue mura Oscar Wilde per due anni, a partire dal 1895. Il piano è dell'imprenditore cinese Channing Bi, che ha acquisito l'immobile lo scorso gennaio per 7 milioni di sterline e ora si appresta a un ulteriore investimento di 100 milioni di sterline. L'idea prevede la realizzazione, oltre che dell'albergo, anche di un museo e di una galleria d'arte, rivela la testata locale The Reading Chronicle. L'edificio sarebbe almeno parzialmente protetto dalle Belle arti britanniche ma Bi assicura che, dopo aver ottenuto i necessari permessi dal comune di Reading, i lavori saranno completati in appena due anni. E tutto ciò anche grazie alle disponibilità dell'imprenditore cinese, che ha affermato di voler dar vita all'operazione esclusivamente con capitali propri. La prigione, costruita nel 1844, è inutilizzata da una decina d'anni. Nel 2021, sulle mura dell'edificio è apparsa un'opera di Banksy, raffigurante un prigioniero in fuga su una corda realizzata con le lenzuola del letto legate a una macchina da scrivere. [post_title] => La prigione di Oscar Wilde a Reading diventerà un hotel [post_date] => 2024-10-30T14:29:06+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1730298546000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477890 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => "Lazio Eternal Wonders", fam trip promosso dal Convention Bureau Roma e Lazio in collaborazione con il Comune di Fiuggi, si è svolto ieri a Fiuggi coinvolgendo operatori regionali MICE associati al Convention Bureau, tra cui DMC, PCO, agenzie di eventi e fornitori di servizi e media. Ad accogliere i partecipanti, tra i quali Onorio Rebecchini, Presidente del Convention Bureau Roma e Lazio, il Sindaco di Fiuggi Alioska Baccarini. Con l’obiettivo di promuovere le straordinarie potenzialità della destinazione, con particolare attenzione all’offerta congressuale e luxury che Fiuggi è in grado di offrire, il programma della giornata ha incluso visite a venue e luoghi emblematici, tra cui il nuovo Centro Congressi ed Eventi, la celebre e storica Fonte Bonifacio VIII e una selezione di strutture ricettive di alta qualità. “L’iniziativa si inserisce in una strategia di promozione del nostro organismo sempre più radicata sul territorio, volta a valorizzare non solo Roma, già ampiamente riconosciuta tra le prime 7 destinazioni mondiali per eventi e congressi internazionali, ma anche le infinite opportunità offerte dall’intero territorio regionale. Con una forte connotazione storica e un’ampia offerta in continua evoluzione, Fiuggi si propone in tutti i segmenti di turismo, capace di affermarsi anche come nuova meta di riferimento per il segmento MICE e per eventi di alta gamma. In un contesto come quello attuale, dove i flussi turistici sono concentrati principalmente su alcune città regionali, è fondamentale per gli operatori scoprire e valorizzare nuove destinazioni del territorio. Promuovere la nuova identità di Fiuggi significa non solo favorire la redistribuzione del turismo, ma anche creare valore, occupazione e crescita economica per le aree interne. Gli operatori devono essere protagonisti di questo cambiamento, proponendo soluzioni innovative che vadano oltre i percorsi tradizionali”, ha dichiarato Onorio Rebecchini, Presidente del Convention Bureau Roma e Lazio. “Lo sviluppo della destinazione turistica Fiuggi nel mercato dei congressi e degli eventi completa un’offerta amplissima di opportunità per i buyer e i partecipanti ai meeting e alle tante iniziative che possono essere ospitate negli importanti asset della Città. L’attenzione riservata alla rinnovata fase di sviluppo turistico di Fiuggi da Istituzioni e grandi imprese nazionali e internazionali conferisce all’iniziativa co-organizzata con il Convention Bureau di Roma e Lazio un’ulteriore conferma della qualità del percorso intrapreso dall’Amministrazione, a sostegno dell’economia locale, dell’intera Ciociaria e della Regione  Lazio”, ha dichiarato Alioska Baccarini, Sindaco di Fiuggi. L’iniziativa rientra in un ampio progetto di promozione dell’offerta congressuale e di alta gamma del Convention Bureau Roma e Lazio realizzato in accordo strategico con Regione Lazio, con l’obiettivo di valorizzare l’attrattività del territorio regionale e consolidare il posizionamento di Roma e Lazio nel segmento MICE e luxury. [post_title] => "Lazio Eternal Wonders": Fiuggi, nuova destinazione per Mice internazionale [post_date] => 2024-10-30T14:00:09+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1730296809000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477858 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Ben 34 destinazioni fuori dalle rotte più battute, molte delle quali non raggiunte nemmeno da altre compagnie di crociera di spedizione. Swan Hellenic ha annunciato gli ultimi itinerari per il 2025-2026. Tra le mete toccate ecco allora Hermanus in Sudafrica, una cittadina a sud-est di Città del Capo che finora non è mai stata visitata da nessuna flotta di navi da crociera. La Diana di Swan Hellenic farà il suo approdo inaugurale qui nel novembre 2025 e tornerà nel 2026, consentendo ai propri ospiti di esplorare i suoi paesaggi, la vita marittima, lo storico villaggio di pescatori e il vecchio porto. I programmi includono la riserva naturale di Fernkloof nelle montagne Kleinrivier, famosa per la sua flora, e un percorso di 12 chilometri lungo la scogliera, con vista sulle migrazioni stagionali delle balene e sulle vivaci colonie di pinguini. L'annuncio di queste ultime crociere arriva mentre la Vega raggiunge il Brasile, dove esplorerà per la prima volta le bellezze di Trancoso, Itacaré, Morro de São Paulo e dell'arcipelago di Abrolhos: un paradiso naturale che si distingue per un ecosistema marino senza pari e una vegetazione ricca di molte specie endemiche e tipicamente tropicali. Tutte mete che saranno visitate nuovamente nel 2025, mentre altre destinazioni della costa brasiliana seguiranno nel 2026. Grazie alle dimensioni contenute delle navi da spedizione ice-class Diana e Vega, l’elenco delle destinazioni si allarga però a tutto il mondo, includendo altre otto destinazioni esclusive, tra cui Væroy (Lofoten, Norvegia), il parco nazionale di Donana (Spagna) ed Elmina (Ghana), Baie des Tortues, Loango National Park e Mayumba (tutti e tre in Gabon), nonché Ilha Baia dos Tigres (Angola). Altre mete Swan Hellenic poco visitate sono poi Kalso (isole Faroe), Kinsale (Irlanda), Batz-sur-Mer (Francia), l’isola di Pantelleria (Italia), Datça (Turchia), l’arcipelago delle Bijagos (Guinea Bissau), l’atollo di Aldabara (Seychelles), Kilwa Kivinje (Tanzania), l’isola di Nosy Vao (Madagascar), Niebla (Cile), l’isola di Guanaja (Honduras), Georgetown (Guyana) e, infine, i fiumi Cajari e Aquiqui, nonché l’ecoregione Gurupa in Amazzonia. [post_title] => Swan Hellenic arricchisce la programmazione con 34 destinazioni off the beaten path [post_date] => 2024-10-30T10:29:44+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1730284184000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477824 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Si è aperto ieri a Roma il 1° Forum Open Air 2024, la due giorni dedicata al turismo all’aria aperta, che include campeggi, glamping e villaggi turistici. Organizzato da Faita Federcamping in partnership con IntesaSanpaolo e Crippa Concept, l’evento ha richiamato oltre mille partecipanti, tra imprenditori, docenti universitari, professionisti e associazioni di categoria legate al sistema turistico, presso l’Auditorium del Massimo all’Eur. Il turismo all’aria aperta sta vivendo un’espansione senza precedenti, sia in termini quantitativi che qualitativi, come ha sottolineato il presidente di FAITA Federcamping, Alberto Granzotto: «Quella che rappresentiamo è la seconda modalità turistico-ricettiva in Italia dopo gli alberghi, con un’offerta di oltre 1 milione e 300mila posti letto per giorno; la sostenibilità, l’accessibilità e la digitalizzazione sono i tre pilastri sui quali si stanno concentrando gli investimenti delle nostre imprese». Tre i macro-temi affrontati nella prima giornata: il quadro normativo e contrattuale, gli investimenti su innovazione e qualità del prodotto e l'adozione di un manifesto Esg (environmental, social and governance) per il settore, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Quadro normativo Duccio Maria Traina, docente di diritto pubblico all’Università di Firenze, ha analizzato le normative che regolano le cosiddette ‘case mobili’ e le recenti proposte di riforma al vaglio del Governo. «Le case mobili non presentano una struttura permanente, vengono posizionate senza opere di fondazione, possono essere rimosse facilmente. Non consumano suolo e sono assimilabili, ad esempio, ai camper», ha spiegato Traina, specificando che un provvedimento governativo recente ha esentato queste strutture dall’obbligo di catastalità se situate in contesti Open Air. Sul tema delle concessioni demaniali è intervenuto Emilio Caucci, avvocato e consulente, evidenziando una lacuna nella normativa italiana rispetto alla relazione tra strutture all’aria aperta e demanio naturale: «Lo Stato non è riuscito a regolare la loro speciale relazione col demanio naturale, a differenza di altri Paesi UE, come la Grecia, che ha previsto un’eccezione alla gara sulle concessioni per le strutture fronte spiaggia». Caucci ha auspicato una regolamentazione più mirata per le strutture Open Air in Italia, ispirata al modello greco, suggerendo una collaborazione più stretta tra Governo e imprese. Contratto di settore Lo scorso 5 luglio, Faita Federcamping, Federalberghi e i sindacati unitari hanno raggiunto un nuovo accordo contrattuale per il settore del turismo, che coinvolge circa 28mila aziende e 290mila lavoratori, cifra che sale a 410mila nei periodi di punta estiva. Il contratto, valido fino al 31 dicembre 2027, prevede un aumento salariale di 200 euro distribuito in quattro anni e include misure dedicate al supporto delle donne (che costituiscono il 55% della forza lavoro) e dei giovani (che rappresentano il 48% degli occupati). Angelo Giuseppe Candido, caposervizio sindacale di Federalberghi, ha espresso soddisfazione: «L’accordo prevede inoltre misure a favore delle donne e dei giovani», con l’auspicio che queste iniziative incentivino i giovani a considerare il turismo come scelta lavorativa duratura. Con una partecipazione intensa e un’agenda ricca di tematiche cruciali, il Forum punta a tracciare il futuro del turismo all’aria aperta in Italia. In questa seconda giornata, promette di approfondire le strategie e le sfide per il 2025, in un settore in continua evoluzione e fortemente orientato alla sostenibilità e all’innovazione. Faita Faita Federcamping è l’organizzazione di riferimento per le imprese italiane nel settore dell’ospitalità all’aria aperta, rappresentando campeggi e villaggi turistici. Fondata negli anni '50 dai principali imprenditori del comparto, ha svolto un ruolo chiave nella crescita e sviluppo del settore, contribuendo a migliorare l’offerta e la qualità dei servizi. Con oltre 2.600 imprese associate attraverso le sue associazioni regionali, la federazione promuove la cultura d’impresa, la sostenibilità, l’accessibilità e l’innovazione, supportando gli operatori nella gestione e nella valorizzazione del comparto. [post_title] => Forum Open Air 2024 di Faita: a Roma il turismo all’aria aperta tra innovazione e sostenibilità [post_date] => 2024-10-29T12:42:18+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1730205738000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477817 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Risultato importante per Destination Italia che per la prima volta nella sua storia vede i margini operativi lordi girare in territorio positivo. Alla chiusura della prima semestrale, lo scorso 30 giugno, l’ebitda della compagnia è stato infatti di 0,24 milioni di euro, contro il negativo da 0,71 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Bene anche il valore della produzione, praticamente raddoppiato in un anno da 17,6 a 34,9 milioni. “C’è il manager che sceglie un settore e un prodotto e vive per quell’ambito dove ritiene di essere un talento e c’è chi invece chi ha il piacere della sfida. Io credo di appartenere alla seconda categoria”, spiega la presidente Dina Ravera, al timone di Destination Italia dal 2018, dopo una serie di esperienze in altri comparti come la telefonia e il settore energetico. E in sei anni la travel tech company specializzata nell’incoming di strada ne ha fatta, se è vero che al momento dell’approdo di Dina Ravera in azienda l’ebitda era ancora in rosso per 5 milioni. Ma come è stato possibile tutto ciò? “Credo che una parte importante sia dovuta alla visione, all’aver avuto sin da subito chiaro quale fosse lo spazio di mercato dove avremmo potuto diventare rilevanti. Da qui il focus sulla domanda alto-spendente, capace tra le altre cose di attivare importanti effetti moltiplicatori sul fatturato turistico nazionale nel suo complesso e di conseguenza sull’indotto di cui beneficiano molte pmi del Paese”. Altro elemento importante è stato poi il fattore tecnologia: “Con l’integrazione di Portale Sardegna in Destination Italia, noi possiamo finalmente contare su un destination management system di proprietà, di cui abbiamo progressivamente esteso le funzionalità dal mero canale b2c anche al b2b. E avere a disposizione una propria piattaforma ha un duplice vantaggio: si può andare verso l’innovazione alla velocità che si preferisce, ma si può anche trasformare il tool in un business a sé stante, diventando fornitori di software as a service. Un servizio che può tra l’altro poggiare su marginalità molto alte”. Ma le ambizioni di Destination Italia non finiscono qui. Dall’anno scorso è già attiva anche la sede negli Stati Uniti, dove la società sta attualmente creando una rete di promotori capillare in grado di andare a interfacciarsi con aziende e associazioni attive nelle 50 principali realtà metropolitane del Paese. “Si tratta di un modello che potremo replicare anche in Sud America, specialmente in Argentina e in Brasile, mercati nei quali sono attive molte associazioni legate a persone di origini italiane”. Entro l’anno sarà inoltre operativo pure un ufficio a Shanghai. “Il mercato cinese è tanto vasto quanto ancora poco sfruttato dall’Italia – conclude Dina Ravera -. L’approccio in questo caso sarà naturalmente diverso rispetto a quanto già facciamo negli Usa. Ci muoveremo con il supporto di Intesa Sanpaolo, nonché del consolato e della Camera di commercio in loco. Cercheremo soprattutto di stringere collaborazioni con i tour operator cinesi in cerca di partner affidabili, in grado di organizzare viaggi di alto livello in Italia. E poi abbiamo già iniziato a tessere relazioni con le aziende italiane attive nell’ex Celeste impero. L’anno prossimo sarà quindi la volta di Tokyo, per entrare in un Paese, il Giappone, che è ancora un altro mondo. Servirà scovare partner locali in grado di interfacciarsi con il mercato a nome nostro. E poi ci sarà l’India, e chissà il Nord Africa, dove mi hanno già invitato più volte ad andare a visitare alcune località”: [post_title] => Destination Italia vira in positivo. Dina Ravera e il piacere delle sfide [post_date] => 2024-10-29T12:28:21+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1730204901000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477787 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Si declina in 18 tappe distribuite in 17 differenti città italiane il nuovo roadshow targato I Grandi Viaggi partito da Napoli lo scorso 15 ottobre per concludersi il 21 novembre a Brescia. Il programma della Travel Academy inizia alle 13 circa con un pranzo di benvenuto, utile anche a creare un momento di networking tra le varie agenzie e i rappresentanti dell’azienda, seguito dalla presentazione delle nostre novità. Focus dell'evento, la nuova piattaforma di prenotazione Tep (Travel easy planner) pensata e studiata per rendere facile e agevole il lavoro di preventivazione partendo dai prodotti a catalogo: dai tour di gruppo agli itinerari in libertà, fino ai combinati con gli esclusivi iGv Club: Bluebay Village, Dongwe e Cote d’or. Gli agenti avranno anche modo di simulare alcuni preventivi e capire come utilizzare il sistema in ogni fase, dalla creazione alla conclusione - conferma della pratica. Un secondo momento formativo verte invece sulle novità di prodotto, in particolare sui tour esclusivi iGv per Giappone e Cina, nonché quelli per l’estate in Indonesia a prezzo fisso e garantito, ma anche le partenze India per Capodanno, Holy Festival e Pasqua. In calendario nei prossimo giorni sono ancora previste le tappe di domani all'Nh Parma, del 5 novembre all'Nh Palazzo Verona, del giorno successivo all'Nh Padova e poi ancora del 7 dello stesso mese all'Una Hotels Bologna Centro, del 12 all'Nh Genova Centro, del 13 all'Nh Torino Centro e all'Una Hotels Varese, del 15 al Melia Milan, del 18 all'Nh Palermo, del 19 all'Nh Bergamo e infine del 21 all'Nh Parco degli Aragonesi di Catania nonché all'Nh Hotel Master di Brescia. Per iscriversi, basta cliccare sul link e segnalare la propria adesione all'indirizzo mail corrispondente. [post_title] => E' partito il nuovo roadshow iGv: 18 tappe in 17 città in tutta Italia [post_date] => 2024-10-29T11:15:08+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1730200508000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "parco marino protetto" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":47,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":2738,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477973","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_477989\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Daniela Di Berardin[/caption]\r\n\r\nParte oggi con un focus sull'Oman il nuovo format online Kel 12 Lab dedicato alla formazione degli agenti di viaggio. Ogni incontro, della durata di un’ora e disponibile con cadenza mensile, è dedicato all’approfondimento di una destinazione specifica, sempre alla presenza dei product manager dell'operatore milanese, di esperti e talvolta di partner strategici come compagnie aeree ed enti del turismo.\r\n\r\n“Crediamo che la formazione continua sia fondamentale per supportare gli agenti, così da permettere loro di offrire ai clienti un prodotto che risponda alle aspettative - sottolinea la responsabile commerciale del to, Daniela Di Berardin -. Attraverso incontri come Parole in Viaggio e Kel 12 Lab, trasmettiamo una conoscenza diretta delle destinazioni: un plus per chi consiglia i viaggiatori lungo percorsi che non sono solo itinerari, ma vere esperienze di scoperta.”\r\n\r\n[caption id=\"attachment_477990\" align=\"alignright\" width=\"250\"] Sonia Di Gregorio[/caption]\r\n\r\nOgni sessione del Kel 12 Lab si svolge dalle 14 alle 15 e prevede una formazione dettagliata che va dalle informazioni operative ai plus di ogni viaggio. L’obiettivo è far sì che ogni agente di viaggio partner possa proporre l’offerta in modo mirato, aiutando i clienti a scegliere l’esperienza più adatta. Grazie a una formazione approfondita, gli adv diventano non solo venditori, ma anche ambasciatori delle esperienze Kel 12, capaci di trasmettere i valori di autenticità, scoperta e rispetto per i territori e le culture visitate.\r\n\r\n“Per raggiungere un numero crescente di agenzie partner, abbiamo recentemente ampliato il nostro team commerciale e intrapreso una serie di azioni di marketing che includono una presenza significativa sulle testate nazionali e investimenti mirati su Meta e Google - aggiunge l'head of sales & marketing, Sonia Di Gregorio -. Inoltre, il programma Parole in Viaggio, con eventi dal vivo in diverse città, è un’occasione preziosa per far conoscere meglio il nostro brand e le sue destinazioni direttamente agli agenti e al pubblico”.\r\n\r\nDopo l'Oman, il calendario dei Kel 12 Lab include l'Argentina, il 20 novembre, l'Egitto e il Nilo, l'11 dicembre, la Namibia, il 15 gennaio, il Nepal, il Tibet e il Bhutan, il 19 febbraio, la Mongolia, il 12 marzo, il Giappone, il 2 aprile, la Cina, il 7 maggio e l'Algeria il 4 giugno.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Partono oggi i Kel 12 Lab: eventi online per la formazione degli agenti di viaggio","post_date":"2024-10-31T12:31:52+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1730377912000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477901","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La proposta gastronomica autunnale del Grand Hotel et de Milan è fatta di storicità, tradizione e ricerca, in una gustosa contaminazione tra i sapori del Nord Italia e quelli del Sud. Dal primo al 20 dicembre il panettone sartoriale realizzato dallo chef Gennaro Esposito testimonierà così lo stretto legame tra il Grand Hotel e il ristorante di Vico Equense, con i suoi sapori della costiera Amalfitana. Ogni pomeriggio, tra le 16 e le 18:30, gli ospiti interni ed esterni dell'albergo gusteranno la Merenda di Natale al Gerry’s Bar, dove un’ampia selezione di panettoni sarà accompagnata dalle proposte di dolci delle tradizioni milanese e campana: creme, struffoli e mostaccioli, abbinati a tè, tisane e cioccolata calda.\r\n\r\n«È una nuova avventura, che richiama la tradizione e la interpreta in modo nuovo. - afferma chef Esposito. - Il nostro pastry chef Carmine Di Donna è un maestro di Ampi, l’Accademia maestri pasticceri italiani: abbiamo deciso di dedicare un laboratorio al panettone per sperimentare in modo divertente». \r\n\r\nI panettoni di chef Esposito vengono preparati secondo la ricetta della tradizione meneghina, ma anche tenendo conto delle esigenze del clima costiero. Il risultato è frutto dell’utilizzo di prodotti di altissima qualità, dal miele al burro all’uvetta: «Proprio l’uvetta è un’eccellenza italiana - aggiunge Esposito -, parte di un interessante progetto avviato già da un anno con i chicchi d’uva del Vin Santo di Felsina, del Picolit di Ferluca, del Passito di Montefalco e del Sagrantino di Caprai. Raccontiamo una storia, un territorio e un abbinamento di sapori».\r\n\r\nIn primo piano anche il ristorante Don Carlos, con la sua ricca proposta gastronomica: adatto a un pranzo di lavoro che richiede privacy, raffinato e allegro la sera. «L’abbiamo ridefinito con una serie di tocchi di luce e di design - prosegue Esposito -. Non abbiamo cambiato nulla perché è un luogo con un’anima milanese meravigliosa, arricchito da straordinarie memorie artistiche come foto e bozzetti di abiti. La cucina del Don Carlos è un incontro tra il luogo e i piatti che vengono offerti, dove il servizio si sviluppa in un dialogo e un racconto. Lo chef Francesco Potenza vuole che l’offerta interagisca con l’ospite, che deve portare a casa un’emozione, uno sguardo che dona valore al lavoro di un team molto affiatato».\r\n\r\nPerfetto anche l’accordo con Luigi Vitale, direttore f&b: «È un capace professionista che ha subito trovato un accordo con chef Potenza: Vitale lavora tutti i giorni sul campo con il team e sa fare tesoro di ogni informazione che riceve. Questo fa sì che tutta la squadra lavori in sintonia».\r\n\r\nLa proposta natalizia del Grand Hotel et de Milan è infine parte di una ricca programmazione autunnale: come ricorda lo stesso Vitale, «nei prossimi mesi i nostri ospiti potranno partecipare a un percorso di scoperta delle micro-realtà regionali italiane. È un modo per scoprire il patrimonio di piccole aree e produttori locali prestigiosi. Facciamo tanta ricerca e poi la portiamo a tavola. Amiamo ricordare la storia del Grand Hotel. Lo facciamo anche con il menù dedicato a Verdi e con la degustazione la Forza del destino, che cita l’opera del maestro che andrà in scena alla Scala dal 4 dicembre 2024 al 2 gennaio 2025. Porteremo il nostro ospite nella calda atmosfera di un salotto milanese: è questo il Grand Hotel et de Milan».\r\n\r\n[gallery ids=\"477903,477907,477904\"]","post_title":"Con chef Esposito al Grand Hotel et de Milan i sapori del Nord incontrano quelli del Sud","post_date":"2024-10-31T10:34:27+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1730370867000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477925","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_477929\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Il ristorante del The Social Hub Bologna[/caption]\r\n\r\nThe Social Hub, buona la prima. E' bastato un solo tentativo alla compagnia di ospitalità ibrida con base ad Amsterdam, già nota con il nome di The Student Hotel, per ottenere la certificazione B Corp. Il gruppo ha infatti conquistato 107,1 punti su un massimo di 200, mentre la media è di 94. Per fregiarsi del riconoscimento della non-profit ideatrice del movimento delle B Corporation, i candidati devono in particolare raggiungere una quota di riferimento di almeno 80, fornendo al contempo prove di pratiche della loro responsabilità dal punto di vista sociale e ambientale in materia di approvvigionamento energetico, gestione di rifiuti e acqua, retribuzione dei lavoratori, diversity e trasparenza aziendale.\r\n\r\nLe aziende certificate hanno poi un obbligo legale a mantenere il proprio impegno e a perseguire uno scopo che vada oltre il profitto. Diventare una B Corp significa quindi impegnarsi in un rigoroso processo di verifica condotto ogni tre anni dall'organizzazione non-profit B Lab in cinque aree chiave che coprono l'intera attività di un'organizzazione, tra cui governance, lavoro, comunità, ambiente e clienti.\r\n\r\n“Si tratta di fare un discorso concreto - sottolinea la direttrice della sostenibilità e dell'impatto di The Social Hub, Amber Westerborg -. Non ci si può nascondere: diventare una B Corp significa essere tenuti a rispettare i più alti standard sociali e ambientali, dove onestà e trasparenza sono fondamentali. Questa è una pietra miliare nel nostro percorso, perché riflette al meglio chi siamo come comunità, l'impatto che abbiamo e dove vogliamo arrivare. Le persone che frequentano i nostri hub potrebbero infatti non notare grandi differenze, perché ci siamo allineati ai principi delle B Corp fin dall'inizio. Diventare una B Corp conferma perciò chi siamo e cosa rappresentiamo”.\r\n\r\nIl Gruppo si unisce dunque a un network internazionale, di oltre 9 mila aziende (2 mila in Europa), tra cui Patagonia, San Pellegrino, Rituals, Tony's Chocolonely e Ace & Tate, impegnate legalmente a ripensare il proprio modello di business per mettere al centro non solo il profitto ma anche la sostenibilità. The Social Hub, con sede ad Amsterdam e un team di oltre mille persone, gestisce 18 strutture tra Regno Unito ed Europa, che integrano camere di hotel e alloggi per studenti (per un totale di 10 mila camere), ristorazione, eventi e spazi di coworking.\r\n\r\nIl traguardo appena raggiunto dà il via a un calendario di eventi nei suoi hub, compreso quelli italiani, per celebrare la certificazione B Corp e contribuire a guidare il cambiamento nel settore. Si inizia con la Green Community Table presso il The Social Hub di Delft, nei Paesi Bassi, il 29 ottobre. Saranno presenti figure chiave dei settori dell'ospitalità, dell'immobiliare e dell'imprenditoria per riflettere sui futuri trend di mercato, con relatori tra cui Tim de Broekert di Tony's Chocolonely e Baba Toure dell'agenzia creativa Home.","post_title":"The Social Hub diventa una B Corp al primo tentativo","post_date":"2024-10-31T10:23:29+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1730370209000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477871","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_477894\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Il murales di Banksy all'esterno della prigione di Reading. Foto di Steve Daniels. Licenza Creative Commons[/caption]\r\n\r\nNon è la prima volta che una prigione verrà convertita in hotel. Ma in questa occasione il progetto appare davvero speciale, visto che riguarda un carcere tristemente noto nel Regno Unito, quello di Reading, celebre soprattutto per aver rinchiuso tra le sue mura Oscar Wilde per due anni, a partire dal 1895. Il piano è dell'imprenditore cinese Channing Bi, che ha acquisito l'immobile lo scorso gennaio per 7 milioni di sterline e ora si appresta a un ulteriore investimento di 100 milioni di sterline. L'idea prevede la realizzazione, oltre che dell'albergo, anche di un museo e di una galleria d'arte, rivela la testata locale The Reading Chronicle.\r\n\r\nL'edificio sarebbe almeno parzialmente protetto dalle Belle arti britanniche ma Bi assicura che, dopo aver ottenuto i necessari permessi dal comune di Reading, i lavori saranno completati in appena due anni. E tutto ciò anche grazie alle disponibilità dell'imprenditore cinese, che ha affermato di voler dar vita all'operazione esclusivamente con capitali propri. La prigione, costruita nel 1844, è inutilizzata da una decina d'anni. Nel 2021, sulle mura dell'edificio è apparsa un'opera di Banksy, raffigurante un prigioniero in fuga su una corda realizzata con le lenzuola del letto legate a una macchina da scrivere.","post_title":"La prigione di Oscar Wilde a Reading diventerà un hotel","post_date":"2024-10-30T14:29:06+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1730298546000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477890","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\"Lazio Eternal Wonders\", fam trip promosso dal Convention Bureau Roma e Lazio in collaborazione con il Comune di Fiuggi, si è svolto ieri a Fiuggi coinvolgendo operatori regionali MICE associati al Convention Bureau, tra cui DMC, PCO, agenzie di eventi e fornitori di servizi e media. Ad accogliere i partecipanti, tra i quali Onorio Rebecchini, Presidente del Convention Bureau Roma e Lazio, il Sindaco di Fiuggi Alioska Baccarini. Con l’obiettivo di promuovere le straordinarie potenzialità della destinazione, con particolare attenzione all’offerta congressuale e luxury che Fiuggi è in grado di offrire, il programma della giornata ha incluso visite a venue e luoghi emblematici, tra cui il nuovo Centro Congressi ed Eventi, la celebre e storica Fonte Bonifacio VIII e una selezione di strutture ricettive di alta qualità.\r\n\r\n“L’iniziativa si inserisce in una strategia di promozione del nostro organismo sempre più radicata sul territorio, volta a valorizzare non solo Roma, già ampiamente riconosciuta tra le prime 7 destinazioni mondiali per eventi e congressi internazionali, ma anche le infinite opportunità offerte dall’intero territorio regionale. Con una forte connotazione storica e un’ampia offerta in continua evoluzione, Fiuggi si propone in tutti i segmenti di turismo, capace di affermarsi anche come nuova meta di riferimento per il segmento MICE e per eventi di alta gamma. In un contesto come quello attuale, dove i flussi turistici sono concentrati principalmente su alcune città regionali, è fondamentale per gli operatori scoprire e valorizzare nuove destinazioni del territorio. Promuovere la nuova identità di Fiuggi significa non solo favorire la redistribuzione del turismo, ma anche creare valore, occupazione e crescita economica per le aree interne. Gli operatori devono essere protagonisti di questo cambiamento, proponendo soluzioni innovative che vadano oltre i percorsi tradizionali”, ha dichiarato Onorio Rebecchini, Presidente del Convention Bureau Roma e Lazio.\r\n\r\n“Lo sviluppo della destinazione turistica Fiuggi nel mercato dei congressi e degli eventi completa un’offerta amplissima di opportunità per i buyer e i partecipanti ai meeting e alle tante iniziative che possono essere ospitate negli importanti asset della Città. L’attenzione riservata alla rinnovata fase di sviluppo turistico di Fiuggi da Istituzioni e grandi imprese nazionali e internazionali conferisce all’iniziativa co-organizzata con il Convention Bureau di Roma e Lazio un’ulteriore conferma della qualità del percorso intrapreso dall’Amministrazione, a sostegno dell’economia locale, dell’intera Ciociaria e della Regione  Lazio”, ha dichiarato Alioska Baccarini, Sindaco di Fiuggi. L’iniziativa rientra in un ampio progetto di promozione dell’offerta congressuale e di alta gamma del Convention Bureau Roma e Lazio realizzato in accordo strategico con Regione Lazio, con l’obiettivo di valorizzare l’attrattività del territorio regionale e consolidare il posizionamento di Roma e Lazio nel segmento MICE e luxury.","post_title":"\"Lazio Eternal Wonders\": Fiuggi, nuova destinazione per Mice internazionale","post_date":"2024-10-30T14:00:09+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1730296809000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477858","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":" Ben 34 destinazioni fuori dalle rotte più battute, molte delle quali non raggiunte nemmeno da altre compagnie di crociera di spedizione. Swan Hellenic ha annunciato gli ultimi itinerari per il 2025-2026. Tra le mete toccate ecco allora Hermanus in Sudafrica, una cittadina a sud-est di Città del Capo che finora non è mai stata visitata da nessuna flotta di navi da crociera. La Diana di Swan Hellenic farà il suo approdo inaugurale qui nel novembre 2025 e tornerà nel 2026, consentendo ai propri ospiti di esplorare i suoi paesaggi, la vita marittima, lo storico villaggio di pescatori e il vecchio porto. I programmi includono la riserva naturale di Fernkloof nelle montagne Kleinrivier, famosa per la sua flora, e un percorso di 12 chilometri lungo la scogliera, con vista sulle migrazioni stagionali delle balene e sulle vivaci colonie di pinguini.\r\n\r\nL'annuncio di queste ultime crociere arriva mentre la Vega raggiunge il Brasile, dove esplorerà per la prima volta le bellezze di Trancoso, Itacaré, Morro de São Paulo e dell'arcipelago di Abrolhos: un paradiso naturale che si distingue per un ecosistema marino senza pari e una vegetazione ricca di molte specie endemiche e tipicamente tropicali. Tutte mete che saranno visitate nuovamente nel 2025, mentre altre destinazioni della costa brasiliana seguiranno nel 2026.\r\n\r\nGrazie alle dimensioni contenute delle navi da spedizione ice-class Diana e Vega, l’elenco delle destinazioni si allarga però a tutto il mondo, includendo altre otto destinazioni esclusive, tra cui Væroy (Lofoten, Norvegia), il parco nazionale di Donana (Spagna) ed Elmina (Ghana), Baie des Tortues, Loango National Park e Mayumba (tutti e tre in Gabon), nonché Ilha Baia dos Tigres (Angola).\r\n\r\nAltre mete Swan Hellenic poco visitate sono poi Kalso (isole Faroe), Kinsale (Irlanda), Batz-sur-Mer (Francia), l’isola di Pantelleria (Italia), Datça (Turchia), l’arcipelago delle Bijagos (Guinea Bissau), l’atollo di Aldabara (Seychelles), Kilwa Kivinje (Tanzania), l’isola di Nosy Vao (Madagascar), Niebla (Cile), l’isola di Guanaja (Honduras), Georgetown (Guyana) e, infine, i fiumi Cajari e Aquiqui, nonché l’ecoregione Gurupa in Amazzonia.","post_title":"Swan Hellenic arricchisce la programmazione con 34 destinazioni off the beaten path","post_date":"2024-10-30T10:29:44+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1730284184000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477824","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Si è aperto ieri a Roma il 1° Forum Open Air 2024, la due giorni dedicata al turismo all’aria aperta, che include campeggi, glamping e villaggi turistici.\r\n\r\nOrganizzato da Faita Federcamping in partnership con IntesaSanpaolo e Crippa Concept, l’evento ha richiamato oltre mille partecipanti, tra imprenditori, docenti universitari, professionisti e associazioni di categoria legate al sistema turistico, presso l’Auditorium del Massimo all’Eur.\r\n\r\nIl turismo all’aria aperta sta vivendo un’espansione senza precedenti, sia in termini quantitativi che qualitativi, come ha sottolineato il presidente di FAITA Federcamping, Alberto Granzotto: «Quella che rappresentiamo è la seconda modalità turistico-ricettiva in Italia dopo gli alberghi, con un’offerta di oltre 1 milione e 300mila posti letto per giorno; la sostenibilità, l’accessibilità e la digitalizzazione sono i tre pilastri sui quali si stanno concentrando gli investimenti delle nostre imprese».\r\n\r\nTre i macro-temi affrontati nella prima giornata: il quadro normativo e contrattuale, gli investimenti su innovazione e qualità del prodotto e l'adozione di un manifesto Esg (environmental, social and governance) per il settore, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.\r\n\r\n\r\nQuadro normativo\r\n\r\nDuccio Maria Traina, docente di diritto pubblico all’Università di Firenze, ha analizzato le normative che regolano le cosiddette ‘case mobili’ e le recenti proposte di riforma al vaglio del Governo. «Le case mobili non presentano una struttura permanente, vengono posizionate senza opere di fondazione, possono essere rimosse facilmente. Non consumano suolo e sono assimilabili, ad esempio, ai camper», ha spiegato Traina, specificando che un provvedimento governativo recente ha esentato queste strutture dall’obbligo di catastalità se situate in contesti Open Air.\r\n\r\nSul tema delle concessioni demaniali è intervenuto Emilio Caucci, avvocato e consulente, evidenziando una lacuna nella normativa italiana rispetto alla relazione tra strutture all’aria aperta e demanio naturale: «Lo Stato non è riuscito a regolare la loro speciale relazione col demanio naturale, a differenza di altri Paesi UE, come la Grecia, che ha previsto un’eccezione alla gara sulle concessioni per le strutture fronte spiaggia». Caucci ha auspicato una regolamentazione più mirata per le strutture Open Air in Italia, ispirata al modello greco, suggerendo una collaborazione più stretta tra Governo e imprese.\r\n\r\nContratto di settore\r\n\r\nLo scorso 5 luglio, Faita Federcamping, Federalberghi e i sindacati unitari hanno raggiunto un nuovo accordo contrattuale per il settore del turismo, che coinvolge circa 28mila aziende e 290mila lavoratori, cifra che sale a 410mila nei periodi di punta estiva. Il contratto, valido fino al 31 dicembre 2027, prevede un aumento salariale di 200 euro distribuito in quattro anni e include misure dedicate al supporto delle donne (che costituiscono il 55% della forza lavoro) e dei giovani (che rappresentano il 48% degli occupati). Angelo Giuseppe Candido, caposervizio sindacale di Federalberghi, ha espresso soddisfazione: «L’accordo prevede inoltre misure a favore delle donne e dei giovani», con l’auspicio che queste iniziative incentivino i giovani a considerare il turismo come scelta lavorativa duratura.\r\n\r\nCon una partecipazione intensa e un’agenda ricca di tematiche cruciali, il Forum punta a tracciare il futuro del turismo all’aria aperta in Italia. In questa seconda giornata, promette di approfondire le strategie e le sfide per il 2025, in un settore in continua evoluzione e fortemente orientato alla sostenibilità e all’innovazione.\r\n\r\nFaita\r\n\r\nFaita Federcamping è l’organizzazione di riferimento per le imprese italiane nel settore dell’ospitalità all’aria aperta, rappresentando campeggi e villaggi turistici. Fondata negli anni '50 dai principali imprenditori del comparto, ha svolto un ruolo chiave nella crescita e sviluppo del settore, contribuendo a migliorare l’offerta e la qualità dei servizi. Con oltre 2.600 imprese associate attraverso le sue associazioni regionali, la federazione promuove la cultura d’impresa, la sostenibilità, l’accessibilità e l’innovazione, supportando gli operatori nella gestione e nella valorizzazione del comparto.","post_title":"Forum Open Air 2024 di Faita: a Roma il turismo all’aria aperta tra innovazione e sostenibilità","post_date":"2024-10-29T12:42:18+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1730205738000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477817","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Risultato importante per Destination Italia che per la prima volta nella sua storia vede i margini operativi lordi girare in territorio positivo. Alla chiusura della prima semestrale, lo scorso 30 giugno, l’ebitda della compagnia è stato infatti di 0,24 milioni di euro, contro il negativo da 0,71 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Bene anche il valore della produzione, praticamente raddoppiato in un anno da 17,6 a 34,9 milioni. “C’è il manager che sceglie un settore e un prodotto e vive per quell’ambito dove ritiene di essere un talento e c’è chi invece chi ha il piacere della sfida. Io credo di appartenere alla seconda categoria”, spiega la presidente Dina Ravera, al timone di Destination Italia dal 2018, dopo una serie di esperienze in altri comparti come la telefonia e il settore energetico.\r\n\r\nE in sei anni la travel tech company specializzata nell’incoming di strada ne ha fatta, se è vero che al momento dell’approdo di Dina Ravera in azienda l’ebitda era ancora in rosso per 5 milioni. Ma come è stato possibile tutto ciò? “Credo che una parte importante sia dovuta alla visione, all’aver avuto sin da subito chiaro quale fosse lo spazio di mercato dove avremmo potuto diventare rilevanti. Da qui il focus sulla domanda alto-spendente, capace tra le altre cose di attivare importanti effetti moltiplicatori sul fatturato turistico nazionale nel suo complesso e di conseguenza sull’indotto di cui beneficiano molte pmi del Paese”.\r\n\r\nAltro elemento importante è stato poi il fattore tecnologia: “Con l’integrazione di Portale Sardegna in Destination Italia, noi possiamo finalmente contare su un destination management system di proprietà, di cui abbiamo progressivamente esteso le funzionalità dal mero canale b2c anche al b2b. E avere a disposizione una propria piattaforma ha un duplice vantaggio: si può andare verso l’innovazione alla velocità che si preferisce, ma si può anche trasformare il tool in un business a sé stante, diventando fornitori di software as a service. Un servizio che può tra l’altro poggiare su marginalità molto alte”.\r\n\r\nMa le ambizioni di Destination Italia non finiscono qui. Dall’anno scorso è già attiva anche la sede negli Stati Uniti, dove la società sta attualmente creando una rete di promotori capillare in grado di andare a interfacciarsi con aziende e associazioni attive nelle 50 principali realtà metropolitane del Paese. “Si tratta di un modello che potremo replicare anche in Sud America, specialmente in Argentina e in Brasile, mercati nei quali sono attive molte associazioni legate a persone di origini italiane”.\r\n\r\nEntro l’anno sarà inoltre operativo pure un ufficio a Shanghai. “Il mercato cinese è tanto vasto quanto ancora poco sfruttato dall’Italia – conclude Dina Ravera -. L’approccio in questo caso sarà naturalmente diverso rispetto a quanto già facciamo negli Usa. Ci muoveremo con il supporto di Intesa Sanpaolo, nonché del consolato e della Camera di commercio in loco. Cercheremo soprattutto di stringere collaborazioni con i tour operator cinesi in cerca di partner affidabili, in grado di organizzare viaggi di alto livello in Italia. E poi abbiamo già iniziato a tessere relazioni con le aziende italiane attive nell’ex Celeste impero. L’anno prossimo sarà quindi la volta di Tokyo, per entrare in un Paese, il Giappone, che è ancora un altro mondo. Servirà scovare partner locali in grado di interfacciarsi con il mercato a nome nostro. E poi ci sarà l’India, e chissà il Nord Africa, dove mi hanno già invitato più volte ad andare a visitare alcune località”:","post_title":"Destination Italia vira in positivo. Dina Ravera e il piacere delle sfide","post_date":"2024-10-29T12:28:21+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1730204901000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477787","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Si declina in 18 tappe distribuite in 17 differenti città italiane il nuovo roadshow targato I Grandi Viaggi partito da Napoli lo scorso 15 ottobre per concludersi il 21 novembre a Brescia. Il programma della Travel Academy inizia alle 13 circa con un pranzo di benvenuto, utile anche a creare un momento di networking tra le varie agenzie e i rappresentanti dell’azienda, seguito dalla presentazione delle nostre novità.\r\n\r\nFocus dell'evento, la nuova piattaforma di prenotazione Tep (Travel easy planner) pensata e studiata per rendere facile e agevole il lavoro di preventivazione partendo dai prodotti a catalogo: dai tour di gruppo agli itinerari in libertà, fino ai combinati con gli esclusivi iGv Club: Bluebay Village, Dongwe e Cote d’or. Gli agenti avranno anche modo di simulare alcuni preventivi e capire come utilizzare il sistema in ogni fase, dalla creazione alla conclusione - conferma della pratica.\r\n\r\nUn secondo momento formativo verte invece sulle novità di prodotto, in particolare sui tour esclusivi iGv per Giappone e Cina, nonché quelli per l’estate in Indonesia a prezzo fisso e garantito, ma anche le partenze India per Capodanno, Holy Festival e Pasqua.\r\n\r\nIn calendario nei prossimo giorni sono ancora previste le tappe di domani all'Nh Parma, del 5 novembre all'Nh Palazzo Verona, del giorno successivo all'Nh Padova e poi ancora del 7 dello stesso mese all'Una Hotels Bologna Centro, del 12 all'Nh Genova Centro, del 13 all'Nh Torino Centro e all'Una Hotels Varese, del 15 al Melia Milan, del 18 all'Nh Palermo, del 19 all'Nh Bergamo e infine del 21 all'Nh Parco degli Aragonesi di Catania nonché all'Nh Hotel Master di Brescia. Per iscriversi, basta cliccare sul link e segnalare la propria adesione all'indirizzo mail corrispondente.","post_title":"E' partito il nuovo roadshow iGv: 18 tappe in 17 città in tutta Italia","post_date":"2024-10-29T11:15:08+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1730200508000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti