15 January 2025

Parco Marino Protetto Capo Rizzuto, mare e territorio: il turismo slow di Isola di Capo Rizzuto

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Isola di Capo Rizzuto riparte dal territorio per una promozione turistica all’insegna del mare. Panorami unici e coste frastagliate con spiagge rosse intervallate da scogliere, acque cristalline e parco marino protetto ricoperto di Posidonia e casa della tartaruga Caretta caretta, ma anche storia, tradizioni e enogastronomia, dai piatti della tradizione ai prodotti locali, il finocchio Igp e la liquirizia che cresce spontanea.

Il piccolo comune della costa ionica calabrese si presenta luogo ideale per un turismo di prossimità e turismo slow grazie a uno scenario ambientale e naturale esclusivo, inesplorato.

Raffaele Gareri consigliere provinciale di Crotone responsabile dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto racconta dell’impegno per attuare la tutela e la salvaguardia della costa e di come si stia procedendo a finanziare finalmente opere pubbliche. “Grazie ai fondi del Pnrr ci siamo attivati in direzione del dissesto idrogeologico. Le nostre coste ne soffrono tanto, soprattutto nelle aree più antropizzate di Capo Rizzuto, Le Castella e Le Cannella. Con questi interventi dovremmo mettere a tutela tutta la fascia costiera. – e afferma – Sono in campo progetti di valorizzazione del territorio. Riaprirà l’acquario della Riserva Marina per i visitatori e riprenderemo l’educazione ambientale nelle scuole. Promuoviamo i valori dell’Area Protetta, i valori ambientali e il rispetto della natura e del territorio.

Fondi europei

«Inoltre grazie ai fondi europei di oltre 4 milioni di euro, siamo riusciti a far partire il risanamento del promontorio della Torre Vecchia a Capo Rizzuto e il ripristino del lungomare. Sono stati finalmente sbloccati interventi per migliorare la viabilità. Si sa, la viabilità e il trasporto sono purtroppo l’anello debole della nostra zona, sia locale che regionale. Le carenze ataviche di infrastrutture sia ferroviarie che stradali nella nostra regione pesano tanto, ancora oggi, e penalizzano l’intera fascia ionica e il suo sviluppo turistico. C’è urgente necessità di grossi investimenti statali che purtroppo tardano ad arrivare. – e aggiunge – Occorre fare sistema e sviluppare nuove sinergie a livello regionale; ci stiamo provando con i parchi della Sila, delle Serre e del Pollino”.

L’aeroporto Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto resta l’unica infrastruttura essenziale di tutta la parte ionica che collega la provincia di Crotone al resto del mondo. I collegamenti principali sono operati da Ryan Air. La low cost irlandese ha confermato i voli su Milano Bergamo, Bologna e Venezia Treviso per la stagione estiva 2023. Da fine Marzo 2023 fino a fine Ottobre 2023. Per la prossima estate la Regione si è impegnata ad attivare 2 voli quotidiani per il nord Italia.

L’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto

Istituita nel 1991, ricopre una superficie di 14,721 ettari su un territorio di ben 42 km di costa. È una delle aree protette più affascinanti del mediterraneo, contraddistinta da ambienti naturalistici e da una geomorfologia costiera particolare. I fondali, caratterizzati da roccia, sabbia e praterie di Posidonia oceanica, ospitano tra le specie ittiche cernia, barracuda, pesce pappagallo, stelle rosse e la tartaruga Caretta caretta. L’Acquarium di Capo Rizzuto è sede del Centro di Recupero e Soccorso delle Tartarughe Marine. La costa frastagliata agevola infatti la nidificazione, habitat ideale di questo esemplare presente tutto l’anno. L’AMP ha da sempre come scopo primario l’educazione ambientale in età scolare.

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Viaggi sostenibili e a basso impatto ambientale Una delle tendenze più forti nel panorama dei viaggi è senza dubbio la crescita dei viaggi sostenibili. Uno studio recente ha rivelato che il 75% dei viaggiatori italiani considera l'impatto ambientale dei propri spostamenti nella pianificazione delle vacanze. Dal punto di vista degli operatori dell’ospitalità ciò significa opportunità crescenti per destinazioni e le sistemazioni che promuovono pratiche eco-consapevoli, usano le rinnovabili e sono attive in progetti di conservazione ambientale. Inoltre, molti italiani scelgono di viaggiare in bassa stagione per evitare il sovraffollamento e ridurre la loro impronta ambientale. Questo approccio non riduce solo le esternalità negative (inquinamento, ecc.), ma supporta anche le economie locali nei periodi in cui l’afflusso di turisti è ridotto, favorendo una vera e propria sinergia fra viaggiatori e comunità del posto. 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